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Autore: jharad17    15/04/2009    17 recensioni
Al primo anno, Harry è smistato a Serpeverde invece che a Grifondoro, e nessuno è più sorpreso del suo nuovo capocasa. Fanfiction in cui Severus è il mentore di Harry
Genere: Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: Traduzione, Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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bbs cap.6

Severus annuì, nonostante fosse certo che il ragazzo stesse mentendo. Bene. Ci sarebbe stato abbastanza tempo per scoprire perché esattamente. "Punizione alle 19, Potter. Per la mancanza di pigiama regolari."


Ad un minuto prima delle sette, un bussare risuonò alla porta dell'ufficio di Severus. Disse, "Entra," e dall'angolo dell'occhio, guardò il Moccioso Potter scivolare all'interno con un'espressione vuota, la stessa che aveva mostrato a colazione e a cena, le uniche volte in cui Severus lo aveva visto durante il giorno. L'espressione incuriosì Severus, se solo perché era sicuro che stesse mascherando altri, probabilmente molto più fastidiosi, sentimenti.

Senza alzare lo sguardo dai suoi compiti da correggere, mise quanto gelo poteva nella sua voce e disse, "Sei arrivato in orario per un pelo, eh?" solo per vedere come avrebbe reagito il Moccioso.

L'espressione del ragazzo non cambiò, nonostante Severus fosse sicuro di aver intravisto un accenno di qualcosa -- rassegnazione? Ribellione? -- nei suoi occhi. Era difficile dirlo senza guardarlo bene. Anche così, fu sorpreso dalle seguenti parole del moccioso. "Sì, signore. Scusi."

Puntando la sua penna d'oca ad una sedia di fronte alla sua scrivania, Severus disse, "Siedi," e fu egualmente stupito quando il Moccioso Che Continuava a SorprenderLo obbedì senza domanda, semplicemente unendo le proprie mani sulle ginocchia e sedendosi con la testa bassa, le spalle incurvate, quasi perfettamente fermo. Troppo fermo, davvero, per un undicenne. Severus era abituato a bambini che si agitavano, a ginocchia che rimbalzavano ed a scarpe che raschiavano. Non era abituato a bambini che sedevano immobili, specialmente senza che gli venisse detto.

Quando sentì di aver dato al ragazzo abbastanza tempo per affliggersi, Severus mise giù la penna d'oca, tappò il calamaio ed alzò lo sguardo. Aveva saputo che il ragazzo aveva tenuto lo sguardo sulle proprie mani, ma era proprio un' altra cosa vedere il capo piegato di fronte a lui. Cosa diamine stava succedendo qui?

Dov'erano l'arroganza ed i commenti beffardi? Dov'era quella spavalderia dei Grifondoro? Aveva creduto che il Moccioso l'avrebbe ancora avuta, anche se non era stato smistato nella Casa del padre. Era il ragazzo un codardo, allora? Era per questo che era stato smistato tra i Serpeverde? Scosse la testa. Tali pensieri non l'avrebbero portato da nessuna parte.

Una nota da Madam Pomfrey giaceva su un lato della sua scrivania, e Severus la picchiettò leggermente con l'indice, considerando le sue conseguenza. Come lei faceva sempre quando uno delle sue Serpi la andava a vedere, lo aveva avvertito del disturbo del bambino e lo aveva avvisato della sua successiva cura e di ogni necessaria terapia riabilitativa. Aveva anche menzionato che aveva osservato alcuni strani comportamenti nel ragazzo, e che era troppo magro per la sua altezza, che era anche sotto la media per la sua età. Nel processo del controllo dell'infezione della cicatrice, lei aveva fatto scivolare sul ragazzo alcuni altri incantesimi diagnostici, e quindi aveva determinato che Potter era malnutrito e disidratato, e che la prescrizione per i suoi occhiali non era corretta. Lei era quasi sicura che più ampie analisi avrebbero rivelato ulteriori abusi del corpo del ragazzo, ma che non le era "permesso" fare altro senza l'autorizzazione dei suoi tutori o del suo CapoCasa.

Aveva concluso la sua nota con un avvertimento -- o Severus si sarebbe occupato della condizione di Potter e le avrebbe dato l'autorizzazione che lei voleva, o lei sarebbe andata direttamente dal Preside con le sue scoperte e avrebbe richiesto a lui il permesso  per il completo controllo medico. L'avvertimento aveva irritato Severus più di ogni altra cosa, e se avesse ammesso di averne, avrebbe probabilmente ferito i suoi sentimenti. La Casa Serpeverde attraeva più della sua buona parte di studenti che provenivano da case meno che ideali*, e lui era sempre stato il primo sul posto per assicurarsi che ognuno di loro fosse tornato ad una situazione, per le vacanze invernali o estive, nella quale almeno non venisse deliberatamente ferito, e nella quale i suoi bisogni primari fossero soddisfatti.

E ancora, Poppy lo conosceva meglio di quasi chiunque altro, lo aveva conosciuto quando lui era stato uno studente, e conosceva la sua storia con James Potter e i suoi Malandrini, avendolo visto nelle sue cure spesso durante quegli anni. Era solo una delle poche persone - va bene, una delle sole due persone -- l'opinione della quale lui si fidava. Se lei aveva visto una buona ragione per mettere in dubbio la sua capacità o il suo desiderio di porre rimedio alla situazione di Potter... Bene.

Dato che Severus non aveva mai apprezzato  le intromissione del Preside con le sue Serpi, e dato che, senza contare i suoi sentimenti verso il ragazzo, Potter era un Serpeverde e quindi aveva un dovere verso di lui, era una scontata conclusione ciò che avrebbe fatto. La domanda era... come? Come avrebbe accennato alla situazione, quando tutto ciò che poteva fare era guardare il ragazzo e non volerlo buttare fuori dal suo ufficio.

Perchè il Moccioso La Cui Completa Esistenza Lo Tormentava doveva assomigliare così tanto a James?

"Sei andato in Infermeria," disse alla fine.

Il ragazzo non alzò lo sguardo. "Sì, signore."

"E?" Anche se le sue Serpi erano di solito i più reticenti di tutti, quindi era assicurato che lui avesse grande esperienza nell'arte di estorcere risposte dai riluttanti, ancora lui detestava quella pratica, e l'irritazione inasprì la sua voce.

Il ragazzo arretrò visibilmente al suo tono. Non molto, non abbastanza perché chiunque lo potesse vedere, ma Severus lo percepì, e archiviò quella reazione per ulteriore riflessione. "Madam Pomfrey ha detto che la cicatrice non è infettata, signore. Mi ha dato una pomata."

"Fammela vedere."

La testa di Potter si alzò, finalmente, e lui si spostò i capelli dalla cicatrice con un'espressione piuttosto strana.

Severus ghignò. Davvero, Potter pensava che Severus fosse un membro del suo fan club? "Non la cicatrice, lo so com'è fatta. La pomata."

Con le guance e le orecchie arrossate, il ragazzo frugò nella sua borsa dei libri e gli consegnò un barattolo blu. Severus tolse il coperchio, solo per assicurarsi di cosa contenesse prima di annuire e di restituirlo. Analgesico locale e anti-infiammatorio. L'aveva fatti lui stesso durante l'estate. "Molto bene. Vedi di usarlo come prescritto."

"Sì, signore."

Sopprimendo un sospiro, Severus guardò il ragazzo per ancora pochi minuti, dopo che lo sguardo di Potter era tornato al pavimento. Cosa avrebbe fatto? Alla fine, doveva ammettere che il comportamento del ragazzo turbava anche lui. Ma senza i dettagli della vita che Potter aveva condotto prima, non poteva davvero sapere niente, e preferiva molto di più lavorare da una posizione di forza mentre interrogava le sue più nuove serpi. Il gufo mandato agli zii di Potter in Surrey, per organizzare una visita a casa loro, non era ancora tornato, ed ancora era l'unico in ritardo. Questo fatto gli causava un po' di preoccupazione; anche se i Dursley si stessero prendendo il loro tempo per replicare, il gufo sarebbe già dovuto essere tornato. Ne avrebbe mandato un altro domani, se ancora non avesse ricevuto risposta.

Muovendo un altro foglio di pergamena davanti a lui, Severus ora dibattè sul darlo o meno al ragazzo. Se i sospetti di Poppy fossero stati corretti, avrebbe potuto fare più male che bene. Ma se non fosse così, se il ragazzo avesse semplicemente trascurato la sua stessa salute non mangiando propriamente, allora la lista avrebbe dovuto solo servire a ricordargli che qui non era un principino viziato. E, naturalmente, Severus si aggrappava caparbiamente alla sua razionalità piuttosto che a quella di Poppy. Per una cosa, aveva più senso. Sicuramente Albus si sarebbe assicurato che l'Eroe del Mondo Magico fosse cresciuto bene.

Una volta deciso, Severus disse in un tono omogeneo, "Ho una lista addizionale di regole per te. Il tuo comportamento ai pasti non è passato inosservato, neanche da quelli delle altre Case. Io richiedo da  tutti i Serpeverde il mantenimento del proprio decoro, specialmente quando si è in tale ambiente." E poi aspettò.

Ci fu una lunga pausa prima che Potter alzasse la testa. La sua mascella era impostata in una linea determinata che Severus dovette ammirare. "Sì, signore. Il prefetto Flint mi ha menzionato prima il problema."

"Bene. Vedi di applicare queste regole, immediatamente." Severus consegnò la pergamena, anche se quasi la ritirò quando vide quanto tremava la mano del ragazzo.

"Sì, signore."

Tentando ancora di provocare una risposta, Severus arricciò il labbro visibilmente. "Non le hai ancora lette, Potter. Fallo ora, così che io possa rispondere ad eventuali domande che potresti avere."

Guardò il ragazzo mentre leggeva la lista. La calligrafia di Miss Torrance era semplice da decifrare, ma Severus aveva rilevato gli sforzi più proletari del Signor Flint anche. Gli articoli includevano regole come "Non sgraffignare cibo dai vassoi, usa i cucchiai e le forchette provviste," e "Mastica con la bocca chiusa, dato che guardare cibo parzialmente digerito agitarsi nella tua bocca è disgustante," e "Non pulirti la bocca con la tua manica o altre parti dei tuoi vestiti." La faccia di Potter impallidì mentre leggeva la lista, poi si arrossò di nuovo, e le sue mani tremavano anche più forte quando finì.

Aspettandosi una esplosione di qualche genere dal figlio di James, Severus mantenne il suo tono calmo e disse, "Devo spiegarti qualcuna di queste regole, Potter?"

Il ragazzo chiuse gli occhi mentre il suo viso adottava lentamente quella maschera vuota. Severus attese, affascinato, finchè il ragazzo non ebbe riunito le sue emozioni per bene e non le ebbe viziosamente soppresse prima di incrociare incrociare finalmente il suo sguardo. La disperazione e la vergogna negli abissi di quegli occhi verdi gli disse di più di quanto volesse sapere su quanto fossero probabilmente corretti i sospetti di Poppy. Ma fu sorpreso, ancora, quando il ragazzo parlò distintamente, senza traccia del dolore che si nascondeva proprio sotto la superficie. "No, signore. Sono molto chiare."

Severus mantenne lo sguardo di Potter per un lungo momento e dovette combattere per trattenersi dal saziare la sua curiosità utilizzando la Legilimanzia sul ragazzo sul posto. Non avrebbe fatto bene a nessuno dei due in questo frangente. Ma sarebbe arrivato alla storia del ragazzo in un modo o nell'altro. C'era più di un modo per spellare uno Kneazle. Infine, diede a Potter un piccolo cenno. "Molto bene. Puoi andare."

Riunendo le sue cose velocemente, Potter lasciò la sua presenza, e Severus poteva a mala pena incolparlo. Era ben passata la mezzanotte prima che ritornasse ai suoi quartieri, e non poteva ricordare molto dei saggi che aveva valutato... che era probabilmente una bene.

Nessun allarme suonò quella notte, grazie a Merlino --non sarebbe stato responsabile delle sue azioni se avessero suonato -- e si svegliò più rinfrescato di quanto fosse stato da prima di Settembre. Durante la colazione, guardò come Potter seguiva meticolosamente e scrupolosamente le nuove regole, ma il ragazzo era molto più rigido di quanto fosse stato ai pasti precedenti. Vicino a lui, il giovane Malfoy gli lanciava strani sguardi mentre portava avanti da solo il peso della loro conversazione, e Severus non mancò gli sguardi francamente scrutatori di Nott.

Come la gufo-posta arrivò, Severus guardò il Moccioso ricevere la sua recentissima lettera. Potter lesse l'ordine di presentarsi da Madam Pomfrey per un completo controllo e impallidì, poi ripose la pergamena nella sua tasca. Diversamente dal giorno prima, non andò immediatamente in infermeria, invece si versò ancora succo. Molto bene, se era disidratato come Poppy credeva. Ma quando rimase lì per tutto il resto del pasto, ad aspettare che i suoi compagni di anno finissero così che potessero andare alla loro prima lezione insieme, Severus fece una smorfia. Perchè il moccioso aveva deciso ora di cessare di obbedire?.

Ancora aggravato ore dopo, quando seppe da Poppy che Potter non era ancora tornato a vederla, Severus mandò un'altra nota a pranzo, assegnando al ragazzo ancora un'altra punizione per quella sera. Se avesse continuato così, avrebbe passato con il Moccioso ogni notte dell'intero quadrimestre! L'idea lo nauseò molto.

Al tavolo dei Serpeverde, il Moccioso ghermì la nuova nota in una mano dalle nocche bianche, e lanciò un sguardo pungente al Tavolo Principale, specialmente a Severus. Ma Severus alzò semplicemente le sopracciglia in risposta.

Gli occhi di Potter si spalancarono, e lui ....., verso il Preside, o forse Hagrid, e all'improvviso si ghermì la sua cicatrice mentre il colore spariva dalla sua faccia. Accigliandosi profondamente, Severus osservò il ragazzo mentre entrambi Malfoy e Nott si sporgevano in modo sollecitante e il Moccioso li mandava via. Il dolore doveva essere diminuito velocemente, perché un momento dopo, Potter aveva rimosso la sua mano ed era arrossito con imbarazzo -- probabilmente per aver dato spettacolo di sé ancora -- ed era tornato al suo pasto, anche se spostava semplicemente il suo cibo invece di mangiare veramente qualcos'altro.

Sopprimendo un sospiro, Severus ignorò il balbuziente Professor Quirrell accanto a lui e lasciò la Sala Grande. Prima che arrivasse la sua prossima lezione, mandò una seconda lettera ai Dursley ed annotò un paio di note nei file che teneva per ognuno dei suoi studenti. Il resto del giorno passò più velocemente di quanto gli sarebbe piaciuto, dato ciò che aveva ad aspettarlo dopo cena, anche se la sua prima lezione di NEWT* con quelli del settimo anno alleviò un po' il fastidio.

Quando Potter arrivò, puntuale come sempre, lasciò che il ragazzo si sedesse e si affliggesse ancora di fronte a lui, mentre finiva di correggere i suoi ultimi compiti estivi.

Quando mise giù la penna d'oca, osservò il ragazzo per un altro minuto, considerando l'espressione caparbia, e la tensione delle strette spalle. "Sei stato in Infermeria, Potter?"

"Sì, signore," venne la risposta, un po' scontrosa nella sua opinione.

"Oggi?"

Il capo del ragazzo si alzò e non c'era dubbio dell'insubordinazione che brillava in quegli occhi verdi. "No, signore."

Bene. Severus si alzò. "Allora faremo questa gita oggi. Andiamo."

Con gli occhi che si spalancavano, Potter non fece mossa di alzarsi, ma scivolò più indietro che poteva mentre rimaneva sulla sedia. "No, signore."

"Scusami?"

"Io... Io ho detto, no, signore. Non ho bisogno di, come lo chiama, un controllo? Sto bene. Davvero."

"Potter." Severus fissò la sua espressione sulla pietra. "Alzati in questo istante; non tollererò la tua insolenza. Come tuo CapoCasa, io deciderò come tu passerai la tua punizione, e questa volta, sarà in Infermeria." Fece una pausa e poi continuò nel suo più setoso tono, quello che incuteva anche ad alcuni dei suoi colleghi attacchi di paura. "Non costringermi a trascinarti per i corridoi."

Il ragazzo deglutì, ed occhieggiò la porta come se stesse soppesando le sue opzioni. Erano, certamente, poche. Fingendo di muovere delle cose, Severus fece un passo verso di lui, alzando una mano come se stesse per afferrarlo per i colletto, ed il ragazzo balzò via dal suo posto. Le mani di Potter si alzarono come in supplica e lui corse verso la porta. "Va bene, va bene. Mi dispiace..."

Severus lo seguì fuori, pronto ad afferrarlo se il ragazzo fosse scappato, e fecero il tragitto verso il dominio della Pomfrey.

TBC

---


NEWT=MAGO (esami del settimo anno ad Hogwarts)
*
Persefone Fuxia, credo che ora la frase si capisca... avevo dimenticato un verbo... se ancora non è comprensibile dato che la trovo un po' intrecciata, fatemi sapere!

PROSSIMO CAPITOLO:  visita in Infermeria... uno dei miei capitoli preferiti!

Lo so, lo so.... NON UCCIDETEMI!!! Avevo bisogno di una pausa! L'ho fatto tutto in una settimana, giuro che ho lavorato tantissimo!Tradurre dei capitoli di questa lunghezza è davvero un lavoro infinito! Grazie a tutti quelli che hanno commentato! Recensite numerosi!

ps. controllerò gli errorì stasera o domani ma se li trovate fatemelo sapere per recensione!

  
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