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Autore: xxlollipamxx    16/06/2016    3 recensioni
La dolce SoYoung sogna un amore come quello che vede tra i suoi genitori e tutti credono che la persona che possa darglielo sia YoungBae, il migliore amico di suo fratello Christian che conosce da sempre. Lei non ci crede, o forse non vuole farlo non sa definire la loro relazione, ma è convinta che non abbia a che fare con l'amore. Come se non bastasse, lui è preso dal suo debutto come rapper e non può permettersi di preoccuparsi di sentimenti, ma ha fatto una promessa a Christian: la terrà d'occhio ora che lui non può farlo come vorrebbe perché impegnato con l'università.
Questa storia è la seconda stagione di "Be my star", il mio primo lungo esperimento che ho portato a termine. Potete leggerla qui su efp se volete, ma potete anche non farlo perché questa storia si regge benissimo da sola.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Be my star 2
 

15
 

Sono sul letto di YoungBae, mentre lui è in bagno per farsi la doccia. Un germofobico come al solito...

Questa stanza non mi è più familiare come prima, sono seduta in modo composto, anche se sul letto, e mi guardo intorno come se non la riconoscessi. Non molto tempo fa avrei lanciato le scarpe da qualche parte e mi sarei appoggiata alla testiera in attesa che il principino uscisse pulito e profumato dal bagno. Sembra che invece di andare avanti, siamo andati indietro o forse siamo semplicemente cambiato, il nostro rapporto non è più lo stesso di sicuro.

Persa nei miei pensieri, non mi accorgo neanche che lui è tornato in stanza, almeno non fino a quando si sporge sul letto facendo leva sulle sue braccia, quelle braccia che non sono più quelle del mio amico magro e debole e mi mandano in confusione. Mi guarda dritto negli occhi mentre si avvicina, mentre sento che sta per baciarmi ancora. E lo fa, non mi fa aspettare e mi ributta sul letto sdraiandosi su di me. Non sono mentalmente preparata a questo e neanche alle sue mani che scivolano sui miei fianchi, come non lo sono a sentire il suo respiro caldo sul collo. “Cosa siamo noi due, YoungBae?” vorrei chiederglielo, ma non ho la forza di interromperlo e non voglio farlo. Mi fa scivolare verso l'alto, sento il cuscino vicino alla testa. Sto scomodissima, ma non glielo dirò, in fondo per quanto io stia scomoda, stare così con YoungBae è l'unico posto dove voglio essere. La giacca della divisa ormai è aperta, non posso sfidare la forza di gravità, e lui abilmente riesce a sfilare la camicia da dentro la gonna. Se sta succedendo quello che credo non so come reagire. Lo voglio davvero? Come potrei allontanare YoungBae, anche volendo? Lo sento addosso, sento il calore della sua pelle contro la mia pancia ormai scoperta e mi piace. Io sono impacciata, quasi imbarazzante per quanto non so cosa fare o dove mettere le mani. Lui se ne accorge perché lo sento sorridere contro le mie labbra, ma non so se immagina quanto vorrei sprofondare in questo momento. Non serviva che rendesse evidente che ha avuto altre ragazze, mentre io sono del tutto inesperta. Lo sto odiando e mi viene spontaneo allontanarlo. << Che c'è? >> mi domanda e mi risulta difficile rispondergli senza restare con lo sguardo fisso sul suo petto difronte a me.

<< Niente! >> esclamo e lui si avvicina per lasciarmi un bacio all'angolo della bocca. Lo sto odiando davvero tanto.

<< E allora perché mi allontani? >> continua a fare domande che io non vorrei mi facesse, perché non so cosa rispondergli. Sono un'idiota? Si, a volte mi sento proprio così. << È perché ho riso? >> chiede e a quel punto non posso più fingere che non sia successo niente. Scosto lo sguardo e forse questo gli conferma che è proprio quello il motivo. << Eri tenera, non prendertela subito. Sei troppo suscettibile ultimamente. >> commenta lanciandosi di nuovo sopra di me per schioccarmi un bacio sulle labbra. Questo YoungBae non lo conosco, è così diverso da quello che la maggior parte delle volte si mostra freddo e distaccato. Ok, con me non è sempre freddo e distaccato, ma sono stati proprio quelle occasioni che mi hanno fatto palpitare il cuore e arrivare a questo momento. Chissà se anche con MinJee è stato così o se a lei ha riservato lo stesso trattamento che riserva al resto del mondo. La curiosità mi rode il fegato, ma non penso sia il momento di fare la gelosa, non posso rovinare quest'attimo di tenerezza.

Bussano alla porta interrompendo le nostre effusioni e ringrazio che YoungBae abbia avuto il pensiero di chiudere a chiave la porta, così abbiamo evitato situazioni imbarazzanti con zia B o con chiunque sia dall'altra parte della porta. Mi alzo e mi metto al pc, provando a cercare qualcosa per la mia ricerca anche se ora non ricordo più cosa devo cercare. È YeRin a disturbarci, chiedendo se abbiamo fame. YoungBae domanda a me e, ora come ora, si, ho bisogno di mettere qualcosa tra i denti. YeRin scende prima di noi e YoungBae non perde neanche questa occasione per imbarazzarmi. Le sue mani sui fianchi e il suo respiro sul collo mi fanno salire il cuore in gola. << SoYoung... prima o poi la smetterai di scappare... >> mi sussurra piano in un orecchio prima di aprire la porta e permettermi di uscire.

 

Sdraiata sul mio letto, sento la mancanza di YoungBae. Neanche i pancakes di zia B sono riusciti a farmi dimenticare la sensazione delle sue mani sul mio corpo e mi domando cosa potrò mai fare domani a scuola. Sarò imbarazzatissima difronte a lui, ma soprattutto davanti a SeRi che sicuramente capirà che è successo qualcosa e mi farà mille domande a cui non risponderei neanche sotto tortura se potessi... o se lei non fosse fin troppo brava a estorcermi informazioni.

 

Stranamente, o forse no, alle prime luci dell'alba sono già in piedi pronta per prepararmi per la scuola. Mamma si è spaventata quando ha sentito rumori provenire dalla mia stanza e, da coraggiosa quale è, ha mandato papà a controllare. << Un miracolo di Natale! >> esclama una volta scoperto che non c'era nessun ladro in casa, ma solo sua figlia che per una volta non deve essere buttata giù dal letto. Natale non è vicinissimo, ma a mamma poco importa, lei è fatta così. Mamma e papà tornano a dormire scioccati, lasciandomi sola con la mia routine mattutina di bellezza o di presentabilità, nel mio caso. Ho un obiettivo: evitare YoungBae almeno fino a quando non avrò parlato con SeRi. Parlare con lei mi chiarisce sempre eventuali dubbi su come devo comportarmi, o me ne fa venire altri duemila.. dipende da quanto è confusa anche lei.

<< Cos'hai? >> mi chiede la mia amica appena mi vede davanti ai cancelli. Possibile sia così visibile che qualcosa non va? Non ci penso troppo e la trascino nel cortile posteriore della scuola, lasciando SooHa a incamminarsi verso la sua classe da solo. Mi guardo intorno per controllare se c'è qualcuno che può sentirci, poi la guardo. Le racconto tutto facendo attenzione a non dimenticare alcun dettaglio e, mentre parlo, noto spuntare sul suo viso un'espressione sempre più stupita. << Hai capito il principino! Dovrò farlo parlare con SooHa... ci fosse una volta che mi prende e mi bacia come il tuo YoungBae! >> si lamenta la mia amica. In fondo sappiamo entrambe che SooHa ha tutt'altro carattere ed è logico che si comporti diversamente, ma sentirla mentre fantastica su lei e SooHa è divertente, sono proprio fatti l'uno per l'altra. Sorrido, ma lei mi riporta subito alla realtà. << Beh!? Amica mia, quello che vuole il principino è ovvio... >> diventa maliziosa all'improvviso, mentre io assumo un'espressione seria perché so cosa vuole dire lei e soprattutto cosa vuole lui ed è proprio questo il mio problema. << Tu non vuoi? Insomma, il principino non è proprio uno da buttare... qualsiasi altra ragazza in questo istituto non ci penserebbe due volte. Non fare troppo la difficile, amica mia, potrebbe stancarsi di aspettarti! >> mi sta sfottendo e credo che stia provando anche un qualche tipo di piacere nel farlo. Credo stia cercando di lanciarmi tra le braccia di YoungBae, anzi sicuramente è così, ma io ancora non so cosa fare. Non dovrei farlo se non ne sono del tutto sicura, ma SeRi potrebbe avere ragione, lui potrebbe stufarsi... ma a quel punto sarebbe davvero una perdita per me? Se non è capace neanche di definire la nostra relazione prima di avere quello che vuole, perché dovrei concederglielo? Tra l'altro, io che sto rincorrendo questa definizione da diverso tempo ormai....

 

<< Smettila di evitarmi. >> sento alle mie spalle durante la ricreazione e, senza voltarmi, capisco che è lui, non potrei mai non riconoscere la sua voce. Mi volto di scatto cercando di mostrare sicurezza, ma come al solito i miei buoni propositi vengono infranti quando lo ritrovo vicinissimo a me.

<< I-io... non ti... >> provo a parlare ma la mia voce non vuole saperne di uscire, è riuscito a cogliermi alla sprovvista anche stavolta. Si abbassa quel poco che basta per guardarmi dritto negli occhi e io sento le mie guance riscaldarsi... perfetto, sto anche arrossendo!

<< Lo stai facendo invece. Stamattina sono venuto a casa tua, ma eri già uscita. Non hai neanche pensato di venire da me? >> mi domanda e la realtà è che non ci ho nemmeno pensato. Mi sono talmente abituata ad andare a scuola da sola che mi è venuto automatico uscire di casa e andare direttamente in fermata. << Mamma pensava che saresti venuta.... e anche io! >> aggiunge e mi ritrovo ad abbassare lo sguardo, colpevole. << Non devi evitarmi. Sei preoccupata per quello che stavamo facendo ieri? Sei praticamente corsa via dopo aver mangiato i pancakes. >> spiega e so che ha ragione, ma come posso spiegarglielo senza farlo scappare? Per quanto ne so, lui è già esperto sotto quel punto di vista ed è proprio questo a spaventarmi: sapere che lui sa esattamente cosa fare, mentre io sono del tutto incapace.

<< Non sono scappata! >> esclamo quasi inorridita, ma già so che è una bugia e lui lo sa, ma non fa nulla per contraddirmi.

<< Dopo la scuola, aspettami qui. >> si limita a dire prima di proseguire verso i campi. Una folla di ragazze lo segue urlando il suo nome e un po' mi ingelosisco perché io non riesco ad esternare ciò che provo per lui così apertamente. Vado dai miei amici che amoreggiano e che mi danno giorno dopo giorno l'idea di come dovrebbe essere una coppia, ma poi mi rendo conto che con YoungBae non potrebbe mai essere così vista la strada che ha deciso di intraprendere. Mi accorgo di non avere occhi che per lui, tanto che SeRi e SooHa se ne accorgono e mi fissano come se mi avessero colto in flagranza e in effetti è così. Scoppiamo a ridere e per la prima volta da giorni ritrovo quella spensieratezza che tanto mi mancava.

<< Amica mia... devi solo rilassarti! >> esclama SeRi e negli occhi di SooHa un'espressione interrogativa, segno che lei non gli ha detto nulla e le sono davvero grata. SooHa si alza per raggiungere il suo nuovo gruppo di amici al campo, così io e SeRi restiamo sole e le racconto gli ultimi sviluppi. Lei sembra essere convinta che YoungBae voglia fare in modo che io sia più rilassata quando siamo insieme, mentre io non riesco a farmi un'idea... ultimamente non riesco a farmi un'idea di nulla.

Alla fine delle lezioni lo vedo, poggiato al muro del retro della scuola, bellissimo nella sua uniforme perfettamente ordinata, ma con la sua classica postura da fighetto che non penso perderà mai. Come se percepisse la mia vicinanza, sposta lo sguardo e mi vede. Sorride e si avvicina a me e alla mia amica. << Ciao SeRi. >> le dice con un tono che sembra dirle “Addio SeRi” e lei recepisce il messaggio salutandoci e correndo di nuovo all'interno della scuola senza che io riesca a dire niente.

<< Sei stato scortese. Lo sai, vero? >> lo rimprovero.

<< L'ho salutata. >> dice lui con una voce talmente piatta da non lasciar trasparire alcuna emozione.

<< Era evidente che volevi che se ne andasse. >> gli faccio notare e sul suo viso vedo l'ombra di un sorriso, segno che ho ragione. Si incammina verso la palestra ed io lo seguo anche se non capisco cosa dovremmo fare in palestra. Gira intorno alla palestra e si guarda intorno prima di prendere uno dei tavoli da ping pong chiusi e avvicinarlo al muro. Lo apre per metà e sale sopra allungandomi una mano.

<< Vieni! >> mi dice e aspetta che io prenda la sua mano.

<< Ho la gonna, non posso fare queste cose. >> rispondo quasi inorridita e non mi sfugge il suo sorrisetto idiota.

<< SoYoung quante volte devo dirtelo che il tuo corpo l'ho visto milioni di volte? Non sarà una coscia a scandalizzarmi. Dai, dammi la mano! >> esclama lasciandomi senza parole. Ovviamente per lui una coscia non è nulla, mentre a me anche solo il suo braccio teso fa palpitare il cuore. Scavalchiamo il muro si cinta e mi fa saltare tra le sue braccia perché, purtroppo, non sono Spider Man e non riesco a calarmi giù da un muro senza rompermi l'osso del collo. << Bene, ora non ci seguiranno. >> dice tirando un sospiro di sollievo. Siamo usciti da qui per evitare le ragazze della scuola?

 



Finalmente posso dirvi di nuovo BUONASERA!!! 
Sono in un tremendo ritardo perché a quanto sembra tutte le forze dell'universo si sono alleate per non farmi aggiornare la storia e finalmente, quando sono riuscita a completare la storia e ad avere una connessione stabile, la pennetta ha deciso di abbandonarmi cosicché mi sono dovuta mettere alla ricerca di una delle altre duemila pennette che abbiamo in casa ma che quando servono spariscono magicamente. 
Parlando di questo capitolo... che dire... sono stata abbastanza cattiva e vi ho lasciate in sospeso ancora una volta ahahahah ma la parte (che avevo intenzione di pubblicare molto prima) avevo già stabilito che finisse così e non volevo allungarla troppo. 
Non so se vi fa stare meglio sapere che sto già scrivendo la prossima e sono già a buon punto. Pregate insieme a me che questa volta non ci si mettano in mezzo altri casini! ^^
Alla prossima!! :*

  
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