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Autore: Giulia_Dragon    17/06/2016    1 recensioni
Pre requel della saga di Dangeros Games ^^ la storia di come è nato l'amore tra Axel e Kurasa...
Un padre assente, troppo occupato ad andare a donne per seguire il figlio, la madre morta dopo una lunga malattia, Axel cresce solo.
Tuttavia la sua purezza d'animo non ne rimane intaccata, quella sua luce attira parecchi demoni e cinque di loro sanciranno la fine di quell'angelo di luce.
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dangeros Games saga '
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​Capitolo 10
 
(Pov Axel)
 
Era da mezz'ora che tantavo di convincere Kurasa a starmi lontano, ma
lui non ne voleva sapere.
-Se non ti allontani da me Alexa colpirà te- affermai per la quindicesima
volta, ma lui mi aveva afferrato il braccio bloccandomi come solo lui
sapeva fare.
-Non me ne vado chiaro? Tua sorella deve solo provarci a toccarti-
disse lui guardandomi serio con quei suoi occhi di ametista che
quasi trafiggevano i miei di zaffiro.
-Alexa vuole uccidermi-
Lui mi baciò con forza premendomi contro il muro, bacio che non
potei non ricambiare.
-Lei è la tua parte oscura vero? Beh anch'io sono tenebre piccolo,
l'unica luce sei tu- dichiarò sogghignando a pochi centimetri dalle
mie labbra.
-I suoi poteri prendono forza dall'odio, dalla paura, dalla disperazione-
spiegai sedendomi a terra
-Tu ti preoccupi troppo angioletto, datti una calmata, quella stronza
se osa toccarti di nuovo  la incenerisco- disse ancora con un sorriso
beffardo sulle labbra.
Mi circondò la vita con le braccia posandomi le labbra sul collo
all'altezza del collo dove mi era comparso il marchio chiusi gli
occhi ricordando il dolore che mi aveva attanagliato le membra
quando il marchio era apparso sulla mia pelle.
-Kurasa- iniziai a dire
-Uhm?
-Niente- risposi appoggiando la testa al suo petto.
 
(Pov Kurasa)
 
La testa dell'angioletto era appoggiato al mio petto e io sorrisi.
Lo ammetto quando lo avevo marchiato mi ero un po' spaventato
anche perchè aveva iniziato ad avere spasmi di dolore che lo
avevano scosso, la sua pelle era impallidita, il petto si era
alzato ed abbassato furiosamente e lo avevo sentito gemere di
dolore.
Lo avevo abbracciato e lui si era calmato, sul collo gli era apparso
il marchio, una K, la mia iniziale.
Sapevo che era preoccupato dalla ricomparso della sorella, ma io
no. Le tenebre non possono uccidere le tenebre, e io ero le tenebre
più profonde, quelle che fanno paura, ma tra le mie braccia c'era
la luce più pura.
Axel era questo, eravamo uno l'opposto dell'altro, eppure mi stavo
rendendo conto che non potevo più fare a meno di lui, gli feci
alzare il mento e notai una cosa, una ferita sul braccio.
-Cos'hai sul braccio?
-Eh? Ah questo, è stata la caduta dalla scogliera, ma non mi
fa male. Adesso l'unica cosa che voglio è sconfiggerla- affermò
lui sospirando.
Lo conoscevo bene, non voleva ucciderla, gli scompigliai i capelli
dorati e gli strappai un sorriso.
Diventava ancora più bello quando sorrideva, eppure quel sorriso
era velato dalla preoccupazione, non volevo che si sentisse di nuovo
solo, non m'importava se non voleva che io venissi coinvolto, perchè
non volevo perderlo per nessuna ragione.
Lo strinsi forte e lui mi lasciò fare.
-Piccolo ascoltami bene, perchè non mi ripeterò ti amo e guai a te
se osi allotanarmi da te anche solo per proteggermi- dichiarai baciandolo
e facendolo sdraiare a terra togliendogli la camicia.
-Non voglio perderti- fu l'unica cosa che riuscì a dire prima di
ricambiare.
  
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