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Autore: stardust94    19/06/2016    2 recensioni
( STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO)
K RETURN OF KINGS - La Principessa Bianca e il Re Rosso
Questa storia prende il via subito dopo la prima serie.
Dal risveglio di Mikoto Suoh
Il Re rosso, che tutti credevano morto è vivo.
Davanti a lui però si prospettano nuove minacce.
Ce chi mira ad ucciderlo e stavolta per sempre
....
Chi è la ragazza che si para di fronte al Re rosso?
E perché ogni volta che incrocia il suo sguardo...Souh Mikoto resta paralizzato?
Alice un nome per una miriade di segreti.
I Re sono veramente solo sette?
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Mikoto Suoh, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'K anime project: serie'
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Cap. 14 ricordi di un passato dimenticato (parte 1) un bacio destinato
 


Mikoto aveva inseguito Rami fino all'università ma ovviamente non era entrato.
Aveva deciso che avrebbe aspettato fuori.

Il finlandese infatti non gli aveva detto nulla e il principe rosso sapeva che lo aveva fatto per non farlo andare a scuola per niente.
Rami uscì in quel momento con una faccia da funerale. L'esame doveva essere andato male
Mikoto non chiese il motivo di quel broncio probabilmente non ne voleva parlare
-Eddai andrà meglio la prossima volta - sorrise il rosso abbracciandolo, ridendo e strappando un sorriso anche al finlandese
-Alice ci aspetta a Homra quindi togliti quel broncio ok? - Lo minacciò il rosso mentre Rami annuiva
-Tranquillo sarò sorridente - rise lui mentre il rosso lo trascinava a Homra

***
Alice stava scherzando con Izumo mentre i due ragazzi entravano.
Indossava un completo gonna nera e felpa bianca, come sempre era allegra.
E come sempre il cuore di Mikoto mancò un battito quando incontrò gli occhi della bionda.

-Ehi era ora- rise il barista,notando che Alice e Mikoto non perdevano l'uno lo sguardo del altro.

Rami era silenzioso come sempre.
Alice si sedette di fianco ai ragazzi e Mikoto sorrise
-Su con la vita Rami kun- rise abbracciandolo mentre il finlandese, sorrideva arrossendo un po.
Izumo offrì da bere a tutti, anche se cercava di capire cosa avesse in testa Rami, cosa difficile.
Rami preferiva tenersi i suoi pensieri di solito.
E se ne parlava, era solo con Alice e Mikoto.
Il finlandese sembrava perso nei suoi pensieri e nemmeno Mikoto riusciva a distrarlo

-Tutto bene? - chiese Izumo
-Si non preoccuparti - sorrise lui, Alice sbuffò e lo abbracciò forte
-Sorridi un po' - la ragazza gli tirò le guance facendo scoppiare a ridere tutti. Rami compreso che rise di gusto mentre Mikoto gli tirava una pacca sulle spalle
-Un esame non è andato come doveva -rispose il ragazzo sospirando, mentre Izumo guardava Alice
-Coraggio biondina è tardi - affermò il barista
-Ah già - sbuffò la ragazza mentre Mikoto si offriva di accompagnarla a casa

***

-Non ho voglia di tornare alla villa - affermò lei attaccata alla schiena di Mikoto, mentre sfrecciavano per le vie di Shizume in moto
-Lo so ma ti tocca -rise il rosso
Alice sbuffò mentre Mikoto svoltava lungo la via dei quartieri ricchi.
Era un po' scocciata, questo era più che ovvio.
Il ragazzo si fermò davanti ad una villa molto grande e Alice sbuffò rumorosamente
Smontò dalla moto restituendo il casco al rosso con malavoglia, pareva più offesa che seccata.

-Domani torno ad Homra e non ci penso nemmeno di tornare qui- sbuffò la ragazza mentre Mikoto sorrideva
-Non c'è niente da ridere Suoh!- disse fredda mentre il giovane la abbracciava, facendola diventare rossa quasi quanto i suoi capelli
-Lo so scusa, beh sai dove trovarmi se hai bisogno di me e Rami- dichiarò lui mentre dava gas e se ne andava

Alice sospirò guardando la villa lussuosa alle sue spalle.
Era bellissima vista da fuori e anche dentro, ma la ragazza, la trovava vuota e fredda tutto il contrario di Homra.
Il bar di Izumo era piccolo ma era divertente entrare lì, ogni giorno era un giorno pieno di divertimento risate e avventure.
La ragazza entrò nella villa e si diresse verso la sua stanza senza degnare nessuno di uno sguardo
Aveva un sacco di pensieri per la testa i più riguardavano Mikoto e il suo amico
Ma soprattutto il primo
Era ribelle e forte come il fuoco Mikoto Suoh, Rami invece era il suo contrario molto più calmo e riflessivo.
Insieme quei due facevano faville, ma sapevano anche rispettare gli altri.
Rami non era il tipo da intromettersi tra lei e Suoh, intromettersi in cosa poi?
Alice ricordò il loro primo incontro e conseguente, suo primo bacio.

***
La festa per l'incoronazione del Re rosso era appena cominciata.
La sala gremita da un sacco di gente.
Tra di loro una ragazza spiccava nella folla: doveva aver compiuto da poco i diciotto.
Occhi blu come il cielo in quel momento puntavano verso il terazzo. Aveva lunghi capelli biondi e lisci un viso candido e dai lineamenti delicati, La carnagione chiara
Pareva annoiata e in mezzo a tutti quegli adulti si sentiva fuori posto.

Indossava un elegante abito rosso, lasciava scoperte le gambe avvolte nelle calze bianche leggere.
Stivali in finto camoscio e sopra, visto che non faceva molto caldo una giacca di peliccia nera ovviamente sintetica.
Si morse appena il labbro per non lamentarsi di nuovo.
L'idea di partecipare a quella festa era nata dal padre, un magnate di industria.
Lei ovviamente era stata costretta a seguirlo.
Sospirò e congedandosi dal padre, raggiunse la terazza. Si affacciò guardando le stelle cercando per quanto le fosse possibile di non sospirare

***
Mikoto Suoh, si sentiva un pesce fuor d'acqua.
Non era abituato a quel genere di feste.
Si passò una mano tra i capelli rossi riuscendo solo a scompigliarseli ancora di più.
Maledetta l'idea di Izumo di socializzare come impegno quotidiano. Ovvero di " partecipare" alla festa per la sua incoronazione come nuovo Re rosso
Sbuffò mentre si levava la cravatta nera infilandosela in tasca, lasciando così più libero il collo.
Vestiva con una camicia bianca aperta fino al secondo bottone sul collo. Pantaloni neri e poi la sua inseparabile giacca di pelle.
Mentre il suo biondo amico intratteneva le ragazze nella sala, Lui ne aproffittava uscendo sulla terazza per fumare.
Quando la vide rimase come folgorato, una ragazza dai capelli biondi e occhi blu.
"Blu e rosso?"
- Bel accostamento di colori - disse prendendo il posacenere e avvicinandosi alla giovane.
Questa spostò una ciocca di capelli dal volto e lo guardò
- Potrei dire lo stesso di te - disse sprezzante senza curarsi troppo del espressione basita di Mikoto.
- Non ti piace la festa eh? - domandò calmo accendendo la sigaretta, usava l'accendino per non dare troppo nel occhio.
La ragazza scrollò le spalle ridacchiando
- Può darsi. Sono tutti troppo seri - disse - Ma se sei quì. Nemmeno a te deve piacere- aggiunse poi guardandolo
Lui rise appena facendo un tiro di sigaretta
- La odio. è stata un idea di un amico - disse guardando il cielo che brillava pieno di stelle.
Sentì la risata di cristallo della bionda e la guardò
- Scommetto che lui rimorchia più di te - rise la giovane.
Ma sembrava dire "scommetto che non sei quel tipo di ragazzo" o almeno era questo che pensò Mikoto Suoh.
Forse per questo sorrise appena
 - Forse - disse  - O forse... - fu un instante e le si avvicinò baciandola lentamente.
Teneva una mano premuta dietro la sua nuca spingendola in avanti e allungando quel bacio fino a lasciarla senza fiato.
Quando la ragazza si staccò, Suoh rimase folgorato dallo sguardo che ella gli stava regalando.
- Okey, me la sono cercata - ridacchiò la bionda
- Un po si - rispose il giovane, portando poi una mano dietro la nuca della ragazza - Ancora? - domandò poi sulle labbra di lei con un tono e uno sguardo, parecchio beffardi
- Ancora cosa? - rispose la ragazza sussurrando direttamente nell' orecchio del rosso.
- Ancora...Questo - disse il giovane Re afferradole il volto per poi baciarla con passione, esplorando ogni centimetro della sua bocca con la lingua.
Alice, questo il nome della ragazza rise stringendolo.
Portando le mani tra i suoi capelli, mentre legava le loro lingue.

Si staccarono solo quando finirono il fiato, appoggiando la fronte l'una contro quella del altro.
- Sei strana - disse Mikoto accarezzandole piano la guancia.
- Sei strano pure tu - rispose la ragazza ridendo.
Il Re scosse la testa poi la baciò di nuovo e le sorrise
- Mi chiamo Mikoto Suoh - disse il giovane, era certo che lei avrebbe cambiato atteggiamento. Invece la ragazza si limitò a sorridere.
- Il Re rosso eh? - domandò ridendo, come se lo avesse già capito.
Mikoto si chinò in avanti dopo di che le baciò l'orecchio
- Si sono il Re rosso - disse risoluto, mentre la ragazza si passava una mano tra i capelli sorridendo
- Bhe, io sono Alice - disse lei sorridendo decisa ma dolce.
Mikoto annuì e si staccò dalla ringhiera
- Devo tornare dentro, Izumo mi starà cercando - disse il giovane
- Già...Pure io devo tornare - aggiunse Alice sospirando.
Non voleva congedarsi così presto.
Tuttavia doveva tornare, o suo padre sarebbe stato capace di andarla a cercare personalmente.

Vedendo l'espressione della giovane, Mikoto si fece scappare un sorriso.
Prese un biglietto dalla tasca porgendolo alla bionda
- Se mi vuoi vedere ancora - disse - mi trovi quì - aggiunse poi entrando e lasciandola sola.

Alice guardò un attimo il biglietto,sul quale capeggiava una scritta in caratteri eleganti e gotici

"Homra"

***
Il giorno seguente,seminati i "cani" del padre, Alice si recò al indirizzo scritto sul biglietto.
- Quindi è questo...Homra... -

Il vento le scompigliò i capelli, mentre guardava l'edificio dai toni sul rosso scuro.
Fece alcuni passi e aprì la porta
Alice non sapeva ancora che da quel momento sarebbe cambiato tutto.

  
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