A una delle mie persone preferite,
alla mia felicità,
a colei che ha trasformato il mio mondo bianco e nero e l’ha tinto dei più svariati colori.
Questa storia è per te. Grazie per esserci.
I figured it out
from
black and white.
12 years old
La prima
cosa di cui Harry ha memoria è il mare. È nato su
una scogliera, ogni mattina
che si sveglia vede le onde scagliarsi sulle rocce e infrangersi in
tanti
piccoli schizzi che, ogni tanto, è in grado di percepire
sulla pelle. Il mare è
da sempre stato casa sua. Ama la sensazione del sale sulla pelle ancora
bagnata, le labbra increspate e il bruciore agli occhi quando cerca di
guardare
sott’acqua senza l’aiuto degli occhialini. Pensa di
aver imparato a nuotare
ancor prima di camminare. È stata sua madre a trasmettergli
questo amore per
l’acqua.
«Sai,
Harry, il mare è ciò di più infinito e
profondo a cui un uomo possa mai ambire»
gli spiega un giorno, nel mentre gli pettina i riccioli che si erano
annodati
tra loro a causa di un’onda malefica che aveva trascinato
anche la sabbia,
oltre all’acqua, e adesso la sua testa non è altro
che un cespuglio pieno di
granellini di terra. Fastidiosissimo.
«Di
che
colore è il mare?» le chiede allora Harry,
sospirando. Percepisce sua madre
bloccarsi per un secondo, come se la domanda fosse un tabù
universale che
nessuno ha il diritto di porre. Harry si mordicchia il labbro,
sentendosi
improvvisamente in colpa. «Io lo vedo grigio, a volte nero e
altre volte
bianco. È davvero così?» sibila.
Anne
riprende il suo lavoro, accarezzandogli poi la cute. «No,
tesoro, non lo è» gli
spiega, e allora Harry sorride. È innamorato del mare adesso
che sembra così
triste, figuriamoci quando sarà di un altro colore. Non che
lui sappia cosa sia
effettivamente, un colore. Ne ha soltanto sentito parlare da persone
che sono
in grado di vederlo.
«E
com’è?»
chiede quindi, staccandosi dalla presa della madre e voltandosi,
così da
poterla guardare negli occhi. La donna gli sorride, sbuffa
perché Harry è il
solito testone che, in un modo o nell’altro, riesce sempre ad
impedirle di
pettinargli i capelli. Poggia la spazzola sul comodino, quindi, e si
siede sul
letto, pronta ad affrontare quel discorso.
«Il
mare è
blu, Harry» gli spiega la madre. Harry aggrotta le
sopracciglia, sentendo uno
strano dolore al petto. Blu, blu, blu.
Non riesce ad indentificarlo, nella sua mente ci sono solamente due
colori:
bianco e nero. «Qualche volta è blu, altre volte
azzurro e in alcuni momenti
raggiunge quasi il verde. Le onde, quando si scagliano sulle rocce,
sono di un
bianco acceso e brillante con qualche sfumatura di un blu
cobalto.»
«Perché
io
lo vedo grigio?» le domanda quindi, assumendo un viso
imbronciato e quasi
triste. Non riesce a capirlo, davvero, pure lui vuole vederlo blu –anche se non sa che cosa
significa-.
«Perché
non hai ancora incontrato la tua anima gemella, Harry» gli
spiega Anne,
sorridendogli. «Anch’io lo vedevo grigio fino a
quando non ho incontrato tuo
padre» gli spiega sorridendo.
Harry si
morde il labbro, confuso. «Anima
gemella»
ripete, pensandoci. «Che cosa vuol dire?»
«Beh,
tesoro, l’anima gemella è la persona che tu sarai
destinato ad amare. Ognuno di
noi è legato ad un altro essere umano, e viviamo la nostra
vita alla ricerca
della nostra anima gemella. Quando avrai trovato la tua persona, Harry,
il tuo
mondo si tingerà di colori: blu, verde, rosso, giallo. Solo
allora capirai
quello che ti ho appena detto» gli spiega Anne, amorevolmente.
Harry
aggrotta le sopracciglia, contrariato. «Quindi non
vedrò il colore blu del mare
fino a quando non troverò la mia persona?» le
chiede, e Anne annuisce, già con
la spazzola in mano così da continuare il lavoro che prima
stava svolgendo.
Harry la lascia fare, lascia che le spatole del pettine si poggino
sulla sua testa
e «E dove posso trovarla la mia anima gemella?» le
domanda, saltando in aria
così da spaventare la sua mamma, la quale fa un salto
all’indietro a causa
dello spavento.
Questa
alla fine ridacchia, scuotendo malamente la testa: suo figlio oggi
proprio non
vuole essere pettinato. «Non esiste un posto dove poter
trovarla, Hun. Quando la vedrai,
tutto diventerà
colorato, e capirai.»
Harry
annuisce, anche se poco convinto, e Anne si lascia prendere da un
sospiro,
felice di continuare a pettinargli i capelli.
16 years old
Sono in
spiaggia, e si trovano sdraiati su un telo da mare così da
asciugarsi e
prendere il sole. Zayn prende il sole, Harry si ustiona e basta, ma va
bene
comunque.
«Non
era
quella giusta, a quanto pare» sospira Zayn, passandosi una
mano sul viso così
da asciugare perfino le goccioline di acqua rimaste incastrate nelle
sopracciglia folte. Harry sbuffa, trovandosi in disaccordo. Talmente
tanto era
il suo desiderio di poter ammirare il mare nel suo colore naturale che
ormai
aveva smesso anche di credere a quella storia.
«Tu
e
Perrie eravate una splendida coppia.»
«Ma
lei
continua a vedere in bianco e nero, e così
anch’io» spiega Zayn, alzandosi e
piantando i gomiti al terreno. «Non era quella giusta,
è okay.»
«No,
non è
okay» ribatte, mettendosi
seduto così
da osservarlo bene negli occhi. Zayn si porta una mano alla fronte,
così da
poterlo vedere. «E se fosse tutta una stronzata quella dei colori? Magari il mondo è
davvero così, come lo vediamo adesso, e
la gente dice queste stupide cose solo per fare del male.»
«Pure
tua
madre te lo diceva» ribatte Zayn, «E continua a
dirtelo tutt’ora, non capisco
perché tu non voglia crederci.»
Harry fa
spallucce, rimettendosi sdraiato e portandosi le braccia dietro la
testa. «E se
non volessi trovare l’anima gemella perché sto
bene da solo?»
«Nessuno
sta bene da solo, Haz» ribatte Zayn, scuotendo la testa.
«Adesso siamo troppo
giovani per capirlo, ma mia madre mi dice sempre che quando ha visto
mio padre
e ogni cosa aveva assunto colori e sfumature diversi, beh, le risultava
alquanto difficile stargli lontano» spiega.
Harry fa
spallucce, sospirando pesantemente. «Forse
c’è chi vedrà a colori e chi non ci
vedrà. Come una specie di malattia, presente? Nasci
così, e basta.»
«Sei
il
solito» sbuffa Zayn divertito, per poi scuotere la testa.
«Lo dici solo perché
con Nick non vedi i colori.»
Harry si
volta e lo fissa con uno sguardo talmente infuocato che a momenti
bruciano di
più i suoi occhi del sole stesso. «Io ci sto bene
con Nick, e non lo lascerò
solo perché non vedo i colori.»
Zayn fa
spallucce, per poi alzarsi in piedi e «Va bene, come vuoi tu.
Ora, andiamo a
farci un bagno?»
Harry
annuisce e, una volta alzatosi, corre verso quelle acque assieme al suo
migliore amico; acque di un triste, malinconico e deprimente grigio.
Harry,
però, si autoconvince che questo gli basta.
18 years old
«RAGAZZI!»
esclama Niall, correndo all’interno del pub così
da attirare l’attenzione di
tutti i presenti. Harry stava sorseggiando il suo caipiroska e a
momenti stava
per fare uno sputo a pioggia a Zayn, ma.
Niall gli
salta addosso, e per poco non lo fa cadere dalla sedia. È
dannatamente felice,
ha gli occhi quasi inondati dalle lacrime. Gli tocca il viso, poi, gli
schiaccia le guance e «Dio, Harry, mia madre aveva ragione,
hai gli occhi
verdi, tipo la pianta di fico che c’è sotto casa
mia!»
Harry
strabuzza gli occhi, allontanandoselo appena. «Tu vedi i
colori?» gli domanda
quindi, così da attirare l’attenzione del moro che
«Benvenuto nel club!» si
congratula, picchiettandogli la spalla. Zayn ha iniziato a vedere i
colori
qualche mesetto prima, quando ha incontrato Liam Payne.
All’inizio, Harry
pensava che scherzasse. Pure lui gli aveva detto che aveva gli occhi
verdi, e
forse è vero che anche Niall adesso può vederlo.
«Congratulazioni»
si congratula, sfoggiando un sorriso che è tutto
fuorché vero. Non
fraintendete, è felice per il suo migliore amico, solo che
adesso nel loro
gruppo lui è l’unico a vedere ancora in bianco e
nero, e non è giusto. Forse
adesso pure lui ci crede, forse non era tutta una farsa.
«Chi
è?»
gli domanda dopo Zayn, passandogli successivamente un Mojito.
«Si
chiama
Olly, Olly Murs» spiega Niall, sorridente.
«L’ho incontrato oggi pomeriggio al
bar, è entrato e nel momento esatto in cui ci siamo guardati
negli occhi, ogni
cosa si è tinta di colore. È stata la
cosa-» si blocca, colto da un singhiozzo.
Solo in quel momento Harry nota le lacrime nei suoi occhi.
«-è stata la cosa
più bella che mi sia mai successa» finisce la
frase con un sussulto, e allora
Zayn lo abbraccia, stringendoselo forte al petto.
Harry li
osserva, osserva i suoi amici, i quali sono bianchi e neri, vuoti,
spenti. Il
cuore gli fa male, vorrebbe anche lui poter vedere i colori, ma
perché non ci
riesce? Con Nick non aveva funzionato, e con Tom… beh,
quando stavano ancora
insieme, il ragazzo aveva trovato la sua
anima gemella, una ragazza graziosissima dai lunghi capelli che, a
quanto dice
lui, sono gialli come il sole.
Harry
pensa che è stato in quel momento che ha iniziato davvero a
credere a questa
storia. Forse, però, lui non è destinato a
nessuno, forse il suo scopo nella
vita è quello di vedere sempre le cose in bianco o in nero.
Zayn lo
fissa mentre ancora abbraccia Niall, e con lo sguardo gli dice che
prima o poi
capiterà anche a lui. Harry non ne è
più così tanto sicuro.
20 years old
Ha una
fascia tra i capelli e sta correndo. Il sole sta sorgendo, e i suoi
raggi gli
picchiano sul viso. A volte qualche onda gli si infrange sulle gambe, e
Harry
prova sollievo ogni qual volta succede perché, nonostante
sia mattina presto,
fa caldissimo. Ha le cuffie alle orecchie, e davanti a lui
c’è il molo. Può
addirittura vedere casa sua, ormai è quasi arrivato alla
fine della sua corsa.
Alza lo sguardo, alcuni schizzi di acqua e sale gli toccano il viso ed
è in
quel momento che vede una figura avanzare verso di lui, correndo nella
direzione opposta. È probabilmente un ragazzo che sta
facendo il suo stesso
giro.
Questo lo
guarda per salutarlo, come anche Harry fa quando incontra qualche
corridore
sulla spiaggia. Harry gli sorride, e ad un tratto gli occhi di quel
ragazzo non
sono più di un grigio spento, ma di un azzurro acceso,
uguale a quello del
cielo e a quello delle onde di quel mare che Harry ha tanto bramato da
una
vita.
Gli passa
davanti, ma poi si accorge della sabbia sotto di lui, la quale
è di un beige
chiaro, poi si accorge del cielo, il quale è azzurro con
qualche sfumatura
rossa a causa dell’alba, e poi le piante che sono verdi, e i
fiori gialli, e le
case colorate. Si blocca, per poi voltarsi. Anche l’altro
ragazzo si è fermato,
e lo guarda, sorridendogli. Il cuore di Harry batte
all’impazzata, e rimane
ammaliato dalla bellezza di quel giovane uomo che sì, ora ne
ha la prova, è la
sua amina gemella.
E allora si sente felice di aver aspettato Louis –è questo il suo nome-; si sente felice di aver vissuto con soli due colori, il bianco e il nero, perché adesso, invece, vede tutto con più chiarezza, con più bellezza, con più fiducia e felicità. E realizza in quel momento che il blu degli occhi di Louis è stato il primo colore che abbia mai visto, e che mai vedrà per il resto della sua vita. E allora capisce che è valsa la pena di aspettare.
Note:Buonsalve! Faccio veloce perchè ho i minuti contati. Questa storia non era in programma, ci pensavo l'altro giorno e oggi avevo del tempo libero, perciò l'ho scritta. Avevo letto il prompt tempo fa su tumblr, ma non mi ricordo chi l'aveva ideato. Lo dico per chiarezza. Questa storia comunque la dedico alla mia ragazza, Emma, che per me ha avuto lo stesso effetto che Louis ha avuto su Harry in questa storia. Magari, fatemi sapere di voi: avete già incontrato la vostra soulmate? Vi è già capitato, come Harry, di credere che fosse qualcuno ma in realtà non lo era? Non lo so, ditemi quello che vi ha scaturito questa storia!
Alla prossima, e grazie per averla letta.
A.