L’accordo
« Quindi vi serve una
guardia del corpo? »
chiese la ragazza cavalcioni sul muretto del porto. L’aria
salmastra
le scompigliava la treccia malfatta. Davanti a lei Tyrion parlava
offrendole
l’espressione più accomodante che gli riusciva.
« Si, precisamente. »
« Perché, lui
non va bene? » chiese, indicando Bronn
con la testa «
Stavate per giocarvelo, ma non è così male.
»
Bronn sollevò il
sopracciglio pronto a replicare ma Tyrion
lo zittì con un gesto della mano.
<< Ci serve qualcuno di
discreto, che non abbia
l’aspetto di un soldato.>>
La ragazza annuì
sorridendo << Sicuramente,
io, non sono un soldato. >>
« Vorrei presentarti come
mia ancella » s’
intromise Lord Varys « verrai vestita come una domestica e
dovrai atteggiarti a tale. Ma dovrai essere pronta a reagire nel caso
di
situazioni spiacevoli. »
<< Ma per favore,
quella feccia del mare una dama di
compagnia? Non saprà nemmeno camminarci sulla terra ferma!
>> esclamò il
mercenario.
<< Vedi Bronn, sempre
che il vestito da nobildonna non
lo voglia mettere tu, io trovo che lei sia perfetta!>> lo
corresse il
nano<< La maggioranza delle donne guerriere sono molto
forti ma anche
alte e sgraziate. Tu sei così esile e agile che ti adatterai
immediatamente ai
panni di una signora. >>
« Inoltre molte giovani
domestiche vengono dal continente
orientale ed hanno modi grossolani…passerai inosservata»
«
Io non vengo dal
continente orientale» lo corresse
lei. Poi si rivolse
al nano: « Quindi
questa ragazza è in pericolo? »
Tyrion sospirò. Come
riassumere intrighi e peripezie di
corte lunghi decenni in una sola frase?
« Si, suo padre
è stato ucciso dal Re, a cui è stata
promessa in sposa e lui inoltre si diverte a torturarla crudelmente. »
«Terribile…questo
è ciò che accade quando viene fatto
credere ad un uomo di essere superiore agli altri solo
perché in grado di sostenere
una corona con la testa. »
Tyrion
deglutì imbarazzato mentre Bronn
esclamava a braccia aperte:
«
Wow, ti troverai benissimo a corte! »
La ragazza sorrise e Lord Varys
incalzò:
« Per questo, io penso che
tu possa essere utile a noi e a
Lady Sansa. »
« Non ci si può
fidare dei pirati! Hanno in testa solo l’oro
e le battaglie! »
continuò Bronn.
« Si dice lo stesso anche
dei mercenari! » rispose
lei.
« Noi una volta venduta la
spada la usiamo con rispetto. Voi
sareste in grado di rubare allo stesso padrone che vi ha pagato e poi
lo
uccidereste! »
« Si è la
verità, lo potrei fare. »
La
ragazza strinse gli occhi viola fissando profondamente il guerriero.
«Ma ci
sarai tu nel caso a fermarmi, non è vero? »
Tyrion e Varys si guardarono tra
loro. Tyrion porse la
piccola mano storpia alla giovane.
« L’affare
è concluso? »
Lei si voltò verso le sue
navi dalle vele gialle e sospirò.
Di colpo afferrò la piccola mano del nano.
«Non sono mai stata tanto
tempo sulla terra ferma. »
disse sorridendo.