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Autore: Coffy_taco_tuesday    24/06/2016    0 recensioni
Nathan si trasferisce di continuo in nuove città a causa dei notevoli problemi che lo costringono. Non è mai riuscito a legare con nessuno e sa che mai lo farà.
Costretto a vivere una vita vagabonda, un giorno gli si presta l'opportunità di fuggire da quella monotonia e di rendersi conto della situazione in cui si trova.
La Terza Guerra Mondiale stava arrivando anche nel suo paese.
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era incredibile la determinazione di quel ragazzo, Dylan. Continuava ad esser convinto di poter entrare attraverso una breccia nel cuore e nei pensieri di Nathan.

Nonostante il chiaro rifiuto di quel giorno del ragazzo, Dylan non si dava per vinto. Erano passate già diverse settimane, da quella mancata stretta di mano. E nonostante le numerose attenzioni, Nathan continuava ad essere molto freddo nei suoi confronti.

Cosa aveva quel ragazzo per essere sempre così scontroso? Era per via della situazione in cui si trovavano? Per le oscure sorti che il futuro profilava loro? Tante cose erano plausibili. Nessuna certa.

Dylan stava disteso sul letto della camera, su quello scomodo letto.
Restava in bilico tra il sonno e la veglia.

Quando sveglio, pianificava nuovi metodi per poter avvicinarsi a Nathan, quando addormentato sognava la sua famiglia. Così distante da lui, fisicamente.

Chissà se loro stavano pensando a lui. Chissà se gli volevano bene.

I suoi due bambini? Di certo apprezzavano il padre. Ma da grandi, le cose sarebbero state le stesse?

La moglie? No, lei no. Il loro era stato un matrimonio combinato, si tolleravano a vicenda. Non parlavano. Mantenevano le distanze.

Forse proprio in quel periodo privo di rapporti interpersonali aveva iniziato ad interessarsi alle perone più introverse di lui. Scoprì un certo fascino in loro. Chissà cosa si celava nei loro pensieri? Dylan aveva sempre pensato che le persone più silenziose fossero quelle con le menti più rumorose. Rumori e suoni che solo loro potevano sentire, circondati dalla loro silenziosità.

Dylan voleva essere in grado di sentire quei suoni, di ascoltare le loro storie e trarne insegnamenti. Era un mondo così nascosto, misterioso.

Sentì dei passi provenire dal corridoio e fermarsi giusto davanti alla sua camera.

"Nathan?" fu il suo primo pensiero.

LA figura fece passare una lettera da sotto la porta, per poi andarsene.

Dylan aspettò di non udire più i passi prima di alzarsi dal letto e raccogliere la corrispondenza.

"No" constatò subito, rigirandosela tra le mani.

La aprì con discreta curiosità e ne lesse il contenuto. Come finì di leggere, le sue gambe sembrarono cedere. No, non era possibile. Le sue speranze sgocciolarono via dal suo cuore.

No, non voleva crederci.

Sicuramente quell'uomo stava passando di porta in porta a consegnare quella lettera. Dylan decise in fretta. Uscì dalla camera in fretta e corse lungo il corridoio a perdifiato. Doveva avvertire Nathan. Sì, anche lui avrebbe ottenuto quella busta, ma voleva essere lui di persona a riferirglielo, forse in quel modo si sarebbe aperto in qualche modo.

Giunto alla porta corrispondente, sollevò un pungo in procinto di bussare, ma poi lo ritrasse subito. Aprì la porta.

Lo sguardo stupito di Nathan gli si posò addosso.

-Bussare non esiste?

-No- disse svelto Dylan -Ho una cosa importante da dirti.

Nathan si alzò dalla sedia su cui era seduto e si avvicinò verso Dylan, mentre quest'ultimo tirava fuori dalla tasca la lettera.

-Se è un'altra delle tue trovate per parlarmi, vedi di...

-No- ripetè -Prima o poi anche te riceverai questa lettera. Ma io volevo riferirti il contenuto di persona.

Nathan sbuffò.

-Se tanto la otterrò comunque, che senso ha venire qua per dirmelo? Perchè scomodarsi tanto quando non serve. Per favore, torna alla tua camera e riprendi le tue cose, che tanto qua non c'è bisogno di...

Le sue parole si incrinarono quando il suo sguardo incrociò quello di Dylan.

Era privo della sua solita allegria, spento. Un fiore appassito. Nathan si stupì. Lo conosceva, lo capiva quello sguardo, lui stesso aveva quello sguardo. Per la prima volta sentì una connessione con Dylan. Era una sensazione nuova, non credeva fosse possibile capire una persona senza nemmeno parlarle, solo attraverso gli occhi.

Stette zitto e lo guardò con aria interrogativa, in attesa di una qualsiasi spiegazione, parola, azione.

-Ci vogliono mandare sul fronte est.

  
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