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Autore: Mavimat    28/06/2016    1 recensioni
Non sempre sappiamo cosa ci può accadere. La maggior parte delle volte la vita cambia quando meno ce l'aspettiamo: quando stiamo camminando per strada, quando siamo ad una festa alla quale non volevamo andare, quando perdiamo un treno. O, semplicemente, quando siamo "solo una ragazza in un bar".
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Alex Vause, Altri, Piper Chapman
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il vento fresco della primavera si faceva particolarmente sentire in quella sera di inizio Aprile. Erano quasi le nove e Alex e Piper camminavano insieme a Red, Nicky e Norma. Stavano andando da Pitt insieme dove si dovevano trovare con Merida e Kieran, David, Elizabeth, Jack, Matt, Gloria. Avevano deciso che per una sera sarebbero stati tutti insieme, anche con le coinquiline di Piper e Nicky che non uscivano praticamente mai.
Prima di entrare nel locale, Piper prese Alex per un braccio.
“Alex, aspetta un attimo”, e la tirò a sé mentre le altre entravano.
“Cosa c’è Pipes?”
“Senti, lo so che nell’ultimo periodo non siamo state quasi mai insieme e quelle poche volte che siamo uscite non eravamo mai sole, ma io avevo davvero bisogno di starmene un po’ per conto mio…”
“Non devi giustificarti o scusarti con me per questo…”
“Non è quello che intendevo”
“E allora cosa volevi dire?”
“Ti volevo chiedere se stasera possiamo andare a casa tua perché vorrei darti una cosa e parlare un po’ con te”
“Certo, non è un problema”
“E possiamo non tornare troppo tardi?”
“Certo”
“Ottimo”, le sorrise, le diede un bacio sulla guancia ed entrarono.
“Ma dove cazzo eravate finite?”, urlò loro Merida appena le vide arrivare.
“Buonasera a te Mer!”
“Eh buonasera Piper! Dopo dici a me che sono sempre in ritardo!”
“Ma tu sei sempre in ritardo”, disse Alex con un sorriso mentre prendeva posto al tavolo.
“Eh senti qua Vause, ricordati che in classe comandi tu, qui non mi pare proprio”
“Mamma mia Merida! Ma ti ha morso un serpente oggi?”, disse Piper.
“Peggio, è andata a presentare l’argomento per la tesi ad un professore e questo l’ha respinta”, disse Kieran.
“Perché?”, chiese Piper.
“Perché dice che è sempre il solito argomento, che lui l’ha visto mille volte, ed è banale, ed è stanco e bla bla bla… cazzo centra se sei stanco? Ti pagano no, per prendere dei tesisti? Lasciami fare sta cazzo di roba e lasciami laureare!”
“Sei decisamente più scurrile del solito…”, le disse Nicky, che smise di parlare dato lo sguardo fulminante che le aveva appena rivolto Merida.
“E quindi?”
“Quindi o cambio il possibile relatore o cambio argomento!”
“Io cambierei relatore”, affermò Piper.
“Quello che le ho detto io!”, disse Kieran entusiasta, ma il suo entusiasmo si spense dopo l’occhiataccia della fidanzata.
“Beh ma possiamo parlare d’altro per cortesia? E cominciamo a ordinare da bere! Pitt vieni qui!”
“Eccomi qui! Dimmi Merida!”
“Un giro per tutti di tequila-sale-e-limone!”
“Ma a me non piace…”, provò a dire Elizabeth.
“Non preoccuparti, il tuo lo bevo io! Anzi, io bevo tutto quello che gli altri non vogliono!”
“Qui qualcuno si vuole ubriacare di brutto stasera! Arrivo con i bicchieri ragazzi!”, e Pitt volò a prendere l’ordinazione.
La serata passò come al solito in men che non si dica. Merida e Piper erano le più alticce del gruppo e continuavano a parlare e a raccontare storielle che facevano piegare tutti dal ridere.
Ad un certo punto Piper si alzò per andare in bagno e Merida si girò verso la porta del locale. Era quasi mezzanotte.
“Oh no, no, ti prego fa che non venga qui…”, disse Merida abbassando la testa su uno degli ormai tanti bicchieri che c’erano davanti a lei.
“Cosa c’è Mer?”, disse Alex.
“Guarda chi è appena entrato”
Alex si voltò. “Oh cazzo, cosa ci fa qui?”
“E’ un bar Vause, ci possono venire tutti. Cani e porci. Speriamo che non ci veda”
“Troppo tardi”, disse Alex che aveva intercettato lo sguardo di Stella, che si stava dirigendo proprio al loro tavolo.
“Oh ma guarda chi c’è! Ciao Stella!”, disse Nicky per salutare la nuova avventrice.
“Ciao ragazzi! Siamo un po’ alticci stasera?”, disse Stella.
“Cazzo Stella, sei proprio “Capitan Ovvio”! E tu dicci, cosa ci fai da queste parti? Hai attivato il tuo speciale radar “trova Piper” per raggiungerci?”
“Sei sempre molto spiritosa Merida”
“Sì lo so… ma ecco qui quello, o meglio, quella che cercavi! Piper!”, disse Merida mentre Piper usciva dal bagno per ritornare al suo posto.
“Stella?”
“Ciao Piper!”
“Cosa ci fai qui?”
“Beh  è un bar no? Sono venuta per bere qualcosa”
“Siediti Stella e bevi qualcosa insieme a noi!”, disse Nicky.
“Sì siediti pure al mio posto”, disse Alex alzandosi, “tanto io e Piper adesso ce ne andiamo”.
“Di già?”, disse Merida.
“Sì”, disse Alex.
“Oh ma che piccioncine che siete!”, anche Nicky aveva alzato il gomito, come sempre.
“Pipes, andiamo?”, le chiese Alex.
Piper cominciò a guardare prima Alex e poi Stella, con un’espressione un po’ sbigottita.
“Io…”, cominciò.
“Cosa?”, disse Alex.
“Io… dovrei…”, non riusciva a terminare la frase.
“Forse sta cercando di dirti che tu puoi pure andare se vuoi, lei vuole rimanere qui”, le disse Stella con un sorriso stampato sulle labbra.
“E quando mai ti ho chiesto di esprimere un tuo parere? Sei una veggente, per caso?”, le disse Alex.
“Alex…”
“Tranquilla Piper, so difendermi da sola”, disse Stella andando verso Alex e trovandosi faccia a faccia con lei.
“Qualcuno vuole dirmi cosa sta succedendo?”, chiese Jack a Red.
“Caro mio, è meglio che tu non sappia e continui a scolarti la tua birra”, gli occhi di Red erano puntati sul trio formato da Piper, Alex e Stella.
Anche gli altri si stavano chiedendo cosa diavolo stava succedendo tra quelle due, che sembravano essere pronte per iniziare un duello.
“Mer…”
“Zitto Kieran! Fammi ascoltare”.
Gli occhi di Stella erano fissi in quelli di Alex.
“Non ti conviene giocare con me, Stella”
“Chi dice che sto giocando?”
“Non ti conosco per niente, ma mi è bastato sapere quello che hai fatto a Piper per sapere di che pasta sei fatta”
Stella sbarrò gli occhi. Stupita. Ma poco dopo il suo sguardo si rasserenò e sul suo volto spuntò un sorriso beffardo.
“Ah, Piper ti ha parlato di me?”
“Sì, dopo la prima volta che ti ho vista”
“Interessante”
“E cos ci sarebbe di interessante?”
“Che invece di te, Piper non mi ha mai parlato”
“E come avrebbe potuto? Dal momento che non vi sentite da un anno?”
“Io mi riferivo in queste settimane in cui ci siamo viste”
“Vi siete viste solo quella sera!”
In quel momento Stella scattò in una sonora risata.
“Che cazzo hai da ridere?”, le disse Alex.
Stella voltandosi verso Piper, le disse “Ma non gliel’hai detto?”
“Stella…”, iniziò Piper.
“Detto cosa?”, tagliò corto Alex, rivolta a Stella.
“In queste settimane, io e la tua cara Piper, ci siamo viste quasi ogni sera, tranne in quelle dove ovviamente usciva con te. Abbiamo avuto modo di parlare tanto. E mai una volta mi ha parlato di te”
Gli occhi di tutti si spostarono su Piper, che era evidentemente pietrificata.
Alex non fiatava.
“La lettera che mi aveva lasciato prima di partire…”
“Quale lettera?”, saltò fuori Merida.
“Ah! “Miss so tutto io” allora non sa proprio tutto tutto! Piper mi ha lasciato una lettera sulla porta prima di partire, dove mi apriva il suo cuore. Sono tornata, convinta che quel cuore fosse ancora mio e invece era già stato affittato da qualcun altro. Tu, Alex. Avevo capito che non saresti stata difficile da mettere da parte e avrei fatto qualsiasi cosa in mio potere pur di riprendermi Piper.  Credevo sarebbe stata una dura impresa e invece è stata più facile del previsto, dal momento che è stata Piper a cercarmi per volermi parlare. E poi è stata tutta una discesa. Ho capito che non mi aveva mai dimenticata, soprattutto dopo averle dato questo”, si voltò verso Piper, la prese per le spalle e la baciò.
Un bacio.
Quando Stella si staccò da Piper, non la guardò nemmeno negli occhi, ma si girò subito per vedere quelli di Alex. Erano vitrei, freddi, immobili. Alex andò verso il tavolo, prese la sua borsa e corse fuori dal locale.
“Alex”, sussurrò Piper e si diresse verso la porta per seguirla.
“Piper!”, disse Stella tirandola per un braccio.
“Alex!”, urlò Piper uscendo dal locale, divincolandosi dalla sua presa. In strada vide una figura nera ormai troppo lontana da raggiungere.
“Alex”, disse tra sé e sé.
  
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