CAPITOLO
1
Splendeva il
sole su Satan City quando, da qualche parte
nella città, qualcosa cambiò.
Vicino ad un
edificio, non poco lontano dal centro, apparve
all’improvviso una ragazza; sulla quindicina o poco
più, portava lunghi capelli
lisci e castani che le arrivavano fino a metà schiena; i
suoi grandi occhi neri
si muovevano veloci studiando l'ambiente circostante: le persone
intorno a lei
non sembravano notarla, impegnati a raggiungere ognuno la propria
destinazione.
La ragazza si sentiva leggermente spaesata, ma sapeva lo stesso dove
dirigersi
per cominciare a mettere in atto il suo piano. Si guardò un
po’ attorno,
ammirando gli edifici della città, che però non
riconosceva; pensò per un
attimo a quanto la tecnologia avesse fatto progressi in così
poco tempo. Fece
un respiro profondo, come ad assorbire la pace del mondo intorno a lei,
e
cominciò a camminare, ignorando un gruppo di ragazzi
dall’altra parte della
strada che la osservavano attentamente, squadrandola da capo a piedi.
Sembravano particolarmente interessati, ma Rose non badò a
loro: aveva altre
questioni urgenti di cui occuparsi.
Subito si
mosse e si recò verso il luogo di destinazione;
camminò per qualche minuto, per poi rendersi conto che
volare le sarebbe
costato meno tempo. Così, girando l’angolo di un
edificio e assicurandosi che
nessuno la stesse osservando, spiccò il volo.
Dopo qualche
minuto arrivò a destinazione: ecco che davanti
a lei si stagliava l’edificio tondo della Capsule
Corporation, circondato da un
cancello che superò velocemente, atterrando dietro un albero
per non farsi
notare dalle persone presenti: voleva prima studiarle un po’.
Si ricordò
improvvisamente di azzerare l’aura, ma pensò che
forse era troppo tardi: uno di
loro, forse, se n’era già accorto. Comunque,
rimase lì dietro per qualche
minuto, osservando come quelle persone mangiavano e parlavano
tranquillamente,
ridendo e scherzando. Per un attimo il suo cuore si
alleggerì di fronte a
quella scena, riempiendo la ragazza di felicità.
All’improvviso, però, notò che
Vegeta, che le dava le spalle, si girò verso di lei come per
tentare di scovare
la presenza di qualcuno: era stata scoperta. Così, decise
subito di lanciarsi
all’attacco.