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Autore: Mia Renard    29/06/2016    3 recensioni
Storia autobiografica riguardante la mia prima Convention.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Padalecki, Misha Collins, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Bondage
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Note dell’autrice: Buongiorno a tutti. Questa storia è autobiografica. Tratta la meravigliosa avventura che ho vissuto Maggio  scorso. Questo primo capitolo riguarda solo come ho conosciuto Supernatural, e la partenza per la Jibland. Se non vi interessa saltatelo. Quello sulla Convention vera e propria sarà il secondo, che pubblicherò il prima possibile.
Se vi va lasciatemi qualche commento alla fine.
Ciao.
Mia
 
 
-Si, ho visto tutti i Saw. Li ho adorati, specialmente dal quarto in poi. Era cambiato lo sceneggiatore. Ma non mi hanno fatto paura. John è un genio ma è comunque un uomo. A me spaventano seriamente le storie di fantasmi, streghe, creature malvagie, demoni…tutto quello che è soprannaturale.-
-Allora devi vedere Supernatural. Ti piacerà di sicuro.-
-L’ho sentito nominare. Non l’ho mai seguito ma, se me lo consigli…_-
-Assolutamente. Poi mi ringrazierai.-
Tutto è cominciato così. Non immaginavo che la mia vita stesse per cambiare.
Inizialmente mi procuro solo cinque puntate, tanto per rendermi conto di cosa si tratta. E rimango folgorata. Mi innamoro di questo programma. Diventa la mia droga, la mia dipendenza.  Per non parlare di uno dei protagonisti. Questo ragazzo che interpreta Dean Winchester è davvero spettacolare! Adoro immediatamente tutti i personaggi, li sento un po’ come la mia famiglia. E impazzisco per quella Impala nera.
Mi bevo due stagioni in un mese. Ma non mi basta mai. Quindi decido di cercare anche delle fan fiction riguardanti Supernatural. Trovo delle storie chiamate Destiel. Non avevo idea inizialmente di cosa significasse. Per me, una valeva l’altra.
Così incontro questa figura: Castiel.
Non mi ricordo di lui, nella serie televisiva e quindi chiedo alla ragazza che mi aveva inizialmente dato l’ottimo consiglio.
-E’ un angelo- mi spiega lei. -Li aiuta. Arriva nella quarta stagione.-
-Un angelo? Ma non sono due fratelli che cacciano?Cosa c’entra questo Castiel? Uff, così mi si destabilizza il telefilm.-
-Aspetta a parlare. E’ uno che in molti adorano. E’ stato talmente amato che poi hanno deciso di metterlo tra i personaggi principali. E’ il terzo protagonista. Non potrai più pensare a Dean e Sam, senza Castiel.-
.Mph…-mi lamento io, poco convinta.
Dovetti comunque ammettere con me stessa che la ff letta mi era piaciuta parecchio.  Quindi ne cerco una seconda. Ancora una Destiel, per caso. Poi una terza ed una quarta, ormai non più per caso. E mi esplode l’amore nel petto per questo Cas. Una cosa graduale, storia dopo storia, riga dopo riga. Non l’avevo ancora visto nella serie ma il mio cuore si gonfiava ogni volta che leggevo il suo nome.
Così, guardo la terza stagione tutta d’un fiato. Poi decido di aspettare un paio di giorni: voglio vederlo per la prima volta il 20 Agosto. Data non scelta a caso. ( E’ il compleanno dell’attore).
Carico il dvd nel lettore quasi con reverenza. La 4x01: Lazzaro risorge. Seguo la puntata con trepidazione. Ho la pelle d’oca. Quando finalmente compare lui, il mio cuore fa una capriola e si mette a battere furiosamente. Porto la mano al petto e spalanco la bocca. La parola  bellissimo non si addice per niente. I suoi occhi più blu dell’oceano, quella bocca perfetta, i suoi capelli scuri. Ma non è solo l’aspetto fisico a mandarmi fuori di testa. Ogni suo movimento, ogni suo sguardo, ogni sua parola, mi scatenano un fuoco che dal petto si irradia in tutto il corpo. Mi sento quasi svenire. Non riesco a contenere questo sentimento. Si impossessa di tutta me stessa, mi scuote con forza. Tutto il giorno non faccio altro che ripensare a quelle scene. Vedo solo lui, sento solo lui, penso solo a lui. Questo angelo è una costante nella mia testa.
Le vacanze finiscono e torno al lavoro. Mi accorgo che ogni volta che sono stanca o ci sono problemi, lui mi fa tornare il sorriso. Lo sfondo del mio cellulare, l’immagine che tengo sulla scrivania alla mia postazione. Mi basta guardarle per sentirmi meglio. I suoi occhi blu, il suo splendido sorriso, mi portano la luce nei momenti bui. Ogni istante il mio amore cresce, si fa strada dentro di me, radicandosi sempre più a fondo. Vivo per questo sentimento.
Adesso Supernatural acquista un nuovo valore. E’ la mia linfa vitale, il mio ossigeno. Mi nutro del mio amore per Castiel e  dell’affetto verso gli altri personaggi, che cresce di giorno in giorno. Ormai fanno parte della mia vita.
A Gennaio scopro l’esistenza di una convention dedicata a Supernatual. Organizzata dall’associazione culturale “ Jus in bello”. E si svolge a Fiumicino. In Italia! Ed io che ero convinta di dover andare al Comic Con di San Diego per poterli un giorno, per assurdo, incontrare.
Per assurdo? E’ possibile! E’ vicino!
Cerco informazioni ma i pass sono già stati tutti assegnati. Maggio arriva. In rete girano le loro foto a Roma, durante la convention.  E’ un dolore bruciante ed acuto non poter essere lì. Così vicini e comunque irraggiungibili. Prometto a me stessa che devo riuscire ad andare, assolutamente.
Prima che me ne accorga, la Jibcon diventa il mio unico pensiero.
Arriva Giugno ed i pass per l’anno successivo vengono resi disponibili. Non faccio parte delle persone con la precedenza e devo mandare la mail per richiedere un posto non prima delle 14:30. Altrimenti non verrà presa in considerazione.
La scrivo un’ora prima. Scelgo un Demon pass e specifico i dati richiesti.  Mi piazzo davanti al terminale e fisso l’orologio sul sito, col cuore in gola. Alle 14:31 invio la mail, mentre sono collegata su Whatsapp con tutte le mie amiche del gruppo di Supernatural che scrivono : -INVIAAAAAAAA! ADESSOOOOOOOOOO!-
Ok, ora dovrò aspettare una settimana. Non sarà facile. Fortunatamente, il giorno dopo, vengo a sapere che molte ragazze hanno già ricevuto risposta.
Mi butto come un fulmine sul pc. Apro la casella di posta. Nella cartella In Arrivo c’è scritto il mittente: Jus in bello staff. Prendo un profondo respiro e apro la mail.
 Il mio cuore sprofonda in un pozzo nero: sono arrivate parecchie richieste e purtroppo non è stato possibile riservarmi un pass. Sono già stati tutti assegnati. Leggo una seconda volta, serrò le labbra. So che non dovrei ma qualche lacrima mi scende dagli occhi. Mi sento una stupida. Perché piango? In fondo sapevo perfettamente che era difficile. Ci sono parecchie persone che ci provano da anni. Non poteva andarmi bene al primo colpo. Ma sono costretta ad ammettere con me stessa che un po’ ci avevo sperato.
Ma lo scoraggiamento dura solo una serata. Ho ancora una possibilità: le cessioni. Non è ancora detta l’ultima parola. Queste cominceranno ad Ottobre. Mi iscrivo a tutte la pagine di Facebook dedicate alla cosa.  Devo aspettare. Adesso non posso farci niente ma non mi arrendo. Ora mi sento più agguerrita di prima. La Jibcon è il mio più urgente obbiettivo.
Aprono le cessioni e mi stupisco di quanti pass si rendano disponibili. Tutta questa gente costretta a rinunciare. Da un lato un po’ mi dispiace per loro.  Hai la fortuna di trovare un posto e poi qualcosa ti impedisce di goderti questa cosa meravigliosa. Io ne morirei dal dolore.
Inizialmente puntavo al Demon, ce ne sono disponibili. Poi però mi sorge un dubbio. E se non trovassi nemmeno una photo op? So che ce ne saranno in cessione, è possibile ma se non facessi in tempo a prenderla? Sono molto ricercate ed io non lavoro al terminale. Potrei controllare con meno frequenza di altre persone.
Sono combattuta ma decido di aspettare un momento. Dopotutto si chiuderanno a Marzo. Forse prima è meglio aggiudicarsi almeno una foto,possibilmente con Misha Collins: l’angelo che possiede il mio cuore. Se io trovassi il pass potrei vederlo e magari anche avere l’autografo con lui, e quindi incontrarlo personalmente. Già sarebbe non facile sopravvivere.  Ma io lo so dentro di me cosa vorrei veramente. Il mio sogno più grande sarebbe avere una foto con lui, poterlo abbracciare, rendendomi conto che esiste davvero e chi gli sono stata vicina. Sarebbe la prova che non era un sogno ed un ricordo da custodire gelosamente, facendone un ingrandimento gigantesco da appendere in casa. Se sarò tanto fortunata da aggiudicarmi un Demon pass avrò l’ingresso alla sala del palco, assisterò al suo panel ma quando, passerà l’avviso che la sessione di photo op con Misha Collins è aperta, ed io non ne ho potuta trovare nemmeno una, il dolore sarà insopportabile.
Parlandone anche con mio marito salta fuori questo aspetto della cosa. Secondo lui sarebbe un peccato andare senza aggiudicarsi nemmeno una foto. Certo, le potrei fare nella sala del palco ma niente varrebbe quanto una in sua compagnia.
Vado avanti a provare con le cessioni. Mi capita l’occasione due volte ma le ragazze che ho contattato mi rispondono che purtroppo sono state prese immediatamente, appena rese disponibili.
Arriva Dicembre. Sono al lavoro. Durante un’ora buca decido di visitare di nuovo il sito del Jus in Bello. Senza una ragione precisa. Così, per curiosità. Era parecchio che non tornavo su quella pagina. Seguivo le cessioni su Facebook generalmente.
 La Jibland cattura la mia attenzione. Non ci avevo mai dato molto peso perché inizialmente avevo puntato alla Jibcon. Ma, in fondo, perché non provare? Dopotutto non doveva essere molto diversa dall’altra Convention e devo ammettere che la cosa che più contava per me, era incontrare Misha Collins…e lui è tra gli ospiti d’onore. Ci sarà!
Senza perdere altro tempo mando la mail con la richiesta. Opto per un Red pass  (praticamente l’equivalente del Demon). Immaginavo comunque che fosse troppo tardi. Che anche questi posti fossero già tutti presi. Cinque minuti dopo mi arriva la mail di risposta. Apro: “Va bene. Ti riserviamo un Red Pass…”
Non ci credo! Scatto in piedi con una tale foga che rovescio la sedia. Credo di essermi messa ad urlare perché il collega dello studio a fianco è accorso a vedere cosa stesse succedendo. Mentre ancora tento di riprendere fiato, mando la richiesta per una photo op con Misha e mi faccio violenza costringendomi a non sperarci. Mi arriva subito la conferma della ricezione di questa.
Appena arrivo a casa mi ributto sul terminale e apro la posta: trovo un’altra mail dal Jus in bello staff: “Va bene, ti riserviamo un photo op con Misha Collins…”  e da lì tutto si sfuoca. La mia bocca si spalanca, gli occhi si riempiono di lacrime, il cuore comincia a battermi nel petto come un martello pneumatico.
La Jibland, una foto con Misha: un sogno che si avvera! Piango dalla gioia!
Ci ho messo tutta la giornata ad assimilare la novità. Le prime che ho avvisato sono state le amiche del gruppo di Supernatural, felicissime per me. Poi mio marito, che ho sfinito poi nei mesi a venire perché non ho mai parlato d’altro.
Prenotato immediatamente il treno ed una stanza in un bed&breakfast vicino all’Hilton, è cominciato il conto alla rovescia. Sofferto ma anche amato. E’ giusto anche godersi l’attesa. Mi sono rivista tutte la stagioni,  ho consumato gli occhi su Misha.
Non riuscivo nemmeno a pensarci. Ero convinta che avrei dato di matto, sarei svenuta. Non mi sembrava vero il fatto che l’avrei incontrato. Nemmeno nei miei sogni avevo mai osato sperare tanto. Il mio angelo, il mio amore. Confronto a questo tutto perdeva importanza.
La Jibland: alcuni degli ospiti già li conoscevo. Specialmente gli ospiti d’onore. Da Supernatural dipendente amo alla follia Misha Collins, Jared Padalecki e Jensen Ackles. Infatti la mancanza di quest’ultimo era una bruciante delusione. Ma per me era Misha, la cosa totalmente fondamentale. Sapevo che sarei andata al 99,99% solo per lui. Anche Reeve Carvey l’avevo già visto, avendo seguito “Penny Dreadful” dalla prima puntata.
Poi mia sorella, informata come tutti che sarei andata alla Convention e lei avendo curiosato su internet, mi manda il seguente messaggio : “ C’e’ Sam Heugan!!!” (Testuale)
Rispondo : “E chi è costui”
“Devi vedere Outlander. E’ troppo figo!”
Inoltre ero in contatto con delle ragazze che avrebbero alloggiato nel mio stesso b&b e sapevo di per certo che, quanto io andavo prettamente per Misha, loro andavano prettamente per Sam Heugan. Barbara, Sara e MariaLaura. Il loro cuore batteva per lui e mi consigliano vivamente di vedere Outlander.
In chat con queste ragazze ci sosteniamo nel controllare la tensione, condividiamo la felicità ma anche una leggera paura, mista anche all’emozione. Ridiamo e scherziamo per mesi immaginando il primo incontro, le photo op, la difficoltà della lingua. Comunque ci sentiamo tutte fortunate di avere questa opportunità ed ansiose di imbarcarci in questa avventura.
Lo scarico e me lo guardo tutto. Bellissima serie tv ma la mia attenzione non viene catturata da Jamie, interpretato da Sam, senza voler niente togliere a lui ( bellissimo, favoloso, fantastico e pure fisicato) ma dal personaggio di Dougal. Graham McTavish, un altro ospite regolare. E un figo fotonico, per come la vedo io.
E già che c’ero perché non conoscere anche l’ultimo ospite regolare: Sasha Roiz. Comincio a seguire Grimm e mi prende subito. E mi accorgo che anche lui e di un affascinante da togliere il fiato.
Alla fine ci fanno questa sorpresa e si aggiunge Travis di Supernatural. Purtroppo non mi ricordo di lui. Poi vengo a sapere che comparirà nella decima stagione, ed io sono ferma alla nona. Ma non mi dispiace per niente avere l’autografo da ricevere personalmente anche da lui.
Successivamente cerco informazioni riguardo all’evento.Trovo una grande disponibilità e gentilezza da parte di alcune ragazze che hanno già vissuto questa esperienza, che mi raccontavano tutto via chat o per telefono, facendo crescere in modo esponenziale la mia gioia e la mia emozione.
I mesi passano, il giorno della partenza si avvicina.
Comincia la Jibcon ed io comincio a non dormire più, a non mangiare, a non trovare la concentrazione sul lavoro. Leggo e sento le testimonianze delle persone che sono già là, che mi raccontano tutto nei minimi particolari. La mia amica Valentina sostiene che Misha sia la creatura più perfetta al mondo, che sia talmente perfetto da non sembrare vero. Non posso che crederle. E presto lo vedrò coi miei occhi. La sua photo op con lui è stupenda. Sono un po’ gelosa di quanto lei sia fotogenica, essendolo io per niente.
Cinque mesi dopo ( e varie battaglie combattute e lacrime versate) le photo op con Misha sono diventate due e se ne aggiunta anche una di coppia con lui e Jared.
Lunedì 23 Maggio
Durante il viaggio in treno mi sento come in trance. Non riesco a leggere, non riesco a scrivere. Guardo fuori dal finestrino ma non vedo nessun paesaggio. Non vedo niente perché nella mia testa c’è un solo pensiero e tutta la mia attenzione è concentrata su questo. Considero che, probabilmente, nessuno dei passeggeri che mi circondano è felice ed emozionato quanto lo sono io, nessuno ha atteso questo giorno quanto l’ho atteso io. Nessuno di loro ha vissuto 5 mesi proiettato verso il giorno della partenza per Fiumicino.
Arrivo a destinazione molto prima delle ragazze che alloggeranno nel mio stesso bed & breakfast. Siamo d’accordo di vederci in aeroporto per poi recarci là insieme. Avendo del tempo decido di cercare l’Hilton in anticipo. Dopotutto non sto più nella pelle. Sarà lì che incontrerò l’uomo che ha dato al mio cuore una ragione per battere. Seguo le indicazioni ed in pochi minuti percorro tutto il tunnel sopraelevato. Arrivo in fondo. C’è una vetrata e al di là troneggia l’hotel Hilton. Un miraggio! Un sogno! Non avrei mai creduto di poter essere davvero qui, per la Jibland. I miei occhi si riempiono di lacrime e comincio a piangere. Lì sola, con la valigia ai piedi e le braccia lungo i fianchi. La gente mi guarda male ma non mi importa. Che ne sanno di quello che sto provando, che ne sanno di quello che sto per vivere.
Cerco di ricompormi e mi reco al Terminal 3, agli arrivi, dove ho appuntamento con Sara e Barbara. Mi accomodo su una poltroncina e apro il mio libro. Non a caso mi sono portata Outlander. Cerco di cominciare a leggere. Ma non ci sono con la testa. Continuo a ritornare indietro, rileggo sempre la stessa pagina ma la mia mente non riesca a concentrarsi su quelle righe. Penso solo all’avventura che mi aspetta e ancora non riesco a crederci.
A malapena riesco a capire i messaggi che mi mandano le due amiche che sto aspettando, per farmi sapere a che punto sono.
Dopo decine di sms del tipo
-Dove sei?-
-Alla stazione-
-Devi venire al T3. Agli arrivi. Segui le indicazioni.-
-Sono alle partenze-
-Devi prendere l’ascensore e scendere-
-Dove siete?-
-Al T3-
-Al T3 dove?-
-Agli ascensori-
-Io sono davanti alla Feltrinelli-
-Aspetta. Arriviamo-
Finalmente riusciamo a trovarci.
Cerchiamo un taxi. In realtà non abbiamo dovuto cercare perché appena metti il naso fuori dall’aeroporto ti assalgono. Non ha mai sentito nominare la via che cerchiamo (ovviamente) ma comunque riesce a portarci sane e salve al bed&breakfast.  Vedo comunque l’autista un po’ sconvolto…devono essere stati i miei commenti poco casti su Graham durante il tragitto. Io stavo solo dicendo che avevo un mezza idea di prendere una photo op anche con lui, nel caso ce ne fossero state ancora disponibili e poi volevo rendere le mie compagne partecipi delle motivazioni di questa mia decisione.
Ci danno le camere. Mentre appendo nell’armadio le magliette che ho scelto per questi due giorni, ancora non mi sembra reale.
Dopo cena sto un pochino in camera con Barbara e Sara. Mi sento delusa di me stessa. Loro due hanno preparato dei regali meravigliosi per Sam e Graham: Barbara dei portachiavi fatti con un pupazzetto in fimo identico a loro ( e ha trovato il tempo anche per un regalo ad ognuna di noi) e Sara una bambola che è il ritratto di Jamie. Tutto perfetto nei minimi particolari. Io, per Misha, ho una semplicissima lettera, nella quale però gli ho aperto il mio cuore.
Col programma in mano cerchiamo di fare una specie di programmino ma è impossibile. Poi, martedì, io seguirò principalmente Misha e Jared, perché loro ci saranno solo quel giorno .Ma sono la sola Supernatural dipendente. Le mia amiche sono super fan di Outlander.
Siamo tutte distrutte, dal viaggio e la tensione. A mezzanotte torno in camera mia e punto la sveglia. Non so ancora come ma riesco ad addormentarmi.
 
  
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