“Come, scusa?!”
Thomas era seduto sul banco, braccia conserte ed espressione accigliata.
Una decina di minuti prima, ragazzo della sua classe l’aveva fermato alla fine della lezione e gli aveva chiesto se poteva fermarsi a parlare con lui. Thomas non l’aveva mai visto. Aveva dei capelli neri e lisci, l’espressione un po’ spaventata e dei grandi occhioni blu sopra degli zigomi alti. Era anche un po’ bassino. A differenza sua Thomas era alto, castano e pieno di lentiggini. I suoi occhi marroni avevano delle sfumature gialle e alla prima occhiata sembrava un tizio perfettamente normale. Il ragazzo davanti a lui invece… beh, diciamo solo che aveva un’aura affascinante. Forse per questo Thomas aveva accettato di restare, era curioso.
Avevano aspettato che il resto della classe sfollasse, professore compreso. E poi questo sconosciuto, dopo aver chiuso la porta e controllato che non arrivasse nessuno, gli aveva detto di essere in realtà una ragazza di nome Grace.