Videogiochi > Five Nights at Freddy's
Segui la storia  |       
Autore: LoliRoxDanceMoon    29/06/2016    6 recensioni
Dicono che i robot non hanno emozioni, non hanno sentimenti, sono vuoti e il loro cuore non è altro che un programma che coordina i loro movimenti e le loro azioni.
Fissano il vuoto e non pensano, non hanno pensieri, non hanno paure, dentro di loro non c'è nulla.
Tutti pensano che non ci sia un modo per "sbloccarli", resteranno così in eterno.
Ma chi lo sa, a volte quello che crediamo impossibile accade.
Tutto può cambiare da un momento all'altro.
E anche le vite di semplici robot, possono trasformarsi in un'avventura piena di emozioni ed esperienze...
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Stai tremando..." Parlò ancora la guardia, fissando l'intero corpo di Cece.

Quest'ultima annuì: non voleva contraddirlo...

"Tranquilla, ti riscalderò io..."

La ragazzina dopo quella frase sentì il cuore battere più forte.

Chiuse gli occhi, aspettando che l'uomo cominciasse a farle del male.

Ma stranamente, non sentì il tocco delle sue mani...ma uno strillo forte e acuto...

"AAAAAAAAAAAA!"

"Oh..." Cece aprì di nuovo gli occhi e ciò che vide la fece gemere dalla paura "oh mamma!"

Vide la guardia notturna a terra, con la testa staccata dal collo, in una pozza di sangue.
I suoi occhi erano aperti e fissavano il tetto del ristorante.

"...chi gli ha fatto una cosa del genere?" Chiese sconvolta, allontanandosi da un passo dal cadavere.

"Ehm, io..." Rispose timidamente una voce robotica, proveniente dietro le spalle della ragazzina.

Cece sentì il vuoto nello stomaco e con molta paura si voltò verso la fonte della voce.

"Ma...no, non è possibile..." Mormorò sconvolta, osservando un coniglio robot viola, che aveva gli occhi rosso chiaro, le orecchie lunghe e un papillon rosso con due bottoni neri al petto.

"Ehm...ciao...ehm, si, ciao, dite così voi umani quando vi salutate...v-vero?" Domandò insicuro il robot, mettendo le braccia dietro la schiena.

"Uhm, s-si...ma...tu sei un..."

"NO!" Non appena il coniglio si accorse che Cece voleva sfiorargli il viso, scappò in un lampo verso sinistra e sparendo nelle stanze del locale.

Cece rimase a bocca aperta, poi si girò e puntò lo sguardo verso il cadavere della guardia "M-mi-mi ha salvata..."

Non ci credeva, non credeva che un robot l'avesse salvata da una cosa così orribile.
Lei leggeva molti libri di fantascienza e di solito i robot erano cattivi e uccidevano tutti quelli che gli capitavano attorno.
Quel coniglio...avrebbe potuto anche lasciarlo fare.
Invece no...l'ha salvata.

"N-n-no...io...io non posso lasciarlo andare...devo ringraziarlo..." E corse verso le altre stanze del locale.

Intanto i quattro bulletti...

Camminavano per le strade buie e desolate della città, dirigendosi verso uno stretto vico..probabilmente il posto in cui si incontravano.

"Ah, che grande idea mandare quella cretinetta in quel ristorante spaventoso!" Esclamò felice Charlie, un bullo dai capelli ricci e gli occhi verdi.

"Già, così si impara quella sgualdrina ad insultarci!" Esclamò Alvaro, un ragazzino con gli occhi neri e un ciuffo marrone.

"Ehm...già..." Affermò tristemente Andrea, grattandosi nervosamente il collo e abbassando il capo all'ingiù.

"S-s-se lo meritava..." Disse Allan con lo stesso tono voce di Andrea.

"Uhm...hey Andrea!" Disse Charlie "Dimmi un po'...stai scrivendo qualche bella storia sul tuo quaderno?"

"Ehm...no." Rispose a disagio il ragazzo dagli occhi celesti, come se fosse sorpreso a quella domanda "perché me lo chiedi?"

"Bhè, stamattina ero andato negli spogliatoi maschili della palestra perché avevo dimenticato la mia felpa, e ho notato che c'era un quaderno sulla panchina, vado ad aprirlo, e trovo una storia romantica, che racconta di un ragazzo che è innamorato perso di una ragazza ma quest'ultima non riesce a capi..."

"COSA? NO! TI PREGO, NON DIRMI CHE L'HAI LETTA TUTTA!" Scattò improvvisamente Andrea, prendendo per la maglia il ragazzo riccio e fissandolo dritto negli occhi.

"Sono arrivato a quando vi siete sposati, era arrivato il choc, purtroppo non sono riuscito a leggere un'altra cosa." Sorrise maliziosamente Charlie.

Andrea sentì una scossa elettrica dietro la schiena "Ma..."

"Cosa? Che significa "Sono arrivato a quando vi siete sposati"?" Chiese curioso Allan, avvicinandosi ai due quattordicenni.

"Bhè, mio caro Allan, sembra che il lupo che tormenta l'agnellino si sia invaghito di lui." Affermò Charlie, dando una pacca sulla spalla ad Andrea, mentre quest'ultimo diventava rossissimo in viso.

"Cos..Andrea, tu sei innamorato di..."

"Di Cece!" Finì la frase il ragazzo dagli occhi celesti.

I tre ragazzi lo guardarono sconvolti: sembrava che odiasse a morte quella ragazza, non si sarebbero mai aspettati che un comportamento così cattivo e maleducato, fosse causato da una profonda cotta.

Allan rimase senza parole, passandosi una mano sulla cresta nera e sospirando profondamente.

Ma, a pochi centimetri di distanza dietro ad Allan c'era Alvaro, che per poco non stava per svenire "Oh cavolo...che diamine ho fatto?"

"Alvaro, che cos'hai? Va tutto bene?" Domandò Charlie, avvicinandosi al ragazzo dagli occhi neri.

"Ragazzi...ho fatto una grandissima stupidaggine..." Affermò tristemente, abbassando lo sguardo a terra e fissando un sassolino.

"Che hai combinato?" Chiese improvvisamente duro Allan: conosceva bene quel ragazzo, e sapeva che quando diceva quella frase aveva fatto una grossissima pazzia.

"Ecco...Allan, ti ricordi prima di...incontrare Cece? Ti avevo chiesto di mandarla nel Fazbear Pizza per...spaventarla." 

"Si."

"Ecco...non era tanto per spaventarla..." Confessò impaurito l'adolescente, per poi continuare "in giro avevo saputo che in quel locale era andato a lavorare un poco di buono...che aveva una strana mania per i ragazzini e i bambini..."

Allan sentì il vuoto nello stomaco e una brezza di vento dietro al collo, che lo fece rabbrividire "C-che vuoi dire?"

"...probabilmente Cece sarà stata violentata da quell'uomo..."

"CHE COSA?" Gridarono all'unisono Andrea e Allan, mentre Charlie si limitava a fare una faccia sconvolta.

Andrea sentì la rabbia salirgli nel corpo e con molta violenza prese Alvaro per la maglietta "Bastardo...ti giuro che se è capitato qualcosa a Cece me la pagherai!"

"Mi dispiace, mi dispiace tanto! Credevo che voi la odiaste...ma non è così...mi dispiace." Si scusò pieno di rimorsi Alvaro, facendo scendere una lacrima "Per favore...non picchiatemi!"

"Non picchiatemi? Dovresti meritarti la morte per quello che hai fatto...idiota!" E lo sbatté a terra, facendolo gemere di dolore.

"Calmati Andrea," Gli disse Allan, anche se avrebbe voluto scatenare tutta la rabbia che stava accumulando su quel ragazzo "ormai quello che è fatto è fatto. Dobbiamo solo sperare che Cece sia riuscita a scappare da quella guardia!"

"Lo sai che ci sono poche possibilità che ci sia riuscita!" Disse Charlie.

"Dobbiamo sperare infatti! Ricordiamoci che suo padre è molto ricco...e anche molto protettivo con la figlia..."

"Potrebbe sospettare che...siamo stati noi a mandarla?" Chiese sempre più preoccupato il ragazzo dagli occhi verdi.

Allan sospirò "Probabile..."

Tutti sentirono il vuoto nello stomaco e cominciarono a sudare freddamente.

Nel frattempo Cece...

"Hey...c'è qualcuno?" Esclamò Cece, camminando nel buio corridoio del ristorante "Heyla...sono io...ehm, Cece...non voglio far del male...voglio solo...come dire...stare in compagnia..."

Nulla, il silenzio tornava a regnare dopo che la voce della ragazzina cessava di parlare.

"Questa cosa non mi piace per niente." Disse a sé stessa, cominciando a tremare di nuovo "Allora questo posto davvero fa paura!"

Si guardava intorno e tutto ciò che vedeva la spaventava: aveva paura di muoversi, aveva paura di tornare indietro, aveva paura delle mura strette del corridoio, aveva paura di tutto.

"Voglio andare a casa mia...da mia mamma e mio papà..." Affermò tristemente, abbassando lo sguardo e cominciando a piangere e a singhiozzare "Voglio andarmene..."

Si mise a sedere a terra e strinse il suo corpo e le ginocchia nelle sue piccole braccia.

"Non avrei mai dovuto accettare." Disse con rimorso, pensando alla scommessa che aveva fatto con i quattro bulletti.

Il tempo passava lentamente e Cece lo trascorreva attraverso i suoi pensieri.
Pensava così tanto, che non si accorse nemmeno di essersi stesa a terra e aver chiuso gli occhi, cadendo in un sonno profondo.

Passò circa un'oretta e Cece continuava ad essere accovacciata a terra e a dormire come un ghiro.

Davanti a lei c'era la sagoma di un grosso orso, di cui si poteva vedere solo gli occhi celesti.

La sagoma fissava la quattordicenne addormentata con sguardo disperato e malinconico.

"N-n-no...io non posso farle del male..." Mormorava spaventato.

"Coraggio, Freddy, uccidila..." Gli sussurrò la voce maschile di un bambino, che sembrava stanco e tormentato.

"Non posso...non posso ucciderla...io non...non voglio..." Disse sempre più insicuro, allontanandosi di qualche passo dalla ragazzina.

"Uccidila...o saremo noi a farlo..." Lo minacciò.

L'orso sospirò, gonfiando il suo petto fatto di metallo marrone "V-va bene...la ucciderò..."

"Così si fa...mostra ai tuoi amici la vera natura di un robot, che è fredda, senza emozioni, senza paure, senza pensieri...è vuota, come la sua anima, che è solamente un programma..."

Il robot strinse le sue zampe in due pugni, per poi chiudere gli occhi e abbassare la testa.

Passarono pochi secondi e l'orso li aprì di nuovo, ma stavolta erano rossi e cacciò dei lunghi denti affilati, pronti ad azzannare qualcuno.

"Grrrrrr...." Ringhiò, fissando la povera quattordicenne, che era ignara di quello che stava accadendo.

"Coraggio...fa che il suo sonno duri per sempre!" Lo intimò ancora di più la voce del bambino, che stava diventando sempre più sadica.

"GRRRRRRR....GRAAAAAAAAAWL!"Ruggì ferocemente l'orso, che si mise in posizione di attacco verso la ragazzina.

"UCCIDILA!"

L'Animatronic stava per saltarle addosso, ma a fermarlo ne fu un altro, che lo sbatté con molta violenza in fondo al corridoio, facendolo ritornare in sé.

"ARGH, TI È ANDATO DI VOLTA IL CERVELLO METALLICO RAZZA DI IDIOTA? STAVI PER AMMAZZARE UNA RAGAZZINA DI SOLI QUATTORDICI ANNI!" Strillò una volpe robot rossa, che aveva due occhi gialli, un fisico magro e un uncino affilato e arrugginito al posto di una zampa.

La volpe stava sul corpo dell'orso, che aveva la testa scombussolata.

"Ma cos..." Mormorò tenendosi la testa il robot dagli occhi celesti "c-c-che è successo?"

"Te lo dico io: stavi per ammazzare una ragazzina di soli quattordici anni!" Gli rispose la volpe, scuotendo le spalle dell'animatronico.

"Cosa? Ma io...non lo farei mai...è contro la legge!" Si difese l'accusato.

"Bhè, lo stavi facendo, e anche male; era orribile la posizione in cui ti eri messo!" Lo sfotté l'amico, dandogli una pacca sulla spalla e provocando un forte rumore metallico.

"Ma che succede? Perché c'è tanto frastuono?" Chiese irritata una gallina di color giallo, con un piccolo becco arancione, degli occhi celesti e un bavaglino con sopra una scritta "Let's party".

"Freddy stava per ammazzare una ragazzina." Le rispose Foxy, indicando la povera Cece dormire ancora profondamente a terra.

"Uhm..oh cielo, che creatura meravigliosa!" Esclamò eccitata l'arrivata, avvicinandosi alla giovane umana.

"Chica, non provarci, non cacciare così tanta dolcezza e compassione per...una!" Sbottò Freddy, alzandosi da terra.

"Oh andiamo, la vuoi piantare con questa storia? Solo perché siamo robot non significa che dobbiamo essere freddi e distaccati!" Controbatté l'Animatronic, per poi tornare a fissare Cece "E poi guardala...NON È ADORABILE? OOOHHH, HO SEMPRE DETTO CHE I CUCCIOLI UMANI SIANO DOLCI E CARINI!"

"Ehm, Chica..." Foxy provò a fermarla ma invano.

"E POI HANNO UN BELL'ODORE, SONO SPENSIERATI, NON HANNO PENSIERI, NON HANNO PAURE, SONO LIBERI!"

"Chica?"

"PER NON PARLARE DEL LORO COLORITO DI PELLE, È COSÌ CHIA...bhè, non è che tutti ce l'hanno proprio chiara MA SONO ADORABILI LO STESSO!"

"CHICA!" Strillò Freddy "LA STAI SPAVENTANDO!"

"Uhm, cos..." La gallina robot si girò e per la prima volta vide il colore verde negli occhi della povera Cece.

Quest'ultima però, aveva un viso terrorizzato, non solo per i robot, ma anche per la loro voce forte.

"Oh...scusa tesoro...non volevo gridare..." Disse ora con dolcezza Chica, cercando di toccare l'adolescente.

"Non toccarmi!" Si tirò indietro quest'ultima, per evitare il contatto con la robot "C-chi siete voi? Che cosa volete da me?"

"Noi? Niente proprio, sei tu che sei entrata nel ristorante a nostra insaputa." Disse freddamente Freddy, facendo tremare ancor di più Cece.

"Freddy smettila, stai esagerando!" Lo sgridò severamente Chica.

"Da quando tu dai ordini ai capi?" Chiese irritato Freddy, incrociando le braccia al petto.

"Da quando stai diventando una specie di dittatore: sono stufa di non mostrare come sono veramente perché sono solo un robot e non posso far vedere che provo emozioni!"

"È la legge di ogni robot che esista, e se non vuoi seguirla, puoi pure andare via da questo ristorante." Detto questo, l'orso animatronico corse velocemente in una stanza e non uscendo più da questa.

Chica sospirò spossatamente, per poi abbassare lo sguardo a terra con aria triste.

"Ehm, Chica, tutto bene?" Chiese preoccupato Foxy, mettendole una zampa sulla spalla.

"Si, tranquillo, ora però pensiamo alla ragazzina." E la gallina si voltò verso quest'ultima "Ciao tesoro, credimi, noi non vogliamo farti nulla."

Cece si abbracciò le gambe tremando "V-v-voi non potete esistere, s-s-siete dei...robot."

"Argh, già, siamo robot, ma non possiamo torturare ragazzini della tua età, è contro la legge!" Disse Foxy, pulendo con un fazzoletto il suo uncino.

"Esatto, quindi sta tranquilla, noi siamo tipi che rispettiamo le regole, quindi non ti faremo nulla." Sorrise bonariamente Chica, riuscendo finalmente ad appoggiare la sua zampa sulla spalla della quattordicenne.

"Meno male." Affermò Cece, per poi sentire un fastidioso brontolio nello stomaco.

"Hai fame?" Le chiese Chica, cacciando dietro la schiena un piatto bianco con sopra una fetta di pizza.

"Cosa? N-n-no, non ho fame." Dopo quella frase, il brontolio divenne sempre più forte.

"Avanti, non dire bugie, mangia, che ti farà bene." Disse la gallina robot.

La ragazzina sbuffò all'insù, per poi accettare e cominciare a dare dei piccoli morsi alla fetta.

"Brava tesoro. Uhm, come ti chiami?"

"Cece."

"Oh, Cece, che nome curioso. Bhè, io sono Chica e lui è Foxy." Affermò la robot, indicando con un braccio la volpe rossa.

"Argh, al vostro servizio." Disse quest'ultima, inchinandosi davanti alla quattordicenne.

"Non sono poi così cattivi." Pensò Cece "Non sembrano nemmeno così spaventosi...li trovo...simpatici!"

"Uhm..." Mormorò Foxy, cominciando ad annusare l'aria "sento una presenza...magari è una guardia notturna, pronta ad essere spappolata in mille pezzi!"

"Ho parlato troppo pesto." Ritirò ciò che aveva pensato Cece, facendo una faccia annoiata.

"Calmati Foxy...sono io." Una voce timida e maschile risuonò nelle orecchie dei tue animatronici e della ragazzina, che si alzò di scatto da terra, riconoscendo in un attimo chi era.

Dalle ombre spuntò il coniglio di prima, che camminò lentamente verso Foxy "Salve a tutti."

"Dovresti smetterla di essere così timido, sai?" Disse la volpe rossa, passando un braccio verso il collo del coniglio "Cece, ti presento Bonnie!"

"Cos...sei tu..." Mormorò sconvolta Cece, fissando gli occhi rosso chiaro dell'animatronico appena arrivato.

Bonnie rimase paralizzato quando rivide quelle due pozze verdi profonde "S-s-sei tu..."

"Ehm..vi siete già incontrati?" Domandò Chica.

"Già...e nel modo più incredibile." Rispose sconvolta la quattordicenne, non staccando però, lo sguardo verso il suo...eroe.

Continua...

Angolo Autrice:
Okay no, perdonate tantissimo l'enorme ritardo a pubblicare!
Purtroppo con gli esami di stato e i motivi familiari sono stata davvero occupata! ^^'
Spero che il cappy sia di vostro gradimento! :D
Alla prossima!
movimentodanza<3











   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Five Nights at Freddy's / Vai alla pagina dell'autore: LoliRoxDanceMoon