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Autore: lady_sayuri    02/07/2016    0 recensioni
Una misteriosa ragazza di nome Rose appare nella ormai tranquilla cittadina di Satan City per portare a compimento una missione importante. Incontrerà i Saiyan, con i quali restaurerà un bel rapporto; essi infatti sono fondamentali per portare a compimento il suo compito. Qualche tempo dopo, però, grazie soprattutto all'aiuto di Junior, Goku e gli altri Saiyan riusciranno a scoprire la sua vera identità. Infatti, la ragazza non è quello che sembra: sembra avere una correlazione con uno dei Saiyan. Riuscirà Rose a portare a termine il suo compito? E, soprattutto, chi è realmente?
La storia è ambientata tra la fine della Saga di Super C-17 e la saga dei draghi malvagi, dunque esattamente un anno dopo l'inizio della storia di Dragon Ball GT e poco prima della dipartita di Goku.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Goten/Valese
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 10

 

Nel frattempo, Rose aveva avuto l’occasione di osservare tutti, uno ad uno. 

A parte per suo nonno Goku, che era la prima volta che vedeva di persona, tutti gli altri erano sì cambiati e invecchiati nel corso del tempo, ma caratterialmente erano sempre rimasti gli stessi: nonna Chichi, per esempio, era sempre così premurosa nei confronti della sua famiglia e, in quel tempo in particolare, Rose notò che era molto spensierata e felice. 
Nel futuro, invece, Chichi era di certo felice di avere attorno la sua famiglia, ma sicuramente non lo era quanto lo era adesso. 

Osservò prima lei e poi il “piccolo” Goku, e le ritornarono subito in mente tutti gli avvenimenti e le vicende che le aveva sempre raccontato sua nonna fin da quando era piccola, e che riguardavano Goku: le aveva raccontato di come si erano conosciuti, di come si erano sposati e di tutte le volte che il nonno era scomparso per chissà dove, per poi ritornare sempre da lei; era sempre accaduto così, diceva Chichi, ma non 17 anni fa, quando se ne andò via e non tornò mai più. 
Rose conosceva a memoria queste storie, e anche l’atteggiamento di Chichi quando le raccontava: sembrava così estasiata quando parlava di Goku, ma nello stesso tempo era triste, e Rose sapeva che sentiva più di tutti la sua mancanza.

Doveva essere quello stesso anno, proprio quello nel quale si trovava adesso, in cui Goku se ne sarebbe andato; la nonna le aveva sempre detto che Goku era partito qualche mese prima della sua nascita.

Gohan e Videl, invece, erano pressappoco sempre gli stessi. 
Lo zio Gohan era sempre rimasto un uomo buono e gentile, dedito al sapere e alla cultura, che la aveva sempre aiutata negli studi quando ne aveva bisogno: andava sempre da lui a chiedere chiarimenti sulle lezioni, e lo zio era sempre pronto ad aiutarla. 
Aveva capito molte cose grazie a lui! 
Inoltre, Rose andava spesso a casa loro, quando poteva: oltre a voler scambiare due chiacchere con gli zii, le piaceva anche passare del tempo nella loro biblioteca, perché anche Rose amava tanto leggere; lì aveva l’imbarazzo della scelta in quanto a libri.

La zia Videl, invece, era casalinga a tempo pieno, e si occupava spesso dei suoi nipotini. Andava anche spesso a trovare Chichi, così come lo faceva Rose, in quanto l’anziana donna era rimasta sola e spesso aveva bisogno di una mano.

Che dire di Pan? Beh, Pan era la sua cuginetta! 
Nel suo tempo non era tanto piccola, però restava pur sempre la sua cuginetta, quella preferita, quella che praticamente l’aveva cresciuta.
Rose conosceva Pan come le sue tasche: nel suo futuro, si vedevano molto spesso nonostante Pan avesse una sua famiglia, e per Rose era come una sorella maggiore. Le confidava tutto, ma proprio tutto, e Pan era sempre pronta a darle dei consigli. 
Inoltre era stato grazie a Pan che Rose aveva raggiunto l’elevato livello di potenza che possedeva adesso: certo, il suo livello non era alto come quello della stessa Pan oppure di Ellen (che si allenava tantissimo rispetto a lei), ma di certo non si poteva definirla debole, per essere una donna Saiyan. 
Era stata infatti Pan ad allenarla fin da quando era bambina, poiché suo zio e suo padre si allenavano raramente.
Le venne subito in mente ciò che le aveva detto Pan una volta: 
“Se ci fosse stato il nonno Goku, avresti potuto allenarti anche con lui, ogni volta che volevi. Lui amava tantissimo il combattimento, e probabilmente ti avrebbe resa mille volte più forte!”. Pan, ovviamente, si riferiva al fatto che lei aveva una famiglia propria, e dunque spesso non aveva neanche tempo di vedere Rose per allenarla.

Invece, le cose erano diverse per Ellen. Lei aveva suo nonno Vegeta che la allenava quando voleva: anche per questo motivo lei era molto più forte di Rose. 
C’è anche da dire che Ellen aveva molta più determinazione e volontà di lei nell’allenarsi: forse, pensava Rose, questo era dovuto al fatto che per Ellen l’allenamento costituiva soprattutto una valvola di sfogo, che le consentiva di liberare tutta quella rabbia che aveva dentro, causata da un brutto avvenimento che le era accaduto quando era 
piccolina: la morte di sua madre.

Questa sua componente aggressiva si rivelava soprattutto attraverso il suo carattere: Ellen non era docile e delicata come lo era Rose.
Ellen era un vulcano, una ragazza testarda e a volte molto irascibile, ma nello stesso tempo era anche molto solare ed estroversa. Le piaceva tanto uscire la sera, stare sempre con i suoi amici e andare a ballare con loro. Cosa che non era mai andata molto a genio al padre Trunks. 

Suo padre era un po’ severo nei suoi confronti, secondo Rose: spesso la rimproverava di stare troppo tempo fuori casa e di tornare troppo tardi la sera, e quando diceva a sua figlia di non uscire oppure quando le proibiva di fare qualcosa, lei puntualmente lo faceva, spesso e volentieri di nascosto.

D’altronde, l’atteggiamento di Trunks era comprensibile: aveva perso la moglie quando sua figlia era molto piccola, per cui era stato costretto a badare a lei da solo e voleva assicurarsi che fosse al sicuro e che non finisse nei guai. 

Inoltre, Trunks ed Ellen vivevano in una villa molto grande non molto distante dalla Capsule Corporation, e Trunks si sentiva molto spesso solo quando la figlia non c’era. Tuttavia, non poteva aspettarsi un atteggiamento diverso dalla figlia, che attraverso il suo essere disobbediente tentava di costruirsi una propria identità, le cui fondamenta erano venuta a vacillare nel momento stesso in cui aveva perso sua madre. 

Ma c’era un altro fatto da prendere in considerazione per Trunks: sua figlia era molto bella. Era una bellezza diversa rispetto a quella di Rose: se Rose aveva i tratti scuri tipici della sua famiglia, ovvero occhi neri e capelli castani, Ellen aveva invece ereditato gli occhi azzurri dal padre e dalla nonna, mentre i capelli biondi dalla madre; i capelli mossi, invece, non era certo da chi li avesse ereditati, dal momento che nella sua famiglia possedevano tutti i capelli lisci. Infatti Bulma sosteneva sempre che Ellen, in quanto ad aspetto esteriore, assomigliava molto a sua madre da giovane.
Caratterialmente, invece, Bulma la aveva sempre paragonata a se stessa da giovane: una sorta di "Bulma in miniatura", ma molto più energica di quanto fosse lei alla sua età.

Nonostante fossero molto diverse, anzi quasi opposte, Rose ed Ellen andavano molto d’accordo: erano cresciute insieme, esattamente (come le avevano detto) come i loro padri, che da piccoli ne avevano combinate tante insieme. Anche nel futuro, Trunks e Goten erano rimasti molto amici, e spesso si organizzava qualche pranzo o cena per stare tutti assieme. 

Rose andava d'accordo con Trunks, ma era capitato, più e più volte, che Rose, nel coprire l'amica quando usciva di nascosto e/o con qualche ragazzo, notasse lo sguardo torvo che Trunks le rivolgeva non appena scopriva che gli stava mentendo.

Ellen, infatti, ne combinava tante: Goten si trovava spesso a ricevere visite di Trunks che voleva sapere dove fossero le due ragazze. 
Goten di solito lasciava sempre molto libera sua figlia, per cui a volte non sapeva bene dove lei si trovasse e non sapeva dare una risposta certa a Trunks; capitava che Goten rimproverasse Rose, dicendole di non coprire Ellen nel caso combinasse qualcosa di grave, ma Rose aveva sempre preferito aiutare l’amica, alla quale piaceva molto uscire con i ragazzi. 
Se lo avesse saputo Trunks, sarebbe sicuramente andato su tutte le furie! 
Rose lo sapeva, ovviamente, e credeva non ci fosse niente di male: anche lei, d'altronde, prima di mettersi con David, era uscita con alcuni ragazzi, e non aveva avuto alcun tipo di problemi con suo padre. Entrambi i suoi genitori, infatti, la lasciavano estremamente libera di fare ciò che più desiderava, sia a lei che a suo fratello Lucas. Ed era questo ciò che Rose amava di più dei suoi genitori: la fiducia che riponevano in lei.

Certo, c’era anche da dire che Rose non aveva lo stesso carattere di Ellen: lei infatti non amava uscire spesso la sera, a differenze dell’amica. Le piaceva passare molto tempo a casa con la sua famiglia, e passava spesso a trovare Pan o la nonna Chichi, che era sola. Inoltre, usciva anche spesso con il suo ragazzo, che era ben accetto nella sua famiglia. 
David era infatti il classico bravo ragazzo, un ragazzo dolce e intelligente, che aveva deciso di conquistare Rose dopo un’infanzia passata come semplici compagni di giochi. Avevano frequentato le scuole elementari insieme, ma durante le scuole medie avevano completamente perso i contatti. Solo grazie ad un gruppo di amici in comune, con i quali uscivano la sera, i due si erano ritrovati dopo tanto tempo, e, dopo un periodo di frequentazione, si erano messi insieme. Lui era 3 anni più grande di lei; nel tempo in cui si trovava adesso, pensò Rose, lui era già nato.
David piaceva molto alla sua famiglia, in particolare ai suoi genitori: era molto gentile ed era anche molto simpatico, ma, cosa più importante, la trattava come fosse la persona più importante per lui. E Rose sapeva che era così.
Rose, infatti, non riusciva a non perdere la testa per i bravi ragazzi: questo, se da un lato era un punto a suo favore, dall’altro lato era invece stato uno svantaggio per lei, soprattutto quando, il mese prima della sua partenza, era successo quell’avvenimento, che aveva scosso le fondamenta della sua relazione, e l’aveva portata alla rottura con David.

   
 
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