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Autore: Annabeth_Granger1    02/07/2016    3 recensioni
Eccomi con la mia prima long del fandom partecipante alla Nalu week di quest'anno! È una High school AU e spero vi piaccia.
Day 1°: Longing - Lei aveva quel vivo desiderio nel suo cuore.
Day 2°: Reunion - La loro riunione era il regalo migliore che il destino le avesse mai potuto donare.
Day 3°: Admiration - E la sua gratitudine e ammirazione per lui era cresciuta tantissimo.
Day 4°: Secrets - Sarebbe rimasto uno dei loro più intimi segreti.
Day 5°: Struggle - E fu assalito da mille dubbi che lottavano nella sua testa.
Day 6°: Climax - Come la figura retorica del climax nei suoi libri preferiti, i sentimenti di Lucy aumentavano in scala.
Day 7°: The End - E per loro non c'era finale migliore.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Our love is magic

 

Nalu week – Day 2°: Reunion.


Plin, Plin, Plin, Plin.

Pioggia. Evento atmosferico con una melodia tutta propria, rilassante e particolare, che a molte persone solo al sentirla fa storcere il naso. Ma essa è leggera e quasi accondiscendente con i pensieri di una ragazza dai capelli color grano. Anche la sua amica Lluvia sicuramente non avrebbe protestato.

Lucy camminava, intenta ad andare a scuola. Già… il primo giorno del suo ultimo anno di studi alla “Fairy Academy”.

Gli stivali scricchiolavano tra le foglie autunnali e le pozzanghere, unico rumore udito dalle orecchie della ragazza, insieme a quello provocato dalle stille d'acqua che cadevano pian piano sul cemento del marciapiede. I nuvoloni grigi prevedevano un possibile temporale.

Un passo dopo l'altro, gli occhi spenti e ricolmi di tristezza di quella diciannovenne quasi sempre sorridente e alla ricerca di nuove avventure.

La casa di Lucy non era lontana dalla scuola, ma nemmeno vicinissima. I suoi genitori abitavano nella capitale per il loro lavoro e, dato che la figlia era in grado di vivere da sola, per farle continuare gli studi, l'hanno lasciata lì in un'altra casa, anche se andavano a trovarla ogni week-end.

L'estate era passata velocemente, ma con un'agonia sopportata dalla ragazza per tutto quel tempo. Quel periodo, formato dai tre mesi più caldi dell'anno, l'aveva trascorso insieme alle sue amiche, con Pigiama Party, giochi e risate, cercando di dimenticare e sperare che tutto andasse bene. Soprattutto che lui tornasse.

Lui, Natsu.

Il ragazzo che Lucy aveva pensato per tutta l'estate non si era più sentito. Varie persone in paese spettegolavano, dicendo a tutti che la famiglia Dragneel si era trasferita alla fine del precedente anno scolastico del fratello diciannovenne. Il migliore amico di Lucy, quello che le mancava tanto, era stato promosso, ma lei non seppe più nulla di lui, di Zeref o Happy per tutti quei tre mesi. Di nessuno di loro.

L'ombrello rosa che proteggeva la bionda dalla pioggia, con tutti quei pensieri, sembrò caderle dalle mani.

Lacrime. Di nuovo. Iniziare un nuovo anno, senza sapere neanche dove fosse era davvero uno strazio.

Ragazzi ci vedremo ancora! Questo non è un addio, no? Non andrò in un altro continente! Ci potremo ancora sentire”.

Quelle parole le rimbombavano costantemente nel cervello. Lei si sentiva vuota. Un pezzo si era staccato dal suo essere.

La strada, vecchia, isolata e piena di buchi, rendeva il paesaggio ancora più malinconico. Le foglie, che cadevano da quegli alberi vicino a lei, di tutti i colori e le forme, ricordavano a Lucy le belle giornate passate insieme a lui, sia da piccoli sia da grandi, mentre correvano tra quel fogliame, ridendo e scherzando.

La ragazza, alla fine, si asciugò le lacrime con il dorso della mano. Non doveva piangere. Lui non ne sarebbe stato felice. Già. Lui, Natsu, quella testa calda vivace e strana, ma speciale.

Lucy pensò alle sue amiche, che l'avevano aiutata, nonostante pure loro soffrissero per un amico perduto. Levy che l'abbracciava, Erza che la consolava a modo suo, Mirajane e il suo sorriso, Lluvia fissata con il suo “rivale in amore” ma sempre disponibile, Cana e le innumerevoli bottiglie di alcolici con cui si ubriacava anche a scuola, per quanto fosse vietato dal regolamento. Gray e Gajeel che cercavano di farla ridere con gli scherzi più idioti, accompagnati dalle loro solite risse, mentre la povera Wendy, dolce e insicura, tentava di calmarli.

No, non poteva piangere. Non con loro e Natsu – per quanto lontano potesse essere – al suo fianco.

Lucy guardò l'orologio da polso azzurro regalatole dalla madre per i suoi diciannove anni. In seguito spalancò gli occhi, non credendo all'orario segnalato dalle lancette. Mancavano solo cinque minuti all'inizio delle lezioni.

«Arriverò in ritardo! Colpa della mia indole pensierosa!» esclamò lei, iniziando a correre per arrivare il prima possibile all'interno della “Fairy Academy”.

Appena arrivò al cancello, esso era già aperto, il ferro battuto bagnato e un poco arrugginito.

Corse ancora, quasi inciampando per colpa dell'acqua sul terreno, ed entrò nell'istituto chiudendo l'ombrello fradicio. Era sola, tutti, a quanto pare, erano già entrati nelle rispettive classi.

Salì le scale notando che anche esse erano umide per colpa delle impronte lasciate dalle scarpe degli studenti saliti prima di lei.

Arrivò ansimante al secondo piano, prese i libri dall'armadietto e esitò davanti alla porta della classe. Era la prima volta che arrivava in ritardo, soprattutto il primo giorno di scuola. Le venne in mente Natsu quando arrivava anche quindici minuti dopo l'inizio dell'orario scolastico giornaliero, prendendosi delle sgridate dal prof che facevano ridere tutti.

Quanto voleva che lui fosse lì.

Scosse la testa per scacciare quei pensieri. Se c'era una cosa che Salamander le aveva insegnato era quella: non esitare.

Bussò, aspettando una risposta all'interno dell'aula.

«Avanti.» sentì lei. All'inizio, prima di posare la mano sulla maniglia, cercò di capire la voce che aveva udito.

Non è possibile” disse tra sé e sé, spalancando successivamente la porta d'entrata.

Rischiò di svenire. Zeref Dragneel, il professore di sostegno della classe, era seduto davanti alla cattedra. Proprio lui, il fratello di Natsu.

Sì, Natsu, quel ragazzo che era davanti a lei proprio in quel momento. Lucy sgranò gli occhi per la seconda volta in una sola giornata. Davanti a lei c'era lui. Quella testa calda del suo migliore amico.

Si guardarono per un po'. Non c'era più nessuno tranne loro.

A quel punto Natsu le donò uno di quei sorrisi che le erano mancati tantissimo, anche se solo per tre mesi, e che lei credeva, fino a quel momento, di non poter più rivedere.

Lucy corse coprendo la poca distanza che c'era tra loro, stavolta la prima mossa fu sua. Lo abbracciò forte, cingendogli il collo con le braccia e affondando la testa sul suo petto caldo e accogliente, sentendosi protetta, a casa. Dagli occhi calarono piccole gocce di pianto, proprio come quelle della pioggia. Ma erano di felicità. Quell'emozione ritrovata che la loro riunione le aveva dato. Non era un sogno, e il suo desiderio di un nuovo anno con lui si era avverato.

«Non ti lascio, è anche un mio desiderio rimanerti accanto.»

Lucy si staccò, guardando il suo compagno di avventure, sbalordita. Era la risposta alla frase che lei aveva sussurrato l'ultimo giorno che si erano visti! Era strano questo suo modo di parlare. Ma lui continuò a mantenere il sorriso, e pure lei infine ricambiò.

Zeref, con un sorriso compiaciuto, li guardò per tutta quella scena commovente e tenera, per poi indicare a Lucy di sedersi.

Solo a quel punto lei arrossì, rendendosi conto di tutte le occhiate dei compagni. Però lei era troppo felice per il ritorno di quel ragazzo. Si sedette al suo posto accanto a Levy. La sua nakama la guardò, felice per lei, e le riserbò un sorriso.

«Come stava dicendo Natsu prima che Lucy arrivasse – per questa volta non conto il ritardo, signorina Heartfilia –, ci eravamo trasferiti appena finita la scuola. Ma Mavis, la professoressa di matematica, ci ha aiutato, facendomi ottenere la cattedra di giapponese con l'accordo del preside Makarov. Così siamo tornati qui prima dell'inizio del nuovo anno scolastico.» spiegò il prof Dragneel. Tutti sapevano però, grazie a Natsu, che il vecchio insegnante di sostegno e la professoressa Vermillion avevano una relazione. Questo pettegolezzo girava già da un anno ma il fratello di Zeref, con la sua ingenuità, lo confermò davanti a tutti.

«Già, e dato che mio fratello sposerà Mavis, grazie al suo aiuto siamo tornati qui!» finì Natsu, non notando l'occhiataccia del fratello.

«Natsu Dragneel, non dovevi dirlo!» lo rimproverò Zeref, con degli sghignazzi di sottofondo da parte dei compagni di classe.

 

֎֍֎

 

La campanella dell'ultima ora suonò e, mentre tutti si apprestavano ad uscire dall'edificio per terminare definitivamente il primo giorno di scuola, Lucy osservò Natsu. Quest'ultimo stava litigando con Gajeel e Luxus molto vivacemente, tanto che la lite scoppiò in una solita rissa.

«Ehi, Lucy! Visto? Alla fine è rimasto con noi!» Levy si avvicinò alla ragazza insieme a Mirajane, mentre le dava quelle confortanti parole, che la bionda desiderava di sentire da un po'. A Lucy scappò un risolino, era davvero felice, la loro riunione era il regalo migliore che il destino le avesse mai potuto donare.

«Già. Sono davvero contenta di ciò.»

«Dovresti parlargli.» esortò – anzi impose – Mirajane, maliziosa come sempre, facendo arrossire un filo la bionda, dettaglio che l'albina approvò.

Poco dopo, usciti dai cancelli, Lucy si avvicinò al ragazzo, tirandogli la manica per chiamarlo. Lui si girò e, sempre sorridente, disse poche parole che fecero sciogliere la sua nakama da ogni preoccupazione.

«Visto, sono tornato! Te l'ho promesso, non ti lascio.»

Lucy, con gli occhi ormai non più umidi di tristezza, fece un cenno di assenso.

«Lo so. E sono contenta che tu sia qui.»

Parlarono del più e del meno, c'erano solo loro due, stranamente anche i loro compagni casinisti capirono e li lasciarono soli. Chiacchierarono tra quelle bellissime foglie dai colori caldi, mentre scoppiavano a ridere anche quando Lucy sgridò Natsu perché non l'aveva avvisata del suo trasferimento, del suo ritorno e del fidanzamento tra i due insegnanti. Intanto Natsu rideva, scompigliandole i capelli, e dicendole che sarebbe tornato comunque per lei e per i suoi nakama, con il solo risultato di farle apparire un piccolo finto-broncio sulla sua bella faccina per nascondere la voglia di ridere. Ma, ovviamente le loro avventure, e sventure, non erano finite. La loro riunione aveva riportato il sorriso, ma non solo.

In quel momento, infatti, non c'era la pioggia: splendeva il sole.

 

Angolo dell'autrice:

Eccomi qui, con il secondo giorno della week: reunion. Ovviamente l'ho utilizzato con il significato di rincontrarsi: non riuscivano a stare lontani, che pucci! Come avrete capito sono fissata con gli abbracci. In questo capitolo forse sono stata smielata, ho messo l'OOC apposta, anche se spero comunque di non aver sforato troppo. Come avrete capito Happy è il fratello di Natsu e Zeref, e, credetemi, servirà parecchio durante la storia, insieme a al maggiore (amo i rapporti tra fratelli!). Inoltre i genitori di Lucy sono vivi, ma lei abita in una casa da sola – per la felicità di Natsu. I banner che vedete sopra sono fatti da me, ma le fanart non mi appartengono, sono di proprietà de vari autori! Spero che questo capitolo vi piaccia. Ringrazio gaia21 e tanomax per aver recensito il precedente capitolo, sono lusingata di ricevere delle recensioni così, mi scaldano il cuore! Sarei contenta di ricevere un parere anche per questo capitolo, soprattutto per gli errori, i commenti aiutano sempre a migliorarsi.

Per finire: sono l'unica che vedrebbe Mavis e Zeref come Nalu shippers XD? O sono solo io? Sì, penso anche al povero Zeref che si imbarazza per colpa di Natsu e del matrimonio con Mavis, io e le mie strambe idee.

Beh, comunque, alla prossima!

Annabeth_Granger1.

 

   
 
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