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Autore: Scarlet Jaeger    02/07/2016    2 recensioni
James Buchanan Barnes.
1 nome.
19 lettere.
Ogni lettera è l'iniziale del tema di ogni capitolo, che riporterà Bucky indietro ai suoi ricordi o alle scoperte di un mondo a lui tutto nuovo.
Dopo gli eventi di Washington DC, il soldato d'inverno deve rimettere insieme i pezzi del puzzle che è la sua vita.
Alcuni capitoli faranno riferimento, o presenteranno alcuni lievi accenni all'ultimo film (Civil War).
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James 'Bucky' Barnes
Note: Missing Moments, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8 – Colpe

 

Si sentiva in colpa Bucky quando guardava negli occhi delle persone che aveva di fronte, perché si rendeva conto di essere vivo invece che essere morto già da parecchi anni.
Lui era stato graziato da un destino che non aveva chiesto, mentre tutte le persone che il soldato d'inverno aveva ucciso non avevano avuto possibilità di scelta.
Nemmeno lui, certo, però aveva avuto una seconda possibilità...anzi, terza, che non aveva certo cercato.
Adesso che giorno dopo giorno riprendeva la consapevolezza di come funziona il mondo, dell'umanità nel cuore che pensava di non ritrovare più, si rendeva conto di aver commesso così tante atrocità da non essere nemmeno in grado di contarle.
Invece se ne stava a servire i clienti al mercato, come se nulla fosse.
« Grazie, a domani! » Gli sorridevano quelli mentre porgeva loro i sacchetti con la frutta che aveva pesato ed imbustato. Uomini, anziani, donne e bambini non facevano eccezione. Non riconoscevano quel volto come quello di un assassino, nonostante rimanesse sempre leggermente tirato in un'espressione seria.
Tutta quella gentilezza lo spiazzava. L'aveva ricevuta solamente da Steve, che dopo la visita allo Smithsonian sapeva essere il suo migliore amico.
Ma tutti gli altri?
Lo trattavano come l'uomo che aveva dimenticato di essere. Come James, o come il Bucky che non si ricordava a pieno di essere stato.
« A domani... » Rispose leggermente ad una signora che aveva appena finito di pagare la sua spesa, nonostante la sua mente fosse ancora lontana nei pensieri.
Quando James voltò lo sguardo alla destra di quella però, noto un bambino che lo stava osservando di sottecchi, incuriosito. Provò allora a sorridergli lievemente ed impacciato, così per non spaventarlo con la sua solita espressione truce incorniciata dai lunghi capelli.
« Ciao! » Provò anche a dire, oscillando leggermente la mano in segno di saluto che l'altro catturò con gli occhi di chi osserva il mondo quasi per la prima volta.
Era la mano fasciata dai pesanti guanti neri.
« Perché gli indossi? » Si sentì chiedere dalla sua vocina tranquilla, mentre la madre si scusò subito dopo per la scortesia del figlio.
Ma Bucky sorrise di tutta risposta, meravigliato per quella presa di parole così prorompente.
Pensò vari secondi a cosa rispondere, ma quando le parole non gli uscivano di bocca il bambino se ne accorse.
« È un segreto? » Chiese ancora più curioso, al che Bucky rispose con un cenno affermativo del capo ed un piccolo sorriso che convinse il più piccolo.
« Io sono James! » Gli disse poi, porgendogli la piccola mano in segno di presentazione.
Il soldato ci pensò qualche secondo ancora, spostando lo sguardo dagli occhi magnetici del piccolo alla sua mano tesa che, infine, titubante decise di stringere.
« Anche io sono James, ma puoi chiamarmi Bucky! » Rispose in un filo di voce, dopo che il piccolo gli tastò la mano metallica non del tutto convinto.
« Wow! » Fu questa la risposta meravigliata del bambino, mentre lo osservava con rinnovato vigore e curiosità.
« Da grande voglio essere come te! » Gli disse infine, mentre la madre scusandosi lo trascinava via.
Fu con quelle parole che ancora gli rimbombavano nelle orecchie che lo osservò allontanarsi. Non riusciva a capacitarsi di come un bambino volesse essere come lui.
Se soltanto sapesse...” Pensò sospirando, ripiombando immerso nelle sue colpe.
Questa volta però, il peso di esse non lo trascinarono troppo a fondo.

Fine

 

Angolo autrice:

Salve a tutti! :3 Scusate il ritardo ma purtroppo per questi due mesi le mie due fic non saranno aggiornate molto frequentemente :S sto entrando nel pieno del lavoro e sto iniziando il binomio vincente: letto-lavoro xD Ma non mi sono dimenticata di voi e della scrittura ( che mi serve anche per svagare il cervello D:)

Ma, tralasciando tutto ciò, questo piccolo capitolo l'ho incentrato sulle colpe di Bucky e di come il mondo non è poi un posto così crudele <3 e chi se non i bambini ce lo possono dimostrare?

Spero davvero che vi sia piaciuto, perché come mio solito in questo periodo scrivo con tutte le ossa ed i muscoli che mi chiedono pietà (sopratutto la mia schiena e le mie braccia...xD in più esco fuori -e non ancora del tutto- da 3 settimane di antibiotici T.T povera me!)

Beh, non ho altro da dire se non ringraziare i recensori <3 voi lettori che siete giunti fino a qua e chi ha messo la storia tra le preferite e seguite <3

Un bacione a tutti

alla prossima lettera!

  
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