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Autore: Black_Mad_Hatter    04/07/2016    1 recensioni
Kaori è una ragazza di 17 anni che si è appena trasferita alla scuola Cross insieme alla cugina Suzume. Appena arrivata, diventa una guardiana e attira l'attenzione di Aido. Il ragazzo tenta di avvicinarla nonostante il cugino gli abbia consigliato di non farlo, ma viene ignorato da Kaori portandola addirittura ad odiarlo, ma lui continuerà a provarci. Aido riuscirà a farsi amare o l'odio di Kaori continuerà a crescere?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hanabusa Aido, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La settimana senza Aido passò velocemente per Kaori. Troppo velocemente.
Aveva ricevuto diversi complimenti e non era più nervosa. Sembrava un'altra persona: calma e rilassata, ma pur sempre decisa. Si era goduta quei giorni senza che quell'odioso vampiro la infastidisse. Quando finirono i cinque giorni, però, quella sua pace interiore svanì. Durante le lezioni del mattino pensò solo al fatto che avrebbe dovuto vederlo di nuovo. Mangiò anche di più a pranzo per il nervosismo. 
Durante il pomeriggio provò a rilassarsi e entrò nell'ottica che affermava che non fosse un problema vederlo perché sarebbe bastato ignorarlo. Con quel pensiero, andò davanti al Dormitorio Luna e affrontò la serata come una di quelle della settimana appena passata. Le ragazze della Day Class si erano già disperse perché pensavano che Aido fosse ancora assente. Kaori, invece, sapeva che quel giorno sarebbe tornato a frequentare, se così si può dire, le lezioni, perciò lo aspettò. Quando lui uscì, si fermò vedendola.
<< Ti accompagnerò io fino alla scuola.>> annunciò lei prima che il vampiro potesse dire anche una sola parola.
Lui la ringraziò poi iniziò a seguirla. A metà strada, la prese per il polso facendola girare verso di sé.
<< Perché piangi?>> le domandò perché l'aveva vista mentre si asciugava le lacrime.
<< Porto le lenti a contatto e iniziano a darmi fastidio ma ho dimenticato il collirio da metterci.>>
Le porse un fazzoletto azzurro che lei accettò nonostante la grande sorpresa. Con esso, si asciugò le lacrime per poi metterlo nella tasca della gonna.
Arrivati alla scuola si separarono. Kaori si diresse al bagno femminile dove prese il fazzoletto che le era stato dato, lo bagnò e se lo appoggiò sugli occhi. Fece un respiro di sollievo perché non sentiva più bruciore. Aspettò che il fazzoletto si asciugasse un po' mentre era sulla pelle del suo viso e poi se lo mise nuovamente in tasca. Decise di cercare Yuki per sapere se c'era altro da fare, ma girò per un'ora a vuoto nella scuola senza trovare nessuno dei due guardiani. Decise di tornare al suo dormitorio, ma, uscendo, incontrò Zero.
<< Zero! Ti stavo cercando!>>
<< Anch'io. Ci serve una mano a trovare una ragazza della Day Class! Yuki l'ha lasciata entrare e adesso non la troviamo più.>>
La giovane annuì e partì alla ricerca della studentessa.

La ragazza della Day Class si agitava tra i corridoi bui della scuola cercando qualche studente dell'altra sezione. Era completamente ignara del pericolo che stava correndo, perciò girava tutta allegra canticchiando. Aprì una porta di una classe nella quale si sentivano delle voci. Al suo interno c'erano circa una decina di vampiri che si girarono a fissarla.
<< Oh ma tu guarda: un'umana.>> disse un ragazzo che si stava sgranocchiando dei Pocky seduto ad un banco.
Scrutò con i suoi occhi azzurri la ragazza per diversi secondi.
<< Shiki, hai fame?>> domandò una ragazza seduta accanto a lui, Rima.
<< Eh no! Ti bastano i Pocky!>> esclamò Kaori spuntando dalla porta << Un attimo solo...>>
Si fermò a riprendere fiato appoggiando le mani sulle ginocchia e chinandosi in avanti. Aveva corso come non aveva mai fatto nella sua vita. Insomma, non aveva molta resistenza. Riprese velocemente fiato e si voltò verso la ragazza.
<< Adesso noi andiamo dal preside. Dovresti essere nel tuo dormitorio a quest'ora.>> la ammonì.
<< Dai, signorina guardiana, non ci fai "parlare" con la giovane qui presente?>> chiese un vampiro con un tono di ironia sottolineando la parola "parlare".
Kaori si girò e lo guardò semplicemente male.
<< Ha ragione! Lasciaci parlare! Non capisco perché ci dividiate da loro! Siamo pur sempre coetanei, no? Poi vorrei tanto parlare con Shiki!>> disse la studentessa della Day Class prima che la guardiana potesse dire qualcosa.
Notò che il vampiro che aveva appena parlato stava sorridendo e questo non le piaceva minimamente. Strinse i denti e la prese per un polso portandola via verso l'ufficio del preside. Dovette tenerla a bada e trascinarla, perché lei si ribellava sotto la sua stretta. Continuava a ripetere "non voglio! Lasciami! Voglio stare con Shiki!", ma nessuno la stette ad ascoltare. Venne scaraventata nell'ufficio del direttore il quale rimase confuso dalla sua presenza. Kaori, però, lasciò a loro tutte le questioni legate alla sua piccola "avventura" notturna.

Quando la biondina poté finalmente andare a dormire, erano quasi le quattro del mattino. Le lenti le davano nuovamente fastidio, perciò decise di toglierle immediatamente. Facendolo una si ruppe, perciò la ragazza fu costretta a buttarle. Pensò, però, che ormai erano gli ultimi giorni del loro mese di durata, di conseguenza non ne fece un dramma. Si tolse la divisa e andò tranquillamente a letto non rendendosi conto del fatto che il dramma la stava aspettando.
<< Suzu! Dove sono le mie lenti?! Qui ci sono solo quelle verdi!>> esclamò lei mentre metteva a soqquadro il bagno.
<< Kyo... Non urlare... Mi svegli...>> mugugnò la cugina dalla camera da letto.
Si raggomitolò sotto le coperte coprendosi le orecchie con le mani per affievolire le urla della sua compagna di stanza. Non si ricordava che la sua adorata parente avesse una voce così fastidiosamente acuta mentre urlava.
Si stava per addormentare nuovamente quando si ritrovò sul pavimento: era stata crudelmente buttata giù dal letto. Si alzò di conseguenza e buttò le coperte sul materasso.
<< Perché?!>> domandò arrabbiata.
<< Aiutami e preparati: siamo in ritardo.>>
Mugugnò parole incomprensibili per poi prepararsi velocemente. Aiutò Kaori a cercare le sue adorate lenti gialle, ma si arrese dopo diversi minuti di ricerca annunciando la sua sconfitta.
<< Probabilmente sono finite... E adesso cosa faccio...? Con questi occhi non esco di casa!>> affermò la guardiana.
<< Datti malata oggi. Andrò io a comprartele oggi pomeriggio.>>
<< Grazie.>>
Sorrise.

Mentre Suzume era via, Kaori lavò a mano il fazzoletto che le aveva prestato Aido. Pensò che era stato gentile a prestarglielo. Si domandò se quell'espressione che lui aveva sul volto quando glielo diede, fosse preoccupazione. Il suo volto, infatti, si era deformato in un'espressione che lei non aveva mai visto sulla faccia del vampiro. Quest'ultimo era preoccupato: stava piangendo davanti a lui nuovamente e, forse, era ancora colpa sua.
Kaori sospirò continuando a pensare alle azioni di Aido. Non lo capiva molto anzi non lo capiva affatto. Non capiva perché la trattasse come se fosse un giocattolo; non capiva perché si fosse avvicinato così tanto a lei; non capiva perché la infastidisse quasi sempre; non capiva perché le avesse lasciato il suo fazzoletto. Avrebbe voluto chiedergli tante cose per comprenderlo, ma aveva paura di farlo: non sapeva come avrebbe reagito o se l'avrebbe ascoltata. Voleva delle risposte, però sapeva che era ancora troppo presto.
Sciacquò e stese il fazzoletto poi si sedette alla scrivania per fare i compiti, mentre sperava che Suzume trovasse le lenti da lei richieste. Si rilassò dimenticandosi del fardello relativo allo studente della Night Class con gli occhi di ghiaccio.
Quando arrivò la cugina, Kaori era concentrata sui libri e quasi non la sentì entrare.
<< Kyo...>> disse Suzume con un tono intimorito << Le lenti... Ecco... Arriveranno tra due giorni...>>
La guardiana lasciò la penna che cadde sul quaderno per poi rotolare per terra. Sbatté più volte le palpebre cercando di realizzare le sue parole.
<< Farò finta di essere malata finché non arriveranno.>> affermò.
<< Perché odi così tanto i tuoi occhi...?>>
<< Non voglio assomigliare a loro.>>
<< Perché...?>>
<< Lo sai benissimo il perché.>>
Prese la penna che le era caduta per terra e ricominciò a lavorare come se nulla fosse accaduto. Non avrebbe mai spiegato tanto apertamente il motivo del suo odio nei confronti di quelle creature. Inoltre era passato poco più di un anno da quel brutto giorno.

Erano passati quattro giorni dal primo giorno di assenza di Kaori ed Aido non riusciva a prendere sonno. Era nella sua stanza e si continuava a rigirare nel letto. Era preoccupato per lei: aveva paura che si fosse ammalata. Gli passò nella mente l'idea di andare in quel preciso momento da Yuki per chiederle informazioni. Pensò che forse non era il caso in quanto era mattina, ma decide di andarci comunque: doveva sapere. Indossò la divisa poi sgattaiolò fuori dalla stanza buia senza svegliare suo cugino che stava dormendo nel letto accanto al suo. Prima di arrivare nell'edificio scolastico, però, vide Kaori mentre si dirigeva verso il cancello.
Gli si illuminarono gli occhi. La raggiunse e le appoggiò una mano sulla spalla facendola voltare. Sorrise: sembrava stesse bene. La abbracciò stringendola.
<< Stai bene... Per fortuna...>> disse con le labbra appoggiate alla sua testa.
Kaori rimase senza parole tra le sue braccia. Lasciò cadere i libri che aveva in mano e arrossì. Non le venne in mente nemmeno una parola per potergli rispondere. Era confusa dalle sue azioni; infatti si chiedeva perché fosse stato così dolce.
Stava per chiederglielo quando si ricordò il motivo per cui si stava dirigendo al portone della scuola. Spinse lontano Aido e, dopo essersi scusata, se ne andò.
Arrivata al cancello della scuola, trovò un uomo ad aspettarla. Era abbastanza alto con capelli biondi e occhi viola. Aveva circa quarant'anni, ma ne dimostrava di meno. Portava, con fierezza, una spada, forgiata per uccidere i vampiri, sulla schiena. La salutò accarezzandole i capelli.
<< Come va nella tua nuova scuola, figliola?>>
<< Bene, papà.>> rispose lei sorridendo.
<< Ti sei fatta degli amici? Hai conosciuto dei vampiri simpatici?>>
Calò improvvisamente il silenzio. Il padre accennò un sorriso e le disse che c'era tempo. Le accarezzò nuovamente la testa. Non era un hunter pieno di risentimento verso i vampiri, anzi, era uno di quelli fermamente convinti che gli uni e gli altri potessero coesistere pacificamente. Questo sentimento era stato trasmesso alla figlia, ma era svanito a causa di quel brutto giorno, perciò, per farle ritrovare la fiducia in quelle creature della notte, la iscrisse all'unica scuola che accettava sia umani sia vampiri.
Intanto Aido raccolse i libri che Kaori aveva lasciato per terra ed era deciso a restituirglieli. Vedendola arrivare accompagnata da un hunter, però, decise di andarsene e rimandare a quella sera.

Dopo aver scortato i membri della Night Class fino alla scuola, Kaori mise le mani nelle tasche della gonna e si ritrovò tra le dita un pezzo di stoffa che tolse. Era il fazzoletto di Aido.
"Devo restituirlo!" pensò per poi mettersi alla sua ricerca.
Lo trovò nel giardino centrale della scuola intento a fissare la luna. Aveva dei libri in mano. A un certo punto chiuse gli occhi e sospirò. Stava pensando all'uomo che era accanto alla sua adorata umana quella mattina. I suoi pensieri furono interrotti dalla voce della biondina.
<< Ehm... Aido...>>
Lui si girò di scattò verso di lei spalancando gli occhi.
<< Kaori? Perché?>>
<< Ho lavato il tuo fazzoletto, perciò te lo restituisco. Mi scuso per non essere riuscita a farlo prima, ma sono stata male.>>
A quelle parole il giovane scattò verso di lei prendendola per le spalle e allargando nuovamente gli occhi, però questa volta era per preoccupazione non più per stupore.
<< Ma adesso stai bene?!>> domandò lui.
<< S-sì...>> rispose spostandogli le mani e restituendogli il pezzo di stoffa << Grazie e ciao.>>
<< Aspetta!>> esclamò fermandola prima che se ne andasse << Hai lasciato i tuoi libri sul viale stamattina, perciò li ho presi io. Eccoli.>>
Kaori lo ringraziò e se ne andò. A quel punto le risuonò in mente l'ultima domanda che le aveva posto il padre quella mattina. Si chiese cosa provasse per Aido e giunse a una conclusione.
"È solo un vampiro fastidioso." pensò sbuffando.
Aido si era diretto nella sua classe e, dopo essersi seduto nella sua aula, portò il fazzoletto che ancora aveva in mano alla sua bocca. Ne sentì il profumo e un dolce sorriso comparve sulle sue labbra.
"Il suo profumo è buono come quella volta."
Nonostante la gioia che provasse in quel momento per aver qualcosa che aveva l'odore di lei, il suo sorriso si spense, perché si era ricordato di quell'uomo che le stava accanto poche ore prima.
Si alzò e uscì nuovamente dalla classe. Andò alla ricerca di Yuki e quando la trovò, le fece una domanda semplice e diretta.
<< Chi era quell'uomo che era con Kaori questa mattina?>>
<< Ah! Intendi il signor Daichi Shirou? È il padre di Kaori.>> disse lei dopo averci pensato un attimo.
Il vampiro diventò ancora più bianco del suo solito colorito: aveva morso e "torturato" la figlia di un cacciatore. Sperava che Kaori non avesse detto nulla al padre: voleva ancora vivere.
<< Comunque come fai a saperlo?>> lo interrogò la guardiana.
<< Ah?! Ecco... Io... Devo andare in classe! Ciao!>>
Lui sgattaiolò via lasciandola sola. Lei non volle inseguirlo pensando che Kaori lo avesse già rimproverato per essere uscito dal dormitorio di giorno e continuò serenamente il suo giro di routine.
  
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