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Autore: Akiko chan    05/07/2016    1 recensioni
Era evidente che il ragazzo non aveva alcuna intenzione di nasconderle il disprezzo che provava e quel fugace contatto le fu sufficiente per saggiare una parte della furia primitiva di cui era capace, se provocato. Niente di male, la cosa era reciproca.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kojiro Hyuga/Mark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAP. XXVII AMORI GETTATI IN MARE

Le nuvole cariche di pioggia se n’erano già andate volubili seguendo il vento e adesso le ombre blu della notte, stavano calando dai muri dei palazzi confondendosi con le ombre sul fondo della strada. Spense il motore di fronte alla casa dell’amica attendendo che questa uscisse. L’attesa non fu lunga, Patty era già pronta da un pezzo, desiderosa solo di uscire e sfrecciare sul bolide di Shay nella speranza di riuscire a seminare i rimpianti che le stritolavano il cuore.

La  vista del potente mezzo però la fece esitare -Ma sei sicura?-

-Sta tranquilla la so guidare bene...-

In fondo aveva poi qualche importanza? Patty fece spallucce, infilò veloce il casco integrale e salì allacciandosi ben stretta all’amica.

Il rombo del motore squarciò il silenzio della notte e l’accellerata che ne seguì fece tremare la mora manager non abituata a quella sensazione di velocità sul filo precario dell’equilibrio. Le luci della città si susseguivano ininterrotte come fasci di luce incandescente, riflettendosi negli occhi e sulle visiere, mentre loro viaggiavano come un nero proiettile sparato da una parte all’altra, il fruscio dell’aria sulla carenatura, la strada che correva liscia come un fiume di catrame liquido davanti alla ruota anteriore della moto.

Patty percepì appena la lieve incertezza nella guida di Shay e sussultò quando l’amica le urlò -Qualcuni ci sta seguendo ….-

-Cosa?!?!-

- Mi sembra una Ducati rossa... sono circa cinque minuti che ce l’abbiamo dietro...- sterzò con decisione a sinistra imboccando la superstrada che portava alla spiaggia, accelerando ulteriormente con un colpo nervoso della mano. Patty non riuscì  a trattenere un grido di paura. Non aveva fiato per dire nulla e nemmeno si accorse che il mezzo stava rallentando,  rientrando nella prima corsia.

In un istante la moto rossa fu loro affianco – Ma è Benji!- strillò Patty mettendo a fuoco il bolide rosso fiammante appena entrato nella sua visuale.

-Benji?- ripetè Shay perplessa riprendendo velocità e immettendosi con una mossa azzardata nella corsia di sorpasso. Aveva voglia di una corsa il bruno portiere? E come non accontentarlo subito?

-Che stai facendo? Vuoi uccidermi?- e in quell’istante la giovane capì di non voler affatto morire. Anche se Holly se n’era andato dall’altra parte del mondo senza manco salutarla, gettando via anni di dedizione con una noncuranza che manco al sacco della spazzatura gliela riservavi, alla vita lei teneva ancora. L’andrenalina le scaldò le vene facendole sentire un gran caldo- Non correre così!Shay fermati,  fammi scendereeeee!-

Tutto inutile, l’amica aveva un fantasma ingombrante quanto il suo da lasciarsi alle spalle. Non avrebbe rallentato, Shay non avrebbe rallentato mai più. Rassegnandosi al suo destino e affidandosi ai riflessi della centaura, si strinse con tutte le sue forze al busto della ragazza, unica, effimera ancora di salvezza in quella scia di insensatezza.

Benji vide la moto di fronte a lui scattare in avanti con piglio deciso, sterzare e quasi tagliargli la strada. Ma con chi se ne stava andando Patty? Chi cazzo era quel pazzo che guidava nella notte a quella velocità? E pensare che alla sua di moto non si era neanche mai voluta avvicinare. Stupido lui che si era aspettato di trovarla ancora sconsolata a inzuppare il cuscino di lacrime. Si era consolata in fretta! Era passato sotto casa dell’amica dopo una nottata trascorsa ad annoiarsi, nella speranza di intravederla alla finestra e invece l’aveva trovata in strada intenta ad infilare un casco e salire sulla moto di uno sconosciuto. Non aveva saputo resistere alla tentazione di sapere chi era. Ma ora quel bellimbusto si era accorto di lui e lo sfidava in una corsa all’ultima accelerata. Ma se pensava di farla alla sua Ducati si sbagliava di grosso.

Corsero veloci zigzagando nel rado traffico notturno finché giunsero allo spiazzo che dava accesso alla spiaggia. Shay spense il motore e appoggiò i piedi a terra e Benji fece altrettando a una manciata di metri da lei.

-Bastaaaaaaaaa- urlò Patty sull’orlo delle lacrime -Voi due siete pazzi!- anche se non era sicura della staticità delle sue gambe, scese dal mezzo infernale sfilandosi il casco con gesto rabbioso e scaraventandolo contro Shay che lo afferrò al volo.

- Allora ci  tieni ancora  alla tua pellaccia!-

Benji osservò attonito la centaura che si toglieva il casco scrollando i capelli scuri che le ricaddero morbidi sulle spalle -Shay-

-Ciao Benji-

-Caspita ci sai fare con le moto...-

-Grazie-

-Ma bravi scambiatevi pure i complimenti! Ma per me restate due pazzi incoscienti e io ancora più pazza a farmi convincere...- sbuffò Patty voltando loro le spalle e avviandosi a gran falcate verso la battigia.

I due ragazzi non aggiunsero  nulla, sistemarono le moto e la raggiunsero.  Il rumore cadenzato del mare tranquillizzava i loro animi inquieti. Rimasero in silenzio per un lungo periodo sino a che una luce rosata apparve all’orizzonte.

-E’ l’alba- constatò Paytty ammirando l’impercettibile striscia luminosa che si cominciava a delineare all’orizzonte -L’alba di un nuovo giorno...-

Benji e Shay la scrutarono in silenzio. Patty si accucciò e raccolse un sasso -U giorno che non voglio sprecare più...voglio tornare a vivere ogni ora della mia vita...- respirò a fondo e strinse forte nel palmo il bianco sassolino - Chiudo il mio amore per Holly e il mio dolore in questo sasso...- disse solennemente chiudendo gli occhi - ... e lo getto in fondo al mare!- urlò scagliando il sasso lontano tra le onde.

Shay sorrise soddisfatta, contagiata dalla forza d’animo dell’amica -Brava!- disse raccogliendo a sua volta un sassolino -E io chiudo il mio amore per….- lo poteva dire? Ora che se ne stava per liberare, lo poteva ammettere la mondo? -…Mark … in questo sasso e lo getto viaaaaaaaaa- urlò a sua volta ammirando il perlaceo oggetto scomparire tra la schiuma bianca del mare.

-E tu Benji non hai un sasso da gettare?-

-Uhm...- mugugnò il portiere raccogliendo anche lui un sassolino bianco - … ma non lo getto via- disse infilandoselo in tasca. Le ragazze non commentarono e tornarono a guardare il primo spicchio di sole che si stava delineando in cielo. Shay scrutò ancora per qualche breve istante il volto di Benji e non le sfuggì lo sguardo con cui accarezzò l’amica. Decisamente per Patty si stava aprendo un nuovo capitolo. E forse anche per lei una nuova storia stava per iniziare.

Respirò a fondo. Doveva estirparlo dal cuore come si fa con un’erbaccia in un prato. E ora poteva respirare libera da quell’amore mai vissuto, immaturo e sbagliato. Libera di costruirsi una vita, la SUA vita, di percorrere la strada che l’avrebbe definitivamente allontanata da Mark Lenders.

  
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