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Autore: Annabeth_Granger1    05/07/2016    2 recensioni
Eccomi con la mia prima long del fandom partecipante alla Nalu week di quest'anno! È una High school AU e spero vi piaccia.
Day 1°: Longing - Lei aveva quel vivo desiderio nel suo cuore.
Day 2°: Reunion - La loro riunione era il regalo migliore che il destino le avesse mai potuto donare.
Day 3°: Admiration - E la sua gratitudine e ammirazione per lui era cresciuta tantissimo.
Day 4°: Secrets - Sarebbe rimasto uno dei loro più intimi segreti.
Day 5°: Struggle - E fu assalito da mille dubbi che lottavano nella sua testa.
Day 6°: Climax - Come la figura retorica del climax nei suoi libri preferiti, i sentimenti di Lucy aumentavano in scala.
Day 7°: The End - E per loro non c'era finale migliore.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Our love is magic
 

Nalu week – Day 5°: Struggle.

«Ehi, ghiacciolo! Che ne dici di fare a botte? O sei troppo spaventato dal mitico Salamander?» esclamò un piccolo bambino dai capelli rosa, mentre l'altro sbuffava.

«Senti, fiammifero, io posso combattere quanto vuoi! Sono molto più forte di te!» rispose Gray, un altro bambino che, come si poteva notare, era mezzo nudo.

«Certo, nessuno ma proprio nessuno riuscirebbe a battere uno con la mania di spogliarsi in pubblico!»

«Eh piantala con questa storia, Natsu!» continuò Gray, mentre la loro lotta tra piccoli pugni e lievi insulti si faceva sempre più tesa.

Una bambina li osservava, incuriosita. Era seduta su una panchina di legno in mezzo a tutto quel verde, assorta dal comportamento strano di quei due bimbi. La madre si sporse per guardarla negli occhi e le regalò un sorriso.

«Lucy, perché non vai a giocare con loro?» chiese Layla, facendo diventare rossa di imbarazzo la piccolina, che la squadrò con i suoi grandi occhioni marroni.

«Ma, mamma, loro non mi conosco neanche!» quasi urlò lei, distogliendo lo sguardo, guardando il bel parco davanti ai suoi occhi. L'erba folta e di un bel verde scuro, bagnata dalla rugiada, era illuminata dal sole che con i suoi raggi rendeva caldo l'ambiente.

«Un motivo in più per farti conoscere. Credi che io e Jude, prima che ci presentassimo, ci conoscevamo? Vedrai che ti divertirai insieme a loro, sicuramente da grandi diventeranno anche dei bei ragazzi e, forse tu-».

«MAMMA!» la interruppe la bambina, imbarazzata dalle sue “congetture”.

Per quanto Jude non era molto d'accordo a mandare sua figlia, proveniente da una delle più ricche famiglie del paese, in un normalissimo parco, alla fine la moglie lo aveva convinto. Perché pure lui sapeva quella regola: mai far arrabbiare la moglie, a meno che il marito cerchi guai. Guai seri.

Dopo un po' di insistenze Lucy sospirò. Se voleva far finire la madre di parlare, riuscendo sempre a metterla in soggezione, doveva farsi avanti. Si avvicinò pian piano ai due, guardandoli con i suoi teneri occhietti.

«Perché litigate?» chiese lei, in un piccolo momento di coraggio infantile. Tutto era iniziato in quel momento. La loro lotta in corso si fermò per un attimo appena i due sentirono quella nuova voce.

«Perché te ne importa?» chiesero in coro, mentre lei sussultava per quella risposta un po' acida.

«Scusalo, Natsu è un po' maleducato.» disse alla fine Gray, prendendo un altro pretesto per vendicarsi delle “prese in giro” del rosato.

«Ma se lo hai detto anche tu! Non scaricarmi le tue colpe.» rispose lui, fermandosi definitivamente da quella rissa. Solo allora sembrò notare veramente la bambina. Sicuramente era carina per la sua tenera età, e questo l'avrebbero pensato tutti.

«Non ti ho mai vista in questo parco. Sei nuova?» chiese il rosato infine. Lucy, nel mentre, aveva notato gli strambi capelli del bambino, soprattutto il colore e il loro essere completamente spettinati. Ma erano carini, dopo tutto.

«Scusalo di nuovo, non si presenta neanche. Io sono Gray, e questa testa calda è Natsu.» continuò il primo, ricordando a Lucy la mania di scusarsi della sua amica Aries.

«Guarda che mi sarei presentato allo stesso, granita!» esclamò quello chiamato in causa.

«Piacere di conoscervi. Io mi chiamo Lucy, mi sono appena trasferita.» disse lei, stupendo gli altri due per la sua formalità. Non sapevano, ovviamente, che lei era una della grande famiglia Heartfilia.

«Comunque, dato che sei qui… vieni a giocare insieme a noi? Là ci sono altri ragazzi che conosciamo bene!» si ridestò Natsu, prendendola per mano e accompagnandola dagli altri.

La bambina, da quel giorno, continuò a giocare con quei suoi strambi amici.

 

§§§

 

Drin, Drin.

La sveglia destò la ragazza, svegliandola di soprassalto. Nonostante il suo odio immane per quell'aggeggio aveva un sorriso stampato in viso. Stranamente aveva sognato il suo primo incontro con quei due, e ciò l'aveva resa molto felice. Stava per alzarsi, quando notò una familiare capigliatura rosa sul suo cuscino.

«NATSU!» urlò lei, facendolo cadere dal letto in malo modo.

«Lu, c'era proprio bisogno di svegliarmi così?»

«E me lo chiedi? Cosa ci fai nel MIO letto?» “chiese” lei, abbastanza arrabbiata. Era l'ennesima volta che se lo ritrovava lì. Tutto era iniziato da quando lei viveva a casa da sola. E solitamente, insieme a Natsu, c'era anche…

«Natsu, certe volte Lucy è davvero perfida...»

«Lo so, Happy, lo so bene.»

«Ci sarà un motivo, no?» spezzò il loro scambio di battute la bionda. Fortunatamente, la sveglia aveva suonato prima del solito, e ciò avrebbe permesso ai due studenti di prepararsi con calma, nonostante l'intrusione dei ragazzi.

Happy, ormai, era un ospite fisso nel letto di Lucy, insieme a Natsu, quando Zeref andava via di casa per la notte. Il rosato, ovviamente, se ne usciva con la scusa del “letto comodo” e del “non posso lasciare Happy a casa da solo di notte”. Il minore, come il secondogenito della famiglia Dragneel, aveva i capelli di un colore particolarissimo: azzurro. Lucy ormai era abituata a quello strano colorito… ma non alle loro intrusioni.

Era passato più di un mese dalla storia dello sgabuzzino e la ragazza, per quanto ci provasse, non riusciva a dire a Natsu quello che aveva sentito quando erano stati rinchiusi là dentro. Soprattutto il fatto che i suoi sentimenti sembravano aumentare giorno dopo giorno, ed era sempre più difficile rivelargli tutto. Tranne durante le loro intrusioni notturne, in cui Lucy diventava, se possibile, quasi peggio di Erza. Quella della bionda era una continua lotta interiore tra lo stare in silenzio e il dirglielo, per quanto sapesse di non essere corrisposta. Insomma, Natsu era il suo migliore amico, e essersi accorta di quanto lui le piacesse l'aveva mandata completamente nel pallone. Avrebbe potuto compromettere la loro amicizia, cambiando per sempre il loro rapporto, praticamente perfetto. Se non che Lucy, ormai, aveva capito che per lei quella testa calda non era più solo un amico. Happy, poi, quel dolcissimo e terribile bambino usciva con le sue battute come “tu le piaci” o “lei ti piace” in continuazione. Causandole non pochi problemi.

Dopo che Lucy si fu preparata, impuntandosi sul non preparare la colazione ai fratelli Dragneel – anche se alla fine aveva ceduto agli occhioni da bambino di Natsu –, erano usciti insieme, lasciando il minore a casa del rosato, poco distante da quella della bionda.

Faceva davvero freddo quel giorno: era inverno inoltrato, e un vento gelido soffiava tra le fronde degli alberi. Tutti e due avevano la divisa della scuola con un grande giaccone sopra. Zaino in spalla, avanzavano sicuri mentre chiacchieravano in quella stradina semi-deserta che rese quel momento solo ed esclusivamente per loro.

Dopo un po' Natsu sentì qualcosa di freddo cadergli sul naso. Alzò gli occhi al cielo, trovandosi qualcosa che chiunque, nel bene o nel male, apprezza sempre: la neve.

Piccoli e candidi fiocchi cadevano piano, sul cemento, mentre gli occhi di Lucy sembravano sorridere. Il vento li faceva vorticare, come se sopra di loro ci fossero dei piccoli cerchi bianchi.

«Guarda, Natsu! Nevica!» urlò lei, saltellando, mentre quando parlava si formava una piccola nube di vapore. Il suo migliore amico la guardò, intenerito da quel suo comportamento. Però Salamander doveva pur uscire con qualche sua battutina.

«Visto che anche tu sei infantile, in fondo!» disse lui, ricordandosi di tutte le volte in cui l'amica l'aveva accusato – ingiustamente, ovvio! – di essere un bambino. Inoltre, vedendola mentre guardava il cielo, si ricordò di quando erano piccoli, durante una giornata invernale di molti anni prima.

Eppure Natsu aveva sempre fatto una delle sue battute. Un piccolo colpo in testa della bionda non glielo tolse nessuno.

 

§§§

 

«Ehi, Natsu, Gray, guardate! La neve!» urlò Lucy, mentre un fiocco le cadeva sopra i guanti. Amava la neve, la trovava delicata, l'unione perfetta tra acqua e ghiaccio. Natsu e Gray si fermarono dalla loro litigata, saltellando felici.

Erano passati due mesi da quando avevano conosciuto quella piccola bambina bionda, a cui si erano affezionati, nonostante tutto. Ne avevano già vissute tante, tra rincorse nel parco, piccoli scherzi e risate, anche nella scuola locale.

E quello era un momento in più mentre, nello stesso parco, luogo del loro incontro, si lanciavano palle di neve, divertendosi come non mai. La loro amicizia sarebbe durata per tanto tempo. Se lo sentivano.

 

§§§

 

«Oh, Natsu sei arrivato! Insieme a Lucy tra l'altro.» disse Mirajane, guardando arrivare i due. Natsu non vide la punta di malizia che ornava le parole dell'albina, cosa che invece fece arrossire un poco Lucy, mentre la maggiore dei fratelli Strauss sorrideva nel vederla presa alla sprovvista.

«Cana stava parlando del suo compleanno, ragazzi.»

«Già, ho deciso quest'anno, in comune accordo con Mira, di festeggiarlo nel bar dove lei lavora, il “Fairy Tail”. Naturalmente tutti voi della mia classe siete inviati.» rispose lei, annuendo alla precedente esclamazione di Levy. Poco dopo, in un quasi eterno ripetersi, il cancello si aprì, mentre i ragazzi iniziavano un'altra giornata di scuola insieme al prof Wakaba. Per gli studenti la lotta consisteva nel resistere fino alla conclusione delle lezioni, senza farsi distrarre troppo dalla festa imminente.

 

֎֍֎

 

«Ah, Lucy, ma non è possibile che, dopo pochi bicchieri, ti ubriachi subito!» esclamò Natsu, mentre riportava Lucy a casa.

La festa era un po' degenerata. All'inizio tutto era normale. Erza faceva continue foto, soprattutto nel momento dell'arrivo della torta e allo scarto dei regali, con la sua nuova macchina fotografica regalatale da Gerard, la sua cotta storica, al suo diciannovesimo compleanno. Tutto stava andando bene. Ma quando ci sono di mezzo gli studenti della “Fairy Academy” nulla è come al solito. Le ragazze, poco dopo, sono state costrette a partecipare ad una “gara di bevute”" dalla festeggiata, rendendo così tutte un po' alticce solo a metà festa. Cana, abituata a resistere all'alcool, alla fine, avendo battuto tutte le altre, gareggiò contro il suo fidanzato, Bacchus, lasciando così le sue compagne ubriache fino al midollo.

Natsu, così, fu costretto a portare a casa Lucy, proprio perché lei si era spalmata addosso a lui durante uno scontro abituale con Gray, facendo capire al rosato che la ragazza non stava proprio bene.

Per niente.

Tutti i ragazzi, quindi, da gentiluomini, si erano offerti di portare a casa alcune di loro, proprio perché non potevano lasciarle in quello stato a dir poco pietoso.

Il suo nakama, fortunatamente, quella sera non aveva problemi di alcun genere: il fratello era a casa di Mavis, e per due giorni stava da lei, mentre Happy era andato a casa di Bisca e Alzack, che volevano restituire il favore di qualche tempo prima a Natsu.

Lucy, d'altro canto, gli stava appoggiata, si vedeva che era stanchissima, oltre che ubriaca.

«Beh, allora perché tu e Gray lottate sempre? Per quanto siete amici d'infanzia? Sono i misteri della vita, Natsu! Non farmi troppe domande, se no mi gira la testa.» rispose a lei, la voce roca. Dopo quelle parole si susseguirono risate gracchianti da parte della bionda, che fecero rabbrividire il ragazzo. Stranamente però, anche con i capelli arruffati, gli occhi stanchi, e il fatto che non si reggesse in piedi, Natsu la trovava irrimediabilmente carina. Dopo averlo pensato, idee che gli venivano in mente dall'avventura nello sgabuzzino, arrossì un poco. Per la sua buona sorte erano appena arrivati davanti alla casa della ragazza.

«Hai le chiavi?» chiese lui, togliendosi quei suoi pensieri dalla sua testa. Forse Gray aveva ragione: il suo cervello era proprio affumicato.

«Certo che ho le chiavi! Dovrei almeno… forse nella borsa.» disse la ragazza, e la sua risposta dava prova della sua poca lucidità in quel momento.

Alla fine le chiavi erano proprio nel posto detto dalla bionda e il ragazzo, per far prima, prese Lucy in braccio, proprio come le “principesse” nei libri. La ragazza poté appoggiarsi al petto di Natsu, mentre i loro cuori acceleravano per la vicinanza. Senza che l'altro potesse saperlo.

«Sai, Natsu,» iniziò a dire la nakama, guardandolo negli occhi intensamente. «Quando sono insieme a te il mio cuore batte forte e, talvolta inizio ad arrossire. Sai che, forse, mi sono innamorata di te?» finì lei, facendo arrossire visibilmente il rosato, cosa che rendeva l'azione di Lucy un'impresa eroica. Lui sapeva che Lucy non era del tutto lucida, per quanto il detto continuamente ripetuto da Cana quella sera, “in vinum veritas” si ripeteva nella sua mente. Gli scappò, comunque, un sorriso e delle parole a malapena sussurrate.

«Sai, anch'io provo lo stesso.» disse lui. Ma, la ragazza, proprio in quel momento, perse la sua lotta per rimanere sveglia e dopo fu tutto nero.

 

֎֍֎

 

«Lucy, te l'ho già detto cos'è successo ieri. C'è stata la festa, una gara con Cana, ti sei ubriacata, ti ho portato a casa e mentre lo facevo ti sei addormentata! Io poi sono rimasto qui con te la notte, dato che Happy era a casa di Bisca e Alzack e Zeref a casa di Mavis!» spiegò per la millesima volta il ragazzo. Ovviamente aveva omesso qualcosa. E la bionda lo aveva capito subito.

Tutto era iniziato quando Lucy si era svegliata, non ricordandosi quasi niente. Come una persona normale, gli aveva chiesto cos'era successo la sera prima, e vedendo la sua esitazione iniziale, la nakama aveva capito subito che il rosato le nascondesse qualcosa.

«Natsu, sono tua amica. Cosa potrò mai aver fatto da ubriaca? Vedo che stai bene, quindi sicuramente non ti avrò fatto male, che cosa è successo ieri, allora?» chiese lei insistentemente, mentre il ragazzo se ne stava già andando.

Ieri non mi hai fatto niente fisicamente, ma se te lo dico sono sicuro che non uscirò indenne da questa casa” pensò il rosato, poco prima di aprire la porta di uscita. O della sua salvezza.

«Lu, non è successo niente. Per oggi, che è sabato, riposati dato che non c'è scuola. In fondo, come hai detto tu, cosa avrai mai potuto dire o fare da ubriaca? Vado, perché Happy questa mattina torna e se non mi trova a casa, saranno guai. Riposati dalla sbornia, Lu, che sei comunque stanca. Chiamami se ti serve qualcosa.» disse infine lui, dopo aver trovato una valida scusa, andandosene.

Era da codardi, lo sapeva, ma, se Lucy avesse semplicemente mentito la sera prima, sarebbe stato lui a sentirsi male. E forse anche lei, perché sapeva quanto la ragazza sentisse i sensi di colpa.

Natsu così lasciò l'abitazione della ragazza e, in una delle poche volte nella sua vita, fu assalito da mille dubbi che lottavano nella sua testa.

 

Angolo dell'autrice:

Rieccomi con il quinto giorno della week: struggle.

In questo capitolo sono successe un po' di cose… ammetto di aver letto alcune storie con una Lucy ubriaca, ma ho voluto fare la mia versione, e spero vi sia piaciuto quel pezzo, secondo me particolare.

Mi sono anche concentrata sul loro primo incontro e, ammetto, Layla non doveva essere molto normale quel giorno per lasciare la figlia insieme a quei due XD. Ovviamente, un po' di malizia da parte sua ci doveva essere, io ce la vedo mentre mette in soggezione la povera figliola XD.

(Poi fermiamoci un secondo nella parte di Zeref che, a quanto vedo, non è così puritano * faccina maliziosa *).

Bene… abbiamo avuto lo sviluppo dei sentimenti di entrambi, un quasi bacio e una specie di confessione. Ora la domanda sale di sicuro. Si fidanzeranno alla fine, o Zeref rovinerà anche quello? Eh… si vedrà XD.

Ringrazio gaia21 due volte per le sue ultime recensioni, grazie mille, sono sempre ben accette, e sono contenta che la storia ti piaccia *^*.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, a presto!

Annabeth_Granger1.

   
 
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