Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Keshi_B    06/07/2016    0 recensioni
White, mentre è alla ricerca della sua identità, incontrerà un ragazzo, tra i due nascerà, forse, una tenera passione.
Mentre il passato verrà a galla il futuro sarà scritto.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi ritrovai ancora una volta a fissare il soffitto.
La mia solita pallina da tennis gialla tra le mani.
I soliti lanci annoiati verso il soffitto, troppo basso per non essere preso, troppo alto per esser mancato.
Un tiro troppo deciso, e mi ritrovai la pallina in faccia.
Non è il massimo del piacere, ormai, lo so per esperienza.
Uscì dalla mia camera e mi precipitai al piano inferiore per prendere del ghiaccio, in casa era rigido, soprattutto in cucina.
In camera mia e nella sala il caminetto scoppiettava, riscaldando la stanza e le persone sedute sul divano, mezze assopite difronte la televisione.
Presi il ghiaccio e lo posizionai in fronte.
Stavo per uscire dalla cucina, quando la voce di Sophy mi riportò alla realtà, con tono mezzo addormentato e voce impastata prese parola "White, mi potresti portare dei biscotti?" non risposi, semplicemente aprii un cassetto e presi i suoi biscotti preferiti, a passi leggeri andai in sala, la guardai, aveva proprio i lineamenti da bambina, qual'era, poiché aveva solo dieci anni. Gli occhioni languidi color nocciola erano puntati fissi sui biscotti, mentre era intenta reggersi al divano cercando di non svegliare sorelle e fratelli.
Allungai la mano e le diedi i biscotti.
Prima di tornare in camera mia diedi un'occhiata in televisione, c'erano i cartoni, ecco perché non dormiva totalmente.
Mi diressi verso le scale che conducevano in camera mia, cercando di non far scricchiolare il legno.
Arrivata in camera andai verso la libreria afferrai un libro, letto già molte volte, il mio preferito.
Mi sedetti difronte al camino, vicino Midnight, la mia gatta, l'avevo chiamata mezzanotte perché il suo pelo folto mi ricordava il cielo oscuro che si può osservare a mezzanotte, e i suoi occhi gialli mi ricordavano l'abbaiare delle stelle.
Posai in terra, accanto me, il libro che avevo sulle gambe e ci misi Midnight, iniziai ad accarezzarle il pelo liscio e lucido, il calore del suo pancino riscaldava anche me, e le sue fusa mi rilassavano, la mia mente iniziò a divagare, White, White, White... Perché proprio questo nome ho!?
Forse per la mia carnagione molto chiara, che si pone in contrasto con i capelli neri e gli occhi verde smeraldo, che fanno risaltare ancor di più la mia carnagione.
Sedici anni, e tutti questi filmini mentali...
Leggere non mi andava proprio, presi il mio diario e in cima scrissi "odio e amo" no, non avrei recitato Catullo, ma semplicemente avrei scritto ciò che amo e ciò che... odio.
Penna arancione per scrivere ciò che odio, penna rosa ciò che amo.
Rosa: Camminare... Anche se tengo la testa bassa per non incontrare sguardi altrui.
Gialla: i complimenti... arrossisco subito.
Rosa: ballare, per me è come uno sfogo, mi fa sentire viva, libera.
Gialla: Tutte quelle ragazze di scuola stereotipate perfette, quelle con i tacchi, minigonne, vestitini stretti, capelli perfetti e che con uno sguardo fanno piombare mille ragazzi ai loro piedi.
Rosa: l'odore della terra bagnata mischiata all'odore dei pini.
Giallo: Mettermi in mostra.
Rosa: il vento.
Giallo: le feste troppo... Pericolose.
Rosa: La cioccolata calda.
Giallo: i miei cambi d'umore improvvisi.
Rosa: Sentire la musica.
Ritornando alla cioccolata calda, giusto mi andrebbe. Presi Midnight dalle mie gambe e la spostai, misi il diario sopra il libro e mi alzai in piedi. Presi dalla porta della camera la mia felpa verde, la misi sopra la mia magliettina e scesi. 
Come previsto avevo fatto bene a prendere la felpa, anche se avevo lasciato la porta della cucina aperta non si era scaldata. Presi la polvere per fare la cioccolata, una tazza e una volta pronta tornai in camera, portando con me cioccolata calda... e i miei amatissimi Oreo.
Iniziai a sorseggiarla, mi sedetti vicino la finestra mentre osservavo il paesaggio, con i suoi rumori ovattati e le solite persone che giocavano con la neve. quando un dubbio mi balenò in mente... 
So ciò che amo e ciò che odio.
Ma realmente, chi sono?
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Keshi_B