Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: TheStrangeCaseOfCass    07/07/2016    3 recensioni
Dal capitolo 3: "Scosse la testa, contrariata. Diamine, era lì per divertirsi o no? Via questi cavolo di pensieri, occupavano già troppe delle sue giornate. Doveva lasciarsi andare quella sera, divertirsi come non faceva da troppo tempo, o forse come non aveva mai fatto."
Dal capitolo 5: "Lzzy annuì, felice di non dover tagliare fuori dalla sua vita quella magica ragazza che vi era entrata così all'improvviso. Era sempre stata una persona molto espansiva, aperta alle nuove esperienze, in diciotto anni aveva stretto amicizia con centinaia di persone in tutto il mondo e sentiva in qualche modo una speciale affinità con la strega."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 10

A Josh sfuggiva qualcosa.
- Cosa cambia se Lzzy sceglie di essere una fata o una strega? - chiese infatti.
Rispose Bloom.
- Diciamo che le fate ispirano più fiducia. -
- Mmmh...  Credo di essere più orientata verso il "lato oscuro". Senza offesa, ma non mi ci vedo con le ali e i vestitini glitterati. Voglio dire, il mio soprannome è Lady Evil! - disse Lzzy, suscitando le risate di Stormy e Icy.
Sempre ridendo, Stormy disse: 
- Credo che molti pagherebbero per vederti con un abito aderente da strega del primo livello. -
Ricordando i vestiti del Dark Witch, Joe disse:
- Aderenti? Icy a parte, i vostri vestiti mi sembravano tut'altro che aderenti a dire il vero. -
La strega del ghiaccio scosse la testa.
- Quello che avete visto era il sesto livello Joe. Qualora Lzzy si trasformasse in una strega di primo livello, indosserebbe qualcosa di questo genere... -
Così dicendo, Icy si trasformò.
"O. Mio. Dio." pensò Lzzy, facendo scorrere lo sguardo sul suo corpo. Accanto a lei, Icy indossava uno dei vestiti più sexy che avesse mai visto, e che fosse proprio lei a indossarlo non aiutava la concentrazione di Lzzy. La tuta era più che aderente, ogni sua piega e ogni movimento della strega creavano un complicato gioco di riflessi, soprattutto in punti che non era molto educato guardare.
- Ok, questo è aderente... - disse Joe che, a quanto pareva, condivideva la sua stessa impressione.
- Se a quattordici anni fossi andata in giro vestita così i miei genitori mi avrebbero chiusa in camera per poi buttare via la chiave! - disse Lzzy, fingendo un tono scandalizzato.
Icy sorrise, a metà fra la tristezza e il sarcasmo.
- Beh, non è stato un problema per me. Non li ho mai conosciuti. - Vide la sua interlocutrice mordersi il labbro inferiore e si affrettò a rassicurarla.
- Ehi, non preoccuparti, non hai detto niente di male. Non lo sapevi, e comunque non importa. - Avvertì un guizzo di curiosità provenire dalla mente della ragazza. "Divertente come sapere di essere legata a lei influisca sulle mie percezioni. Un'ora fa non me ne sarei neanche accorta" pensò Icy.
- Sono cresciuta con i miei nonni paterni - disse, rispondendo alla domanda inespressa - e, aggiungerei, purtroppo. Non erano molto... affettuosi, con me. Mio padre è scomparso dopo che mia madre è morta di parto, lasciandomi a loro. Non si è più fatto vivo, e la responsabile per loro ero io, una bambina appena nata con l'unica colpa di essere figlia di una strega. E in effetti non sono stati affatto contenti della mia trasformazione. Poi sono partita per Torrenuvola e non li ho più visti né sentiti. -
- Mi... mi dispiace. - disse Lzzy, colpita e anche un pò turbata dal tono apatico di Icy: sembrava che ciò che diceva non la riguardasse affatto.
Annullata la trasformazione, Icy disse:
- A me no. Ma lasciamo stare, dobbiamo risolvere il tuo problema e per farlo dobbiamo capire qualcosa di più sui tuoi poteri. Cosa stavi facendo di preciso? -
- Stavo suonando Amen. Cosa c'entra scusa? -
- Beh, controllare una cosa che non comprendi è abbastanza difficile, credimi. Esperienza diretta. - scoccò un'occhiata a Bloom, ma distolse subito lo sguardo.
Tecna si attorcigliò una ciocca di capelli attorno al dito. Per aiutare Lzzy a nascondere i suoi poteri bisognava prima insegnarle ad usarli, era evidente. Ma dove? La preside avrebbe scoperto tutto se di punto in bianco si fossero messe a fare incantesimi su incantesimi, la scuola era vuota e l'energia magica non si sarebbe confusa con quella di decine di giovani fate. Già nascondere i portali era complicato! Persa nei suoi pensieri, non si accorse che le altre stavano spiegando alla ragazza dagli occhi castani come evocare un incantesimo base. Si riscosse appena in tempo per fermare Lzzy, che stava per provare.
- Ferma! - esclamò - Non possiamo farlo qui, Faragonda potrebbe sentire la sua energia magica e allora addio! - continuò rivolgendosi alle altre.
- E quindi? Come facciamo? - domandò Stormy.
Aisha si illuminò.
- Possiamo andare al Winx Club! Voi tre - e indicò le Trix - potete andare ovunque insieme a noi, finchè si parla di Magix. Il Club è perfetto. -
- Sì, il Q.G. è perfetto. - convenne Tecna.
- "Q.G." sta per...? - chiese Arejay.
- Quartier generale. - risposero in coro le fate.
- E' il posto dove andiamo nel tempo libero... e quando non vogliamo farci trovare. - disse Aisha - E' un capannone che abbiamo ristrutturato qualche tempo fa. Possiamo andarci anche subito. -
Gli Halestorm si guardarono, quindi Joe disse:
- Ok, andiamo al quartier generale. Questa storia assomiglia ad un poliziesco a volte... -
Bloom però si tirò indietro:
- Mi dispiace ragazzi, ma io devo tornare a Domino. Fra poco ho un ricevimento e non posso mancare, sono già abbastanza assente come principessa... Ups! -
Subito si tappò la bocca con le mani, mentre quattro paia di occhi la fissavano sorpresi. 
- Tu sei una principessa? - chiese Josh, con l'aria di chi non si capacita che una sola famiglia potesse governare un pianeta. 
La rossa prima sospirò, poi rispose: Sì, sono la principessa di Domino. -
- Come mai non ce lo hai detto? - chiese Arejay.
- Perchè io mi sento Bloom, prima che la principessa Bloom. Non volevo che aveste dei freni con me. -
- Ti capisco, - disse Lzzy - è lo stesso motivo per cui mi piace stare con voi. Io qui sono normale, non una specie di dea. -
- Hai afferrato il concetto Lzzy. - intervenne Aisha - Anche io sono una principessa e non vi ho detto niente per la stessa ragione. -
La terrestre annuì mentre Joe disse, divertito:
- Altre di voi sono di sangue blu? -
- Sì, Stella, ma ve lo diranno per bene la prossima volta. Ora dobbiamo andare in città. - disse Stormy, impaziente di prendere una boccata d'aria.

***

- La fermata è la prossima. - disse Tecna, preparandosi a scendere dall'autobus che li aveva portati a Magix City. 
Portare gli Halestorm fuori dal campus era stata una passeggiata: era bastato renderli invisibili, anche perchè la barriera magica non era progettata per trattenere le persone al suo interno. Dopo qualche minuto era arrivato un autobus, naturalmente vuoto, e ora stavano scendendo. Era la prima volta che gli Halestorm vedevano la città e tutto gli sembrava nuovo e familiare allo stesso tempo: il traffico era caotico come in qualsiasi città della Terra, ma la maggior parte dei veicoli non aveva ruote; nelle vetrine dei negozi c'erano oggetti mai visti mescolati ad altri più o meno riconoscibili; gli edifici avevano un design avveneristico ma in mezzo a palazzi e grattacieli spuntavano graziose villette. Un gruppo di ragazzini passò correndo vicino a loro, all'inseguimento di un aeroplanino che lasciava dietro di sè una cascata di scintille colorate. Lzzy li seguì con lo sguardo, incantata dai capelli lilla di una bambina. Icy sembrava ansiosa di togliersi dalla strada.
- Che stiamo aspettando? Andiamo? - disse infatti.
Per strada c'erano poche persone, ma bastavano a farla sentire a disagio. Si sentiva osservata, esaminata, giudicata.
Le fate fecero loro segno di seguirle. Presero una via laterale e, percorsi alcuni isolati, arrivarono ad un cancello di ferro dietro il quale si vedeva un giardino rigoglioso e, seminascosto dagli alberi, un edificio che più che un capannone sembrava una villa. La facciata era stata tinteggiata di bianco, le vetrate erano oscurate e nascondevano l'interno. Timmy, che li aveva preceduti con la windrider, aspettava seduto sotto il piccolo portico. Il vialetto di ghiaia che collegava il cancello alla struttura si ramificava e spariva fra le piante del giardino. Entrarono e si trovarono in un ingresso luminoso scarsamente arredato. Aisha li guidò verso una scala che portava nel sotterraneo.
- Qui sotto abbiamo allestito qualcosa di simile alla stanza delle simulazioni di Alfea, dato che quella non è sempre disponibile e non possiamo demolire la palestra. - diceva Tecna.
- Cos'è la stanza delle simulazioni? - chiese Lzzy allungando il collo per vedere la fine delle scale. Tentativo inutile, la luce era spenta e non si vedeva assolutamente niente. 
- E' un simulatore capace di annullare quasi tutti gli incantesimi. Mentre sei dentro puoi anche scagliare un incantesimo che in condizioni normali farebbe crollare un palazzo, ma non riuscirai a danneggiare niente. - spiegò la fata della tecnologia accendendo la luce.
Si trovavano in una stanza non molto grande, di fronte a loro una parete di vetro dietro la quale c'era il computer con il quale si controllava il simulatore. Sulla parete di destra invece si apriva una porta che portava all'interno del simulatore. Timmy entrò nella sala di controllo insieme ad Arejay, Joe e Josh, mentre le ragazze entrarono nel simulatore.
- Ok, tutto pronto. - disse Timmy dopo aver acceso il computer.
- Attiva solo gli annullatori, non ci serve una simulazione seria. - gli disse Tecna.
Timmy obbedì e digitò il codice necessario. Lzzy non vedeva l'ora di provare.
- Allora vado? Provo con un incantesimo base? - chiese. 
Tecna annuì e sorrise rassicurante, imitata dalle altre. Darcy non disse niente. Il suo silenzio turbava Icy, non aveva quasi spiccicato parola da quando Bloom aveva scoperto il Bonding. Che fosse gelosa? Icy sperava con tutto il cuore di no.
Lzzy chiuse gli occhi e inspirò profondamente, espirò e cercò nella mente quell'energia che aveva sentito mentre suonava. Sembrava sparita, ma sapeva che era lì da qualche parte, nascosta dentro di lei, quindi continuò a cercare. Ed eccola finalmente. Aprì gli occhi e portò le mani a coppa davanti al viso, creando una piccola sfera bianca.
- Ce l'ho fatta! - esclamò incredula. La sfera aumentò leggermente di diametro, sfarfallò per pochi secondi nelle sue mani e poi si dissolse.
- Grande sorellona! - La voce di Arejay risuonò nel simulatore e Lzzy sorrise al vetro.
- Sei stata grande Lz! Ora riprova e cerca di farlo più in fretta e di mantenere la sfera più a lungo. - la esortò Tecna.
La terrestre eseguì con qualche difficoltà e la fata si affrettò a scansionare la sfera magica con il cellulare. Inviò i dati al computer e disse:
- Vediamo cosa può dirci la tecnologia sui tuoi poteri. -
- Non molto Tecna. - disse Timmy - I dati sono molto confusi, come se i suoi poteri non avessero una fonte precisa. -
Intervenne Stormy.
- Beh, quell'ammasso di chip ti dirà almeno di cosa era fatta quella sfera, no? -
- No. Cioè... Non lo so ragazze. Analizzando la composizione della sfera risulta che fosse fatta di... emozioni. -
- Emozioni? - chiesero in coro Tecna e Icy.
- Proprio così. Principalmente di fiducia e concentrazione, ma ci sono anche paura e... -
- Basta, basta per favore. - disse Icy, interrompendo l'analisi di Timmy.
Lzzy si voltò verso di lei.
- Che significa? Non ho capito niente. -
- Ah, noi non siamo messe meglio. Nella migliore delle ipotesi, i tuoi poteri si basano sui tuoi sentimenti. Niente da dire, per carità. Il problema è che questo genere di poteri di solito permette di utilizzare qualsiasi incantesimo, non hanno molti limiti. - rispose la strega.
- Uh. E' lecito dire "forte"? - chiese Lzzy.
- Lo sarebbe se tu fossi una persona qualunque. Ma non lo sei e poteri come i tuoi tendono ad essere instabili. - rispose Darcy, usando un tono duro - Pensa se durante un concerto perdessi il controllo. Come reagirebbe la gente? Voi terrestri avete paura di qualsiasi cosa esuli dal vostro concetto di normalità. -
Lzzy deglutì. Darcy aveva ragione, sarebbe stata la fine per la carriera sua e dei ragazzi. Non poteva permetterselo. Doveva assolutamente imparare a controllare i suoi poteri, e in fretta: poche settimane e avrebbero iniziato un altro tour. Guardando negli occhi la strega dell'oscurità, disse:
- Posso farcela. Se sarete voi a insegnarmi non avrò problemi, ne sono sicura. -
Darcy sorrise e una scintilla le passò negli occhi. Sembrava un gatto che gioca con un topolino.
- Benissimo. Levita. - disse.
- Cosa?! - 
Icy era allibita, ma Lzzy non si fece scoraggiare.
- Come? - chiese infatti.
- Concentrati. Richiama i tuoi poteri e immagina di sollevarti. - le rispose Darcy.
- Darcy è troppo difficile, non... - Aisha si bloccò a meta frase perchè Lzzy, circondata da un'aura bianca, volteggiava a quasi un metro dal pavimento.
- Non era così difficil... AH! - 
La luce era scomparsa e Lzzy era caduta, se non fosse stato per il morphix di Aisha probabilmente si sarebbe come minimo slogata una caviglia. Dall'altra parte del vetro Joe imprecò a mezza voce, aggrappandosi alla poltrona di Timmy. Icy aiutò la ragazza a rialzarsi per poi fissare Darcy, infuriata.
- Non guardarmi in questo modo! - disse quest'ultima - Da qualche parte dovremo pur cominciare, no? Non abbiamo tempo da perdere e dobbiamo capire cosa può o non può fare prima di insegnarle a non farlo! -
- Magari senza ucciderla! - ribattè gelida la strega dei ghiacci.
- Sto bene. - tentò di rassicurarla Lzzy, ma la voce tremolante con cui lo disse non sortì l'effetto desiderato. 
Prima che Icy decidesse di seppellire la strega dell'oscurità con una valanga, Tecna sviò il discorso:
- Ehm, Lzzy, lasciamo perdere la levitazione per il momento. Riprova con la sfera, vuoi? -
Icy lanciò un'occhiata fulminante a Darcy, che distolse lo sguardo. Non finiva lì.

Spazio dell'autrice
Tan-tan-taaaaan! 
Darcy la calcolatrice gelosa! E poi, che altro? Tanta roba lol
Nota autrice vera e propria. 
"Io mi sento Bloom, prima che la principessa Bloom". Un pò osé data la nota umiltà di Bloom, lo ammetto, ma non ho mai detto che le Trix sarebbero state le uniche ad essere OOC. 0=)
Il Q.G. viene dal magazine 80 Vecchie porte nuovi misteri. Il signor Sifelius, vecchia conoscenza di Musa, lo cede alla ragazza perchè il capannone che le aveva concesso in precedenza come sala prove per ragioni che non mi va di scrivere a quest'ora (00:48) doveva essere abbattuto causa costruzione di una strada (io: wtf?). Ho apportato alcune modifiche al seminterrato...
Ringrazio tutti coloro che ho ringraziato finora e grazie come sempre anche ai lettori silenziosi :)
Al prossimo chappy ;)
Cass

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: TheStrangeCaseOfCass