< < Mi spiace Star,vorrei tanto venire però ho troppa roba da sbrigare e proprio non ho tempo > >
L'aliena mise il broncio nel tentativo di commuovere Robin, invano.
< < Ultimamente sei così occupato. Non hai mai tempo > >
Robin la squadrò da capo a piedi e per un secondo il fatto che non voleva capire l'infastidì. < < La vita di altre persone e più importante di un film Starfire > > gli disse con tono impersonale
< < Io non sono importante? > > sua voce raggiungeva la delusione.
< < Certo che lo sei > > cedette , messo alle strette < < senti , finisco qui e magari andiamo a cena insieme. Così va bene? > >
La ragazza annunì sconsolata perché , ancora una volta Robin non le prometteva niente di concreto. < < Va bene > > e svolazzò verso l'uscita ancora imbronciata.
Robin si tuffò di nuovo nei suoi fogli che includevano piani di riserva e l'ideazione di nuovi tipi di armi a cui lavorava insieme a Batman . E si, forse lavorava troppo ma non c'era niente da fare. Il peso della città era sulle sue spalle. Certo, non solamente sulle sue.
< < Ehi. Tutto bene qui? Star ha appena incenerito un vaso. Problemi in paradiso? > >
Cyborg fece il suo ingresso poco dopo l'uscita di Starfire.
Robin imprecò mentalmente per non poter essere lasciato in pace e finire il suo lavoro in tranquillità , ma rispose.
< < E arrabbiata perché non esco > >
< < Niente di nuovo amico > > aprì il frigorifero prendendo una delle sue solite bibite.
< < Non ho tempo e onestamente neanche tanta voglia > > argomentò Robin cercando di concludere lì la conversazione.
Cyborg lo guardò di sottecchi , roteando gli occhi .
< < Da quando hai salvato Raven dalla grinfie di Trigon il vostro rapporto e cambiato sostanzialmente > > disse con tono che sottolineava qualcosa di evidente
Robin alzò gli occhi dai fogli
< < Cosa vuoi sospettare > > la sua non era una domanda. Piu che altro una formula retorica con un certo sottinteso.
< < Niente amico. Sto solo dicendo che forse questo ti ha tagliato la voglia di uscire con Star > >
Robin smentì .
< < Stai blaterando > >
Cyborg inghiottì a vuoto e sospirò.
< < Robin, indifferentemente da quello che sostieni , si vede che ti sei avvicinato molto a Raven > > si fermò per guardarlo insistentemente, convincendolo che mentire non era la cosa più intelligente da fare in quel momento < < e per quanto tu cerchi di negarlo si sente la differenza del vostro rapporto , che é molto più intenso di prima. > >
< < Questo non significa necessari- > >
< < E invece sì amico. Questo significa > > Cyborg lo interruppe imponendosi.
< < Robin non sono qui per dirti cosa e giusto e cosa non lo e. > > continuò < < questa casa sta iniziando ad impazzire e se non troviamo una via di mezzo un giorno ci perderemo > > La morale che stava per tenere proprio a lui annunciava essere forse prematura oppure troppo pesante affinché la potesse sopportare a lungo.
< < Cy, non c'è bisogno... > >
< < Robin , forse non sai in cosa ti stai immischiando, oppure chissà, magari ne sei totalmente cosciente ma ti piace comunque. Però...se vuoi salvare Raven da quello che vive dentro e dai suoi incomodi, devi prima salvare te stesso. Se vuoi trovare un modo per alleviare il suo dolore, quel modo non deve includere anche la tua sofferenza. E soprattutto, se vuoi farla sorridere, non lasciarla vedere quanto tu abbia paura. Il cerchio delle vostre paure e lo stesso, è uno di rimpianti e paura di perdere quello che si ama.Te lo metto io in chiaro se a te serve troppo tempo per farlo. > >
Calò il silenzio.
Robin
cercò di riflettere a quello che il suo amico gli aveva appena detto, concordando i suoi sentimenti con le sagge parole di Cyborg.
I suoi occhi si posarono sul tavolo zeppo di fogli davanti a sé e decise che non era quello il momento adatto.
< < G - grazie > >
Cyborg buttò il resto della bibita e fece spallucce, uscendo dalla stanza.
< < Diglielo prima o poi > >
A questo Robin ci aveva già pensato. Non che fosse cosi sicuro sui propri stati d'animo da parlarne con lei , ma anche se un giorno questa cosa si sarebbe accertata lui aveva già deciso come la situazione sarebbe andata a finire.
Non aveva intenzione di dirglielo.
Mai.