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Autore: RoisXIII    10/07/2016    1 recensioni
All Might sta allenando come al solito il giovane Midoriya, ma non sa che quel giorno succederà qualcosa. E quel qualcosa si farà sentire anche in altre occasioni.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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“Allora? Perché voi due eravate lì da soli?”
Dannazione. Come fa Eraser a saperlo?
Gli venne in mente che magari il collega li stava pedinando o che qualcuno li doveva aver visti. Comunque sia, erano nei guai.
Devo pensare a una scusa. Potrei dire la stessa cosa che ho detto alla signora Midoriya e al preside. Ma ci crederà?
“Ti conviene darmi una risposta, All Might, se no devo fare rapporto al preside”.
“Cosa? No, no, no. E va bene! Te lo dirò, ma non qui. Dobbiamo andare dove nessuno possa sentirci”.
E così il traditore non scoprirà nulla.
 
Arrivarono nella sala in comune dei dormitori della 1°A, e lì si sedettero.
Anche se non siamo mai andati d’accordo, so che posso fidarmi di lui.
“Come ben saprai, sono venuto a insegnare alla U.A. per cercare un mio successore e alla fine l’ho trovato: Izuku Midoriya. Ma naturalmente questo deve rimanere tra noi”.
“Va' avanti”.
“Come futuro Simbolo della Pace deve venire a conoscenza di certi segreti. Ed è per questo che siamo andati all’U.S.J., era l’unico posto che ritenevo sicuro per parlare”.
Eraser lo guardò fisso negli occhi. “Oh, e c’era bisogno di tenersi per mano? O di prenderlo in braccio?”
L’ex eroe provò a dire qualcosa, ma gli uscirono parole incomprensibili.
Il collega si alzò in piedi. “La prossima volta cerca un posto senza telecamere. Sei stato fortunato che nell’imbarcazione non ce n’erano”.
Si diresse verso la porta, ma si fermò un attimo. “Da questo momento vi terrò d’occhio e dirò al preside di non farvi incontrare dopo la scuola. Sarebbe un guaio se qualcuno vi vedesse insieme”.
Appena uscì, All Might vomitò sangue. “Merda”.
 
Come il giorno prima, All Might andò nell’ufficio del preside.
“Arriviamo dritti al dunque, All Might. Posso capire che devi preparare il ragazzo, ma questi incontri tra voi due stanno causando un po’ di problemi. Iniziano a girare delle voci e molti studenti si sono lamentati dicendo che questo è favoritismo. Posso capire che nessuno deve sapere del tuo successore, ma questo è troppo. Stiamo già affrontando problemi con il traditore nascosto nelle nostre fila, se aggiungiamo anche questo… Qualcuno potrebbe capire tutto”.
All Might annuì. Capiva fin troppo bene la situazione. Avevano trasformato la scuola in una sorta di college non solo per proteggere gli studenti dai criminali ma anche per rivelare il traditore.
“Quindi, cosa dovrei fare con Midoriya?”
“Smetterla di vederlo dopo le lezioni. Aspetta, fammi finire. Non dico per sempre, ma solo per qualche mese. È l’unico modo”.
“Capito. È tutto? Arrivederci”.
“La prossima volta vedrò di portare un po’ di tè”.
Un po’ di tè? La prossima volta? Se non sto attento, probabilmente succederà.
 
E così, per diverso tempo All Might e Midoriya non passarono mai del tempo da soli. Le uniche volte che si vedevano o che parlavano erano durante le lezioni.
All Might sentì sempre più un vuoto nel cuore, ma strinse i denti e continuò ad andare avanti.
 
La lezione di quel giorno prevedeva la simulazione di una rapina con ostaggi. Quattro studenti avrebbero fatto la parte dei rapinatori, cinque gli ostaggi, due gli eroi e i restanti sarebbero rimasti ad osservare.
“Vediamo un po’… Midoriya e Bakugou farete voi gli eroi. Mi raccomando, tenete in mente due cose: gioco di squadra e plus ultra!”
Come c’era da aspettarselo, Bakugou partì subito all’attacco, ignorando Midoriya.
Quel ragazzo! È davvero forte da solo, ma dovrebbe imparare a fare il gioco di squadra.
“Bakugou, ragazzo mio, non fare tutto da solo! Così rischi di mandare all’aria il salvataggio. Devi pensare a un modo per proteggere gli ostaggi”.
“Lascio a Deku quel compito. Io mi occupo dei criminali”.
Bakugou stava per causare un’esplosione, ma Midoriya lo precedette. “Aaaah Smash!”
Colpì tutti e quattro i nemici, mandandoli al tappetto.
“Ehi, Deku. Chi ti ha detto di metterti in mezzo? Il tuo compito era un altro; quello di eliminare i nemici era il mio!”
“Non ci sei solo tu. Non sei l’unico più forte qui, Kacchan”.
“Le vuoi prendere?” e provocò una piccola esplosione sulla mano.
“Che paura! Fatti sotto. Io sono pronto”.
Si lanciarono l’uno contro l’altro, ma All Might, trasformato nella sua forma muscolosa, si mise in mezzo e, prendendoli per il polso, li tenne sollevati in aria.
“Basta! Siete aspiranti eroi, non bambini. Si può sapere che vi è preso?”.
Li mise giù e ritornò normale. “E va bene. Alla fine della lezione vedremo di risolvere la questione. Ok? Prossimi eroi: Uraraka e Iida”.
Guardò un’ultima volta Midoriya. Era arrabbiato.
Cosa ti è preso, Izuku? Non è da te metterti contro un compagno.
 
“Siete andati bene, tutti tranne Midoriya e Bakugou. Potete andare”.
All Might fissò i due ragazzi. “Allora, avete qualcosa da dire su quanto è successo?”
Bakugou brontolò e guardò da un’altra parte; Midoriya abbassò gli occhi e strinse i pungi.
“Non siamo mai da soli sul campo. Anche il mimino errore può causare ingenti danni. Kacchan deve capirlo o sarà classificato quasi come un criminale”.
“Come ti permetti, Deku! Non mettermi a confronto con quei deboli. Vuoi proprio finire ammazzato, eh!”
“Puoi andare, Bakugou. Ma cerca di raffreddare i tuoi bollenti spiriti. Un atteggiamento del genere ti porterà soltanto alla rovina”.
Bakugou li lasciò da soli, farneticando qualcosa sul fatto che non succederà mai.
“E ora veniamo a te. Che ti è preso prima?”
Il ragazzo non rispose subito. “Mi dava fastidio il comportamento di Kacchan”.
“Non ti sei mai comportato così. Cosa ti turba, Izuku?”
“Niente. Sto bene”.
Sta mentendo.
“Izuku, non devi tenerti tutto dentro. Ti stai facendo del male da solo. Avanti, sfogati con me” e gli mise una mano sulla spalla.
Midoriya gli spostò la mano e lo guardò con sguardo furente. “Non chiamarmi Izuku. Ho detto che non ho niente. Lasciami in pace!”
“Izuku…”.
L’allievo prese da terra lo zaino e corse via.
Cosa ti è preso? Perché questo tuo atteggiamento?
 
Appena All Might entrò in sala professori, sentì i colleghi lamentarsi di Midoriya.
“Sta peggiorando ancora. I suoi voti sono calati”.
“Non sta quasi mai attento e fa sempre tardi a lezione”.
“A volte proprio non si presenta”.
“Fallisce sempre le prove pratiche e litiga con i compagni”.
“Si può sapere che gli è preso?”
“È l’ultimo della classe. Peccato, sembrava così promettente”.
Izuku è l’ultimo della classe? Ora che ci penso, è da un po’ che si comporta in modo strano. Oh, che cosa ti sta succedendo?
“All Might” gli si avvicinò Eraser. “Dovrei parlarti del tuo allievo. Immagino che tu abbia già capito il motivo. Bene. Andiamo fuori”.
 
“Quindi Midoriya sta andando male?”
“Se continua di questo passo verrà bocciato o espulso” confermò Eraser.
“Capisco. Ma perché si comporta così?”
“Speravo me lo dicessi tu. Però, mi sono fatto una teoria. Tutto è iniziato da quando il preside ti ha chiesto di sospendere i vostri incontri. Da quel momento è cambiato”.
Ragazzo mio…Vorrei fare qualcosa per te.
“Possiamo fare qualcosa?”
“Noi niente, ma tu sì. Vai a parlare con lui da solo. È da qualche parte in città”.
Detto ciò, Eraser si allontanò.
“Aspetta un attimo! Mi è stato vietato di parlagli”.
“Per questa volta chiuderemo un occhio. Vedi di farlo tornare come prima. Ciao”.
Non ti preoccupare, ci penserò io! Izuku tornerà quello di prima.
Prese le proprie cose dalla sala professori e uscì per andare dal ragazzo. Sapeva esattamente dove cercarlo.
 
“Vattene via, All Might”.
“Scherzi? Oggi l’oceano è bellissimo, proprio come te, Izuku”.
“Smettila, sei ridicolo”.
Ridicolo?
All Might si trasformò, lo prese per le spalle e lo voltò verso di sé. “Ascoltami bene, ragazzo. Stai prendendo una brutta piega. Gli insegnanti non fanno altro che lamentarsi di te. Si può sapere che ti prende? Parla con me, dannazione!”
“Ah, adesso vuoi parlare? E in tutto questo tempo, invece? Non ti sei mai fatto sentire. Non rispondevi nemmeno ai miei messaggi”.
I suoi messaggi…
L’ex eroe non voleva evitarli, ma era costretto. Eraser continuava a tenerlo d’occhio e non poteva farsi scoprire.
Tolse le mani dalle sue spalle e ritornò normale. “Non mi era permesso. Adesso ti racconto tutto”.
 
“Ok. Ma di notte potevi inviarli, tanto mica eri sorvegliato”.
Non gli era mai venuto in mente di fare così.
“Sono un idiota. Non ci ho mai pensato. Scusami”.
Midoriya scoppiò a piangere.
“Hai idea di come mi sono sentito per tutto questo tempo? Il cuore continuava a farmi male e tu, nonostante lo sapessi, non hai mai fatto qualcosa. Dici di amarmi, ma secondo me non è così! Sei un imbroglione”.
All Might gli tirò uno schiaffo. “Non sono un imbroglione. Il mio amore pe te è sincero. Credimi, io ti amo veramente, Izuku”.
Il ragazzo si asciugò gli occhi, ma continuò a piangere. “Ma non hai mai fatto niente”.
L’uomo voleva spiegargli bene la situazione, ma non poteva dirgli del traditore.
“Izuku… Ci sono cose che tu non puoi sapere. Cose che riguardano noi professori in prima persona. Se potessi, ti racconterei tutto. Tu devi solo fidarti di me”.
“Perché dovrei? Gli imbroglioni non devono avere mai la fiducia degli altri”
L’ex eroe stava per perdere la pazienza. Si ritrasformò, sollevò il ragazzo e, ignorando le sue lamentele, entrò in acqua. Si diresse dove l’acqua era più profonda e, dicendogli di trattenere il fiato, si immerse.
Lì lo abbracciò forte e lo baciò. Midoriya cercò di divincolarsi, ma poi si arrese all’abbraccio.
 
“Accidenti. Siamo tutti bagnati. Ah ah ah! Sarà meglio asciugarsi, o ci prenderemo il raffredore”.
Midoriya lo ignorò. “Questo non cambia le cose. Non temere, cercherò di tornare come prima. Ma la questione tra noi due non è finita. Sei un idiota, All Might”.
E se ne andò.
Hai ragione. Sono un idiota, ma per fortuna che ho il cervello.
Infatti aveva già escogitato un modo per salvare l’amato da se stesso. Doveva solo metterlo in pratica, cosa molto difficile vista la situazione.
   
 
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