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Autore: Giulia_a    10/07/2016    0 recensioni
ATTENZIONE:Scusate se ci sto mettendo tanto ad aggiornare ma sono all'ultimo anno di scuola e la maturità si avvicina quindi non ho molto tempo da dedicare alla scrittura. Perdonatemi se trovate eventuali errori o orrori ortografici ma provvederò a correggerli appena ho del tempo libero .
Vi lascio alla trama:
Charlotte è una principessa , amata dal popolo , dai genitori . Ma un po' fuori dal comune , diciamo che non segue mai il protocollo . Nonostante tutto sembra tutto perfetto giusto ?
Un ragazzo arriva nella sua vita e da quel momento tutto sembra cambiare , una minaccia arriva e rivoluziona tutto quanto.
Se credete che la vita di una principessa sia facile allora vi sbagliate di grosso.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attraverso i corridoi dove riecheggia solo il suono dei mei passi . Lungo il tragitto incontro solo qualche guardia ferma a lato del corridoio in allerta . 

È una mia impressione o ultimamente sono troppo in allerta ? 

Mi odio mentalmente quando inizio a diventare così paranoica , perché significa che sta succedendo qualcosa , e io odio non sapere cosa succede . 

Al posto di salire le scale per andare in camera mia vado dritta in direzione dell'ufficio del re , posto al centro esatto del palazzo . 

I corridoi sono illuminati da luci gialle , le pareti sono semplici e ogni tanto si trovano ritratti di famiglia o di vecchi re e regine che un tempo governavano il tengo prima della Guerra delle Guerre , il pavimento è coperto da un enorme tappeto rosso , come quello per le star americane , solo che il nostro conduce all'ufficio del re non ad una prima cinematografica .

 

Quando arrivo mi fermo qualche secondo davanti alla porta , so già cosa mi dirà : sono stata irresponsabile , stupida , poteva succedere di tutto  .... 

Prendo un bel respiro e afferro la maniglia con sicurezza , la rigo e apro la porta .  Appena vedo mio padre la sicurezza mi abbandona lasciandomi sola in balia delle conseguenze . 

-entra Charlotte -dice  mio padre con voce fredda. Avanzo nella stanza , sento lo sguardo di Nathan che mi segue e anche quello di un paio di guardie. - allora , lo sai perché sei qui ? - domanda spostando dei fogli di lato per appoggiare i gomiti . 

-si - dico cercando di tenere una voce ferma e decisa .

-bene, allora perché non hai avvisato quando ti ho detto di informare la scorta se fossi uscita da palazzo ? - domanda serio .

-ascolta papà ...-tento di spiegarmi ma mi blocca prontamente con la mano . 

-non voglio sapere le tue ragioni Charlotte , ma voglio che tu sappia che sono molto deluso da te - il suo tono deluso mi lascia stupita , credevo che avrebbe fatto la ramanzina . - visto che non vuoi ascoltarmi ti affiderò una guardia del corpo che si seguirà ovunque - dice accentuando l'ultima parola . 

Ci metto qualche istante per elaborare le sue parole .

-che cosa? - sbottò sconvolta .

-mi hai sentito Charlotte , avrai una guardia del corpo . E da un po che ci pensavo e ora mi hai dato il pretesto giusto per dartelo ora - dice risoluto . L'aria seria con cui pronuncia le parole mi lasciano interdetta , ha parlato come se fosse una cosa di lavoro . Mi guarda per poi chiedere - sono stato chiaro ? 

- si - non posso ribattere altro .

- bene , lui è Mattew Gordin - afferma indicando qualcuno alle mie spalle . Mi volto per capire di chi parla - sarà lui la tua guardia del corpo , ti seguirà ovunque . Se esci o se ti muovi nel palazzo . Deve sempre sapere dove sei chiaro ? - assorbo le parole che dice e poi rispondo con un cenno della testa . 

Un uomo , o meglio un ragazzo , mi si avvicina . Ha capelli marroni e degli occhi che sembrano azzurri , alto e abbastanza muscoloso . Indossa un completo nero e una camicia bianca sotto la giacca . Dopo averlo osservato mi volto verso mio padre - Posso andare adesso ? - chiedo fredda , molto fredda . 

Lui acconsente e io giro i tacchi dirigendomi verso la porta . Aumento la velocità della mia camminata quando sento dei passi dietro di me che mi seguono come un'ombra . Riattraverso il lungo corridoio per poi salire le scale , di fretta , verso camera mia . 

Appena la vedo mi sento sollevata , apro la porta e mi ci butto dentro senza esitare , e soprattutto senza accorgermi che il mio nuovo "amico " mi ha seguita.

Mi giro di catto bloccandomi all'istante e facendolo fermare di botto , mi guarda stupito . 

- che c'è ?

-che c'è ? - ripeto arrabbiata , poi mi calmo leggermene - esci devo farmi la doccia o hai intenzione di seguirmi anche in bagno ? - chiedo incrociando le braccia al petto , gli rivolgo uno sguardo di fuoco . Già non lo sopporto mi ha seguito anche in camera ! 

- be non rientra nei miei doveri , ma se vuoi posso fare uno strappo alla regola - afferma divertito . 

Immediatamente il battici cardiaco accelera , e io credo di essere diventata un bel pomodoro . Lo prendo per un braccio e lo spingo verso la porta, lui non accenna ad opporsi , apro la porta e butto fuori . 

- quando avrò finito ti chiamo , ciao - gli sbatto la porta in faccia e mi ci appoggio esasperata . 

Non ci credo ! Lo ha fatto davvero ! Mi ha preso una guardia del corpo , assurdo ! 

Decido di fare una doccia per rilassarmi , poi chiamerò Jane per avvertirla del mio nuovo "amico " .

 

-Quindi fammi capire bene tuo padre ti ha preso una guardia del corpo solo perchè ti sei allontanata dal palazzo senza preavviso ? - domanda incredula Jane al telefono.
Quando ho finito di fare una doccia ho subito chiamato Jane per sfogarmi , gli ho spiegato tutto e come al solito mi ha ascoltata senza dire una parola . Qualcuno mi ricordi di fare alla mia migliore amica un regalo epico per il compleanno.

-Esatto- dico passando il telefono da una mano all’altra mentre mi avvicino alla mia cabina armadio per prendere una canottiera e un paio di pantaloni corti.
-Ma è assurdo - continua Jane - io a volte non lo capisco proprio .
-Ah non dirlo a me.
Mi siedo sul bordo del letto per riprendere fiato , ho fatto tutto di corsa dopo che ho sbattuto Mattew fuori dalla camera . -ma hai il fiatone ? - domanda Jane bloccando il suo discorso .
-Cosa ? em … si - dico sospirando - ho fatto tutto di corsa , non so perchè -ammetto , dopo anni di amicizia non posso nascondere nulla a Jane , è troppo brava a scoprirlo.
-Ok ,è evidente che hai bisogno di una mano - dice risoluta dall’altra parte del telefono - ecco cosa farai te la prenderai comoda , aspetta un po .
-Perché devo farlo ? - non ha molto senso quello che ha detto.
-perchè lui è piombato nella tua vita come un fulmine a ciel sereno ed è giusto che tu ti prenda il tuo tempo . E poi che ne sa lui di quanto tempo ci metti a fare una doccia - il suo piano mi lascia un po scettica ma la saluto, poi mi sdraio sul letto chiudendo gli occhi.

Non so quanto tempo è passato da quando ho chiuso gli occhi ma il rumore di qualcosa che bussa alla porta di camera mia mi sveglia. Solo io posso addormentarmi solo appoggiando la testa su qualcosa di morbido. Controvoglia mi alzo esasperata perchè so chi sta bussando mi dirigo verso la porta. Afferro la maniglia con tutta la forza che ho e la apro. Il braccio di Mattew rimare per un attimo sospeso nel vuoto , rimane stupito perchè ho aperto la porta con tanta facilità . Mattew si riprende subito gonfiando il petto e lisciandosi la giacca - pensavo che ci avresti messo di meno per una doccia - dice squadrandomi da capo a piedi. Mi sento un po troppo osservata , il che è strano perchè di solito non mi da fastidio quando la gente mi fissa.
-Sono una principessa lo hai dimenticato ? - affermo superandolo per uscire dalla stanza , mi avvio verso … verso …. in realtà non so dove sto andando. Mi fermo all’istante pensando a un posto dove andare mentre aspetto che arrivi Jane.
Mattew si ferma un attimo prima che io riparta nella mia corsa - ei - mi chiama mentre io riprendo il passo spedito che lo ha messo in difficoltà al ritorno dall’ufficio del re.
-Ei ! - mi prende per un polso costringendomi a voltarmi - mi spieghi dove stai andando ?
-tranquillo non esco da palazzo , vado alle cucine a trovare Melissa - lo informo , mi libero il polso e riprendo la mia camminata .
-Melissa ?
-La mia cameriera - gli spiego senza voltarmi. 

 

Per il resto del tragitto non ha più detto nulla , il che mi sorprende un po , pensavo che avrebbe fatto più storie . Scendo le scale e entro nelle cucine, saluto tutti e mi avvicino a Tomas -ei Charlotte com’è andata la ramanzina - domanda divertito mentre aggiunge farina e zucchero in una ciotola .
-Niente ramanzina Tomas solo una guardia del corpo - spiego indicando Mattew dietro di me. Si guarda intorno confuso , in un certo senso è divertente vederlo così , perso non sapendo che fare . 
-Ah , questa volta fa sul serio allora - deduce il pasticcere. Non posso fare a meno di darli ragione , mio padre questa volta non ha sentito spiegazioni ed è andato subito dritto al punto.
Mi avvicino a Mattew guardandolo divertita - che c’è non ti aspettavi una principessa che conosce cosi bene le persone che lavorano per lei ? - rido quando mi guarda confuso.
-Be devo ammettere che non credevo che tu fossi così - ammette sorridendo. Quel sorriso mi piace, mi mette a mio agio , credo. Mattew mi oltrepassa e raggiunge Tomas , lo saluta e inizia a parlare con lui come se lo conoscesse da una vita.
Ora sono io quella stupita , non sembra che Mattew sia nuovo a palazzo.
-Chi è quello ? - una voce distrae i miei pensieri e mi fa voltare la testa . Due occhi verdi fissano Mattew con fosse in adorazione .
-Quello è la mia guardia del corpo - spiego - mio padre questa volta fa sul serio - sospiro sconsolata , non credo di poter avere un minuto da sola senza il mio “nuovo” amico.
-Be io mi farei proteggere volentieri da lui - afferma Melissa , volto la testa di scatto - che c’è ? - chiede notando il mio sguardo - è carino , e non dirmi che non è vero - dice mentre si avvia verso le lavatrici dove la seguo 

- be non è male - confesso , questa risulta una confessione stranamente difficile da pronunciare .
-E allora ? - domanda Melissa intuendo dell’indecisione nella mia voce, mentre lei non smette di lavorare.
-Allora cosa ? E’ la mia guardia del corpo è solo una palla al piede - dico la verità ma Melissa non sembra della stessa idea. La mia cameriera vive nel sogno del principe azzurro , ma non credo che esista veramente. Sarei felice se trovasse qualcuno che la ama e che la fa stare bene , ma è sempre a palazzo , dovrei lasciarle più tempo libero.
-Come dici tu - mi asseconda lasciando la stanza delle lavatrici , la seguo sospirando perchè se Melissa fa cosi vedendo la mia guardia del corpo non oso pensare a cosa farà Jane. Alzo gli occhi al cielo divertita a quel pensiero, se Mattew crede che io sia difficile allora con Jane lo sarà ancora di più.

-Principessa - Mattew mi chiama raggiungendomi , capisco subito che è lui perchè nessuno alle cucine mi chiama principessa , lo fanno solo perchè mio padre vuole che la servitù mantenga una distanza con la famiglia reale , ma io odio quell’appellativo .
-Chiamami Charlotte - dico - odio quando mi chiamano principessa.

-Oh ok - sembra confuso alla mia affermazione ma come sempre si riprende subito - allora adesso cosa dobbiamo fare ? - ha usato il noi ??

-be io - dico accentuando l’io - devo andare a prende Jane nell’atrio , è venuta qui per il pomeriggio - lo informo e senza preavviso me ne vado , sta diventando un’abitudine , io che tento di camminare veloce e di sorprenderlo per seminarlo e lui che mi raggiunge . Ma come fa ? La sua voce mi richiama - charlotte aspetta . Perché corri sempre ? - chiede affiancandomi .
-Perché ? - mi blocco al centro del corridoio stupita - mi stai chiedendo perchè io tenti di seminarti ? - cerco di rendere la mia frustrazione più palese nella speranza che lui capisca.
-Si te lo sto chiedendo - afferma . Credevo fosse più intelligente 

-Sei piombato qui senza preavviso e sei qui da quanto tre ore ? e gia mi stai appiccicato - mi sfogo.
-Be è questo che fa una guardia del corpo , ti segue - dice divertito -dai andiamo dalla tua amica.
Questa volta è lui che parte lasciandomi stupita e confusa . 

 

Lo raggiungo per poi superarlo con sicurezza guardandolo di nascosto , sembra sicuro e leggermente divertito, la cosa mi fa irritare perchè è divertito ? Lo diverto ? 

-allora questa Jane com’è ? - si informa fermandosi all’entrata dell’atrio del palazzo. Lo spazio è enorme , con un soffitto molto alto e illuminato con al centro un enorme lampadario molto elaborato che pende la soffitto ; le pareti sono molto decorate con colori oro e giallo, appesi ci sono alcuni grandi quadri ritrovati dopo la Guerra delle guerre. Davanti a me si trova l’enorme entrata fatta da due enormi portoni di ferro che adesso sono aperti , ma d’inverno viene montata una vetrata con due piccole porte così da non far entrare il freddo. Davanti alle porte di ferro aperte ci sono due guardie , una per lato , che controllano la situazione . Inoltre ce ne sono altre due all’interno, sempre una pre lato , per ogni parete ci sono quatto guardie in uniforme e fisse sul loro posto ; sulle pareti inoltre ci sono anche dei mobili che sono stati ritrovati dalle macerie dopo la guerra.
-Perchè ti interessa tanto la mia amica ? - domando guardandomi in giro , dovrebbe essere arrivata ormai.
-Io cercavo solo di fare conversazione . Sai dovremo passare molto tempo insieme d’ora in poi quindi credo che dovremmo andare d’accordo - sostiene con fermezza. Lo guardo stranita, effettivamente passeremo molto tempo insieme , ma sono scettica sul fatto di andare d’accordo.
- e se io non volessi andare d’accordo con te ? - domando curiosa , alzo un sopracciglio nell’attesa si una sua risposta.
-dovrai farlo che ti piaccia oppure no visto che sono la tua guardia del corpo - dice sicuro e con un sorriso sfacciato .
-Posso sempre chiederne un’altra di guardia - faccio sparire il suo sorriso dal volto

 Lui mi guarda e sicuro di se afferma - non chiederai un’altra guardia .
-Come fai a essere così sicuro ?
-Lo sono e basta.
Abbandono il discorso quando intravedo la testa nera di Jane entrare , indossa una canottiera bianca con un paio di pantaloni neri che sono abbinati a una borsa color crema che tiene a braccetto, Jane non abbandona mai lo stile anche se fa caldo . A volte sembra lei la principessa non io , lei è sempre perfetta , io invece sono il contrario.
-Come mai quel sorriso ? - domando divertita andandole incontro.
-Be - dice allungando lo sguardo verso il ragazzo alle mie spalle - e lui ? - mi chiede a bassa voce avvicinandosi leggermente con il busto .
-Si - dico annoiata , anche lei come Melissa lo guarda con occhi sognanti ,e conoscendola ,anche interessati. 

-Credimi mi farei proteggere volentieri da lui -afferma senza smettere di guardarlo - se non gli salti addosso tu lo faccio - dice con occhi maliziosi e voce seria.
Sospiro alle sue parole - lo ha detto anche Melissa - la informo.
-Ho sempre saputo che Melissa avesse buon gusto , non come te che hai sue fette di salame sugli occhi - la ribecca lei. E’ vero non sono molto brava con i ragazzi , ma non sono messa così male dai . Non è colpa mia se i soli ragazzi che incontro sono principi figli di papà che pensano solo al potere o alle belle ragazze come degli oggetti. Più volte ho dovuto rifiutare un invito con l’aiuto delle guardie perchè non capivano la frase “non voglio uscire con te”. 

-Ei !- mi offendo per pochi secondi poi mi metto a ridere. Ride anche Jane che poi mi supera e si avvicina a Mattew e lo squadra severamente.
-Allora non mi presenti il tuo amico ? - mi chiede alzando le sopracciglia , sa che il termine “amico” attribuito a lui mi irrita. E’ evidente che si diverte a punzecchiarmi , mi lascio a un sospiro .
-Jane lui è Mattew , Mattew lei è Jane - faccio presentazioni veloci e poi me ne vado, credo che questa sarà una lunga giornata.

-Ho sentito Max dopo la tua telefonata disperata - lancia uno sguardo a Mattew , poi torna a guardarmi - dice che si diverte molto .
-Lo so che si diverte , non farmi sentire in colpa perchè non posso andarci - le dico appoggiando la testa allo schienale della mia sdraio . Siamo sedute su due sdraio nel giardino del palazzo assaporando gli ultimi momenti di libertà perchè domani inizierò ad aiutare mio padre in ufficio , quindi non avrò molto tempo da dedicare alla mia amica.
-Ascolta lo so che devi aiutare il re , ma hai anche diritto ad una piccola vacanza. Possono essere pochi giorni - propone.
-Il fatto è che poi avrò un anno sabbatico quindi non vuole farmi perdere tempo per imparare come si governa un regno - le spiego , mio padre è stato categorico io devo sapere governare un regno anche se non erediterò nessun regno.
-Si ma non è giusto , e io ? Cosa farò tutta sola ? 

-Mi dispiace ma non ho alternative - dico dispiaciuta.
-Lo so - afferma, si alza dalla sdraio e poi alza gli occhiali da sole guardandomi, conosco quello sguardo vuole propormi qualcosa - che ne dici di fare un giro fuori ? Porteremo anche il tuo amico cosi tuo padre non dirà nulla - quello che propone è un giro fuori da palazzo per distrarmi dal fatto che domani sarò confinata qui per imparare a gestire un regno ? accetto senza pensarci. Jane sorride e batte le mani esaltata - lo sapevo che avresti accettato.
-Mi dispiace deludervi ma Charlotte non può uscire - dice la voce di Mattew. Così cadono tutte le mie speranze di divertirmi.
-Che vuol dire che non posso uscire ? - chiede voltandomi verso di lui - porteremo anche te , non ti basta ?
-In realtà …. - esita . Perché esita ? - ecco ….
-Mattew c’è qualcosa che devi dirmi ? - chiedo sentendo la rabbia arrivare, evidentemente mio padre ha detto qualcosa che lui non mi ha detto.
-Il re ha dato ordine di non farti uscire da palazzo - afferma - mi dispiace. 

Cosa ?
Ripeto mentalmente le parole della mia guardia del corpo per aver capito tutto alla perfezione.
No ho capito bene , il re non vuole che io esca , mio padre non vuole che io esca ! La rabbia mi pervade e sento lo sguardo di Mattew che cerca di capire cosa mi sta passando per la testa.
Senza dire una parla m avvio a grandi passi verso l’ufficio del re, l’ufficio di mio padre. Sono furiosa, come può permettersi di impedirmi di uscire .
-Aspetta Charlotte - sento la voce di Jane richiamarmi , e so che lei e Mattew mi stanno ricorrendo.
Velocemente raggiungo l’ufficio , e questa volta senza esitare, apro la porta senza nemmeno bussare.
-Che vuol dire che non posso uscire ? - chiedo furiosa irrompendo nella stanza sorprendendo tutti con la mia presenza. Mio padre , però , non sembra sospeso ,anzi alza la testa dal suo lavoro come se si aspettasse che mi sarei presentata li molto presto.
-Vuol dire che non puoi uscire Charlotte - dice semplicemente - non mi sembra ci sia qualcosa da capire . 

-Non puoi impedirmi di uscire da palazzo - dico furiosa - mi hai gia dato una guardia del corpo non mi accadrà nulla .
-Non si discute Charlotte , ora ho del lavoro da fare. - è tornato freddo e distaccato, come questa mattina quando mi ha detto della guardia. Non posso fare altro che andarmene senza dire nulla , ma portando con me la mia rabbia. Quando raggiungo Jane e Mattew sulla soglia della porta li oltrepasso senza dire una parola.
-A dimenticavo - ricomincia mio padre - Jane mi dispiace ma non puoi più a venire a trovare Charlotte.
Questo è troppo ! Mi impedisce di usare da palazzo , mi affida una guardia del corpo e mi impedisce di vedere la mia amica !

Jane rimane senza parole e come risposta annuisce con la testa. Io mi blocco e ritorno da dove sono venuta per urlare contro al re ma un braccio mi blocca la vita e la porta dell’ufficio si richiude all’istante . Capisco che il braccio che mi blocca è quello di Mattew e che le guardi hanno chiuso la porta. Mi ribello subito dalla sua presa ma lui mi tiene ferma senza sforzo.
-Mollami !- gli ordino con rabbia. - devo parlare con lui aprite la porta - dico alle guardie.
Loro però non dicono nulla e continuano a guardare fisso davanti a loro , Mattew non perde tempo e mi carica in spalla e mi porta via da lì.
-Che cosa stai facendo ?  - chiedo furiosa - lasciami subito andare è un ordine.
-Non prendo ordini da te  -mi informa - e poi non ti permetterò di farti dire cose di cui potresti pentirti .- detto questo mi porta in camera mia e mi butta sul letto per lasciare sbollire la rabbia. 

   
 
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