Capitolo 13
(Pov Axel)
Quella notte mi svegliai di scatto, fuori una tempesta stava scatenando
tutta la sua furia distruttiva. Il cuore mi martellava nel petto ed ero
madido di sudore, la cicatrice che mi aveva lasciato mia sorella
bruciava da morire, Alexa era in circolazione, sentivo che il suo
potere stava crescendo sempre di più mentre il mio si indeboliva.
Tossii e notai il sangue nero sulla mano, accidenti il sigillo si stava
indebolendo e io ne pagavo le conseguenze, Kurasa non doveva
saperlo, non volevo che si preoccupasse.
Tossii ancora e i sigulti mi fecero appoggiare alla parete per
il capogiro che ne conseguì.
-Mio signore- la voce di Markus mi fece sobbalzare.
Markus era un angelo che mi proteggeva quando ero umano,
da quando anche io sono un angelo mi sta sempre attaccato.
-Markus è sempre più forte- dichiarai sputando ancora sangue
nero
-Lo so milord ma non potete arrendervi adesso- affermò lui,
avevo bisogno di stare solo e lo congedai. Mi appoggiai alla
parete continuando a tossire sempre più sangue, il dolore
al petto era terribile e mi piegava in due.
Mi sdraiai sul letto sperando che questo mi aiutasse a
calmare la tosse ma fu tutto inutile, stavo sempre più male.
Quelli attacchi non erano frequenti, ma quando accadevano
erano sempre più forti e sempre più stancanti tanto che
cadevo addormentato dopo ogni attacco.
Strinsi forte la maglia del pigiama come se potesse darmi
conforto e dopo mezz'ora l'attacco ebbe fine e io mi trovai
privo di forze.
Forse sarei riuscito a dormire ancora un po'ma non ne ero
così convinto.
Mi addormentai ma il mio sonno durò poco perchè qualcuno
mi sfiorò i capelli facendomi svegliare.
-Cosa significa tutto quel sangue?- domandò una voce che
ben conoscevo.
Kurasa era seduto sul letto e mi fissava con quei suoi penetranti
occhi viola.
Mi misi a fatica seduto e lo guardai sforzandomi di non sembrare
esausto come in realtà ero.
-è il sigillo- risposi e lui mi guardò irritato per quella risposta
a metà.
-Hai presente la ragazza che mi ha attaccato? Bene lei è mia
sorella e io sono uno dei sigilli al suo potere- affermai mentre
lui mi si avvicinava.
-Quindi lei vorrebbe eliminarti?
Io annuii e Kurasa fece uno strano sorriso come se si aspettasse
la mia risposta
-Piccolo quella troietta se prova a farti di nuovo qualcosa la
riduco in cenere- rise in un modo che quasi mi fece accapponare
la pelle. I suoi occhi erano terribilmente gelidi e sentii un brivido
lungo la schiena, mi afferrò costringendomi a guardarlo
-Non dubitare non di si avvicinerà-
Annuii serio, ma temevo che Alexa fosse già sulle mie tracce
e non era sicuramente sola.