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Autore: Horse_    11/07/2016    5 recensioni
{Sequel Una vita senza di te significa non vivere per niente.}
(Per capire qualcosa consiglio di leggere anche l’altra storia)
Ian e Nina hanno appena capito cosa provano veramente l’un per l’altra e, dopo una notte d’amore e passione, si preparano per tornare a casa. Sono entrambi decisi ad iniziare una nuova vita insieme con i loro figli, perché sono stati separati fin troppo, ma, una volta tornati a casa, dovranno fari i conti con la cruda realtà. Ian è sposato con Nikki, che è ancora sua moglie, mentre Nina sta, quasi in modo fisso, con Eric. Una notizia sconvolgente porterà i due a separarsi definitivamente, ma sarà per sempre? Riusciranno a lottare contro tutto e tutti per stare finalmente insieme con i loro bambini e con il loro vero amore?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Paul Wesley
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                               They know.




Thirty-Fourth Chapter.
Pov Nina.

Non può essere vero, non è possibile.

Come possono aver scoperto tutto?

E’ possibile che la mia felicità venga spazzata via ogni dannata volta?

Siamo stati attentissimi, non possono aver scoperto nulla da noi. Robyn è stata dannatamente attenta, hanno preso il volo con meno persone possibili e nessuno ha fatto, chiesto o detto niente.

Come possono aver scoperto ogni cosa?

 

-Nina-

 

Blocco Candice, prima che possa dire qualcosa.

 

-Da quanto tempo?-

 

La mia voce esce più tetra del previsto, ma Candice, da buona amica, capendo il mio stato d’animo, non me lo fa notare.

 

-Da questa mattina…- mormora lei.

 

Un solo giorno. Un solo dannatissimo giorno. Abbiamo trascorso tranquilli, da famiglia, un solo giorno. Non dieci, non venti, uno. Ho sempre pensato che prima o poi l’avrebbero scoperto, sarebbe stato impossibile, una volta insieme e in giro per il mondo, tenere nascosto un segreto così grande, ma non mi sarei mai aspettata che venisse fuori così presto. Le mie gambe cedono, non per qualche problema legate ad esse, ma proprio per rabbia e frustrazione. Mi ritrovo quindi seduta sul letto, con la testa tra le mani.

 

-Ho provato ad avvertirti il prima possibile… Mi… Mi dispiace così tanto…-

-Non è colpa tua, non è assolutamente colpa tua.- la rassicuro, tentando di calmare il mio respiro. -Sapevo che non avremmo dovuto farlo.-

-Non è colpa vostra, Nina! Avete tutto il diritto di trascorrere un po’ di tempo insieme, tutti e quattro, da famiglia. Dovete recuperare tutto il tempo perso e dei dannati paparazzi non possono rovinare la vostra vita!- mi dice lei.

 

Magari fosse così semplice. Atlanta è sempre stato un posto tranquillo, con gente discreta. Ma, ora, dopo tutto quello che sta succedendo, dubito che possa ancora essere tranquilla. Faranno di tutto per avere qualche informazione in più e i bambini non sono ancora pronti. 

Volevo trascorrere del tempo come una famiglia normale, ho chiesto forse troppo?

 

-Non ci daranno pace, Candice. Faranno di tutto per… Per qualsiasi cosa… Hai idea del putiferio che si scatenerà?-

-Si è già scatenato.- ribatte lei. -Scusa non… Volevo solo sottolineare come stessero le cose. E… Ci sono un sacco di articoli, un sacco di discussioni…-

-Mi è bastato leggere il titolo per capire.- ribatto io, tirando un pugno al materasso.

 

Siamo stati nel segreto per otto anni, perché proprio ora? Perché proprio dopo qualche giorno dalla nostra ritrovata felicità?

Mi fido ciecamente dei miei amici, dei miei parenti e del cast, so perfettamente che nessuno di loro c’entra con questa storia. Non avrebbe senso, non potrei mai dubitare di loro. La storia sarebbe venuta fuori prima, non ora.

Un altro titolo, però, cattura la mia attenzione.

Nikki Reed tradita da Ian Somerhalder a qualche mese dal loro matrimonio. 

Risultato? Due figli con la co-star, Nina Dobrev.

Come fanno a sapere che è prima del matrimonio? Da nessuna parte ci sono foto dei bambini con Robyn, quindi questo vuol dire che qualcuno ha messo in giro la voce. Qualcuno di molto vicino a noi, quindi.

 

-Prima del matrimonio? Davvero c’è scritto prima del matrimonio?- mi domanda Candice.

 

Okay, l’ho pensato ad alta voce.

 

-Ho aperto un articolo a caso… Non so io… Non ci sto capendo nulla…- mormoro.

 

Con le dita scorro l’articolo, iniziando a leggere qualcosa. Devo fare chiarezza su questa questione.

 

Ci è sempre sembrato strano che Nina Dobrev fosse sparita dai social per più di sette anni, lasciando dietro di se pochissime tracce, se non nulla. E’ sempre stata una donna legata profondamente al network e la sua sparizione non ha fatto altro che fomentare dubbi, fino ad ora infondati. Ian Somerhalder, in sette anni, si è completamente ritirato nella sua attività di protettore di animali, in una vita che ci è sempre sembrata rose e fiori con la moglie, ma, ora, dalle ultime notizie, non è mai stato così. Nel 2015 si è celebrato il matrimonio più discusso dell’anno, alquanto sbrigativo a nostro parere, tra l’affascinante Damon e la bella Rosalie* e tutto sembrava rose e fiori tra i due neo sposini quando, evidentemente, non è mai stato così. Lontano dai riflettori Ian e Nina, la coppia che ha fatto innamorare il mondo intero, così simile a quella dei loro personaggi, non ha mai smesso di frequentarsi perché i frutti si sono visti. I due, infatti, hanno continuato a frequentarsi e da questa relazione è sbocciato il frutto del loro amore, due bambini, gemelli, di sette anni. I nomi a noi ancora sconosciuti, ma, sapendo quanto i due siano affascinanti, siamo sicuri siano risultati due capolavori. 

Quello che ci chiediamo, però, è un’altra cosa: com’è possibile che sia accaduto tutto ciò? Che sia stato uno sbaglio? Che Nina abbia mentito a Ian sui suoi figli? Che Ian si sia rifiutato di riconoscerli?

Tante domande, troppe, alle quali avremo sicuramente una risposta.

 

Come diavolo fanno a sapere che i miei figli hanno sette anni?

Sto quasi per chiudere l’articolo, quando qualcosa attira nuovamente l’attenzione. No, non è la voce di Candice che continua a parlare e a chiamare il mio nome, ma qualcos’altro. Un altro pezzo d’articolo.

 

Per quanto questa cosa ci faccia emozionare, in quanto i bambini sono sempre un dono prezioso, ci lascia parecchio interdetti sulla scelta di Ian di continuare il matrimonio e l’unica opzione possibile è quella che il tutto sia stato un errore e che, indipendentemente dalla gravidanza della Dobrev, lui abbia continuato a stare con la moglie. Ma sarà vero? Ian è riuscito a dimenticare Nina? I due sono finiti sulle prime pagine anche l’anno scorso, durante una Convention a Londra, e sembravano più affiatati che mai, innamorati quasi. La moglie del nostro filantropo della Luisiana, però, non sembra d’accordo con quello che sta succedendo ed è proprio lei ad aver decido di rivelare tutto alla stampa.

 

Nikki, dannazione! Avrei dovuto immaginarlo.

 

-E’ stata Nikki…-

-CO…COSA?-urla Candice. -Non ci credo…-

-Credici io… Avrei dovuto immaginarlo! Avrei dovuto immaginare che fosse stata lei a sbandierarlo ovunque! Ma non… Non hai letto l’articolo?-

-E’ da questa mattina che… Che escono articoli, Nina! Ho solo letto i titoli, non ho voluto approfondire su tutto quello che scrivessero, ma… Ha un senso, cioè… Che sia stata lei, non fraintendermi… Mi dispiace, Nina, davvero…- mormora.

-Non è colpa… Tua, okay? Ti richiamo dopo devo… Metabolizzare la cosa e… Parlarne con Ian…-

-Si, capisco. Non farti influenzare dai social, non farlo. Loro non devono rovinare la nostra vita, non ora che siete così felici. Non ne avevano il diritto prima, ma figuriamoci ora.-

-Grazie Can per avermelo detto. Suppongo che… Che Phoebe avesse voluto dirmi questo…-

-Si, abbiamo provato tutto il pomeriggio a chiamarti.- mi dice lei.

-Dopo la chiamerò.- rispondo.

 

Ora devo parlare con Ian, assolutamente. Chiudo la chiamata, poi, come un automa, mi alzo dal letto, tenendo il telefono stretto dalle mani. Valuto cosa fare. E’ meglio che lo chiami qui di sopra, non voglio che i bambini sentano qualcosa. Spiegheremo loro la situazione, senza ombra di dubbio, ma ora ho bisogno di lui.

 

“IAN!”- lo chiamo abbastanza forte, in modo che mi possa sentire.

 

Pochi secondi dopo è di fronte alla porta e mi corre incontro preoccupato.

 

“Stai male? Ti sei fatta male? Hai qualcosa alle gambe? Stai bene? Nina, ti prego, rispondimi!”- mi fa domande a raffica e mi controlla dalla testa ai piedi per assicurarsi che io stia bene.

 

Non gli rispondo, ancora troppo scossa per quello che sta succedendo. Al telefono con Candice stavo elaborando il tutto, ma arrivati a questo punto sono decisamente sconvolta.

Gli do semplicemente il mio telefono, indicando l’articolo sullo schermo. Ian mi lancia uno sguardo parecchio turbato, poi lo invito a leggere. Mi basta solo qualche secondo per capire che ha compreso anche lui quello che sta accadendo. Alza gli occhi ed incontra i miei, mi guarda triste. Non dice nulla, mi afferra con un braccio e mi tiene stretta a se, mentre continua a leggere l’articolo.

Ho sempre saputo che la mia vita non sarebbe mai stata normale, infatti non mi sto preoccupando per me, perché potrebbero dirmi qualsiasi cosa, ma per i nostri figli. Loro non meritano di fare una vita ai ritmi della nostra, con la costante paura di essere scoperti e di non poter passare un pomeriggio tranquilli con i loro genitori, cioè noi. Hanno bisogno di vivere la loro vita da bambini, da due bambini di sette anni, non oppressi e chiusi in casa, non se lo meritano. Sono così piccoli, non voglio che passino costantemente da una pagina di giornale ad un’altra, hanno il diritto di vivere una vita normale. Voglio solo proteggerli perché so quanto i paparazzi (e il mondo dello spettacolo) possano essere invadenti ed estenuanti. Ian mi lascia un bacio sui capelli, poi appoggia il mio cellulare sul comodino, e mi prende delicatamente il mento, obbligandomi a guardarlo negli occhi. Sa quello che sto provando, sono sicura che lo stia provando anche lui in questo momento.

 

“Andrà tutto bene, te lo prometto, staranno bene.”- mi dice accarezzandomi un braccio e mi posa un casto bacio sulle labbra. -“Faremo di tutto affinché non capiti loro nulla, te lo prometto. Non permetterò che vi accada qualcosa.”

“In questo momento mi importa solo dei bambini, loro… Non sono pronti per una cosa del genere… Hanno solo sette anni…”- mormoro.

“Non accadrà loro nulla. Ci saremo sempre noi con loro, okay? Non mi importa di tutto quello che stanno dicendo i giornali, sappiamo solo noi come sono andate veramente le cose. Joseph e Stefan non sono degli errori, sono i nostri piccoli grandi miracoli, e noi ci amiamo. Io ti amo come non ho mai amato nessun’altra, perché tu sei la mia vita, non dimenticarlo.”- mi dice accarezzandomi la fronte, in un gesto dolcissimo.

 

Queste parole mi entrano fin sotto la pelle e tutto quello che posso fare, oltre a sorridergli dolcemente, è stringermi ancora di più a lui. In un altro momento molto probabilmente gli sarei saltata addosso, ma ora ho bisogno di lui, entrambi abbiamo bisogno dell’altro. E lo amo, anche io lo amo come non ho amato mai nessun altro, anche lui è la mia vita, l’unico uomo con voi voglio stare.

Lo amo in un modo che non riesco nemmeno a spiegare.

 

“Anche io ti amo, Ian, ti amo così tanto.”- mormoro stretta a lui. -“Non dimenticarlo mai nemmeno tu.”

 

Rimaniamo per qualche istante così, poi è lui a rompere il silenzio.

 

“Se solo avessi chiuso prima con lei non sarebbe successo tutto questo…”- mormora.

 

Mi stacco leggermente da lui scuotendo la testa.

Non è assolutamente colpa sua, la colpa non è nostra, ma di Nikki. Mi sarei aspettata di tutto, ma non questo. Anche lei ha mentito a Ian, eppure noi non abbiamo fatto nulla, non abbiamo detto nulla a nessuno, per il bene di tutti. Lei, invece, ha colto l’occasione per fare la vittima.

 

“Non è assolutamente colpa tua, Ian!”- gli dico e prendo il suo viso tra le mie mani. -“Tu non c’entri assolutamente nulla. Hai fatto del tuo meglio, non avresti potuto fare nient’altro. Sei stato fantastico a gestire tutto questo, ora dobbiamo solo… Affrontarlo insieme, okay?”

“Affronteremo sempre tutto insieme, non ti lascerò mai affrontare niente da sola.”- rimarca lui.

“Lo so, quindi non sentirti in colpa.”- gli dico.

 

Mi da un bacio leggero sulle labbra in risposta.

Il mio umore è migliorato un po’, grazie a lui. Sono arrabbiata, confusa e sconvolta da tutto questo, molto probabilmente ci vorrà un po’, ma non ho paura di affrontare tutto questo perché ho Ian al mio fianco. Cosa potrebbe accaderci ancora di peggio?

 

“Cosa facciamo?”- gli domando piano.

“Per prima cosa finiamo la nostra serata, lasciando tutto questo fuori dalla nostra vita. Tu ora ti farai una doccia rilassante, io andrò giù a preparare la cena con i bambini, poi, una volta, finito mi laverò e mangeremo tutti insieme. Trascorreremo una serata in famiglia, come ieri, a guardare cartoni animati o un film, come piace ai bambini, e dopo questo penseremo a cosa fare, va bene? Non dobbiamo lasciare che gli altri ci condizionino, noi sappiamo come sono andate le cose e siamo noi a viverle, non gli altri. Twitter, Facebook e Instagram lasciamoli a domani.”- mi dice.

 

Il suo tono mi rassicura e annuisco, più tranquilla di prima. Ian ha ragione, siamo noi a vivere questa storia e solo noi sappiamo cos’è realmente accaduto.

Mi tocca una guancia, facendomi sorridere.

 

“Ecco, mi piaci molto di più quando sorridi. Non voglio vederti triste per questo, okay? Prima o poi sarebbe dovuto venire fuori, ora dobbiamo imparare a gestirlo.”- mi dice ed io gli sorrido apertamente, per poi baciarlo di slancio, facendogli sentire tutta la mia gratitudine.




























 

 

                                                                    * * *

 
































 

“Joseph, tesoro, vieni qui.”- chiamo mio figlio che si sta alzando dalla tavola. 

“Cosa c’è, mamma?”- mi domanda lui.

 

Afferro una salvietta e gli pulisco la bocca. Se Stefan ha preso da me l’amore per il cibo, Joseph è in grado di sporcarsi ovunque mentre mangia, come il padre. 

 

“Ecco, ora puoi andare.”- gli sorrido dolcemente, non prima di avergli appoggiato un bacio sulla fronte.

“Grazie mamma.”- mi dice lui riconoscente, per poi correre dietro al fratello.

 

A metà strada si blocca, poi si volta verso di me.

 

“Mamma, dopo possiamo mangiare il gelato?”- mi domanda.

 

Noi non abbiamo del gelato.

 

“Non penso che ci sia del gelato.”- gli rispondo.

“Papà, hai detto che avremmo mangiato il gelato.”- ribatte Joseph rivolto verso Ian.

 

Mi volto verso Ian inclinando la testa.

Abbiamo del gelato?

 

“Certo che ve l’ho detto e manterrò la promessa.”- gli risponde Ian sorridendo.

“Abbiamo del gelato?”- gli domando scettica. -“Io e te siamo qui da giorni e vengo a scoprire solo ora che abbiamo del gelato?”

 

Ian ridacchia divertito, per poi alzarsi dalla tavola. Mi lascia una carezza tra i capelli, poi apre il freezer e tira fuori due vaschette di gelato.

 

“Me ne ero dimenticato.”- mi dice con sguardo colpevole. -“Non me lo sarei mai ricordato se i bambini non lo avessero notato prima.”

“Devo ringraziare i bambini, dunque?”- gli domando.

Gelato? Dov’è il gelato? Anche io voglio il gelato!”- interviene Stefan saltando giù dal divano.

“Alla buon ora, Stefan!”- ridacchia Ian, per poi appoggiare una vaschetta di gelato sul tavolo, mentre l’altra la porge a me. -“Ti ho presto menta e cioccolato, il tuo preferito. Mi perdoni per essermelo dimenticato?”

 

Come posso non perdonarlo mentre mi sta offrendo un’intera vasca di gelato?

Annuisco sorridendo e afferro la vaschetta, per poi allungarmi ad aprire il cassetto prendendo quattro cucchiai. 

 

“Papà, abbiamo anche noi una vaschetta di gelato?”- gli domanda Stefan facendogli gli occhi dolci.

“Questa. Ci sono pistacchio e cioccolato, mi avevate detto che vi piacciono.”- gli risponde Ian.

“Quindi non abbiamo una vaschetta di gelato per noi?”- domanda Joseph.

“Non potete mangiare una vaschetta di gelato intera.”- cerca di farli ragionare Ian. -“Vi verrà mal di pancia.”

“Ma anche alla mamma verrà mal di pancia.”- ci fa notare Stefan.

“Forza, potrei condividere un po’ del mio gelato con voi, insieme ai vostri gusti.”- dico loro.

 

Alla fine io e Joseph condividiamo la mia vaschetta di gelato, mentre Stefan e Ian condividono l’altra. 

E riusciamo perfino a dimenticare per un po’ che tutto il resto del mondo sa dei bambini, ma entrambi sappiamo che bisogna fare qualcosa, e anche alla svelta, perché non ci lasceranno mai un attimo di pace.

 

 

__________________________________________________________________
 

*Per chi non lo sapesse, la moglie di Ian ha recitato in Twilight, facendo la parte di Rosalie Hale in Cullen.

 

Buon inizio di settimana a tutte, eccomi qui con il trentaquattresimo capitolo :)

Voglio avvisare che, da mercoledì, parto, quindi non avrete aggiornamenti, in tutte le storie, per circa una settimana, più o meno.

Capitolo con un punto di svolta, a differenza degli altri. Molte di voi magari avranno pensato che mi fossi dimenticata di questo argomento o che non avessi intenzione di trattarlo, ma aspettavo il momento “giusto” per tirarlo fuori.

Tutto il mondo sa che Ian e Nina hanno due bambini, avuti otto anni prima e di cui hanno nascosto ogni traccia per molto tempo. Ora, senza nessun tipo di dichiarazione da parte loro, è stato rivelato al mondo intero la loro esistenza e chi, meglio di Nikki, poteva farlo? L’unica a sapere, a parte i familiari, della loro esistenza e l’unica che poteva, in qualche modo, trarne vantaggio. I due, Ian e Nina, ora sono amareggiati, confusi e spaventati, in particolare modo la seconda, non per loro, ma per i bambini. Ogni giorno i bambini di attori vengono visti in giro, ma qui, come potrete ben capire, la situazione è completamente diversa. I gemelli sono stati tenuti nascosti al mondo per più di otto anni e ora sono stati catapultati in qualcosa più grande di loro e sappiamo tutti come può essere cattivo il mondo dello spettacolo. Ma, dopotutto, sono Ian e Nina, affronteranno, seppur con difficoltà, anche questo.

Ringrazio le tre ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo e, ahimè, siamo diminuite invece di aumentare, ma pazienza, continuerò a fare quello che ho sempre fatto per chi c’è :)

Alla prossima <3

  
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