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Autore: MissCadaverous    12/07/2016    3 recensioni
Con coraggio e una ' bella faccia tosta' vengo qui per smontare un po' le vostre fantasie e creare qualcosa di insolito ma pur sempre affascinante con questa raccolta di one shots e flashfics su Raven e Robin cronologicamente ambientate dopo Birthmark
[Robin-Raven] e accenni di [Starfire-Cyborg] e [BB-Terra].
I suoi demoni erano riusciti a prenderla, ancora una volta, e ora se ne stavano impossessando. I suoi occhi diventavano sempre più rossi , bruciando d'odio qualsiasi cosa guardasse, lui compreso e Robin si sentì per la prima volta spaventato.L'autocontrollo di Raven svaniva visibilmente mentre la ragazza cercava di resistere, invano. Si. Aveva paura di lei, ma non si sarebbe mosso di un centimetro.
< < Lasciami vedere chi sei Raven. Lasciami vedere cosa sei, lasciami vedere il peggio di te > >
ci fu un secondo di silenzio < < e poi lasciami amarti comunque > > aggiunse.
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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7.

L'incubo aveva scosso Raven così tanto da svegliarla completamente di soprassalto.
Era balzata in piedi, davanti al letto in posizione di difesa contro i grossi demoni che aveva sognato. Era certa che uno di loro avesse urlato, un urlo gutturale, brutale e spaventoso.

Ma intorno a lei c'era solo buio.
E silenzio.
Soprattutto silenzio.
Un silenzio che cercò di godere fino a collegare il suo cervello totalmente alla realità, dimenticando il sogno e calmandosi.

Non c'era nessuno là fuori. Se lo ripeteva continuamente mentre la paura s'impossessava di lei, il sentimento familiare del panico divorandola.
Prese il suo mantello e avvolgendosi in esso come per proteggersi, uscì dalla sua stanza avviandosi verso la camera principale.

A più o meno metà dell'atrio percorso lo sentì ancora, lo stesso demone del suo sogno emettendo un gemito straziante. Raven si guardò intorno, spaventata. Non veniva da lì perciò proseguì fino alla fine dell'atrio,lo oltrepassò e si avviò verso l'altra metà della torre.

Più si avvicinava più lo sentiva chiaramente , qualsiasi cosa facesse quel rumore era sempre più vicina a lei e lei gli andava incontro, coscientemente.

Verificò le stanze di Cyborg e Starfire, ma i due stavano dormendo tranquillamente indisturbati e per un attimo ebbe l'impressione che i rumori erano solo nella sua testa.
Ma poi sentì ancora.
Dalla stanza di Robin, da lì proveniva tutto.
Corse fino alla sua porta e l'apri di scatto.Balzò dentro e access la luce.
Se qualcuno avesse attaccato Robin durante il sonno...

Ma appena la stanza di Robin si presentò,illuminata ai suoi occhi, Raven si rilassò un po'

<< Robin svegliati > > Il suo tono era calmo e impersonale. Parzialmente perché ora lo spavento era sparito.
Robin stava avendo un incubo e per questo continuava a gemere e ringhiare nel sonno. I suoni non erano neanche così forti come lei li aveva sentiti, ma erano sembrati così perché probabilmente il suo legame telepatico con Robin li aveva intensificati.

< < Robin > >
Lo scosse un paio di volte finché quest'ultimo aprì un occhio

< < Dio mio Slade era ritornato e stava... >>

<< Calmo , calmo. É stato solo un sogno > >
Raven lo interruppe , abbracciandolo per tranquillizzarlo.
Rimasero in quella posizione per qualche attimo, finché il respiro di Robin tornò regolare e sentì la testa più leggera.

<< Che ore sono ? > > domandò curioso

< < Non ne ho idea, mi sono svegliata ad un tratto e i miei sensi mi hanno portata qui > >

Robin la guardò con aria interrogativa. < < Ti ho svegliato dall'altra parte della torre? > >

< < Non letteralmente. Credo che sia colpa della connessione mentale che ho con voi. Vi sento...se riesci a capire > >

< < Si...Grazie comunque > > la sua voce mascherava perfettamente il fatto che non avesse capito esattamente tutto.
Robin sorrise rivolgendo un'occhiata grata all'amica , che lei ricambiò sinceramente.
Ci fu un momento di silenzio imbarazzante mentre i due si fissarono intimamente.

< < Ti va di restare? > > buttò Robin lì sul momento
Raven si ritirò un pochino, tornando alla sua posizione eretta e impersonale.

< < Non è una buona idea. Se qualcuno si sveglia prima di noi , ci toccano spiegazioni e motivazioni. > >

Robin abbassò lo sguardo rimpiangendo il momento in cui aveva buttato lì una proposta del genere.
< < Hai ragione Raven > > sentì lui stesso il rimpianto e la delusione nella sua voce < < grazie > > aggiunse, questa volta più deciso e meno trasparente, si tirò le coperte adosso e si sdraiò.

< < Meglio che torniamo entrambi a dormire > >

Raven si avvicinò alla porta sentendosi quasi invitata ad uscire dai gesti di Robin, spense la luce della stanza ed uscì nel buio del corridoio.

< < Buona notte Robin > >

< < Buona notte Raven > >

*

Ma tornata nella sua stanza Raven non riuscì a prendere sonno, muovendosi da una parte all'altra e cambiando posizione continuamente.
Qualcosa dentro di sé le diceva che neanche Robin era riuscito ad addormentarsi e seppur nella propria coscienza ammise che le dispiaceva aver rifiutato la sua proposta, non trovò il coraggio di tornare da lui.

Anzi non doveva. Perché avrebbe dovuto?
Avevano entrambi avuto un incubo. Non erano più bambini e potevano benissimo riprendere sonno senza qualcuno accoccolato insieme a loro. Sì. Esattamente.
Cosa le stava succedendo?

   
 
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