PROLOGO

Io ero li e non potevo fare nulla...mia zia la stava torturando, “mudblood” le stava scrivendo...inciso sulla pelle e io avrei dovuto esserne felice, ma non lo ero...non riuscivo a muovermi a dire una sola parola, avrei voluto aiutarla, salvarla, ma ero come paralizzato dalla paura, il solito vigliacco! Non passava giorno senza che il primo incontro con Harry Potter non mi ruotasse in testa, il ricordo di un bambino in cerca di approvazione e dello sguardo sprezzante che lei e Whesley mi avevano inviato...tutto era chiaro nella mia testa, era stata colpa mia, forse dovevo capirlo da subito quanto folli fossero i piani della mia famiglia, eppure l’unica cosa sensata che ero riuscito a fare era far finta di non riconoscere Harry, sarebbe bastato?

Lei urlava e piangeva e il mio cuore si era stretto come in un pugno.

Non avevo mai amato particolarmente quella ragazza, troppo supponente, troppo fiera...eppure non riuscivo ad accettare che questa fosse la sua fine. Mia coetanea eppure con una vita così diversa., mi sentivo terribilmente in colpa e dovevo far qualcosa...volevo far qualcosa!

Lei aveva smesso di urlare, i suoi occhi mi fissavano gelidi e spenti...speravo non cedesse allo sconforto...l’avrei aiutata, a costo di perdere la mia famiglia, avrei fatto una scelta diversa e forse sarebbe stato diverso anche il mio futuro.

Mi sganciai dalla presa di mia madre, non ero l’unico in quella stanza che avrebbe potuto smaterializzarsi dal manor ma di certo l’unico con l’intenzione di farlo! Credo di aver azzerato le distanze dalla mezzosangue in meno di due secondi, mi abbassai le presi la mano e pensai al luogo più assurdo che mi venne in mente, un luogo in cui ero certo che non mi avrebbero mai trovato...la portai in Italia in un paesino al mare in cui ero stato moltissimi anni prima aiutato da un amico che come me voleva sfidare le leggi di famiglia “ non si frequentano luoghi babbani Draco, tu sei superiore a loro ” , solo Zabini aveva capito quanto volessi evadere da quella prigione dorata e per questo mi portò li...in pochi secondi per un pomeriggio intero, solo per vedere cosa fosse quel mare azzurro di cui alcuni mezzosangue parlavano a scuola e che io non avevo mai potuto vedere.

Tutto si svolse con estrema velocità, la lasciai li confusa e spaventata dicendole solo di stare calma che avrei sistemato tutto, ancora non so perchè si fidò di me quel giorno, eppure al mio ritorno la trovai lì...ero corso indietro a prendere i due pezzi mancanti del trio, li avevo salvati tutti e in quel preciso istante realizzai che non avevo un posto dove andare,...odiato da tutti, dai “buoni” ed ora anche dai “cattivi”.

<< Malfoy cosa...come...perchè? >>Harry era sorpreso e diffidente, era salvo eppure davanti a lui c’era Draco Malfoy, una delle persone più detestabili dell’intera scuola, averlo lì non aveva senso eppure era reale.

Hermione accucciata in un angolo della spiaggia non diceva una parola, stringeva un fiore tra le mani, ancora scossa dalle torture fissava l’orizzonte priva di vitalità e Ron cercava di consolarla, la stringeva ma lei non reagiva, finchè non si alzò e avvicinandosi a Draco gli porse tra le mani un’orchidea che aveva preso da un giardino accanto quando erano arrivati qualche minuto prima : << Grazie >> . fu l’unica cosa che disse, poi prese la bacchetta, si strofinò gli occhi e si rivolse ad Harry e Ron << abbiamo una guerra da combattere...non perdiamo altro tempo >>.

Questi sono gli ultimi ricordi che ho di lei...di loro! Quello che successe dopo è di conoscenza comune... rifiutato da entrambe le fazioni mi rivolsi all’unico che potesse aiutarmi Severus Piton, purtroppo non riuscii a salvarlo ma oggi dopo 10 anni dalla fine di quella stupida guerra, posso solo ringraziarlo per aver chiarito la mia e la sua posizione con il ministero e con Harry Potter prima che Voldemort decidesse di ucciderlo. Il manor e tutto ciò che resta dei Malfoy mi appartiene e nessuno mi guarda più con cattiveria o supponenza...anche se il mio terrore è che oggi lo faccia lei.

Al ministero serve un pozionista e il mio nuovo lavoro prevede una collaborazione proprio con le ultime persone che vorrei avere accanto...i famosi tre eroi...posso solo sperare che non abbiano dimenticato il mio gesto.