Capitolo 15
(Pov Axel)
Mi ero gettato letteralmente in mare provocando una serie di
schizzi talmente alti che Kurasa fu costretto ad allontanarsi
per non finire sommerso.
-Alla faccia che stavi male- rise il demone mentre io riemergevo
un po' imbarazzato.
Lui entrò in acqua e mi schizzò appena e io risposi con schizzi
ancora più alti, risimo tanto in quel momento e per un attimo
mi sembrò che la battaglia contro mia sorella non fosse che
un ricordo sfuocato, ma sapevo che non era così, ma almeno
volevo non pensarci per un po'.
Uscimmo dall'acqua e io mi sdraiai al sole
-Non mi avevi detto che venivamo qui- dichiarai
-Se lo avessi fatto che sorpresa sarebbe stata?- rise di
gusto Kurasa.
Era raro vederci ridere così, ormai non ricordavo più come
fare, un brivido mi corse lungo la schiena ma non lo detti
a vedere.
-Sai cosa c'è angioletto? Tu pensi troppo- Kurasa mi
distolse dai miei pensieri sulla guerra con un affermazione
verissima. Pensavo troppo si e questo mi impediva molte
volte di apprezzare i momenti sereni quando c'erano e
questi erano rari.
-Hai ragione- dichiarai scompigliandogli i capelli e lui
rispose buttandomi giù e bloccandomi i polsi per farmi
stare fermo sotto di lui.
-Adesso liberati se ci riesci- mi sfidò lui a pochi centrimetri
dal mio viso mentre tentavo di eludere la presa ferrea sui
miei polsi. Dopo diversi tentativi dichiarai forfait e lui
sorrise per la piccola vittoria che si era guadagnato.
-Ti arrendi piccolo?- mi chiese ridacchiando facendo
finta di non aver capito che mi arrendevo.
-Si mi arrendo- sbuffai mentre lui mi baciava il
collo all'altezza del marchio e sussultai appena
quando mordicchiò proprio quel punto.
-Te l'avevo detto che non mi avresti battuto- rise
ancora al mio orecchio.
-Sei scorretto però-
-Oh si certo-
Mi baciò di nuovo lasciandomi senza fiato.
Una cosa che posso dire con certezza di destare è il
sentirmi fragile davanti agli altri, peccato che con
Kurasa mi sentivo fragile sempre perchè lui sembrava
sapermi leggere dentro anche quando tentavo di
nascondere quello che provavo.
Non che io fossi mai stato un tipo difficile da capire
ma in quei momenti avrei tanto voluto riuscire a
nascondere i miei sentimenti dietro una maschera
di freddezza.