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Autore: AllisonHermioneEverdeen    14/07/2016    1 recensioni
[ seguito di " Life Unexpected " ]
A Charlie piace la sua vita a Malibu, tra un consiglio a Pepper su come sopportare suo padre e una telefonata al Capitano per la ricerca di Bucky. Finalmente pensa di aver raddrizzato la sua vita.
Ma se ti chiami Charlotte Stark, i guai ti vengono a cercare! La tranquillità che ha finalmente ottenuto dopo i fatti di Washington si rivela essere solo la pace prima della tempesta.
E i conti in sospeso che ha lasciato in un vecchio edificio abbandonato dei confini di Washington torneranno a perseguitarla.
[ aggiunto capitolo undici al posto dell'avviso! ]
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Not an ordinary life'
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Capitolo due

Crystal sembrava quasi " spaventata " di vederla lì, aveva gli occhi lucidi, lo poteva vedere anche a quella distanza. La donna fece un passo avanti, cauta, verso di lei, e Charlie indietreggiò: c'erano almeno dieci metri di distanza tra le due, ma la ragazza non voleva rischiare. Crystal si fermò, poi distolse lo sguardo dagli occhi della figlia, rompendo l'incanto, guardandosi intorno, e parve spaventata da qualcosa a destra di Charlie. Questa si voltò, tenendo d'occhio la madre con la coda dell'occhio, e vide degli uomini che stavano entrando nella piazzetta. Da come li guardava Crystal, spostando lo sguardo da lei a loro, Charlie non ci mise molto tempo per collegare i pezzi: l'HYDRA. Credeva di averla distrutta a Washington ma, come aveva detto Fury, c'erano ancora delle "teste" in giro. Già una volta sua madre si era alleata con loro per trovarla, Charlie non si stupì più di tanto che fosse ricaduta nelle vecchie abitudini. Rientrò lentamente nel ristorante, cercando di non dare nell'occhio, ma uno degli agenti la vide e la riconobbe ( essere un bersaglio del Soldato d'Inverno doveva averla resa molto popolare tra gli agenti dell'HYDRA! ), così la ragazza si voltò e cominciò a correre veloce verso l'uscita sul retro che aveva adocchiato prima. Sentì di sfuggita Crystal urlare qualcosa agli uomini, poi aprì la porta e corse fuori. Afferrò la pistola che aveva nella borsetta ( grazie papà! ) e la impugnò, continuando a correre. Forse Tony aveva ragione quando per scherzo diceva di doverla segregare in casa: a quanto pare Charlie attirava i guai come una calamita!
Corse per la vicolo, sbucando in una via principale. Non stette molto a guardare da che parte andare: girò a destra, continundo a correre. Arrivò sulla costa e imboccò un sentierino di pietra che portava ad uno dei cosidetti " templi stregati ". Si voltò per vedere se ancora la stavano inseguendo: purtroppo si! Riusciva a vedere gli agenti correre tra la folla, tenendola d'occhio. Uno era già a pochi metri da lei, le sparò due colpi, la ragazza si gettò a terra dietro ad una panchina di pietra, caricando la pistola. Restò in ascolto: silenzio. Si azzardò a gettare uno sguardo sopra la panchina; fece appena in tempo a vedere la figura dei tre agenti che l'avevano seguita, poi dovette rigettarsi a terra, i sibili dei proiettili sopra di lei. Le mani le sudavano: non si sarebbe mai abituata a quelle situazioni! Fece un repiro profondo, si affacciò velocemente e sparò ad uno dei tre... lo colpì! Certo, lo prese al ginocchio, e solo di striscio, ma per lei era una grande soddisfazione vedere che le ore passate a sparare contro degli innocenti barattoli erano servite a qualcosa!
L'agente imprecò, poi caricò anche lui la pistola. Charlie si preparò a sentire gli spari, ma non arrivarono: sentì piuttosto dei gemiti, pugni, calci, urla... Si affacciò: la bionda e quell'uomo che le aveva parlato al ristorante stavano combattendo contro gli uomini dell'HYDRA! Purtroppo il terzo era sfuggito al loro controllo, ed ora incombeva sulla ragazza, pistola in mano. Charlie fece un calcio ruotato ( grazie Soldato d'Inverno! ) e la pistola finì per terra, ma non prima che avesse sparato il suo colpo: l'aveva presa di striscio alla spalla, ma bruciava da impazzire! Senza farsi scoraggiare, l'agente provò a colpirla con un pugno in faccia, ma la ragazza rotolò per terra, evitando per un pelo di essere colpita. Si rialzò, strigendo i denti, il sangue che colava dalla spalla, in posizione di difesa. Ripassò mentalmente tutte le mosse che aveva imparato nelle sue lezioni di autodifesa, ma era difficile mantenere la mente lucida con la ferita che bruciava in quel modo! E sicuramente l'agente era più bravo di lei. Purtroppo i suoi piani in queste situazioni di solito finivano con lei che se la dava a gambe, cosa non possibile in quella situazione.
Riuscì a parare i primi tre colpi ( due pugni ed un calcio ) ma il terzo calcio la colpì alle costole, e fu subito seguito da un pugno all'altezza della gola. Alla ragazza mancò il fiato, boccheggiò, la vista annebbiata ( non sapeva se dalle lacrime o dalla mancanza di ossigeno... probabilmente da entrambe! ) e cadde in ginocchio. Si prese un pugno in faccia che la mandò per terra. Stava giusto pensando: " ecco, è finita ", quando l'agente di fronte a lei gemette e cadde vicino a lei. La vista offuscata della ragazza le impedì di scorgere il suo salvatore, vedeva solo una macchia indistinta che la sovrastava.
- Ehi, respira, forza - la incoraggiò una voce femminile. L'effetto del colpo alla gola stava svanendo, per fortuna, così Charlie riprese fiato, asciugandosi gli occhi e mettendo a fuoco la figura di fronte a lei: era la ragazza bionda che aveva visto di sfuggita al ristorante. La guardava preoccupata, in ginocchio davanti a lei. Appena Charlie fu in grado di articolare delle parole di senso compiuto senza boccheggiare, la ringraziò. La ragazza sorrise, aiutandola ad alzarsi.
- Figurati - disse. Hunter ( così si chiamava l'uomo ) le raggiunse.
- Hei ragazzina, si può sapere perchè degli agenti dell'HYDRA ti stavano alle costole? - chiese, un po' sospettoso. La ragazza li scrutò: sapevano dell'HYDRA?
- Voi... siete ex agenti dello SHIELD? - chiese.
- Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda - la rimbeccò Hunter. Lei sbuffò, incrociando le braccia al petto.
- Sentite, grazie per avermi salvato la vita, davvero, ma io sono venuta qui per una vacanza, e non per raccontare i fatti miei a due sconosciuti incontrati per caso - affermò. Di certo non poteva andare a sbandierare ai quattro venti che suo padre era Tony Stark e che, stando alle parole di sua madre, non era del tutto umana!
- Hei ragazzina, calmati! Siamo dalla stessa parte! - disse Hunter. Lei li scrutò.
- Ma davvero, Mister Muscolo? Scusa se non mi fido sulla parola - ribattè.
- Ok, ok, calmiamoci - intervenne la ragazza bionda.
- Bobbi... - cominciò Hunter, ma un'occhiata della ragazza lo zittì.
- Allora, io mi chiamo Bobbi e lui è Hunter, io sono una ex agente dello SHIELD, lui è un ex mercenario - spiegò Bobbi. Charlie annuì, rilassandosi leggermente. - Tu invece chi sei? - continuò Bobbi.
- Charlotte, ma potete chiamarmi, Charlie... ed ora scusatemi, ma una vacanza mi aspetta - affermò la ragazza. Bobbi la bloccò.
- Ci sono almeno duecento agenti dell'HYDRA a Porto Rico, come pensi di evitarli? - chiese. Charlie la guardò confusa.
- Duecento agenti?? - esclamò. - Come... come lo sai? - chiese poi.
- Perchè sei un loro bersaglio? - insistè Hunter.
- Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda - lo rimbeccò, con un ghigno divertito, Charlie. Si vedeva che lui si trava trattenendo dallo strangolarla. Degli spari risuonarono nell'aria, i tre si voltarono la fine del vialetto: cinque agenti dell'HYDRA stavano correndo verso di loro.
- Adesso si scappa, dopo si litiga! - affermò Bobbi, e i tre si misero a correre. Hunter e Bobbi non capivano come una ragazzina potesse essere così importante per l'HYDRA.. insomma, a guardarla sembrava una semplice ragazza in vacanza a Porto Rico!
- Giù! - ordinò Hunter; i tre si buttarono a terra, rotolando dietro ad un muretto. Sentirono gli agenti dell'HYDRA correre... e superarli. Sospirarono di sollievo, rialzandosi cauti.
- Ok, adesso ci devi delle spiegazioni - affermò Bobbi. Prima che Charlie potesse rispondere qualcosa, il telefono di Hunter squillò. Lui rispose.
- Si?... Si, ha ragione, arriviamo.. c'è stato un... imprevisto... Si, si... eccoci - disse, poi chiuse la chiamata.
- Coulson ci ricorda che siamo qui per un motivo - affermò. Bobbi annuì, voltandosi verso Charlie, ma la ragazza era paralizzata: Hunter aveva detto... Coulson??
- Ti senti bene? - chiese Bobbi.
- Coulson... Coulson è un agente morto... - sussurrò Charlie. Hunter capì di aver appena combinato un casino, ma uno di quelli che è una catastrofe mondiale!
Bobbi lo fulminò con lo sguardo ( o meglio, gli promise una morte lenta e dolorosa! ), poi tornò a rivolgersi a Charlie.
- Facciamo così: vieni con noi, e ti spiegheremo tutto... ma anche tu ricambierai il favore - disse. La ragazza li guardò: non si fidava di loro, ma d'altronde le avevano salvato la vita due volte! E poi, se avevano detto la verità sull'HYDRA, non sarebbe riuscita a tornare all'hotel! " Forza Charlie, prendere o lasciare ". Con un sospiro, annuì.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Scusatemi per il ritardo, ho avuto da fare dalla mattina alla sera ( letteralmente! ) e non sono più riuscita a dedicarmi allo scrivere... ma adesso ecco il terzo capitolo, e spero vi piaccia, perchè ci ho messo tre sere a completarlo!
Grazie a Rosa_puffetta_stelina ( alias Rosy ;D ) per la sua recensione, spero di essermi fatta perdonare per il ritardo!
A presto ( stavolta si spera sul serio! )
AllisonHermioneEverdeen

   
 
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