Era
seduto ad un tavolo del Red’s Pub,da solo, e non faceva altro che pensare e
ripensare alle parole dette da lei quel pomeriggio …. “forse ha ragione …” ….. ecco i suoi pensieri, nonché i suoi “migliori amici” che
cominciavano a correre confusamente nella sua mente, non riusciva a darsi pace
… perché ? …. Era stato con qualche ragazza prima di lei ma con nessuna aveva
avuto di questi problemi, nessuna di loro era riuscita a farlo tormentare così,
non aveva mai pensato così intensamente ad una ragazza ….. provava sentimenti nuovi, attrazioni inconsulte per
lei … Julia ! …Julia lo stava cambiando dentro, come il
vento corrode le rocce che, per quanto dure, non riescono a vincere l’azione
corrosiva degli agenti atmosferici, finendo così per erodersi …. Davanti al suo cuore c’era
un muro di pietra che si stava tramutando in sabbia, all’inizio provoca dolore
ma…. Forse questo dolore è inutile ! forse quel vento che
ora soffia incessantemente domani non ci sarà più e rimarrà solo il ricordo non
troppo nitido di momenti felici !
Duncan si convinse che sarebbe finita così, che
domani svegliandosi non avrebbe pensato a lei, che quelle forti emozioni
sarebbero scomparse perché lui voleva così e la sua mente poteva controllare il
suo cuore … si alzò e se ne andò camminando
per le vie del Moon Light District senza nemmeno immagine quanto si stesse
sbagliando ……
La
notte passò veloce e il mattino seguente andò in piscina con la convinzione che
fosse tutto dimenticato come un graffio che si rimargina velocemente ma, quando
fu lì guardò istintivamente nel bar e la vide … sedeva comodamente con il
cappello calato sugli occhi mentre Andrea serviva un cliente insistente … forse
non era proprio un graffio, forse era qualcosa di più profondo … distolse lo
sguardo e si costrinse a non pensarci !
Dopo
pochi minuti si ritrovò ad osservarla da sotto gli occhiali, era più forte di
lui !!!
All’improvviso
il vento che soffiava nel suo cuore svanì senza lasciare traccia a al suo posto
senti una pioggia fitta …. Il cuore gli sussultò, non sapeva neanche lui il
perché ma vedendola abbracciare e baciare sulla guancia quel ragazzo moro e
alto si sentì precipitare in un baratro ….
J –
ciao Marco !!!
M –
come stai ?
J –
diciamo bene !
Era
stranamente allegra, fino a pochi minuti prima si sentiva a pezzi con la mente
offuscata dai troppi pensieri ma ora si sentiva bene …
J –
che ci fai qui ?
M –
ho una sorpresa per te !
Prese
il portafoglio e ne estrasse un foglio lungo e rettangolare poi glielo mise
davanti agli occhi ….
M –
era la mia sorellina a volere andare in giro per l’Europa?
J - …. Wow …. Non è possibile !!!!
M –
possibilissimo !
Era
un biglietto di andata e ritorno per una qualsiasi località !!!!
M –
con questo parti dopodomani e torni quando ti pare … è valido per un anno !!! e
puoi andare dove vuoi quando vuoi !!!
J –
sei il fratellone più pazzo che si possa avere !
M –
fratellone … ho solo tre anni in più !!!! mi raccomando goditi la vacanza e se
sei furba utilizza tutto l’anno di validità del biglietto !
J –
ma come l’hai avuto ?
M –
l’ho avuto ! ….. non l’ho rubato stai
tranquilla !!!
Risero
entrambi … Julia si era completamente dimenticata dei problemi che
l’affliggevano
Dall’altro
lato della piscina invece il vuoto s’impadronì di Duncan …. Chi era quello? E
perché con lui Julia era così solare ? ….
Dubbi
su dubbi si accavallarono in lui ………
Che
sono i dubbi ? sono domande a cui non si sanno dare delle risposte che in certi
momenti ti invadono e tu non puoi fare nulla se non ascoltarli. In certe
occasioni li potresti anche sconfiggere, basterebbe esporli e forse qualcuno
saprà darti delle risposte, ma a questi dubbi si aggiunge la paura di una
risposta sbagliata che avresti preferito non sentire così ti penti e subito
dopo altri dubbi ti assillano …
Quella
mattina di fine agosto Julia si presentò in piscina con jeans lunghi e larghi,
una maglietta bianca, un giacchetto di jeans sotto braccio e occhiali da sole
…. Scese le scale e quando arrivò al bar sfoggiò uno dei suoi rari sorrisi …
J –
buongiorno !!!
A –
sei pronta ?
J –
si, sono passata a salutare !!!
A –
bene allora ci vediamo la prossima estate !!!
J –
e già !
Si
abbracciarono da buoni amici e si diedero un bacio sulla guancia, scese Sandro
e la scena si ripeté poi decise di andare a salutare il piccolo Matteo, in
fondo gli si era affezionata ! camminò adagiò per il bordo piscina tirandosi su
i pantaloni per evitare di bagnarli e passò davanti a loro senza provare
emozioni …
J –
ciao Matteo !!!!
L’abbracciò
stretto e gli sorrise ….
M –
dove vai ?
J –
parto, vado a fare un lungo viaggio !
M –
e quando torni ?
J –
la prossima estate, piccolo ! prometto
che ti porterò un regalo ok ?
Al
principio il bimbo le sorrise poi cominciò a piangere …
J –
ehi che fai ?! non devi piangere per queste sciocchezze !!! sei un ometto e gli ometti non piangono !
Gli
fece un occhiolino affettuoso e Matteo si asciugò gli occhi e le diede un bacio
sulla guancia con le labbra bagnate dalle lacrime … Julia salutò anche i suoi
genitori poi ripercorse il bordo piscina per andarsene definitivamente ….
L –
la lasci andare via così ?
D –
che dovrei fare …
L –
avresti anche potuto salutarla …
D –
Lee lasciami perdere ! tanto non mi importa niente di lei !!!
L’amico
inarcò le sopracciglia ma decise di troncare lì il discorso ….
Le nuvole passavano davanti ai suoi occhi e
circondavano l’aereo come in un mare bianco e spumoso …. “ non l’ho salutato
…!” Julia decise di non starci a
pensare, tanto ormai quel che era stato era stato …. E si convinse che avrebbe dimenticato
facilmente quell’unico bacio, quell’abbraccio, il suo sorriso, i suoi occhi
profondamente celesti, quel palpito veloce e silenzioso che aveva provato
quando le aveva allacciato la maglietta sfiorandole la schiena, tutti quei
momenti in cui, per lui, aveva sospirato ….
…..
l’avrebbe dimenticato presto….. quella calda e solitaria lacrima che adesso le
sfiorava il viso sarebbe stata come la parola fine di un libro mai iniziato ….
D –
mi dai una bacardi al lime ?
Il
suo tono era vuoto e i suoi occhi privi di luce …
A –
senti non so cosa sia successo… posso solo dirti che da quando ti conosce è
diversa ...
D –
non credo le importi molto di me …
A –
ormai ho imparato a capirla e ti assicuro che le importa di te !
D –
tanto ormai è partita con quello !
A –
chi ? ma guarda che era suo fratello !!! comunque è vero … ormai è partita !!!
Uno
dei suoi dubbi sparì ma tanto erano troppi per poterli cancellare così …. Ormai
era partita e doveva farsene una ragione … non l’aveva salutata e doveva
farsene una ragione … avrebbe dimenticato presto quell’unico bacio,
quell’abbraccio, il suo sorriso raro quanto dolce, i suoi occhi impenetrabili,
quella strana sensazione che aveva provato sfiorandole la schiena per
allacciarle la maglietta …. L’avrebbe dimenticata presto …… sotto gli occhiali
scuri si formò una lacrima che non gli rigò il viso solo perché la bloccò sul
nascere …