Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: QueenVLondon    17/07/2016    1 recensioni
Quando a Sarah viene affidata un’intervista con George Wellington, uno dei suoi attori preferiti da sempre, la ragazza non riesce a credere alla propria fortuna. Ma durante il loro primo incontro l’uomo si mostra totalmente diverso dall’idea che lei aveva costruito di lui e, dopo una serie di sfortunati eventi, Sarah sembra pronta a metterci una pietra sopra.
Tuttavia, cosa succederebbe se il fato decidesse di farli incontrare di nuovo? Sarah sarà capace di resistere al suo fascino e a non permettere a se stessa di lasciarsi coinvolgere da lui?
Dopotutto ogni sogno ha il suo prezzo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non aveva fantasticato a lungo su quel giorno e quando si svegliò quella mattina vicino alla sua amica Sam, Sarah impiegò un attimo a realizzare la ragione per cui Will non era accanto a lei.

Era il momento. 

Gli ultimi mesi erano stati più intensi di quanto non avrebbe mai potuto immaginare, ma sorprendentemente Margaret si era rivelata un supporto prezioso.

La signora, infatti, era abituata a organizzare banchetti e cerimonie di ogni tipo, per cui si era dimostrata grandiosa nell’aiutarla con i preparativi per le nozze. Cosa ancora più significativa, non avevano litigato neanche per la scelta delle bomboniere e la ragazza aveva dovuto ammettere che la futura suocera era davvero dotata di un gusto eccellente. 

Non aveva voluto un vero e proprio addio al nubilato, per cui alla fine si era limitata a cenare fuori con Sam e qualche altra amica. La serata era trascorsa piacevolmente e verso l’una tutte si erano congedate, lasciando lei e Sam da sole.

«Che programmi aveva Will stasera?», le aveva chiesto a un certo punto Sam.

«Un paio di suoi cugini volevano portarlo fuori», aveva risposto lei. «Credo ci fossero anche alcuni colleghi dell’ufficio».

Sam l’aveva fissata pensierosa.

«Fra i cugini ci sarà anche Peter?»

«Già, verrà con sua moglie», aveva dichiarato Sarah, sottolineando l’ultima parola.

«Peter si è sposato?!»

«Qualche mese fa». 

«Accidenti. Avresti anche potuto dirmelo, o avrebbe potuto farlo il tuo futuro maritino».

Sarah era scoppiata a ridere.

«Beh, è il tuo matrimonio, però questo non significa che io non possa svagarmi un po’», le aveva detto. «Mr Hollywood ci sarà?», le aveva domandato poco dopo.

«Non ne sono sicura», era stata costretta ad ammettere.

«Come mai? L’idea di vederti in abito bianco lo distrugge psicologicamente?»

Sarah rise di nuovo.

«No, sta girando a Toronto. Non sono sicura faccia in tempo, hanno un ordine del giorno molto fitto», le aveva spiegato.

Non era rimasta molto bene nell’apprendere quella notizia, però era contenta che le cose gli stessero andando bene. Se George non fosse stato presente al suo matrimonio le sarebbe dispiaciuto, ma avrebbero avuto modo di vedersi e raccontarsi le ultime novità subito dopo il suo viaggio di nozze.

Nonostante ciò non riusciva proprio a scacciare il sospetto che la ragione per la quale non ci sarebbe stato non aveva tanto a che fare con il suo lavoro, quanto con l’idea di trovarsi lì: in fondo erano trascorsi soltanto sette mesi dalla morte di Lindsay e Sarah era convinta che non volesse mettersi in una situazione che implicava abiti bianchi e damigelle.

Se anche non ci fosse stato non gliene avrebbe fatto una colpa. Aveva già dovuto affrontare troppo in quei pochi mesi, per non parlare del resto.

Da quello che le aveva detto era tornato a trovare suo padre a New York un paio di volte e i rapporti fra loro erano molto meno tesi che in passato.

Le piaceva pensare che fosse riuscito almeno a riavvicinarsi alla sua famiglia: meritava qualcuno che lo amasse anche se non era sicura che lui ne fosse conscio. Doveva davvero imparare a essere meno duro nel giudicarsi.

«Beh, così non correrai il rischio che apra improvvisamente la porta della chiesa e ti dichiari il suo amore, rovinando il tuo matrimonio!»

«Ti ricordo che saremo in un giardino», le aveva detto Sarah.

«Il senso non cambia», aveva affermato Sam con un’alzata di spalle.

«Perché siete tutti convinti che un uomo e una donna non possano semplicemente essere amici? Tu e Will lo siete».

«È vero, ma è diverso. Ci conosciamo da una vita! Siamo come fratello e sorella, tu e George… Non penso lui si consideri tuo fratello».

In realtà, fra lei e Will era accaduto qualcosa di più, ma era un avvenimento a cui entrambi non avevano dato importanza e non era necessario che Sarah ne fosse informata: in fondo era il primo anno di college e Will non la conosceva nemmeno.

Sarah aveva scosso leggermente la testa e aveva fatto cadere l’argomento.

Era inutile tentare di avere l’ultima parola con Sam ed era impossibile convincerla che fra lei e George non ci fosse nulla di più che una sincera amicizia. Forse era stata attratta da lui in passato, ma non era più quella persona e da quando l’aveva conosciuto meglio non aveva più pensato a lui in quella maniera.

Era convinta che George fosse un uomo meraviglioso, ma questo non voleva dire che sentisse qualcosa di più, o che lui provasse altro per lei.

Il suo telefono squillò. Era Will.

«Buongiorno», gli disse Sarah, tenendo la voce bassa per non svegliare Sam.

Poi si alzò e andò in cucina, chiudendosi dietro al porta.

«Credevo portasse sfortuna parlare con la sposa poco prima della cerimonia», osservò lei in tono ironico.

«Non ci ho mai creduto granché», le rispose tranquillo.

«Nemmeno io».

«Ti sei divertita ieri sera?»

«Oh, non immagini quanto!», esclamò lei.

«Ti prendi gioco di me, Miss Kant?»

«Assolutamente sì, Mr Turner», disse lei ed entrambi scoppiarono a ridere. «Temo che la mia damigella si sia svegliata. Inizia la tortura per essere presentabile», aggiunse poco dopo, sentendo dei rumori dalla stanza adiacente.

«Ricevuto», sussurrò lui. «Lo sai che ti preferisco senza niente addosso?»

«Ne avevo un vago sospetto».

«Beh, ora lo sai con certezza».

«Ti amo», gli disse prima di riattaccare.

«Ti amo anch’io. Ci vediamo fra poco».

«Non vedo l’ora», disse Sarah e Will seppe che era sincera.

Era il momento.

                                                                      ***

 
Aveva trascorso l’intero giorno precedente a domandarsi per quale razza di ragione avrebbe dovuto farsi questo.

A che pro assistere al matrimonio della donna che amava con un altro?

Doveva essere totalmente impazzito!

Era questo quello che si era ripetuto nelle ore di volo che lo separavano da Hartford. Non gli era mai piaciuto volare, preferiva di gran lunga tenere i piedi ben ancorati a terra, eppure quella notte non avrebbe desiderato altro che quel viaggio durasse il più a lungo possibile.

Quando aveva parlato con lei un paio di giorni prima aveva finto di essere più indaffarato di quanto non fosse.

È vero… Le aveva mentito, ma non poteva permettersi di confessarle quello che provava.

Stephen, che dormiva beato di fianco a lui, non aveva dato cenno di essersi accorto di nulla e l’attore ne era felice: mentire anche a lui sarebbe stato troppo difficile.

Probabilmente se non fosse stato presente, Sarah si sarebbe creata una propria motivazione riguardo alla sua assenza e di certo non sarebbe arrivata a capirne la vera ragione. Avrebbe veramente potuto essere oberato di lavoro, oppure fingere di non voler essere lì per quello che era successo a Lindsay.

Nessuno gliene avrebbe fatto una colpa, tuttavia… Lui avrebbe sempre conosciuto la verità.

Inoltre, Sarah c’era stata per lui e il minimo che potesse fare per ringraziarla era ingoiare il rospo ed essere felice per lei.

E lo era… davvero. Soltanto avrebbe desiderato che questo non implicasse mettere da parte i propri sentimenti.

In ogni caso, ormai aveva preso la sua decisione: sarebbe stato lì per lei e, dopo averla vista all’altare insieme a Will, avrebbe smesso di pensarla.

Sì, tutto andrà bene, pensò prima di chiudere gli occhi. 


Ciao!
Per prima cosa mi scuso per il ritardo nell'aggiornamento, ma non sono proprio riuscita ad accendere il pc questa settimana. 
Parlando del capitolo invece il tanto "temuto" momento è arrivato e ancora una volta Sam, seppur in tono scherzoso, esprime all'amica le sue perplessità riguardo al rapporto che la lega a George. Che tutti si siano accorti di qualcosa a parte lei? 
Sarah non sembra avere rimpensamenti, mentre George ha parecchie difficoltà a tenere per sé i suoi sentimenti anche se alla fine decide di presenziare alla cerimonia...
Come andranno le cose? George riuscirà a mantenere i suoi propositi? Sarah scoprirà mai ciò che c'è stato fra il suo fidanzato e la sua amica?
Lo scoprirete nel prossimo e ultimo capitolo, che come ho accennato non metterà del tutto la parola "fine" alle vicende dei nostri protagonisti, perché sto già lavorando al seguito. :)
Ringrazio tutti coloro che mi stanno leggendo e che si sono appassionati alla storia di questi personaggi a cui sono anch'io molto affezionata ormai. 
Sperando di non avere ulteriori imprevisti dovrei riuscire a postare l'epilogo giovedì prossimo, o al più tardi domenica prossima.
Baci
Vale
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: QueenVLondon