Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Giulia_a    18/07/2016    0 recensioni
ATTENZIONE:Scusate se ci sto mettendo tanto ad aggiornare ma sono all'ultimo anno di scuola e la maturità si avvicina quindi non ho molto tempo da dedicare alla scrittura. Perdonatemi se trovate eventuali errori o orrori ortografici ma provvederò a correggerli appena ho del tempo libero .
Vi lascio alla trama:
Charlotte è una principessa , amata dal popolo , dai genitori . Ma un po' fuori dal comune , diciamo che non segue mai il protocollo . Nonostante tutto sembra tutto perfetto giusto ?
Un ragazzo arriva nella sua vita e da quel momento tutto sembra cambiare , una minaccia arriva e rivoluziona tutto quanto.
Se credete che la vita di una principessa sia facile allora vi sbagliate di grosso.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Ribelli dici ? - Mattew cerca un conferma per quello che gli ho appena detto.
-Si ha detto di aver portato delle carte dei ribelli - ripeto - credo che ci fosse quello dentro la scatola che ha portato nell’ufficio mentre io uscivo- Mattew assume un’aria pensierosa . Dopo quello che ho sentito mi sono incuriosita e , una volta entrata in camera , gli ho riferito tutto. Mi sono cambiata mettendomi qualcosa di più comodo e mi sono seduta sul mio letto a gambe incrociate di fronte a Mattew , ora sto attendendo una risposta.
-Be … magari hai sentito male - dice tornando a guardarmi .
-No - scuoto la testa - sono sicura di quello che ho sentito. Parlavano dei ribelli , ma che io sappia non ci sono ribelli , giusto ? - chiedo per confermare le mie parole. Mattew, però , non risponde subito come mi aspettavo - ci sono dei ribelli ? - domando ancora.
Lui evita il mio sguardo ma risponde - questo lo dici tu - è evasivo ,troppo evasivo.
-Mattew dimmi la verità - mi alzo per raggiungerlo e mi posizione di fronte a lui - guardami - gli predo il volto con una mano e faccio in modo che mi guardi - ci sono ribelli nel regno ?
La risposta tarda ad arrivare e io cerco di concentrarmi su quello che potrebbe dire e ignorare il modo in cui mi sta guardando , con i suoi occhi azzurri , siamo molto vicini perchè sento il suo respiro unirsi con il mio.  -Mattew - lo richiamo per avere risposta ma lui non parla , mi fissa e basta.
 Per un attimo , uno solo , ho avuto la sensazione che si stesse avvicinando quanto basta per baciarmi ma invece si allontana e sfugge alla mia presa ma risponde - pochi , ma ci sono.

Rimango senza parole per qualche istante - credevo … credevo che i ribelli non ci fossero più dalla Guerra delle Guerre - dico quando riacquisto l’uso della parola.
-Infatti , ma con gli anni hanno creato dei gruppi all’insaputa del governo , ma tutto questo non dovrebbe interessarti - Mattew cerca di dissuadermi ma io sono convinta a volerne sapere di più.
-No , no si tratta del mio popolo e voglio sapere - affermo- ribelli - dico in un sussurro - com’è possibile che si siano nascosti? - chiedo incredula - I controlli nel regno sono molto severi , ma nessuno si è mai lamentato.
-Be …. con un po' di ingegno e di astuzia si può fare tutto - commenta Mattew , io mi sono seduta ma lui è ancora in piedi davanti a me - ascolta questa storia devi lasciarla stare , non è affar tutto Charlotte . Rischieresti solo di metterti in pericolo più di quanto tu già non lo sia. - dice ma si pente subito delle ultime parole.
-Cosa? Sono in pericolo ?
-Ignora le mie parole - dice frettoloso
-No - mi rialzo - ecco perchè la guardia del corpo , ecco perchè la sicurezza è aumentata , ecco perchè non posso uscire da palazzo , ed ecco perchè Jane non può venire -ragiono ad alta voce - tutto questo perchè sono in pericolo. Ma da cosa ?
-Dei ribelli - risponde alla mia domanda con un velocità che mi lascia interdetta , lo ha fatto senza esitare e mi guarda serio come non l’ho mia visto - ascolta - si avvicina di più - non cercare di sapere di più , ti basta sapere che sei al sicuro qui a palazzo. - mi posa le mani sulle braccia ma io le tolgo.
-No , no non è possibile , se si tratta di me ho diritto di sapere che sta succedendo - affermo altrettanto seria - e se non me lo dirai tu lo chiederò a mio padre - mi avvio verso l’uscita della stanza.
Matteo mi blocca all’istante passando una mano sui miei fianchi - va bene , mi arrendo - dice sconfitto - ti dirò quello che so , ma non lo devi dire a nessuno. Capito ?
-Tranquillo so mantenere i segreti - lo rassicuro. Ci sediamo entrambi sul letto Mattew ha un’espressione strana , come se non sapesse da dove iniziare.
-Dopo la Guerra delle Guerre il mondo ha dovuto rialzarsi e riformare nuovi governi , ma alcuni erano contrari sulle forme di governo che gli stati hanno scelto, alcuni hanno deciso di lasciare il paese e trasferirsi, ma altri hanno deciso di non dire nulla e accettare. Ma una parte di quelli che non volevano andarsene hanno finito per unirsi in gruppi di ribelli all’insaputa del governo.
-Non capisco - dico quando li fa una pausa - ma mio padre è molto amato com’è possibile che ci siano ribelli che non accettano il governo ?
-Il punto è che non è solo nel nostro regno che ci sono i ribelli . Si sta scoprendo che in tutta l’Europa si sono create situazioni simili. - fa una piccola pausa per permettermi di assimilare tutto quello che ha detto.
-E voi come le sapete queste cose ? -domando un po incerta.
-Spie , le abbiamo mandate all’interno dei gruppi di ribelli per avere informazioni - mi guarda con attenzione per aspettare che io reagisca. Resto in silenzio per un po' e vendendo che non faccio nulla riprende a parlare - ascolta , so che sembra un’idiozia ma è la verità.
-Come … come fate a sapere che vogliono arrivare a me ? -chiedo dopo un po'.
-I gruppi di ribelli decidono una singola persona da attaccare per ottenere l’attenzione del governo , e in Inghilterra hanno scelto te.
-Ma perchè io , mia madre è molto più amata ,e Nathan è l’erede . - tento di dare un senso a tutto questo ma nella mia mente c’è solo una gran confusione.
-Questo non lo sappiamo , ma sappiamo che se esci di qui sarai in pericolo .
-Per quanto ? - domando quando torno a guardarlo - non crederai che io stia qui a palazzo per sempre vero ?
Mattew si stupisce delle mie parole - be … per tutto il tempo necessario - dice mentre mi alzo - ascolta …
-No ascolta tu - mi giro diretta verso di lui decisa a sfogarmi ma appena incontro i suoi occhi azzurri mi blocco e sospiro portandomi entrambe le mani sulla faccia - ho bisogno di stare da sola.
-Va bene allora esco - si alza .
-No - lo blocco - ho bisogno di pensare da sola ma non qui . Vado a fare una passeggiata nel labirinto - affermo con voce atona uscendo dalla camera , nella mia mente sentivo che diventava sempre più stretta facendomi mancare il respiro.
-Non puoi uscire …
-Fermo - lo blocco quando ormai sono sulla porta - devo pensare a quello che mi hai detto e non posso farlo se ci sei anche tu - vedendo dal suo sguardo che non intende mollare aggiungo - puoi seguirmi fino all’entrata ma non oltre.

Mi addentro per i lunghi corridoi di siepi che caratterizzano il labirinto , ci sono entrata da mezz’ora , lo so perché Mattew ha insistito per farmi mettere un orologio . Ha detto espressamente che avevo un’ora poi sarebbe entrato per cercarmi. Eppure ,se prima la sua presenza era diventata di conforto e di compagnia , ora mi da fastidio. Ora che so realmente il motivo per cui ho una guarda del corpo non mi piace più la sua presenza.
Mi avvicino al centro del labirinto ma subito cambio idea tornando tra le altre mura di foglie. Mi sento più sicura , più tranquilla , l’altezza dei muri mi permette di isolarmi da tutto per un po. I ribelli , i ribelli , quella parola mi rimbomba nella testa senza sosta; credevo che ormai non ci fossero più , e invece mi sbagliavo . Mi sbagliavo di grosso perchè voglio me , ma quello che non capisco è il perchè . Perché tra tutte le persone della mia famiglia hanno scelto proprio me , insomma si sono amata dal popolo ma mia madre o Nathan lo sono di più.
E’ tutto così strano ma ,anche se dentro di me spero sia solo un brutto sogno , so che è la verità.
Continuo a camminare per i corridoi costringendomi ad abbandonare quei pensieri per un po , poi senza accorgermene arrivo all’uscita dove vedo Mattew nervoso che mi viene in contro - stavo per venirti a cercare - mi dice affiancandomi.
-Sarebbe stato inutile , ti saresti solo perso - affermo senza un tono preciso .
-Charlotte - mi afferra per un braccio e mi fa fermare per voltami verso di lui - che ti prende ? - è preoccupato.
-Niente- dico sospirando - sto bene . - mento , mento spudoratamente e lui se né accorto ma non dice altro e mi lascia andare .

La settimana passa lenta e monotona, mio padre mi da lavoro semplici e un po inutili eppure io li svolgo senza obiettare e facendo del mio meglio , lui mi elogia per il mio ottimo lavoro e poi mi spedisce via senza accennare a quello che fa . Lui e Nathan ,però , rimangono sempre più chiusi in ufficio, escono solo per mangiare e vanno a dormire a tarda notte per poi ricominciare di buon ora con il lavoro. Io , invece , cerco di non far capire che so dei ribelli , faccio finta di stare bene agli occhi della servitù e della mia famiglia; mia madre un paio di volte si è accorta del mio umore non proprio alle stelle , ma io gli ho risposto che ero stanca.
Se prima parlavo con Mattew spesso , ora è diventata solo la mia ombra, a volte cerca di parlarmi ma io lo ignoro e sa cosa mi passa per la testa. Sono diventata silenziosa e poco attiva, non corro più come prima e se lo faccio impongo a Mattew di non seguirmi , credo anche che Melissa sospetti qualcosa ma non lo chiede . Ho partecipato a delle cene con qualche funzionario del regno o di altri regni in settimana , e come sempre , sono rimasta zitta e composta. In un certo senso mi sto comportando come dovrebbe essere una principessa, solo che non sorrido molto , o quasi più. Nella mia mente continuo a ripensare al discorso di Mattew di qualche giorno fa, non riesco a dimenticarlo e la cosa che mi da più fastidio è che non so perchè i ribelli vogliono proprio me.

E’ domenica e dopo aver pranzato con tutta la famiglia , come ogni domenica, mia madre mi ha spedito in camera mia per prepararmi al galà di questa sera. Melissa è entrata in camera mia con una grande borsa porta abito , lo ha trascinato fino alla mia cabina armadio sotto il mio sguardo curioso - cosa c’è lì dentro ? - domando.
-Non te lo dico - esce dalla cabina e la richiude . Si volta con un grande sorriso sul volto - allora , facciamo qualcosa per renderti regale.
Mi prende e mi spedisce a fare una doccia veloce - fai in fretta , ma prenditi del tempo perchè deve essere rilassante - dice prima di richiudere la porta , mi lascia un po stupita da come sta gestendo la situazione. Sono molto contenta per lei perchè so che mia madre vuole farle assumere un ruolo più importante per la gestione della famiglia reale. Esco dalla doccia e indosso l’accappatoio che Melissa mi ha lasciato . Quando rientro in camera vedo Melissa che tenta di sposare di peso Mattew , ma lui non accenna a spostarsi.
-Voglio sapere se sta bene - dice - sono la sua guardia del corpo .
-Io ti dico che sta bene- dice lei appoggiandosi completamente al suo braccio per spostarlo , la differenza di altezza tra di loro è abbastanza notevole perchè al gomito di Mattew arriva il mento di Melissa. Rido per la buffa scena conquistando l’attenzione di entrambi - ah sei pronta - Melissa si sposta da Mattew , si liscia il vestito nero e gli rivolge uno sguardo di fuoco - ora devi andartene , hai visto che sta bene . Esci!
Lui non la ascolta perchè mi guarda intensamente mettendomi in soggezione - Vado - esce dalla stanza e richiude la porta.
-Quel ragazzo è assurdo , ha preso il suo lavoro con serietà ma a volte è un po assillante non trovi ? - dice mentre si avvicina a me.
-Si … si … hai ragione- era da tanto che non mi guardava in quel modo , e mi è mancato , i suoi occhi azzurri che mi guardavano in modo così intenso avrei voluto che non finisse mai.
Mi siedo sulla sedia che mi indica Melissa e mi posiziono davanti alla specchiera ; davanti a me vedo una ragazza che non mi assomiglia per niente , capelli marroni le incorniciano il volto e duo occhi seguono con attenzione le mani di Melissa che armeggiano con sicurezza. Melissa si è sempre occupata del mio spetto nelle occasioni importanti , la aiutavo anche io ma oggi non me la sento di aiutare.
-Sai l’altro giorno ho rivisto mia madre - dice pettinando i capelli con fare esperto - voleva sapere se a Natale andrò a trovarla .
-Cosa le hai risposto ? - chiedo , ha richiamato la mia attenzione parlando di sua madre , mi ha sempre detto che si lamenta perchè lavora molto.
-Che non posso - dice guardando attraverso lo specchio - a Natale ci sarà la cena con tutte le potenze europee ricordi ?
-Certo - in realtà non me lo ricordavo , ma fingo di saperlo. In questi giorni non ho la testa.
-Vai a trovarla prima di Natale allora - le consiglio.
-E quando pensi che io possa andare ? - mi chiede retorica con una risata.
-Fra qualche settimana - le propongo - per quanto ne so io fra due settimane le cene e gli incontro diminuiranno , quindi non avresti molto lavoro di cui occuparti . Puoi prendere qualche giorno - le consiglio, voglio davvero che vada da sua madre.
-Charlotte ma io non posso assentarmi , come farai senza di me ?

-Mi arrangerò - dico voltandomi verso di lei - Melissa devi andare , mi dici sempre che vuoi andare a trovarla e che lei vuole vederti. - la mia cameriera ci pensa un po su tornando al suo lavoro.
-Ci penso -dice.
-Ne parlerò con mia madre per chiederle se va bene , vedrai non dirà di no - la rassicuro.
Dopo i capelli passa al trucco , non mi trucca molto , fa qualcosa di leggere per farmi sembrare più naturale possibile. Sa che non amo il trucco, ma sa fare qualcosa di bello anche con poche cose.
Mi guardo allo specchio per esaminare il risultato - Melissa hai fatto un ottimo lavoro - la elogio voltandomi verso di lei.
-Grazie - dice arrossendo leggermente - ma manca ancora il tocco finale - sorride a trentadue denti - tutti guarderanno te questa sera - la sua voce eccitata si allontana da me per andare alla cabina armadio - nessuno ti toglierà gli occhi di dosso . Sai , credo che questa volte mi sono superata con le sarte.
-Davvero ? - dico stupita , non ama vantarsi ma quando lo fa mi diverte.
-Si - esce tracciando la borsa porta abito che appoggia sul letto - sei pronta ? - domanda eccitata.
-Pronta - dico curiosa come non mai , questo vantarsi del lavoro fatto mi fa capire che quello che indosserò sarà magnifico e non vedo l’ora di vederlo.
Melissa apre la cerniera del capri abito e la tira lentamente , una volta aperta tutta toglie con calma l’abito dall’involucro rivelando un rosso intenso . Solo il colore mi fa restare senza parole . Melissa tira fuori tutto il vestito , lo tiene per l’ometto e con l’altra mano tiene da sotto la gonna. 

-E’ bellissimo - dico sconvolta , in tutti questi anni non mi avevano mai fatto un abito così bello.
-Ci abbiamo lavorato un mese ma credimi ne è valsa la pena.
Mi aiuta a indossarlo , ed ora mi ritrovo davanti allo specchio della mia cabina armadio con indosso l’abito che Melissa e le mie sarte mi hanno confezionato. 

Sono senza parole , l’abito è di un rosso scuro tendente al bordeaux senza spalline , il corpetto davanti è molto semplice , la gonna dell’abito inizia sui fianchi e cade delicata verso il basso dando all’abito un senso di leggerezza. Dietro c’è un elaborato e preciso disegno in pizzo bordeaux che inizia nell’unione tra il corpetto e la gonna , andando verso l’alto il pizzo si divine in due creando in disegno in direzione delle spalle, il disegno sembra quasi voler uscire dall’abito per raggiungere le spalle; sulla gonna il disegno del pizzo cade leggero verso il fondo appoggiato al tulle creando una sola linea che inizia dai fianchi e si assottiglia sempre di più sul fondo.
-Non ho parole -dico orgogliosa del lavoro che hanno fatto , non le ho mai ringraziate abbastanza per il lavoro che fanno.
-Non devi dirle - dice semplicemente - siamo felici di lavorare per te e ci sembra giusto mostrartelo.
-Ma io non vi ho mai ringraziato abbastanza per tutto - dico sentendo le lacrime arrivare.
-Non c’è né bisogno Charlotte , non piangere o rovinerai tutto il lavoro che ho fatto - dice sorridendo, anche lei ha gli occhi lucidi e io respiro profondamente per evitare che le lacrime escano. Ci mettiamo entrambe a ridere .
Bussano alla porta e Melissa va ad apri dopo essersi ricomposta , lascia entrare mia madre mi saluta uscendo.
-Tesoro sei bellissima - dice portando le mani al petto.
-Grazie - mi volto verso lo specchio per ammirare l’abito- mamma posso chiederti una cosa? - domando subito.
-Certo .
-Melissa ha fatto un ottimo lavoro con le sarte e volevo fare in modo che fossero gratificate, tra un paio di settimane le serate diminuiranno credi che possiamo dargli del tempo libero? Melissa voleva andare a trovare sua madre , non la vede mai .
-Be possiamo fare qualcosa ma non puoi rimanere senza le persone del tuo staff - dice.
-Possiamo fare a turni , Melissa e poi una sarta fino a che tutte abbiano avuto almeno dei giorni liberi- propongo disperata , voglio che abbiamo modo di essere ripagate per tutto questo e il modo migliore che conosco è dagli del tempo libero.
-Be questa idea gia mia piace di più - dice sorridendo. 

Sorrido a mia volta , quando qualcuno bussa alla porta , si apre lasciando entrare Mattew - maestà - saluta mia madre - il re mi ha detto di venire prendere la principessa Charlotte.
-Certo , tuo padre vuole che tutto sia perfetto - dice sorridendo - io vado da mio marito, ci vediamo  dopo cara.- esce sempre elegante e richiude la porta .
Mattew posa finalmente lo sguardo su di me , il mio cuore accelera il suo battito in modo spaventoso . Si avvicina lentamente esaminato il mio abito , seguo i suoi movimenti dallo specchio mentre certo di stare calma.
-Sei bellissima - mi dice a bassa voce quando è vicino al mio orecchio. Dallo specchio lo vedo dietro di me , suoi occhi azzurri mi guardano inettamente facendomi perdere il respiro ogni volta che li incrocio con i miei.
-Grazie - dice in un sussurro facendomi arrossire.
Rimaniamo a fissarsi dallo specchio per qualche secondo , secondi mi sembrano ore , bellissime ore dove ho l’opportunità di osservare meglio l’intensità dell’azzurro nei suoi occhi.
-Dovremmo andare- dice con voce roca. Si allontana leggermente facendomi riprendere il respiro , non mi ero accorta di aver trattenuto.

Ci avviamo verso la grande sala dove si terrà il galà , per tutto il tragitto sento lo sguardo di Mattew sulla mia schiena. Quando arrivo alla sala mi annunciano e io entro, tutta la sala si volta verso di me, tutti i principi mi guardano e io sento che sarà una serata lunga , molto lunga. 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Giulia_a