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Autore: Tezca    18/07/2016    1 recensioni
Un re caduto, tredici guerrieri, sette principesse: la leggenda del Xblade viene finalmente svelata. Sora e i suoi amici dovranno affrontare il potere di Dark Heart e dei suoi cavalieri. Come andrà a finire?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Finalmente avevano raggiunto il prossimo mondo, Sora era impaziente, scrutava a destra e a manca alla ricerca di un pezzo di carta, un qualcosa che potesse appartenere al vecchio maestro. Nel frattempo poté analizzare in che posto erano finiti. Questa volta sembrava che il keyblade li avesse guidati in una specie di giungla. Alberi fitti impedivano ai raggi del sole di passare e continui fruscii tra i cespugli tenevano sempre all'erta i tre amici.
"Questo posto mette i brividi" esclamò un terrorizzato Paperino. "Perchè mai Xehanort dovrebbe lasciare un suo diario proprio qui?"
"Gauwsh Paperino, se io dovessi nascondere qualcosa lo farei in un posto sperduto."
"Apfui, zitto tu!"
"Yuk!"
"Il keyblade ci ha condotto qui, vuol dire che qualcosa deve esserci."
"Paperino ricordati cosa è successo quella volta in quella giungla..."
"Vuoi chiudere la bocca, Pippo?"
Sora e Pippo risero guardando il loro amico in preda alle sue classiche sfuriate. La gioia durò poco, dalla foresta si levò un gran fracasso che li mise in all'erta.
"Cos'era quel rumo..."
Sora non ebbe il tempo di finire la frase che uno strano essere sbucò dai cespugli urlando.
"Aiuto!"
Dietro di lui, lanciati all'inseguimento, un gruppo di heartless.
"Dobbiamo aiutarlo!" Sora invocò il keyblade e in un attimo si frappose tra il tipo e le ombre. Pippo e Paperino lo seguirono a ruota impugnando le rispettive armi. Questa volta avevano a che fare con heartless animaleschi simili a giaguari. Neri come la pece con i classici occhi gialli sul muso. Le fauci digrignate lasciavano intravedere delle affilate zanne rosse, le zampe mostravano poderosi artigli e l'emblema si stagliava in mezzo alla fronte. Erano circa una ventina e non ci misero molto a cambiare bersaglio. Con un balzo tre attaccarono a fauci spalancate, mentre gli altri si disponevano a semicerchio bloccando le vie di fuga. Sora parò l'attacco e congelò il suo aggressore, per Pippo e Paperino la scena fu simile. Dovevano proteggere lo strano tizio alle loro spalle, così Sora trasformò il suo keyblade in un arco e lanciò delle frecce di blizzaga che eliminarono alcuni nemici, ma il cerchio continuava a stringersi e gli heartless serravano i ranghi. 
"Pippo, Paperino dobbiamo provarci."
I due annuirono e si avvicinarono fino a toccarsi spalla contro spalla. Alzarono le loro armi al cielo e Sora urlò:
"Trio"
Fasci di luce colpirono i nemici che svanivano nel nulla, infine Sora saltò e colpì il terreno creando un onda d'urto che spazzò via i sopravvissuti. I pochi che rimasero dopo il devastante colpo decisero che era meglio ritirarsi e fuggirono nel folto della foresta.
"Uff ce l'abbiamo fatta!"
"Che heartless ostinati"
"Come avete chiamato quei cosi?"
Sora si voltò e ripeté:
"Heartless, senza cuore. Sono creature nate dall'oscurità nel cuore della gente."
"Sì, tutto molto bello ma non mi interessa."
"Ehi che modi sono?" rispose un infuriato Paperino.
"Io sono l'imperatore Kuzco e posso parlare come voglio."
"Tu...sei...un imperatore?"
"Sì perchè? Mai visto un imperatore prima?"
"Be ehehe, come dire...certo non un imperatore....emh animale?"
"Animale? Questo non è il mio vero aspetto, sono stato trasformato così dalla mia consigliera, diciamo ex"
"E perchè?"
"Perchè vuole usurparmi il trono. è stata lei a mandarmi quegli strani cosi dietro."
"Ah,permette un minuto sua maestà."
Sora radunò Pippo e Paperino e cominciò a parlare:
"Dobbiamo aiutarlo!"
"Come scusa?" rispose Paperino.
"é inseguito dagli heartless, non possiamo certo lasciarlo così"
"Ma hai visto come ci ha trattati?"
"è un imperatore, Paperino. E poi pensa alla ricompensa se lo aiutiamo."
"Eheheheheh" rise il mago con occhi maliziosi.
"Gaushw Sora, vuoi davvero chiedere una ricompensa?" gli bisbigliò Pippo.
Scuotendo la mano, Sora rispose:
"Neanche per idea, ma almeno Paperino non farà storie."
"Che farfugliate voi due?"
"Niente" risposero in coro il ragazzo e il cavaliere.
Tornarono dall'imperatore e gli proposero il loro aiuto.
"Davvero volete aiutarmi?"
"Certo! Combattere heartless è il nostro lavoro!" disse Sora alzando il pollice.
"Allora troviamo la mia guida, è l'unica che conosce la strada per tornare a palazzo."
"Non vuoi sapere i nostri nomi?" chiese Paperino.
"Mi aiuteranno a tornare a palazzo?"
"Emh no..."
"E allora sono irrilevanti, andiamo."
Sora e Pippo trattennero a stento un furioso Paperino, che già aveva impugnato il suo scettro.
Si incamminarono nella fitta giungla alla ricerca di questa fantomatica guida. A Sora sorsero varie domande sull'aspetto del loro protetto. Prese coraggio e chiese:
"In cosa si sarebbe trasformato sua maestà?"
"Non vedi? Sono un lama!"
"Ah giusto..."
Sora guardò i suoi compagni in cerca di risposte ma l'esito fu negativo. Dopo qualche ora di cammino raggiunsero il limitare della giungla.
"Perché vi siete separati?"
"Perché non ho voluto dargli ascolto e abbiamo litigato."
La radura era dominata da alte montagne e il posto brulicava di creature simili a Kuzco, chissà se anche la guida era un lama. Si fecero largo tra i gli animali e raggiunsero uno strano tipo. Era un uomo grande con un buffo cappello marrone, era seduto a gambe incrociate e raccontava una storia a quegli strani esseri. Appena vide l'imperatore sorrise, si alzò e lo salutò.
"Sei tornato, allora?"
"Senti Pacha...mi dispiace..."
"Non importa, ora dobbiamo tornare a palazzo."
"Grazie. Questi sono tre stranieri che mi hanno aiutato con gli heartless, così almeno li hanno chiamati."
"Ciao! Noi siamo Sora, Paperino e Pippo." disse il ragazzo indicando prima se stesso e poi i due amici.
"Io mi chiamo Pacha e sono il capo villaggio. Vi chiedo scusa per l'arroganza del nostro imperatore."
"Apfui"
"Paperino!"
Il mago voltò la testa scocciato.
"Vi aiuteremo a tornare a palazzo, non siete in grado di fronteggiare gli heartless."
"Grazie, ci servirà una mano, giusto Kuzco?"
"Non avrei saputo dirlo meglio."
In quel momento un uomo muscoloso e piuttosto alto comparve correndo.
"Li ho trovati. Passo e chiudo."
Era insieme a un gruppo di heartless e sembrava cercare Kuzco e Pacha.
In un attimo furono circondati.
"Agli hearltess pensiamo noi!" disse Sora.
La battaglia era ormai inevitabile.


 
Il gruppo fu immediatamente circondato. Questa volta avevano di fronte dei nerboruti heartless dalle lunghe lance, un drappo in vita e un elmo raffigurante un mezzo sole. Sora invocò il keyblade e insieme a Pippo e Paperino si disposero in cerchio attorno a Pacha e Kuzco. Le ombre con le lance in resta incalzarono i tre, dovevano allontanarli se volevano portare un offensiva decente. Sora utilizzò il potere dei suoi abiti e grazie alla forza di Paperino passò in fusione giudizio. Roteò la catena e la sollevò in aria, dalla punta uscì un globo di fiamme che a comando esplose in mille meteore. Le ombre sorprese non riuscirono a reagire in tempo e più della metà fu spazzata via, per i restanti fu normale routine. Sora pattinando magicamente a mezz'aria sparava proiettili di ghiaccio che colpivano con estrema precisione e in un batter d'occhio a circondarli c'era solo erba. Il tizio muscoloso, sorpreso dalla forza degli strani tizi, decise di battere in ritirata.
"Chi era quel tipo?" chiese un accigliato Sora, che nel frattempo era tornato ai suoi abiti normali.
"Il braccio destro della mia ex consigliera,ne cambia uno ogni dieci anni, il modello di quest'anno si chiama Kronk. è un armadio a dieci ante senza cervello. Quella che dobbiamo temere è lei, Izma. Penso abbia vissuto all'era dei dinosauri, ma è crudele e tremendamente astuta e soprattutto ha un laboratorio segreto. è grazie ad una delle sue pozioni se mi ritrovo conciato così."
"Dobbiamo affrettarci a tornare a palazzo o quel tipo potrebbe ricomparire con più heartless."
I cinque guidati da Pacha si affrettarono a raggiungere il palazzo di Kuzco. La strada fu impervia: dovettero riattraversare la giungla, che non mancava di hearltess giaguaro visti prima; poi fu la volta di scoscesi monti dove si annidavano pericolose insidie, ombre volanti li attaccavano senza sosta. Erano heartless simili ad aquile, con l'emblema stampato sul petto, artigli adunchi e becchi puntuti, e, come se non bastasse, erano in grado di scagliare le loro piume dall'alto, come fossero proiettili. Sora dovette ricorrere a numerosi thundaga per abbatterli. Finalmente giunsero nei pressi del palazzo. Un enorme viso con un copricapo simile a quello degli heartless di prima si stagliava sulla cima di una altissima montagna. Solo la nuda roccia faceva contrasto con l'oro luccicante del volto. La vegetazione era inesistente e delle nere nubi si addensavano sulla cima.
"Siamo arrivati." disse Pacha. "Izma e l'antidoto sono lì dentro."
"Finalmente sono tornato a casa." replicò Kuzco.
*********
Una figura di aspetto bizzarro era appena giunta a palazzo: spalle larghe, gambe poderose, braccia possenti, maglia blu con maniche gialle, testa piccola, capelli neri, un buffo cappello e un aria poco intelligente.
"Krooonk" una voce rauca lo chiamò per nome.
"Arrivo, Izma" rispose lui e, con passo lesto, si affrettò a raggiungere la sala del trono.
Appena dentro fu accolto da una donna, fossile dovrebbe essere il termine più adatto. La ragnatela di rughe stonava con il pesante trucco viola sulle palpebre. Un lungo vestito, dello stesso colore, aderente ricopriva il corpo rinsecchito e una corolla di lunghe piume le spuntava dal collo di struzzo. Guardava il buffo tizio con aria di sufficienza e sdegno, un aura nera la circondava, l'oscurità aveva preso possesso del suo cuore.
Kronk si aspettava la solita sfuriata e il suo piccolo cervello stava ancora cercando la scusa più adatta, invece la donna lo salutò con uno smagliante sorriso.
"Quando hai pasticciato con quei veleni mi hai fatto infuriare, ma ora grazie all'aiuto di quelle strane creature, ti perdono ogni scempiaggine."
"Certo, eh eh, perché Kuzco è morto, giusto? E a meno che non rispunti..."
"Non può rispuntare!" il tono della voce era improvvisamente cambiato. "Kronk, ho assoluto bisogno di sentire quelle parole: Kuzco è morto."
"Devono proprio essere quelle esatte parole?"
"Kuzco è ancora vivo?" disse la donna, che da bianco cadaverico aveva assunto un colorito paonazzo.
"Be non è proprio morto come speravamo."
"Se Kuzco torna siamo rovinati, rovinati!"
"Già, dopo una cerimonia così sentita..."
"Trovi? Dobbiamo fermarlo! Dov'è?"
"è diretto qui e insieme a lui c'è un contadino e tre strani tipi molto potenti. Avevano quella strana spada."
"Cosa? Questo è un problema. Quel tizio aveva detto che l'unica cosa che poteva fermare le ombre era quella spada. Devo escogitare un piano. Al laboratorio!"
********
"Dobbiamo giungere in fretta al laboratorio!" disse Kuzco, che nel frattempo aveva preso la testa del gruppo dopo che erano entrati a palazzo. "è lì che troveremo la pozione per farmi tornare umano."
"D'accordo." fece cenno Sora seguito dagli altri.
Presero il sottopassaggio e giunsero ad una zona con due leve.
"Quale sarà quella giusta?" chiese Pippo.
Nel frattempo comparvero uno squadrone di heartless nerboruti, quelli della radura. Dovevano muoversi, così Sora utilizzò lo stesso trucco dell'ultimo scontro, ma stavolta non sembrò funzionare. Le ombre evitarono la maggior parte dei globi. Sora cominciò a sparare ma i nemici non diminuivano di una virgola. Le forze cominciavano a mancare e solo un energiga di Paperino, dopo che la fusione era terminata, salvò il giovane da un imminente sconfitta. Il maestro modificò il suo keyblade a mo di turbina e combinandola con un fire, creò un onda di calore. Le ombre nel raggio d'azione svanirono nel nulla, ma furono immediatamente rimpiazzati.
"Ma quanti sono?" gridò Sora in preda al panico. I suoi due amici erano svenuti e lui aveva esaurito la forza magica. In ogni caso non poteva mollare, Kuzco e Pacha contavano sulla sua protezione. Si rifugiarono vicino alle leve e tentarono di respingere il folto gruppo. Sora usò nuovamente fire e improvvisamente si sentì pervadere da un nuovo potere. Gridò:
"Lanciafuoco."
La modalità era stata attivata dopo il terzo fire e la forza del ragazzo era cresciuta immensamente. La catena regale divenne di nuovo una turbina e questa volta creò una potente onda infuocata che spazzò via tutte le ombre. Il potere conferitogli da quella nuova modalità era impressionante, si sentiva imbattibile. Assicuratosi che non ne comparissero altri, lanciò un energiga su Pippo e Paperino e finalmente poterono proseguire. Dopo aver sbagliato la prima leva, Kuzco abbassò quella giusta e raggiunsero il laboratorio. Finalmente Kuzco poteva tornare umano.

Uno strano mezzo portò i cinque nel laboratorio di Izma. Era una specie di vagoncino come quelli del luna park, solo aveva dipinto sul davanti un ghigno agghiacciante. Di posti ce ne erano solo due e così dovettero fare tre viaggi. Prima andarono Kuzco e Pacha, seguirono Pippo e Paperino e infine Sora da solo. Appena salì sul mezzo una strana voce rimbombò nell'aria:
"Si prega di rimanere seduti e di tenersi all'apposito sostegno".
Immediatamente il vagone prese velocità, Sora percorse sfrecciando un breve tragitto a spirale, nel frattempo si sentiva come toccato da qualcosa. Arrivati verso la fine quel coso frenò bruscamente e scaraventò il povero ragazzo in avanti. Sora atterrò in piedi e con lo sguardo cercò gli altri. Erano proprio davanti a lui e Paperino e Pippo ridevano di gusto.
"Cosa avete da ridere?"
"Guardati gli abiti e i capelli"
Sora si osservò perplesso e notò che indossava una strana tunica bianca, poi si toccò la testa e una parrucca con lunghi capelli neri aveva sostituito i suoi. Si tolse quella roba di dosso e disse:
"Be? Scommetto che è capitato anche a voi..."
I due amici smisero di ridere e Sora annuì compiaciuto.
"Ehi voi tre! Non abbiamo tutto questo tempo!" disse un affannato Kuzco.
Lui e Pacha erano già andati oltre. Stavano frugando su un tavolino pieno di provette contenenti strani liquidi. Lì a fianco c'era una pianta completamente bruciata, chissà cos'era successo. Si misero a cercare anche loro tre ma in mezzo a tutta quella roba sembrava non ci fosse quello per cui erano venuti, poi Pacha disse:
"Ragazzi! Qui!"
Sora e gli altri lo raggiunsero, aprirono lo strano armadio a forma di gufo e di fronte a loro si parò una sfilza di fiale, tutte ben classificate.
"Leone, capra, scimmia, cavallo..."
Quando arrivarono a quella per tornare umani, una voce li precedette.
"Buca!"
Tutti si girarono e dall'ombra venne fuori, fiala nella mano, Izma.
"Cercavate questa?"
"Non è possibile, quando siete arrivati?" domandò Kuzco.
"Be...quando siamo arrivati, Kronk?"
"Non lo sa nessuno, se lo stanno chiedendo tutti i lettori."
"Izma è vero che vuoi uccidermi?"
"Ucciderti? Diciamo che ti sollevo dall'incarico, che abbiamo divergenza di vedute, che sei di troppo."
"Queste sono tutte cose che ti ha detto quando ti ha licenziata."
"Già, si chiama crudele ironia, come la mia dipendenza dal tuo aiuto."
"Tutto questo è un incubo!"
"E allora aspetta di vedere cosa ho qui!"
"No, ti prego!"
Kuzco e Pacha si coprirono il volto. Sora non capiva la reazione dei due e li guardava perplessi.
"Ma che hanno?"
"Lascia stare.." rispose Paperino.
"E dai!"
Non fece in tempo a terminare la frase che un ombra prese vita dietro la donna.
"Heartless!" gridarono Sora e i suoi amici.
"Uh meno male" fu invece la reazione degli altri due.
Il giovane maestro era sempre più perplesso, cosa c'era di peggio di un heartless?
Il nuovo nemico non aveva niente di spaventoso, però. Era semplicemente più robusto e grande di un normale shadow. I suoi movimenti erano goffi e lenti ma non era da sottovalutare.
Sora partì subito all'attacco ma quello si rifugiò nel terreno e andò verso Kuzco.
"Kuzco! Pacha! Andate via di lì!"
I due non se lo fecero ripetere due volte e corsero via.
"Uccidi Kuzco! Stupido coso!" le intimò Izma.
L'ombra portò a segno un altro attacco ma Sora fu più lesto e scaraventò l'heartless lontano.
"Un heartless così debole non può farci nulla." disse il ragazzo, fiero della sua forza.
"Ops!"
Izma nel frattempo aveva raggiunto l'armadio gufo e con una spinta fece cadere diverse fiale sull'heartless. Un fumo rosa si levò dal luogo dove giaceva il nemico. Mentre si diradava cominciavano a trasparire i dettagli del nuovo essere: per primi apparvero gli occhi, rimasti gialli, erano all'interno di una testa di serpente da lunghi denti affilati, che gli faceva da elmo. Le zampe anteriori si erano notevolmente irrobustite e gli artigli erano diventati chele, inoltre era cresciuta un insolita peluria da primate sulla parte superiore del corpo. La parte inferiore era simile ad un aracnide con otto grosse zampe che sbucavano ai lati. L'addome terminava con una coda serpentina che mostrava il pungiglione degli scorpione sulla punta.
Un ibrido molto pericoloso e dalla forza spaventosa. Un potente ruggito scosse la stanza e le pareti tremarono. Una risata lo seguì, era Izma.
"Finalmente! Con questa creatura otterrò il trono che mi spetta di diritto!"
l'heartless afferrò la donna con una chela e lo scontro ebbe inizio.
"Uccidi! Uccidili tutti!"
L'ombra fece un salto e sparì nel buio del soffitto. Sora lo cercò invano con lo sguardo, ma come poteva vedere un heartless nel suo ambiente naturale? Come poteva scorgerlo nell'oscurità?
Il nemico fece la sua mossa e colpì con il suo punglione. L'attacco fu repentino ma non per questo colse il ragazzo impreparato. Lui e i suoi amici schivarono i colpi. Gli attacchi continuarono finché la buona sorte non venne in aiuto del giovane keyblader, il pungiglione si incastrò nel pavimento. Sora non ci pensò due volte e attaccò sperando di danneggiarlo. La sessione però non fu sufficiente e l'ombra tornò a scandagliare il terreno con la sua tremenda coda. Non passò molto tempo però che fu di nuovo incastrato e i colpi di Sora e compagni non si fecero attendere. Un grido animalesco interruppe l'assalto dei tre e il pungiglione sparì nuovamente nelle tenebre. Il terzo tentativo fu quello buono e il ragazzo con un colpo secco staccò la pericolosa arma dalla coda dell'heartless. Il gigante fu costretto a tornare a terra, non poteva più attaccare dal soffitto, ma ancora non si decise ad  uno scontro corpo a corpo. Cominciò una battaglia a distanza: Izma lanciava delle strane fiale che esplodevano toccando terra e l'heartless le faceva eco con il suo veleno, che sparava dalla bocca serpentina. Il duello si fece rovente quando le due cose vennero a contatto creando falò isolati, che però limitavano i movimenti.
"Paperino! Occupati del fuoco! Pippo! Dobbiamo respingere quelle fiale!".
Sora imparò la sequenza in fretta. Prima il veleno e poi le fiale. Schivato il primo Sora e Pippo respingevano al mittente le fiale incendiandole con un bel firaga, intanto Paperino si occupava di eliminare il fuoco e il veleno. I piccoli molotov misero in crisi l'ombra che si innervosì parecchio. La sua furia divenne inarrestabile, tanto che la stessa Izma non riusciva più a controllarlo. Lei stessa fu scagliata via e il colosso passò allo scontro ravvicinato. Le chele solcavano il pavimento lasciando grosse crepe.
Per limitare i danni, Sora decise di lanciare su di sé e i suoi compagni un aeroga. L'ombra sembrava colpire senza uno schema preciso, controllata dalla pura rabbia, questo mise in difficoltà i tre e in poco tempo Sora si trovò da solo contro il mostro. Con Pippo e Paperino esausti, il ragazzo doveva giocare d'astuzia. Aveva contato i fire, erano circa cinque quelli lanciati, gli serviva solo una potente magia per passare in stile lanciafuoco. Si preparò a colpire con un megaflare, ma l'avversario fu più lesto e il ragazzo si ritrovò a terra. Non aveva il tempo di preparare l'attacco da solo. Dovette limitarsi a schivare i colpi. Quando ormai la fatica gli aveva rallentato i movimenti e sembrava spacciato, ecco un energiga a dargli manforte, Pippo e Paperino erano tornati. I due compresero al volo la strategia del ragazzo e distrassero l'heartless il tempo che bastò a Sora per lanciare un megaflare e cambiare il suo stile. Il nuovo potere lo avvolse, si sentì pervaso da un energia straordinaria. Con la sola forza bloccò l'attacco del bestione e lo sguarnì di ogni difesa, poi infuocato il suo keyblade, prima gli tagliò le chele e infine il busto. L'heartless sparì nel nulla. I tre festeggiarono la vittoria e furono raggiunti da Kuzco e Pacha che si felicitarono con loro. Non avevano ancora vinto, però. Izma era di nuovo in piedi con una pozione in mano.
"Ora è il mio turno. Mi trasformerò in un potente mostro e vi ucciderò!"
La bevve tutta d'un fiato. Il risultato fu a dir poco comico. L'ultima pozione rimasta era quella di un innocuo gattino. Fu facile per Kuzco recuperare la fiala e tornare finalmente umano. Izma si diede alla fuga, nelle sue nuove vesti non poteva fare granché e non poteva neanche tornare umana. Un ragazzo apparve di fronte ai loro occhi, capelli neri, occhi dello stesso colore, corporatura esile, mento squadrato e naso aquilino, indossava una tunica rossa.
"Grazie a tutti voi per l'aiuto. E Pacha, amico mio, volevo parlarti di una cosa."
"Vuoi ancora costruire Kuzcotopia?"
"Certo!"
"Eh?" fece Sora.
Pacha raccontò al ragazzo che l'imperatore voleva costruire una mega piscina nel luogo dove lui e i suoi compaesani vivevano. Paperino e Pippo trattennero la furia di Sora.
"Fate parlare l'imperatore!"
Calò il silenzio.
"Volevo dire che costruirò Kuzcotopia, ma dopo un accurata analisi e una visita ho notato che le colline non cantano, quindi costruirò Kuzcotopia da un'altra parte."
Sora si placò e sorrise, ma la gioia sul volto di Pacha si leggeva a chiare lettere.
"Ho una domanda!" chiese un accigliato Pippo. "Chissà perchè quell'heartless ha scaraventato via Izma ad un certo punto."
Kronk, che fino a quel momento era rimasto in disparte, con grande sorpresa dei presenti, rispose:
"L'oscurità del cuore di Izma era troppo debole per reggere la furia dell'heartless. L'istinto selvaggio ha preso il sopravvento e Izma ha perso il controllo."
"Ma tu come hai fatto a capirlo?"
"Io? No, è stato lo scoiattolo!"
Dalla spalla di Kronk sbucò fuori un simpatico animaletto che offrì una ghianda a Sora.
"Grazie!" disse Sora, che accettò il dono.
Il frutto cominciò a brillare e rivelò un nuovo passaggio, che Sora sbloccò prontamente con la sua chiave-spada.
"Be ragazzi, noi dobbiamo andare!"
"Grazie ancora e tornate quando volete!" rispose Kuzco.
"Certo!"
I tre tornarono alla gummiship.
Kuzco e Pacha rimasero soli.
"Sai, ora che ci penso, ho sentito le colline a fianco alle nostre cantare"
disse Pacha.
"Mmmmh"
 

   
 
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