AUTORE:
Finalmente!!!
Scusate, avevo promesso che sarei riuscita ad aggiornare ieri, ma non avevo un
attimo di respiro, una giornata infernale ieri.
3
I giorni sono passati.
Lily si trovava da sola in casa. Era uscita dall’ospedale da tre giorni: ieri
aveva passato la giornata al ministero in mezzo alle scartoffie, ma oggi era il
suo giorno libero e se la poteva prendere comoda.
Si era messa un paio
di pantaloncini comodi e una magliettina. Era una bellissima giornata di
Giugno. Avrebbe preferito andarsene a fare una passeggiata, ma doveva preparare
il pranzo per Al e la mamma, che sarebbero tornati per quel ora, e poi aveva
promesso al padre di non uscire di casa.
Intanto al ministero
c'era il caos: Harry aveva appena mandato una squadra in un quartiere di Londra
dove su una casa era comparso il Marchio, ma aveva dovuto mandare altre squadre
in altre zone. Erano apparsi tutti contemporaneamente, e di questo passo non
sarebbe rimasto nemmeno un Auror al Ministero.
- Capo! – Si sentì
chiamare Harry, e nota il giovane Malfoy che lo guarda preoccupato.
– Che è successo ?-
chiede allarmato.
- Hanno attaccato sua
moglie- Harry strabuzza gli occhi incredulo. Sapeva che Ginny doveva andare con
Molly e Victoire a Diagon Alley. - Come stanno? Dov'è?- Harry è
irrequieto e Scorpius gli mette una mano nella spalla. Harry si era appoggiato
alla scrivania.
–Signore si
calmi.- Dice Scorpius, e vedendolo agitato gli fa apparire un
bicchiere di acqua.
-Stanno bene, sanno combattere. - commenta Scorpius facendolo sospirare.
–Sono al San
Mungo?- Chiede Harry
–No, non c’era bisogno, sono andate alla Tana per accompagnare la Signora
Weasley-
-Avverti tu che sono
andato a casa? – Chiede preoccupato. Scorpius lo guarda annuendo, capiva che
doveva accertarsi che stessero bene.
*Tana:
La Tana era strapiena
di gente, tutti i Weasley appena saputo l'accaduto erano andati li.
Quando Harry
arriva vede Victoire abbracciata a Teddy, Al accanto alla madre, Artur che
parla con Bill e Percy, e Roxanne e Molly jr che controllano la nonna. Tutte e
due ormai stanno diventando delle medimaghe. Quando vedono Harry lo accolgono
con preoccupazione.
– Stanno bene ?
– Chiede loro Harry.
–Si zio, è la
nonna che si è un po’ agitata. - Risponde Rox
–Sto bene ragazze,
smettetela di preoccuparvi.- Sbuffa Molly.
–Beh, di sicuro
non abbiamo perso la grinta di una volta. - Sorride Ginny prendendo la mano del
marito. Harry le sorride e le da un veloce bacio.
– Harry dobbiamo
iniziare a preoccuparci ? – Chiede George
– Sono sicuro che si
tratta dei Mangiamorte.- Commenta Fred jr.
Harry cerca di
rassicurarli:
– Per quanto ne
sappiamo ora, potrebbero essere degli emulatori. –
- Papà, il Marchio nero, sono in pochi a sapere come
evocarlo. – Gli ricorda Lily.
–E poi non
è il primo attacco.- Commenta Hermione, pensierosa.
Harry
conosce perfettamente quello sguardo.
-Pensi
davvero che i Mangiamorte siano tornati?- Le chiede.
-Sembra proprio di sì. –
Risponde decisa Hermione.
*Casa
Malfoy:
Draco era
pensieroso. Questi attacchi, il Marchio Nero, gente che scompare, tutto portava
a pensare al ritorno dei Mangiamorte, ma era impossibile: sono tutti stati
arrestati, più o meno. Solo lui era riuscito a cavarsela solo perché non aveva
mai ucciso, e perché da ragazzo non sapeva nemmeno lui in cosa era stato
coinvolto.
Draco entra dentro la
sala, e trova Scorpius seduto sul divano pensieroso, incantato a guardare il
vuoto.
-Mi devo preoccupare?-
Chiede sedendosi di fronte a lui.
– Padre, se tu sapessi
qualcosa me lo diresti?- Chiede Scorpius preoccupato.
– Cosa?- Chiede
Draco allibito. Non può credere che suo figlio non si fidasse di lui.
–Padre non penso che
hai qualcosa a che fare con quelle persone, non sei mai stato un vero Mangiamorte.
Ma tu se sapessi qualcosa me lo diresti?-
-Certo.-
-Padre, il Marchio
Nero è la firma di Voldemort, è il suo simbolo, è il modo in cui richiama i
Mangiamorte... –
Draco lo ferma: – Il
braccio non brucia, e il Marchio è quasi sparito, non è più molto visibile.
Quindi Tu-Sai –Chi- non può essere tornato.-
-Ok, secondo te
dobbiamo avere ancora paura degli ex Mangiamorte?-
-Ex mangiamorte? Quasi tutti sono stati arrestati, quelli che sono fuori sono
sotto controllo, o almeno la maggior parte. Molti avranno fatto finta di essere
sotto Imperio, altri non si sono mai fatti scoprire, ma nessuno è un
"ex" Mangiamorte. Chi lo è stato una volta lo sarà per sempre. E'
difficile far cambiare idea a quel gruppo di pazzi. -
-Ma anche tu ne facevi
parte, papà! -
-E diverso, io non ho
mai ucciso nessuno, ed avevo un padre che faceva parte della schiera più vicina
a Voldemort. Era un obbligo per me esserci in mezzo.-
Scorpius prende
qualche momento per riflettere, e poi dice al padre:
-Hanno attaccato la
Signora Potter, era a Diagon Alley con la madre e con la ragazza di Teddy
Lupin. -
-Stanno bene,
immagino.-
-Perché sei cosi
sicuro che stanno bene?- Chiede Scorpius.
-Perché
altrimenti sarei stato chiamato al San Mungo. -
Scorpius rimugina un
po', poi dice alzandosi:
-Stasera non torno,
devo uscire con Al. -
-State attenti.-
Gli raccomanda, sperando che non succeda niente.
*Casa Potter:
-Quindi pensi sul
serio quello che ha detto Hermione?- Chiede Harry guardando la moglie. Erano in
camera da letto, di ritorno dalla Tana dopo avere mangiato.
-Anche tu lo pensi, ma
non vuoi dirlo ad alta voce. - Ribadisce lei, avvicinandosi nel letto. Era già
in intimo, pronta per mettersi sotto le coperte. Harry stava resistendo a non
saltarle addosso in quel momento.
-Se fosse vero saremmo di nuovo in pericolo, lo sai vero?- risponde seccato,
sedendosi a letto.
-Lo so.-
-Ginny, non sappiamo chi sono, non sappiamo contro chi stiamo lottando. –
Sospira rassegnato.
-Era cosi anche nella prima guerra magica. -
Mormora Ginny, sedendosi vicino a lui.
-Ma ora non pensiamoci. - Gli sussurra nel orecchio, spingendolo a
coricarsi e mettendosi sopra di lui.
- Mmm...- Mormora lui, sentendo la mano di lei
avvicinarsi ai suoi pantaloni. - I ragazzi dove sono? – Chiede rauco.
-James è uscito con Mary, Al con Scorpius, e penso anche Alice e Lily siano con
loro. – Sorride Ginny, per poi baciarlo con foga.
*Londra
babbana:
-Mi dite perché
abbiamo deciso di andare in un pub babbano?- chiede Scorpius.
-Per sentirti lamentare. – Lo prede in giro Al
-Lily, guarda quel moro! - Esclama Alice, guardando l’entrata di un pub.
Scorpius fa una smorfia, era infastidito, Al lo vede e
ridacchia.
-Non male, ma a me piacciono biondi. - ghigna Lily
Scorpius sgrana gli occhi incredulo, mentre Al se la ride. Lily riesce a vedere
la reazione del biondo, e si sente compiaciuta.
-Dai entriamo dentro. - Esclama Alice.
Al e Alice
stavano ballando insieme ormai da un ora, Lily invece ballava in disparte, o con qualcuno che
ogni tanto si avvicina. "Oggi è davvero uno schianto". Pensa
Scorpius. Indossa un vestito blu scuro, aderente, che gli arriva fino
alle cosce.
Al e Alice ritornano
stanchi tra i posti a sedere, e Al si siede accanto a Scorpius:
-Perché non vai da Lily?- Gli chiede.
-Sta già ballando con quell'idiota.- Sbuffa Scorpius, riferendosi al nuovo
bellimbusto che le ronza intorno.
-Vi stuzzicate da anni, si vede troppo che vi piacete. Ma quando vi deciderete a mettervi insieme?- Chiede Alice, per poi
alzarsi ridacchiando e andare da Lily.
-Sono un Malfoy. – Ribadisce Scorpius.
-Sei un Malfoy? Che scusa è? – Risponde Al.
- C'è chi non vuole vederci insieme.-
-Tuo padre o il mio?- chiede Al sarcastico.
-In realtà non sono loro che mi preoccupano. Alcuni non mi sopportano
ancora, come tuo zio Ron, che mi controlla con quell'aria sospettosa. E
poi io e Lily siamo amici da quando aveva undici anni. -
-Ne parleremo in un
altro momento, ma non farti problemi, quello che importa e che state bene
insieme.- Gli ricorda Al.
Alice e Lily sia avvicinano al bancone:
-Non sei stanca di ballare?- Le chiede Alice.
-Parli proprio tu? Era da un'ora che ballavi con mio fratello. - La prende in
giro.
-E tu con tutti quelli che si avvicinano. - Risponde contrariata.
-Sei una rompi, lo sai? -
Al si avvicina alle
ragazze, controllando l'orologio con aria ansiosa:
-Ragazze sono le tre di notte. A papà viene
un infarto se non ci trova. -
Escono in strada. C'è
troppa gente per Smaterializzarsi, quindi decidono di camminare. Ad un certo
punto sentono un forte scoppio, seguito da urla. Si girano, e vedono gente
scappare da degli uomini con la maschera bianca, e in più macchine e alberi in
fiamme.
-Stupeficium!- Esclama Al, beccando uno di quegli uomini.
-Alice! - Esclama Scorpius, e la tira via in tempo, prima che una
maledizione possa colpirla.
-Confronto! - Urla Scorpius contro un Mangiamorte. Non riesce a colpirlo, ma
causa una piccola esplosione riesce a farlo cadere per terra.
Scorpius prende Alice e la spinge dietro a
un muro, trovando riparo. Solo a quel punto si accorge che Al e Lily non sono
con loro, e con timore guarda Alice:
-Dove sono Lily e Al? – Chiede allarmata.
-Credevo che erano dietro di noi.- Risponde preoccupato.
Lily era rimasta per
strada in mezzo ad alcuni corpi, caduta per colpa di un incantesimo. Alcuni
feriti che cercavano di alzarsi, altri urlavano, ma gli uomini con la maschera
se n’erano andati.
Harry si alza da letto
e controlla l'orario. Erano le cinque di mattina e a parte James non aveva
sentito nessuno rientrare. Controlla le loro stanze ma non trova né Albus né
Lily. Più spaventato che arrabbiato, decide di andare a svegliare suo figlio.
-James.- Lo chiama per
svegliarlo.
-Papà, che c’è?- Balbetta, assonnato.
-I tuoi fratelli non sono tornati. Sai dove
sono?-
-Cosa? No! Non ne ho idea! – Esclama lui,
alzandosi velocemente.
Harry e James decidono di uscire a cercarli. Ginny è ancora sotto le coperte,
ma il chiasso la sveglia.
-Dove stai andando?- Vedendo suo marito vestirsi, si allarma.
James sentendo la voce della madre entra in camera da letto.
-Lily e Al non sono tornati. Non è da loro non avvertire.- Informa
James.
-No infatti. - Risponde Harry allacciandosi i pantaloni. - Quello
di non avvertire lo lasciamo fare a te.- Risponde Harry.
-Papà!- Esclama
James, offeso.
Intanto, in camera
prende forma un patronus:
Londra
babbana, ci sono morti e feriti servono rinforzi
James e
Harry si guardano e si Smaterializzano all'istante. Ginny si stringe alle
lenzuola, sempre più spaventata.