Arthur Adler Raphael Jones avevano entrambe un occhio nero, labbra spaccate, setto nasale tumefatto e morsi che ne costellavano il corpo a casaccio "Raphael!" "Arthur!" i due Omega si fiondarono dagli Alpha tastandone il viso pesto, etichettandoli con ogni epiteto possibile finendo poi col piangere a dirotto "Sto gh...behne" ringhiò Raph toccandosi la fronte cercando di allontanare Leolance "Non mi avevigh...fatto cenno al fatto che ssgh...tuo fratello fosse una tale testa di cazzo..." "Scusa... Scusa mi dispiace oh come mi dispiace...Scusa...scusa" "Non... Scusarti Adler mica é colpa tua... Ghse...se lui é così" Leolance Adler senza pensarci troppo gli si accoccolò addosso fiatando leggero leggero scuse su scuse, Raphael rinunciò del tutto all'impresa di distaccarlo, in fondo non gli dispiaceva poi molto quella vicinanza con l'altro sapeva di buono ed il suo corpo emanava un piacevole torpore, nel frattempo agli antipodi della stanza una scena non dissimile si svolgeva tra Yune ed Arthur: "Riesci...ad alzarti?" domandò Yune al maggiore dei fratelli Adler porgendogli una mano, quel Alpha era veramente da mozzare il fiato ed il suo istinto lo portava a preoccuparsi, volerlo aiutare Arthur Adler invece del canto suo percepì la possibilità di poter far soffrire il suo fratellino come mai era riuscito a fare quindi repentino afferrò quel palmo e si tirò quel grazioso piccolo Omega addosso, facendo finta di non avere la forza per alzarsi "No...no non ancora...ugh la mia povera testa mi gira tutto" Yune si era tinto in viso di un adorabile rosso ciliegia nel ritrovarsi così vicino a quel maschio, nessun Alpha prima di quel giorno aveva invaso tanto il suo spazio personale "Ups... Scusami... Però" Arthur trattenne il fiato "Ehy zucchero te l'ha mai detto nessuno che hai un musetto delizioso?" "N...no" "Oh meglio questo vuol dire che sono stato io il primo ad accorgersene" gli fece dono di un sorriso 'sfolgorante' alla Adler alzandosi da terra porgendogli a sua volta una mano "Gra...grazie si...si...signore" balbettò Yune accettando quella mano che di slancio lo fece di nuovo finire tra le braccia dell'Adler più adulto, il tutto sotto gli occhi feriti di Leolance inconsciamente aggrappato a Raphael "Ah ah prego zucchero...E sappi che per un bel bocconcino come te sono solo Arthy " gli bisbigliò nei canaletti uditivi senza distaccare lo sguardo dal suo fratellino 'Bene bene Lancy picci picci adesso tengo io il coltello dalla parte del manico eheh te la farò pagare a caro...carissimo prezzo fratellino' Zero intervenne una seconda volta sottrasse Yune dalle braccia di Arthur e gli intimò di levare il disturbo...
Una volta che la presenza ingombrante di Arthur Adler ebbe lasciato la cucina i due Alpha rimasti e i due Omega tornarono a respirare normalmente "Bene... Io tra pochi minuti mi devo presentare al dojo quindi temo purtroppo di dovermi congedare... Lance se nel caso Arthur dovesse farsi vivo si nuovo non esitare a chiamarmi accorrerò subito... É stato un piacere fare la tua conoscenza Yune" "He...hellsir..." il darkettone si esibì in un elegante inchino fluido e pulito del tutto stonato col suo stile d'abbigliamento "Mentre finalmente il mio padroncino ha portato a casa un Alpha! Lancy devi forse annunciare qualcosa ai tuoi genitori?" "N...no Raphael é solo un... Collega di lavoro uffa possibile che tutti quanti lo confondano per il mio compagno?!" iniziò titubante per poi finire stizzito Leolance "Ehy ehy Lancy li hai poi continuati ad eseguire gli esercizi di rilassamento che ti ho insegnato un paio di mesi fa?" "Definisci mese..." Zero sospirò "No... Non hai proseguito né quelli di rilassamento né quelli di respirazione... Lancy... Io te li ho consigliati per il tuo benessere" "Lo so... Ah Zero tu non dovevi recarti al dojo? I tuoi allievi ti staranno aspettando fuori non credi?" "Io ora vado... Domani però tu ed io faremo i conti signorino e tanto che ci sei invita pure il tuo collega per un the lo vorrei conoscere meglio di come ho fatto oggi" Lance sbuffò "Devo proprio?" "Sì" "Zero ma stasera io ho la rappresentazione teatrale come minimo tornerò a casa per l'una!" si lagnò mettendo il broncio "Domani mattina cinque in punto ti aspetto per lavorare sul tuo equilibrio psicofisico e mentale" detto questo Zero salutò i presenti ed il suo protetto ancora imbronciato, e lo rimase durante tutto il tour della villa e il tea, tant'è vero che Raphael Jones si inventò una nuovo soprannome per lui: Lancy bimbo capriccio.
Leonardo Saki era nei guai, no no non nei guai si trovava nella merda fino al collo suo padre aveva scovato in camera sua le essenze che adoperava per coprire il suo profumo da Omega e come aveva previsto Saki senior scoprendo che il proprio figlio maggiore, colui a cui avrebbe ceduto le redini della propria azienda farmaceutica, era un inutile Omega diede in escandescenze arrivò a diseredarlo tre volte nello stesso giorno, quel essere inutile gli mandava a monte anni ed anni di affari e contratti! Ora come poteva obbligarlo a sposare Karai? La figlia, viziata fino allo schifo, di uno dei suoi clienti?! Per giunta non solo Leonardo era Omega ma anche se la faceva con il figlio di Adler Rose sua acerrima rivale sia nella lavoro che nella vita! No no doveva trovare al più presto una soluzione o le sue pianificazioni sul futuro sarebbero sfumate... Pansa che ti pensa riuscì a trovare un modo per salvare capra e cavoli, il tutto a suo più che totale vantaggio...
Leo quel giorno sentiva il proprio equilibrio totalmente fuori posto, gli sembrava di camminare sui gusci d'uovo doveva ad ogni costo ritrovare un minimo di serenità o avrebbe fatto sicuramente qualcosa di stupido, per sua fortuna poteva contare sul dojo gestito dal maggiordomo/guardia del corpo/guardiano del suo ex quasi fidanzato ed il tutto senza sborsare un singolo dollaro, richiesta di Leolance a cui aveva tentato in tutti i modi di opporsi ma che poi suo malgrado si era ritrovato ad accettare 'maledetti occhioni alla Adler' così prese il borsone con il cambio, le chiavi della macchina ed uscì di casa diretto proprio a suddetto dojo.
Trovò il proprio maestro al centro del tatami ad attenderlo gli rese omaggio con un inchino domandò il permesso di salire sul tatami ed una volta ricevuto il via assieme agli altri nove allievi andò a sedersi formando un cerchio in cui Zero rappresentava sia centro che raggio "Prima di tutto buon pomeriggio signori spero la vostra settimana sia stata ricca di eventi felici e scoperte... La lezione di oggi si svolgerà in un modo del tutto nuovo dato che la nostra famiglia non ha mai avuto modo di mostrarsi al pubblico il vostro maestro si é accordato con il sensei di un dojo vicino per dirigere assieme ai suoi allievi questa lezione! Quindi oggi accoglieremo nella nostra casa molti altri individui che saranno in grado di arricchire le nostre conoscenze complessive delle arti marziali... Maestro Nishikimura prego può entrare" un anziano dal kimono nero entrò per primo subito seguito da una fila ordinata di 18 persone "Terrei a dirvi che gli allievi del maestro Nishikimura saranno nostri avversari alla rappresentazione di arti marziali che si terrà tra un mese esatto quindi nonostante il futuro antagonismo sportivo vi prego di tenere il massimo rispetto nei loro confronti non saranno tollerati atteggiamenti aggressivi o maleducati sono stato chiaro?" "AI SENSEI" le voci si levarono come quelle di un unica entità "Bene molto bene direi che possiamo cominciare o permettiamo loro di presentarsi vicendevolmente che ne dice maestro?" "Direi che i nostri allievi potrebbero conoscersi sul tatami" "Lasciamo dunque al caso?" "Sì credo che il caso potrebbe essere il miglior modo affinché questi giovani possano conoscersi meglio l'un l'altro" "E così sia! Signori in piedi" Leonardo si alzò come i suoi compagni "Vi prego di disporvi di fronte agli allievi del maestro ed iniziare con semplici tecniche di attacco e difesa a mani nude" "Avete sentito ragazzi miei? Le armi non sono ammesse poggiatele dunque a terra Iwao Daichi Donatello..." Disse agli unici tre con la cintura nera il saggio Nishikimura 'Donatello?!' pensò fulmineo Leonardo osservando meglio i tre a cui era stato rivolto il richiamo e lì proprio lì ritto in piedi, bo ben piantato a terra, fasciato da un kimono bianco cinto da una stretta cinta nera gli occhi nocciola decisi e concentrati si trovava Donatello, lo sguardo insistente di Leo dovette insospettire l'Alpha visto che si girò di scatto e una volta che lo ebbe riconosciuto gli sorrise furbetto 'Che scemo che é...É l'Alpha più tenero e scemo che abbia mai avuto il piacere di incontrare... Conoscerlo meglio devo dire mi intriga troppo' Leo non fece a meno di lasciarsi sfuggire un risolino divertito quando suddetto Alpha prese a scimmiottare il comportamento del proprio maestro per poi interrompersi e riassumere l'aria composta che si confaceva per quella lezione. 'Sì decisamente mi piacerebbe conoscerlo meglio'