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Autore: Amy2205    21/07/2016    6 recensioni
''Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.''
Draco è diventato un mangiamorte eppure nessuno sembra farci caso, che aspettarsi dal figlio di Lucius Malfoy? Intanto la piccola di casa Weasley sempre più preoccupata dall'aspetto del giovane e spaventata dalle accuse di Harry nei confronti del Serpeverde, decide di fare qualcosa. Qualcosa di strano, innaturale, che una Weasley non avrebbe mai dovuto fare nei confonti di un Malfoy. Decide di salvarlo dal suo cupo destino. Nonostante le difficoltà iniziali, Ginny scoprirà un lato nuovo di Draco, una sfaccettatura quasi... umana. Come andranno a finire le cose tra i due?
Leggete e scoprite!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Sulle ali di un angelo'
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BACIO PROIBITO
Ovvero di come Draco e Ginny si incontrano a Diagon Alley e decidono di cambiare per sempre il loro destino




-Ginevra Molly Weasley! Se non esci da quella dannata camera entro cinque minuti, vengo su e bombardo la porta! E giuro che questa volta lo faccio veramente!- la voce squillante di Molly Weasley si fece sentire per tutta la tana.

Era una mattina di fine estate, l'aria era calda e soffocante e benché fosse solo mattina, il sole era cocente e batteva con insistenza sulle finestre della casa, riscaldandola e rendendola in poco tempo un forno di dimensioni gigantesche. Quella mattina la famiglia Weasley, con Harry ed Hermione, doveva andare all'inaugurazione del nuovo negozio di Fred e George. 'Tiri Vispi' si chiamava ed era provvisto dei più strani ed innovativi intrugli magici che ci si potesse mai aspettare. Pasticche vomitose e merendine marinare andavano a ruba tra gli studenti.

Ginny Weasley dalla sua stanza intanto, si stava preparando per uscire, quando una foto attaccata al muro richiamò la sua attenzione. Era stata scattata il natale scorso e raffigurava lei più il magico trio. Si trovavano in giardino e la neve scendeva impetuosa dal cielo rendendo tutto candido e morbido. C'era Ron, avvolto in una sciarpa made in Weasley, che guardava allibito Hermione che lo stava sgridando per qualche strano motivo.

Quando si decideranno a mettersi insieme?  

A destra dei due appariva lei che, applaudendo con le mani fasciate da guanti rossi, rideva e infine, accanto a lei c'era Harry, che guardava fisso l'obbiettivo mentre l'abbracciava sorridendo.

 Harry, Harry... quante cose sono cambiate? Fino a un anno fa, ti venivo dietro come un cagnolino con un osso e ora non sei che un amico per me. Niente di più.  

La rossa cominciò a pensare a quanto fosse cambiata in quell'ultimo anno. Da quando suo papà era rimasto ferito al ministero, dentro di lei qualcosa si era rotto. Era diventata una ragazza riservata, non era più la bimba chiacchierona ed estroversa degli anni precedenti. Era cambiata velocemente, sotto gli occhi preoccupati dei fratelli, che non sapevano se avrebbero mai più rivisto la sorellina solare a cui erano abituati. La Grifondoro aveva bisogno di qualcosa, o di qualcuno, che colmasse quel vuoto che si era incagliato nel suo animo.

 -Ginny sto per salire! Non mi lasci altra scelta!- tuonò la madre dalla cucina.  

A quel richiamo Ginevra si ridestò e presa la bacchetta, scese le scale di corsa sorridendo al ricordo di quel Natale.

Arrivata in salotto, dove la famiglia e gli amici la aspettavano impazienti, prese la polvere magica ed arrivò davanti al Ghiri-Goro. Subito dopo apparvero i genitori, Ron, Harry ed Hermione.

 -Su ragazzi! andiamo! Non voglio fare tardi!- disse Molly, dimenando le braccia in aria e cominciando a camminare.  

-Mamma non è mai stata così in ansia- sussurrò Ron all'amica -Tranne forse, per quella volta che abbiamo rubato la macchina- finì, dando un pugno sulla spalla ad Harry, che gli sorrise.

 -Fossi in te non ci scherzerei  Ronald! Potevate passarla peggio! Siete stati fortunati- lo rimproverò la mora.  

-Oh avanti Herm! in 5 anni di scuola tutta la nostra vita ha ruotato attorno alla fortuna- puntualizzò Ron.

 -La partita a scacchi con Voldemort, i dissennatori sul treno, Diggory morto, tuo papà ferito! Non mi sembra fortuna Ron- sbottò Harry.  

Ron si azzittì al pensiero di suo padre ferito e dentro di lui qualcosa si accese: sete di vendetta.

Hermione prese sotto braccio i due amici ed entrarono nel negozio dei gemelli, seguiti dai coniugi Weasley e lasciando per ultima Ginny. Questa stava per entrare quando qualcosa, anzi qualcuno, glielo impedì.

 -Weasley, venuta a comprare una nuova divisa? Quella di prima te l'hanno mangiata i topi, visto il posto in cui vivi?- la voce tagliente di Draco Malfoy giunse ai timpani della rossa come una pugnalata.  

Alzando lo sguardo su di lui però, Ginny non poté che constatare il cambiamento di Malfoy. Da furetto viziato che era, si era trasformato in un angelo maledetto, dal viso di porcellana.

 -Malfoy... mi dispiace deluderti ma sono qui a fare una passeggiata con i miei- e poi assumendo una posa tragica, mettendosi la mano sulla fronte, aggiunse -Come sta tuo papà? Con questo caldo almeno lui è al fresco-  

Gli occhi del biondo da fieri e sprezzanti che erano, si chiusero in due fessure e il suo sguardo avrebbe fatto raggelare chiunque. ma non Ginevra Weasley. Lei era una ragazza forte ed orgogliosa e mai avrebbe abbassato lo sguardo e si sarebbe fatta intimidire dal Serpeverde.

 E così vuoi giocare con il fuoco? Stupida ragazzina!  

Con forza le prese il braccio e la tirò in un vicolo non frequentato, lontano da occhi indiscreti.

 -Sentimi bene stracciona, se il tuo adorato paparino è ancora vivo, è solo per miracolo. fossi in te, gli direi di guardarsi le spalle, non si sa mai che...-  

Il ragazzo non riuscì a finire la frase che la rossa gli tirò uno schiaffo ben assestato sulla guancia, che subito prese ad arrossarsi. passarono alcuni attimi prima che Draco potesse realizzare l'accaduto.

 -Weasley, ma che ti prende?- urlò a pochi centimetri dal suo naso, spingendola contro il muro d'una casa e bloccandole i polsi.

Ginny avrebbe dovuto aver paura e supplicarlo di lasciarla andar via, ma per una questione di orgoglio, continuò a reggere il suo sguardo.

 -Adesso che mi farai? Andrai a chiamare i tuoi amici mangiamorte?-  

Quello che accadde dopo fu una sorpresa per entrambi. Quei pochi centimetri che li separavano furono colmati da un bacio. Ginevra voleva scappare via, ma qualcosa dentro di lei la costrinse a rimanere lì. Imbambolata. Draco Malfoy la stava baciando, in un vicolo sconosciuto al mondo. Le sue labbra erano sottili e morbide e il suo profumo di limone, così fresco ed intenso, la inebriò in un istante. Non era un bacio carnale, come quelli che Draco era solito scambiare a scuola, con le ragazze che avrebbero dato di tutto per un po' di attenzioni. No. Era un bacio a fior di labbra, tenero e dolce. Le mani del ragazzo lasciarono i polsi di lei e andarono ad accarezzare delicatamente i suoi fianchi. Mentre Ginny tuffò le sue dita tra i capelli biondi, setosi e ben pettinati di lui. Ma quando la situazione si stava facendo più calda, una voce li richiamò alla realtà e subito si staccarono.

 -Draco vieni, o faremo tardi- apparve Narcissa, in tutta la sua eleganza caratterizzata da una nobile freddezza.  

Il ragazzo coprì di scatto il volto di Ginny e subito seguì la madre, sussurrando però:

 -Ci vediamo a scuola, Weasley-  

Quando il ragazzo sparì dalla vista della rossa, questa si accasciò per terra senza fiato. nella mente una sola domanda:

 Ma che diavolo ho fatto?  

Si diresse poi nel negozio dei fratelli, dove dopo poco si dimenticò di quel bacio.

 
 

La sera, segretamente intenerita da quel bacio proibito, andò a dormire pronta per cominciare un nuovo anno scolastico.



 

Draco, quella notte, avvolto nelle candide coperte del letto, non riuscì ad addormentarsi subito. nella sua mente vagava ancora l'immagine di Ginevra Weasley che gli sputava addosso la verità: suo padre in carcere e lui che tra poco sarebbe diventato un mangiamorte. Un'odiosa verità che doveva nascondere. quel bacio, dato per farla star zitta, si era trasformato in un qualcosa di dolce e tenero, che mai aveva provato prima con le altre ragazze.

 -Vendicherò la tua prigionia, padre- disse a denti stretti Draco, poco prima di addormentarsi, con uno strano sapore di fiori selvatici sulle labbra.  

Né Ginny né Draco sapeva che la propria vita sarebbe cambiata drasticamente quell'anno.

   
 
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