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Autore: Elly007    22/07/2016    1 recensioni
"-E perché dovrei farmi baciare da te? Non hai fatto niente per meritartelo.- -Ti ho meritata dal primo momento che ti ho vista.- sussurra e i suoi occhi sono talmente seri che stavolta lascio che mi attiri a sè e che posi con passione le sue labbra sulle mie, in un bacio talmente intenso da mandarmi fuori di testa."
***
"-Bhé non hai mai pensato che forse questo è uno dei tanti motivi per cui mi piaci? - afferma arrabbiato lui, mentre mi solleva prendendomi sulle spalle per trasportarmi. Allibita da quelle parole e non sapendo cosa rispondere mi appoggio alla sua schiena forte per sussurrargli: -Sì, era lui. E scusa. -"
***
Cosa potrebbe succedere se un ragazzo avesse due ragazze contemporaneamente e queste s'incontrassero? E se si ritrovassero nella stessa scuola e nella stessa classe? E se insieme riuscissero a realizzare il proprio sogno? Oksa ed Haylie saranno pronte ad affrontare la loro nuova vita al Dolce Amoris e ad aprire i loro cuori nuovamente? Saranno pronte a Ricominciare oppure a Cominciare Davvero?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Lysandro, Nathaniel, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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POV OKSA.

-Io prendo un cornetto alla crema con pasticcini glassati al cioccolato bianco e un cappuccino.- Dice Rosa scrutando con occhi affamati il menù.
Io ed Haylie la guardiamo sconvolte, pensando a come una persona piccola come lei possa mangiare così tanto. Notando i nostri sguardi stupiti, lei si limita ad alzare le spalle facendo un sorrisetto :-Che ci posso fare, il cibo è uno dei più grandi piaceri della vita!-
Ridacchio e chiamando un cameriere ordiniamo la nostra colazione. La conversazione continua tranquilla, parliamo del più e del meno rimanendo su temi generici per conoscerci meglio. Scopro che Rosalya è una malata di shopping, e che gestisce un negozio di abbigliamento con il suo ragazzo, Leigh. Si sono conosciuto tre anni fa, e per Rosa è stato amore a prima vista, anche se, dato che lui è un ragazzo molto timido e introverso, è stata lei a dovre fare il primo passo e a prendere in mano la situazione. Ci racconta delle loro uscite e dei loro viaggi all'estero, mantenendo sempre un sorriso raggiante sulle sue labbra, facednoci capire quanto tenga a lui.
Mentre mangiamo, avverto qualcosa dietro di me, infatti subito dopo sento una vocetta fastidiosa: -Ah, eccole qua le due nuove ochette. Una che si vuole portare via mio fratello, e l'altra che ci prova con il mio futuro ragazzo.- Mi giro, e trovo quella che Rosa definisce la famosa Ambra. La squadro dalla testa ai piedi, e solo una parola mi viene in mente: "troia." Il suo atteggiamento e il modo volgare e decisamente scollato in cui è vestita, mi suggeriscono che non andremo affatto d'accordo, dato che non è proprio il mio tipo.

POV HAYLIE.

Fisso insistentemente la ragazza bionda davanti a me e il fatto che sia la sorella di Nathaniel mi lampeggia davanti agli occhi "com'è possibile una cosa del genere?" penso. Quella che ho davanti è l'antipodo del delegato e dal modo in cui si atteggia e si veste deduco che lei e il fratello siano molto diversi, o almeno lo spero. Dalle parole scontrose che ci ha riferito, capisco che non è una persona che potrei frequentare e ringrazio mentalmente Rosa per avermi avvertito prima.
-Scusa, ma chi ti ha detto niente?- Esorto, rivolta ad Ambra.
-Dato che sono superiore a voi, posso fare e dire ciò che mi pare e piace.- Risponde lei stizzita.
-Beh, vai a fare quel che ti pare e piace da un'altra parte, noi non ti abbiamo detto nulla, quindi non mi pare il caso di stare qui a litigare per delle cazzate.- Ribadisco io.
Ambra mi guarda infastidita e assume un cipiglio di superiorità quando Oksa aggiunge alle mie parole:- Comunque, riferirò a Castiel che stai progettando il vostro matrimonio, sono sicurà che sarà molto interessato alla cosa.-
A quel punto, la ragazza fastidiosa gira sui tacchi ed entra nel bar lasciandoci di nuovo ai nostri discorsi.
-Così mi piacete! Dovete farle vedere chi siete e farle capire che una volta tanto dovrebbe anche scendere da quel suo piedistallo d'oro.- Si congratula con noi Rosalya.
-Beh, vorrei vedere! E' proprio la classica tipa che pensa di poter fare tutto quello che vuole, prima o poi se fa qualche passo falso, progetterò la sua morte.- Scherza Oksa.
-Rosa, ma allora Nathaniel e Ambra sono davvero fratello e sorella?!- Non riesco a trattenere la curiosità.
-E già, chi l'avrebbe mai detto, eh? Sono praticamente gli opposti e dalle voci che circolano per i corridoi della scuola mi sono anche fatta un'immagine generale di quella che potrebbe essere la loro situazione famigliare.- Esordisce Rosa con un cipiglio di chi ha voglia di spettegolare.
-Spara!- Esclama Oksa, anche lei è interessata.
-Penso che Ambra sia la figlia viziata, e che Nath sia chi si prende la colpa di tutto. I loro genitori sono categorici in questo, infatti, da quando li conosco, Nathaniel è sempre riservato e cerca di non far trapelare nulla, al contrario Ambra prova sempre a fare in modo di stare al centro dell'attenzione.- Ci rivela, mentre noi la ascoltiamo assorte.
-E non sai nient altro?- Chiedo vogliosa di saperne di più.
-Hey, ho capito che sono la regina dei pettegolezzi, ma non pensi di chiedere un po' troppo?- Scherza lei.

POV OKSA.

Torno a casa con il sorriso sulle labbra e tante buste tra le mani: abbiamo passato tutta la mattinata in giro per negozi, ridendo e provando in continuazione vestiti e scarpe. Ho speso una follia, ma d'altra parte era tantissimo tempo che non facevo shopping, e mi servivano parecchie cose.
Siamo passate anche in alcuni negozi di bigiotteria, dato che Rosa ha detto a me e ad Haylie che tra tre settimane ci sarà la festa d'autunno: un evento a cui parteciperanno tutti gli studenti; sarà organizzata una serata nel sottoscala del liceo, con tanto di musica e cibo.
So anche che ci sarà un concorso a quella festa, dove si esibiranno diversi alunni, e le tre  miglior performance verranno premiate con un regalo a sorpresa; lì per lì mi si è accesa una lampadina: io suono, Haylie canta, perché non partecipare come un duo?
L'idea all'inizio pareva assurda anche a me, poi però ci abbiamo ragionato seriamente, e abbiamo deciso che da domani inizieremo a provare due ore ogni pomeriggio. Il fatto che parteciperanno anche Lys e Castiel mi fa sentire ancora più emozionata, non vedo l'ora di dirglielo e di sentirli suonare.
Continuo a fantasticare tutto il pomeriggio, mentre inizio a pensare a qualche brano da proporre ad Haylie, abbiamo deciso infatti che faremo tre cover di canzoni inglesi abbastanza famose, ma il genere rimane ancora un punto interrogativo.
Dopo aver cenato, la mia mente inizia a ricordare che non ho fatto qualcosa; è come se avessi perso la memoria, sento di dover fare una cosa ma proprio non la ricordo.
-OH CAZZO, IL COMPITO DI LATINO!- All'improvviso quella consapevolezza mi manda nel panico più assoluto, sarà la mia prima verifica e non credo proprio che sia il caso di iniziare male l'anno.
Cerco di studiare qualcosa, però mi rendo conto che, nonostante abbiamo iniziato da poco, dovrei almeno studiare quaranta pagine, e non ce la farò mai. Presa da un attimo di pazzia, afferro il cellulare e faccio la prima cosa che mi salta in mente: chiamare Castiel.
La sua voce, non poco irritata, risponde al terzo squillo: -Si può sapere che cazzo fai?! Sono le undici, e io ho altro da fare piuttosto che parlare con te.- Si lamenta in tono frettoloso.
-Perché, ho interroto il tuo incontro con Federica la mano amica?- Lo prendo in giro.
Sento un improvviso silenzio, e gelo sul posto. Sono estremamente contenta che non possa vedere la mia faccia in questo momento, dato che mi sento bruciare le gote.
-E insomma, che vuoi?- Riprende lui, più calmo.
-Senti, quando c'è un compito programmato, dove vengono lasciate le copie?- Gli domando speranzosa.
-In aula professori, perché?- Mi chiede diffidente.
-Bene, finisci quello che devi fare in fretta e vestiti, ci vediamo tra venti minuti davanti scuola. Niente domande.- E riattacco decisa.
Mi sento decisamente pazza, e so che probabilmente sto per fare una delle più grandi cavolate della mia vita, ma l'euforia che provo è più grande di tutto il resto, così in punta di piedi mi preparo ed esco.

POV HAYLIE.

Dopo quella meravigliosa mattinata, ho passato tutto il pomeriggio fuori casa girando tra negozi di musica e librerie; infatti, i miei genitori sono fuori per lavoro e non avevo voglia di tornare a casa sprecando tutto il tempo da sola.
Ora sta cominciando a piovere e inizio a correre verso casa con tutte le buste e bustine dei negozi. Sull'uscio,  già bagnata fradicia,  cerco disperatamente le chiavi maledicendomi per non essere tornata prima. Successivamente mi accorgo di non averle, e comincio a inveire contro la mia sbadataggine "come ho fatto a lasciare le chiavi dentro casa? Non ho neanche il credito per chiamare, come faccio adesso?" penso disperata accasciandomi ormai zuppa sul tappetino posto all'ingresso.
All'improvviso, dopo non so quanto tempo, mi sento chiamare da lontano.  Alzo d'istinto la testa e mi ritrovo davanti un ragazzo dai meravigliosi occhi dorati, Nathaniel.
-Haylie, che cosa stai facendo lì tutta bagnata?- Mi domanda lui avvicinandosi al cancelletto di casa mia.
Ancora stupita, cerco le parole adatte per rispondergli, sentendo un rossore che piano piano mi sta aggredendo le guance.
-Nath...Nathaniel?!- Esclamo quasi senza fiato. Mi alzo dallo zerbino e, sotto la pioggia scrosciante apro il cancelletto.
-Beh, che cosa stavi facendo lì per terra?- Mi chiede lui.
-Ecco, il fatto è che i miei sono fuori per lavoro e oggi sarei dovuta rimanere a casa da sola, ma quando sono uscita, ho dimenticato le chiavi per entrare.- Gli rispondo e, abbassando gli occhi dai suoi, comincio a ridere sommessamente per l'assurdità della situazione.
Nathaniel ride a sua volta, e, diamine, è così bello quando lo fa. -Una come te non l'avevo mai incontrata.- Dice tra le risate.
-Vuoi continuare a prendermi in giro per la mia sbadataggine?- Gli chiedo io facendo finta di essermi offesa.
-Okay, basta. Vieni.- Mi esorta offrendomi un posto sotto all'ombrello nero che lo proteggeva dalla pioggia.
-Vieni, dove?- Domando imbarazzata.
-A casa mia, non puoi rimanere fuori casa tutta la notte sotto la pioggia. Mi sembra ovvio che in questo caso devo aiutarti, quindi, muoviti: andiamo.-
   
 
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