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Autore: Arvati77    25/07/2016    2 recensioni
(Sequel di Vampire Knight Reloaded)
Dal I Capitolo:
..."Sono trascorsi quasi due anni dalla sconfitta di Rido Kuran. Ed in questo lasso di tempo, un po' di cose sono successe.
L'Associazione Hunter adesso è gestita dal maestro Yagari, da mia madre e da Ryobe. Il Direttore Cross è tornato ad occuparsi a tempo pieno del Collegio, che è stato ampliato inserendo dei corsi a livello universitario, in aggiunta a quelli già esistenti delle medie inferiori e superiori. E così, alcuni dei ragazzi che avevano frequentato il liceo qui, hanno deciso di proseguirvi gli studi. Anche Yori è rimasta, e da quando Yuki se ne è andata, io e lei siamo compagne di stanza. Il nostro legame si è consolidato... e alle volte ci consoliamo a vicenda per l'assenza della nostra comune amica... Io e Zero stiamo ancora insieme e non abbiamo mai abbandonato il nostro ruolo di Guardiani, che è tornato ad essere piuttosto impegnativo da quando, a marzo di quest'anno, è stata istituita una nuova Night Class..."...
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichiru Kiryu, Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vampire Knight - Bloody Dream'
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CAPITOLO XXVIII

E' una notte magnifica questa. Seduta sull'erba osservo il cielo stellato e sorrido. Una lieve brezza mi sfiora, insinuandosi tra i miei capelli. Chiudo gli occhi e mi rilasso completamente... Riukey e Kaname avevano ragione. Dobbiamo approfittare di questi giorni di vacanza in previsione dei tempi bui che verranno. E' indubbiamente un buon modo per schiarirci le idee e raccogliere le forze di cui avremo bisogno in un futuro non lontano.
Già due settimane sono passate. Quasi non me ne sono accorta. Mi piace occuparmi del Collegio insieme a Zero, Ichiru, Yuki e gli altri... un domani, chissà, magari toccherà a noi farlo... anzi, spero che sarà così...
Sento dei passi. I tuoi passi. Li riconoscerei tra mille altri al mondo. Rimango seduta, con la schiena appoggiata al tronco di un albero e le gambe piegate. Socchiudo gli occhi, cercandoti tra la vegetazione circostante, finché non ti vedo. Con una mano ti invito ad accomodarti accanto a me e tu lo fai, senza distogliere per un momento il tuo sguardo da me.
"Tutto bene?" mi chiedi, ed io sorridendo annuisco, accoccolandomi tra le tue braccia.
Zero... ti amo infinitamente...
"Si sta bene qui, vero?" confessi, cogliendomi di sorpresa.
Mi metto in ginocchio di fronte a te e ti fisso con aria interrogativa.
"Non mi dirai che inizi a trovarti bene con quelli della Night Class?" ti domando perplessa.
"Non ho detto questo." mi rispondi, mentre l'angolo sinistro della tua bocca si solleva appena quasi stessi trattenendo un sorriso.
"Ah, ecco, mi pareva strano."
"Volevo semplicemente dire che, in fondo, qui al Collegio si sta bene. E' un bel posto in cui vivere..."
"Lo credo anch'io."
Ti passo una mano tra i capelli e, accostando la bocca alla tua, ti sfioro le labbra con un fugace bacio. Poi mi siedo a cavalcioni sulle tue gambe, stringendo le ginocchia intorno ai tuoi fianchi. Con un gesto deciso mi afferri alla vita e mi tiri a te, baciandomi con passione. Le tue braccia mi imprigionano, impedendomi quasi di muovermi, mentre mi manca il respiro, travolta da un bacio che ricambio con la stessa foga, lo stesso desiderio.
Senza nemmeno rendercene conto ci ritroviamo distesi sull'erba, l'uno sull'altra. I tuoi occhi conquistano i miei. Le tue dita scorrono sulla mia pelle, insinuandosi sotto la maglietta. Riprendiamo a baciarci, incuranti del fatto che qualcuno potrebbe passare nelle vicinanze e vederci. Nemmeno questo ha importanza ora, ora che esistiamo soltanto io e te, in un momento che è nostro e di nessun altro...

***

"Allora questo è il Dormitorio Sole." afferma Sibyl, osservando con un certo interesse l'edificio che ha di fronte.
"Esattamente." ribadisce Ichiru.
"Non ero mai stata in questa zona del Collegio."
"In teoria, sarebbe vietata a quelli della Night Class."
"E perché, scusa? Se il Preside vuole che vampiri e umani imparino a convivere, perché mantenere una suddivisione così rigida?"
"Un passo alla volta. Il Direttore si sta impegnando molto per realizzare il suo progetto, ma sa benissimo che occorre agire con cautela, senza affrettare troppo le cose."
"…senza affrettare troppo le cose..." ripete sottovoce Sibyl, guardando per aria, come stesse parlando a se stessa.
"Che hai?" le domanda Ichiru, incuriosito dalla sua espressione trasognata.
"Niente. Niente..." risponde lei in breve.
"Allora, mi fai vedere com'è dentro il tuo Dormitorio?" prosegue poi, sorridendo come una scanzonata bambina.
"Se ci tieni tanto, seguimi." la asseconda Ichiru, prendendola per mano.
I due entrano all'interno del Dormitorio Sole. Attraversano l'ala femminile, quindi la mensa comune, ed infine passano alla zona maschile. E' una costruzione davvero enorme, e lo sembra ancor di più ora che è completamente deserta.
"Questo è il Dormitorio principale della Day Class." spiega Ichiru, camminando lungo un corridoio "Fino a qualche anno fa bastava ad accogliere tutti gli studenti della classe diurna. Ma dopo aver aggiunto i corsi universitari, il Diretto ne ha ricavati altri due più piccoli da degli edifici che da tempo erano rimasti inutilizzati.".
"Certo che il Collegio è proprio grande!" commenta Sibyl "Si dice che questo posto appartenesse in passato alla famiglia Kuran.".
"Ho sentito anch'io queste voci, ma non ti so dire se siano fondate o meno."
"A dirla tutta, non mi interessa... Piuttosto, qual è la tua stanza? Visto che siamo qui, potresti anche mostrarmela."
"Veramente...io..." esita Ichiru, colto alla sprovvista dall'inaspettata richiesta.
"Ehi, ma che hai capito!?! Non farti strane idee..."
Sibyl incrocia le braccia al petto e si gira dando le spalle al compagno. Lui le posa le mani sui fianchi e, accostandosi al suo orecchio, le sussurra dolcemente:
"Vieni con me.".
La giovane si volta e le sue iridi verdi si specchiano in quelle color ghiaccio di Ichiru. Un pensiero la sfiora, un ricordo meraviglioso che vorrebbe potesse ripetersi ancora... ma la sola idea la imbarazza...
"Andiamo." afferma la Sangue Puro, accennando un sorriso e sforzandosi di ricacciare in fondo al cuore il desiderio sorto poc'anzi in lei.

"Eccoci qui." annuncia Ichiru, aprendo la porta della propria stanza per far entrare Sibyl.
"Non è un po' piccola?" domanda lei, guardandosi intorno.
"Non sarà grande come quelle che avete voi al Dormitorio Luna, ma per me è più che sufficiente."
"E tu che ne sai delle camere del Dormitorio Luna?"
"Sono un Guardiano, ricordi? Mi è capitato di doverle ispezionare."
"Solo questo?"
Ichiru si fa terribilmente serio.
"La prima volta che entrai nel Dormitorio della Night Class," confessa con voce cupa "ero insieme a Shizuka...".
"Scusa... io... non volevo risvegliare tristi ricordi..." si dispiace Sibyl, chinando mestamente la testa.
Ichiru la prende per mano e sorridendo la rassicura:
"Non preoccuparti. Quei ricordi sono parte di me, e per quanto adesso mi sembrino appartenere ad un'altra vita, so bene che non mi lasceranno mai.".
"Va bene così." dichiara Sibyl, sollevando lo sguardo sul giovane di fronte a lei "Tutto ciò che fa parte di te, io lo accetterò, sempre e comunque. Perché tu sei... Tu... sei...".
La ragazza non riesce a concludere il discorso, mentre i suoi occhi si fanno lucidi. Ichiru le posa una mano sul viso e la stringe forte a sé, per poi baciare le sue labbra socchiuse, quasi a voler cogliere su di esse le parole che vi sono rimaste prigioniere. Lei si abbandona a quel bacio, ma qualcosa la frena, e scostandosi dalla bocca del compagno, indietreggia di un passo, sciogliendosi dal suo abbraccio.
"Cosa ti succede?" le chiede lui, avendo percepito il suo intimo turbamento.
Sibyl sospira, ma non risponde. Si volta da un lato e chiude gli occhi.
"Mi vuoi dire cos'hai?" insiste Ichiru con una certa apprensione "Guardami, per favore. Ho fatto qualcosa che non va?".
Le verdi iridi della Sangue Puro si spalancano su di lui.
"Tu non hai fatto niente di sbagliato." ammette la ragazza "Il fatto è che, prima, quando hai detto che non bisogna affrettare le cose, ho pensato... insomma... ho pensato a noi due.".
"Io stavo parlando del Direttore e del suo progetto."
"Lo so, lo so... ma io ho pensato a noi. Neanche noi dovremmo affrettare le cose, giusto? Perciò, forse... stiamo sbagliando... Credi che stiamo correndo troppo?"
Ichiru di nuovo abbraccia Sibyl e sorridendole con sconfinata tenerezza le domanda:
"Tu cosa vuoi?".
"Io..." risponde lei con voce colma di passione "Io voglio stare con te.".
"E allora, qual è il problema? Facciamo semplicemente quello che sentiamo di voler fare, e lasciamo che le cose seguano il loro corso."
"E se io volessi che succedesse di nuovo?"
"Che succedesse cosa?"
Sibyl non risponde, ma il suo sguardo parla da solo, ed Ichiru comprende che le sue parole si riferivano a quanto accaduto tra loro nel vecchio rifugio nel bosco... Entrambi ricordano quella notte come se fosse accaduta ieri. Non hanno dimenticato le emozioni vissute in quei momenti meravigliosi, nei quali si sono donati completamente l'uno all'altra, senza porsi domande, senza pensare al domani. Ed ora che un domani per loro si prospetta all'orizzonte, anche quel ricordo assume un sapore e colori nuovi, alimentando un profondo ed impellente desiderio.
"Forse non dovremmo farlo... dovremmo aspettare..." ripete Sibyl, come a voler convincere più se stessa che il compagno.
"Se mi chiederai di aspettare, aspetterò." risponde il giovane "Aspetterò tutto il tempo che vorrai.".
La ragazza sorride, prende il volto dell'amato tra le mani e, sollevandosi sulle punte dei piedi, lo bacia con passione. Non vuole più aspettare. Adesso che finalmente è di nuovo accanto a lui, come non sperava potesse accadere, desidera essere completamente sua, con una rinnovata consapevolezza nel cuore, la consapevolezza della strada che insieme hanno deciso di percorrere. Sibyl vuole cogliere questo momento e tutti quelli che in futuro verranno. E stavolta non sarà per una notte soltanto... No, questo è solamente l'inizio di un percorso tutto da costruire, tutto da inventare, da creare giorno per giorno, fianco a fianco...
Ichiru prende in braccio la giovane Sangue Puro e la ripone con estrema delicatezza sul letto. Chinandosi su di lei, la bacia sul collo, per poi spostarsi sulla spalla e scendere con le labbra lungo il braccio. Giunto all'altezza dei fianchi, le solleva la maglietta, per ritrovare il contatto con la sua pelle morbida e profumata, e le bacia il ventre, iniziando a risalire piano fino a fermarsi sotto i seni. A questo punto si porta sopra di lei con tutto il corpo e posa nuovamente la bocca sulla sua, sentendo le sue gambe e le sue braccia stringersi forte intorno a lui, quasi a volerlo imprigionare. Ciò che entrambi desiderano è poter stare insieme, sentirsi una cosa sola, come in quell'unica magica notte che temevano non si sarebbe mai potuta ripetere. Le emozioni di allora li travolgono rompendo ogni argine, ogni incertezza, ogni esitazione. Trasportati dalla frenesia, dal desiderio, i due giovani si spogliano, continuando a baciarsi, a cercarsi, fino ad unirsi completamente, divenendo l'uno parte dell'altra. E nel perdersi totalmente tra le braccia di Sibyl, Ichiru sente che qualcosa in lui è cambiato. Sì, è così... Finalmente, dopo tanto tempo, il suo cuore è libero...

***

Aidoh cammina da solo nel parco che circonda il Dormitorio Luna, mani in tasca e sguardo assorto. Ad un certo punto si sente chiamare e, voltandosi, vede il cugino avvicinarsi.
"Tutto bene, Hanabusa?" domanda Kain.
"Certo. Perché?" risponde l'altro con apparente noncuranza.
I due passeggiano fianco a fianco, ed intanto parlano.
"Mi sembri piuttosto pensieroso." continua Akatsuki.
"Mi stavo solo chiedendo... Secondo te com'è vivere come un essere umano?"
"E' una domanda insolita, non credi?"
"Yuki dice sempre di avere dei ricordi molto belli della sua vita da umana..."
"C'entra per caso Yori in queste tue riflessioni?"
I due si fermano nei pressi del piccolo laghetto all'interno della zona riservata ai vampiri. Kain guarda il cugino e seriamente gli rivolge uno spontaneo suggerimento:
"Faresti meglio a chiudere con lei prima che...".
Ma Aidoh lo interrompe:
"No. Non lo farò. Tanto sarà lei ad allontanarsi, prima o poi, e io la lascerò semplicemente andare."
"Hanabusa..."
"La vedrò allontanarsi un po' alla volta, costruirsi una famiglia, invecchiare e alla fine morire, mentre io avrò ancora molti anni da vivere davanti a me. Ma se non altro avrò il ricordo dei giorni passati con lei a tenermi compagnia, e non intendo rinunciare anche a questo."
"Potreste stare insieme... se lei diventasse una di noi."
"Non le chiederei mai di diventare un vampiro. E' giusto che ognuno di noi resti ciò che è."
Kain posa una mano sulla spalla del cugino e si scambia con lui uno sguardo d'intesa. Dopodiché entrambi si incamminano di nuovo verso il Dormitorio Luna.

La notte avanza seguendo imperterrita il suo corso. Kaname ancora non si è fatto vedere. Yuki lo raggiunge nella sua stanza, trovandolo disteso sul divano, con una gamba leggermente piegata, la testa poggiata su di un bracciolo, un braccio a coprirgli gli occhi e l'altro sull'addome. Sembrerebbe dormire. La ragazza si avvicina silenziosa e, non appena è ad un passo dal compagno, questi si scopre il viso ed apre su di lei i suoi intensi e magnetici occhi scuri.
"Che succede?" domanda Yuki, accomodandosi sul bordo del sofà.
"Sono solo un po' stanco." spiega Kaname, mettendosi seduto.
La giovane sfiora delicatamente il volto dell'amato e gli sorride.
"Posso fare qualcosa per te?" gli chiede premurosa.
"Piccola Yuki, hai già fatto tanto, rimanendo al mio fianco, nonostante tutto..."
"Il mio posto è accanto a te."
Kuran posa un dito sulle labbra della compagna e con tocco leggero ne segue il disegno. Poi le avvolge la vita con un braccio e la stringe a sé, baciandola con impetuoso trasporto. Infine, scostandosi dalla sua bocca, appoggia la fronte sulla sua spalla, e rimane immobile così, nel conforto del suo abbraccio. Il profumo della sua pelle lo inebria al punto da ridestare in lui l'istinto di vampiro. Con la lingua Kaname lambisce il collo di Yuki. Il desiderio di averla, di sentirla sua, è troppo forte, e non resistendo oltre la morde, nutrendosi di lei, del suo sangue. La giovane rabbrividisce e geme piano, stringendosi ancor più forte all'amato, mentre un crescente piacere la pervade. E' una sensazione strana, che unisce in sé dolore e gioia, desiderio e paura. Da umana non riusciva a comprenderlo appieno, le volte in cui offriva il proprio sangue a Zero. Ma da quando ha riscoperto la sua natura di Sangue Puro, Yuki ha compreso il profondo significato di questo gesto estremo, che per i vampiri può rappresentare l'atto d'amore assoluto.

***

I giorni di vacanza fuggono veloci al Collegio Cross, nella più assoluta tranquillità. E benché questa pace sia solo momentanea, infonde in tutti quanti una buona dose di energie positive.
Quando ormai manca soltanto una settimana alla ripresa delle lezioni, Reika indice una riunione. Ora e luogo sono piuttosto insoliti. L'incontro si terrà sulla torre più alta dell'edificio scolastico poco prima del sorgere del sole. Reika non ha rivelato a nessuno le proprie intenzioni. Nemmeno Zero e Yuki sono riusciti a scucirle una sola parola a riguardo. Idea comune è che la ragazza abbia qualche comunicazione importante da fare, cosa che ovviamente diffonde una certa curiosità ed una giustificata preoccupazione.
L'ultimo tentativo per scoprire cosa la compagna abbia in mente, Zero lo compie mentre insieme a lei ed al fratello si sta dirigendo al posto dell'appuntamento.
"Si può sapere cosa sta succedendo?" domanda crucciato il giovane.
"Te l'ho già detto." risponde serafica Reika "Non sta succedendo niente di strano. Non preoccuparti. Devi solo avere ancora un po' di pazienza...".
Zero si volta quindi in direzione del gemello:
"Non ne sai niente neppure tu?".
Ichiru fa cenno di no con la testa, anche se, a dire il vero, un'idea riguardo alle intenzioni dell'amica lui ce l'avrebbe. Per quanto insolita, sarebbe plausibile come spiegazione. Orario e luogo gli fanno pensare solo ad una cosa... ad un desiderio espresso da Reika non molto tempo fa...

Credo che Ichiru sospetti qualcosa. Dopotutto, lui è l'unico che potrebbe intuire... perché proprio a lui avevo rivolto una precisa richiesta...
Eccoci. Siamo quasi arrivati. Entriamo nell'edificio scolastico. Saliamo le scale. Zero e Ichiru mi seguono senza aprire bocca. Tanto ormai l'hanno capito che non dirò nulla finché non saremo insieme agli altri. Forse li ho fatti un po' preoccupare... Beh, io avevo avvisato tutti di star tranquilli, perciò se si sono preoccupati non è colpa mia.
Bene. Ci siamo. A quanto pare qualcuno è già arrivato. Kaname e Yuki ci stanno aspettando accanto al parapetto di pietra. Insieme a loro, Sibyl, Aidoh e Subaru. Ci muoviamo verso di loro. Li saluto sorridendo e loro mi guardano straniti. A parte Kaname, che al solito non lascia trapelare alcun turbamento. Sento dei passi dietro di me. Rima e Shiki. Subito dopo Seiren. E ancora Kain e Ruka.
"Allora?" domanda spazientito Hanabusa.
"Un attimo. Manca ancora qualcuno." sottolineo io.
"Qualcuno di cui possiamo fare a meno..." borbotta sottovoce Zero, ed io gli lancio un'occhiataccia.
"Mi stavate per caso aspettando?" chiede Riukey, avanzando verso di noi, mani in tasca ed espressione malandrina.
"Adesso ci siamo tutti." puntualizza imperturbabile Kaname, fissandomi con i suoi profondi occhi castani.
Sorrido soddisfatta e mi volgo in direzione dell'orizzonte. Presto il sole sorgerà davanti a noi.
"Ci spieghi perché siamo qui?" mi domanda Yuki.
"Volevo vedere l'alba insieme a voi." confesso, lanciando un fugace sguardo ad Ichiru, che annuisce sorridendo. Sapevo che non l'aveva dimenticato. Proprio qui infatti gli avevo rivolto una richiesta, anzi, una preghiera, prima che lasciasse il Collegio per andare a cercare suo fratello: poter vedere l'alba insieme a lui e a Zero... Durante questa vacanze ho rammentato quel momento, ed ho pensato che sarebbe stato bello coinvolgere tutti in questa mia idea. Altre persone vorrei che fossero qui ora: mamma, papà, il Direttore, Yori, il maestro Yagari, Kaito, Misaki, Jiro, Kevin... e Akihiro... Ma in un certo senso loro sono presenti, perché sono nel mio cuore, e lo saranno sempre...
"Vedere l'alba?" commenta divertito Riukey "E' una cosa un po' strana per dei vampiri, e fino a prova contraria qui siamo tutti vampiri.".
"Lo so." ammetto "Ma ci tenevo a vederla con voi.".
Il sole fa capolino all'orizzonte. Il cielo si fa di fuoco, sfumando dal rosso vivo al rosa. Gradatamente i colori si attenuano, mentre il disco solare spodesta la luna dal suo trono celeste. E' come vedere una poesia mutata in immagini. E' questo l'alba per me. E' vita. E' speranza... Lo so, per i vampiri l'alba dovrebbe essere il tramonto, ma per quanto il tramonto possa essere altrettanto bello e suggestivo, non riesco ad amarlo quanto amo l'aurora.
Mi guardo intorno. Nessuno parla e gli occhi di tutti sono puntati sul sole nascente. La luce che ci illumina ha un che di irreale ed onirico. Come se fossimo sospesi in una dimensione diversa, scissa dalla realtà. Zero, in piedi dietro di me, mi abbraccia, ed io intreccio le dita alle sue. Shiki prende per mano Rima, così come Kain fa con Ruka. Yuki è accanto a Kaname, Sibyl ad Ichiru. E poi, Aidoh, Subaru, Riukey, Seiren...
Un nuovo giorno inizia davanti ai nostri occhi. Per qualcuno è ora di andare a dormire. Per qualcun altro è ora di mettersi al lavoro. E così ci separiamo, senza dirci molto in verità. Ma di una cosa sono certa: questo momento al limite tra la realtà ed il sogno, che se pur per pochi minuti ci ha uniti cancellando ogni differenza, resterà impresso in ognuno di noi per molto, molto, molto tempo...

***

Siamo giunti agli sgoccioli delle vacanze. Dopodomani la scuola riaprirà i battenti. Domani il Preside rientrerà al Collegio. E' già notte. Cammino nel parco, guardando distrattamente per aria. Mi soffermo in mezzo al viale ed osservo il cielo stellato. Faccio un bel respiro ed abbasso la testa. Sento qualcuno avvicinarsi alle mie spalle. Si ferma dietro di me. Mi posa le mani sulla vita... Zero, non ho bisogno di vederti per capire che sei tu. Ti chini e mi baci sul collo. Giro piano la testa incontrando il tuo profilo. Le nostre labbra si sfiorano fino ad unirsi in un intenso, lungo, appassionato bacio. Quando poi le nostre bocche si scostano, dolcemente mi prendi per mano e ci incamminiamo insieme verso la residenza del Direttore. Quando siamo ormai sulla porta, ci sentiamo chiamare. Ci voltiamo e vediamo Kaname venire verso di noi, insieme a Rumiko Ouri, che tiene in mano quello che a prima vista sembrerebbe un libro, forse un diario. Le loro espressioni non mi piacciono affatto. Avanziamo di alcuni passi nella loro direzione.
"Novità?" domanda cupo Zero, avendo come me percepito aria di guai.
"Direi di sì." afferma enigmatico Kuran.
"Spiegati." prosegue secco Zero.
E' quindi Rumiko a parlare:
"Ho scoperto qualcosa riguardo alla morte di mio fratello. Ho trovato per caso dei suoi appunti. Un diario. L'aveva nascosto in un posto che conoscevamo solo noi due. Evidentemente sperava che lo trovassi io prima di chiunque altro. Parla di una cospirazione segreta che punterebbe alla costituzione di un nuovo Senato dei vampiri e di strane compresse ematiche contraffatte, create da qualche Sangue Puro per manipolare altri vampiri. Ci sono accenni anche al Collegio Cross. Mio fratello era deciso a parlare di questo con Kaname. L'ultima data che ho trovato tra i suoi scritti risale al giorno precedente la sua morte...".
"Ha fatto dei nomi?" domando.
"Nessun nome, purtroppo." ammette Rumiko "L'hanno fermato prima che potesse smascherare i responsabili.".
"Nessuno l'ha aiutato nelle sue ricerche?" chiede Zero.
E di nuovo la Sangue Puro:
"Conoscendolo, immagino che non abbia voluto coinvolgere nessun altro ben sapendo a quale rischio stava andando incontro. Voleva raccogliere più informazioni possibili per poi parlarne direttamente con Kaname. E' questo che c'è scritto nell'ultima pagina.".
Gli occhi di Rumiko si fanno lucidi. La sua algida compostezza vacilla nel parlare del fratello. Ma il suo sguardo nulla perde della sua fierezza, riflettendosi in esso la determinazione di chi vuole ad ogni costo portare a termine qualcosa di importante.
"Ascolta Rumiko." interviene Kuran "Fai molta attenzione d'ora in poi. Chiunque abbia ucciso tuo fratello, se dovesse immaginare quello che hai scoperto, potrebbe venire a cercarti per eliminarti. Il diario lo terrò io. Guardati le spalle e non preoccuparti di altro.".

Reika volge gli occhi al cielo ed osserva la luna, la maestosa luna piena che questa notte è padrona della volta celeste. Un'irriverente nube ne spezza la perfetta circonferenza, come un pugnale oscuro conficcato nel suo luminoso cuore. Un brivido percorre la schiena della Guardiana, mentre un'inspiegabile sensazione di angoscia si fa largo in lei.
"Reika, tutto bene?" le chiede Zero, facendola sussultare.
"Sì, io... tutto bene. Scusate." risponde incerta la giovane, posando di nuovo gli occhi sui presenti.
"Ora è meglio se vai." fa notare Kaname, rivolgendosi a Rumiko "Ti accompagno al cancello.".
"Intanto noi riuniamo gli altri." propone Zero "Anche loro devono sapere.".
Kuran annuisce, prima di allontanarsi insieme all'altra Sangue Puro. Reika per un attimo torna ad osservare il cielo. L'ansia che l'aveva colta poco prima è svanita. Cosa potrà mai essere stato?...

Nello stesso momento, lontano dal Collegio...
Tra le pareti di pietra di una misteriosa stanza sotterranea, al cospetto di una bara vuota, due figure incappucciate, avvolte in lunghi mantelli rossi, ordiscono le loro oscure trame. Tre candele a forma di serpenti intrecciati rischiarano appena l'ambiente, mentre l'umidità si condensa in sottili rivoli che dal soffitto scorrono verso il basso fino ad insinuarsi nelle crepe del pavimento.
"Figlia mia. Il tempo è quasi giunto. Torna in quel luogo e fa' ciò che devi."
Labbra rosse come il sangue pronunciano tali parole, e sulla mano sinistra di colei che le ha proferite il marchio del tributo compare per un fuggevole istante, svanendo poi senza lasciare alcuna traccia.
Le candele si spengono improvvisamente. Sinistri rumori echeggiano tra le pareti di pietra, simili a striduli latrati di spiriti dannati. Nella stanza sotterranea una bara vuota giace solitaria avvolta dalle tenebre...

 

 

 

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE

Le vacanze sono finite. Secondo voi, cosa accadrà con il rientro di tutti gli studenti al Collegio Cross? Come si comporteranno i nostri protagonisti?
Vi anticipo che il prossimo capitolo sarà diviso in due parti...
Fan art di gruppo per oggi!
Alla prossima
Marta

SUNRISE
http://mc2a.altervista.org/alterpages/sunrise.jpg

   
 
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