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Autore: Itsmary17    25/07/2016    1 recensioni
Rumpelstiltskin ha molti segreti e tra questi vi è anche uno strano libro dalla copertina interamente nera, che Belle ritrova per caso. Il Signore Oscuro si sbriga a nascondere l'oggetto incriminato, ma la curiosità e l'entusiasmo della ragazza la portano a scoprire non solo il libro e il suo mistero, ma anche qualcosa di meno piacevole.
(La storia si colloca nel periodo di Skin Deep in cui Belle vive nel Castello Oscuro insieme a Rumpelstiltskin)
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Belle era assurdamente attratta da quello strano individuo e man mano gli si stava avvicinando.
I suoi piedi si muovevano da soli, senza che lei gli avesse comandato nulla. Per quanto l’istinto le dicesse che fosse sbagliato, non riusciva a fermarsi.
A un certo punto, in un attimo di lucidità, un nome le sfiorò la mente.
Rumple.
In un istante tornò totalmente cosciente e si rese conto di aver combinato un altro, ennesimo, casino.
È la volta buona che Rumpelstiltskin mi uccide, pensò.
Spaventata, arrestò il suo avanzare e iniziò, piuttosto, ad indietreggiare, mentre lo strano essere la guardava sorridendo.
Indietreggiò finché non si ritrovò con le spalle al muro e in quel momento si ricordò di un fattore importante: l’incantesimo al Castello.
Non poteva fuggire.
Non poteva fare nulla.
In pochi secondi il muro perse la sua consistenza, diventando di una sostanza molle e gelatinosa, e lei venne sbalzata via, finendo dritta nelle braccia dell’essere dalla pelle bianca come la luna.
Belle, stretta in quello strano abbraccio, riavvertì la sensazione di ammaliamento che aveva provato poco prima e si lasciò avvolgere, senza più opporvisi.
- Chi sei? – domandò nuovamente con tono dimesso, mentre gli occhi di quella creatura si puntavano nei suoi.
- Te l’ho detto, sono un amico.
- Vorrei che fossi qualcosa di più.
Quelle parole uscirono dalle sue labbra senza che lei neanche se ne accorgesse.
Era come in trance.
- Posso esserlo – le rispose lui – Ma prima devi baciarmi.
Belle staccò di malavoglia gli occhi da quelli di lui e li spostò sulle sue labbra.
Erano violacee, come la nube di…
In quel momento non le veniva in mente il nome.
Pensò che fossero bellissime.
- Ci sto – sussurrò con un sorriso al suo nuovo “amico”.
Lui sorrise e si avvicinò al suo viso.
La distanza tra le loro labbra si poteva ormai misurare in millimetri, quando una voce lontana giunse alle orecchie della ragazza.
- Belle!
Si irrigidì di colpo. Quella voce…
- Dearie, non ascoltarlo! Ti sta imbrogliando!
Belle alzò lo sguardo e puntò i suoi occhi color oceano in quelli totalmente neri della creatura.
Come poteva un essere così bello imbrogliarla?
La voce stava sicuramente mentendo.
- No, no Belle, non guardarlo negli occhi, hanno sopra un incantesimo di ammaliamento!
Un cosa…? Un incantesimo?
Ma anche se fosse, era talmente bello che non le importava.
 
 
 
Rumpelstiltskin era arrivato appena in tempo, ma nonostante ciò non era riuscito ad evitare la catastrofe, non ancora almeno.
Belle sembrava totalmente in trance e non intendeva dargli ascolto.
Il Succhia Anime, per conto suo, se la sghignazzava sotto i baffi.
Il Signore Oscuro lo aveva rinchiuso tanto tempo prima in un libro magico, capace di intrappolare anche il più potente dei maghi, e da allora era rimasto lì, in attesa che qualcuno lo liberasse.
Era debole, poiché era da tanto che non si cibava, e in quel momento un delizioso bocconcino era stretto fra le sue braccia, in trappola, senza neanche rendersene conto.
Quell’anima così pura sarebbe stata un degno pranzo dopo anni di prigionia.
Rise alle ridicole parole del Signore Oscuro, che cercava in ogni modo di riportare la sua bella alla ragione.
Illuso.
Nessuno sfuggiva al suo potere ammaliante.
 
 
 
Da parte sua Rumpelstiltskin non aveva ancora scagliato un incantesimo per paura di colpire Belle, ma quando si rese conto che ogni discorso era inutile decise di prendere in mano le redini della situazione.
Mosse le mani verso Belle, che si ritrovò scagliata via nell’altro lato della stanza, e puntò i piedi di fronte il volto pallido del Succhia Anime.
- Perché non te la prendi con qualcuno della tua taglia, dearie? – esclamò, accompagnando le parole con un buffo gesto delle mani.
- Chi ti dice che voglia combattere?
Presero a girarsi intorno e a lanciarsi occhiate minacciose.
Rumpelstiltskin sapeva che gli sarebbe bastato schioccare le dita per trasformarlo in uno schifoso rospo, ma prima desiderava vedere la sofferenza su quel volto che era andato così vicino al baciar… Al far del male a Belle.
- Nessuno ha chiesto la tua opinione, dearie – ghignò.
Schiuse la mano in una palla di fuoco e la scagliò con precisione, ma quello fu abile a tramutarsi in nebbia ed evitare il colpo.
- Sai fare di meglio? – lo stuzzicò il Succhia Anime, con la sua voce teatrale.
- Oh sì, questo – schioccò le dita e nella stanza comparve un drago, che non esitò a liberare dalla gola tutte le fiamme che aveva – Grazie di avermelo chiesto.
- Non riuscirai a sconfiggermi! – urlò il Succhia Anime, mentre evitava altri due sputi di fuoco.
Rumpelstiltskin congiunse le mani con fare annoiato.
- Sai una cosa, dearie? Nessuno può scappare da qua dentro, quindi o ti arrendi all’idea di essere già sconfitto in partenza, o ti arrendi.
- Oppure – sussurrò quello, schivando un ennesimo colpo del drago – Posso prendere lei.
Si lanciò su Belle e tornò a puntare i suoi occhi in quelli della ragazza.
Rumpelstiltskin sentì il sangue salirgli al cervello.
Nessuno poteva far del male alla sua… domestica.
- Giù le mani! – urlò, mentre il suo volto si infuocava dalla rabbia.
Fece sparire il drago con un schiocco delle dita e si avvicinò di corsa all’improvvisata coppietta.
Belle sembrava ancora scossa dalla botta presa (Rumpelstiltskin aveva cercato di far piano, ma la magia è imprevedibile), e sembrava combattuta tra l’arrendersi al Succhia Anime e il fuggire lontano.
- Belle – iniziò quello, ma Rumpelstiltskin fu più svelto.
- Belle, non lo ascoltare! Dearie, sono io, ti prego, non lo ascoltare!
Le mise una mano sul fianco.
- Rumpelstiltskin… - sussurrò la ragazza.
Il cuore del Signore Oscuro perse un battito.
Allora l’aveva sentito…
Non era mai capitato che qualcuno fosse riuscito a fuggire al potere ammaliante del Succhia Anime.
- Sono io, Belle! Rimani concentrata sulla mia voce, mentre sistemo il nostro amichetto.
Staccò la ragazza dalla presa del demone e gli si avvicinò con fare minaccioso.
- Mai, mai toccare ciò che appartiene al Signore Oscuro - sibilò.
Detto questo afferro il Libro che era ai piedi di Belle, sussurrò alcune parole in una lingua e dimenticata e lanciò l’oggetto contro il Succhia Anime.
Quello tentò di scappare, ma alla magia oscura del Libro Proibito non c’è via di fuga e ben presto si ritrovò intrappolato.
- Non finisce qua!! – urlo l’essere, mentre il suo corpo prendeva a sbriciolarsi e il suo viso tornava ad essere solo una sillaba della strana frase incisa nel libro.
- Hai ragione, dearie – ghignò Rumpelstiltskin.
Creò una palla di fuoco e bruciò il Libro.
- Ora è finita – bisbigliò soddisfatto.
- Ru... Rumpelstiltskin! – esclamò una voce alle sue spalle, facendolo sobbalzare.
- B… Belle. Come stai?
- Oh, Rumple – singhiozzò lei, lanciandosi dritta nelle sue braccia – Perdonatemi!
- Ssh, dearie, è tutto finito – rispose lentamente lui, accarezzandole i capelli.
Si meraviglio della spontaneità con cui gli riusciva quel gesto, ma non disse nulla.
- La magia è pericolosa – sussurrò Belle in un soffio, mentre ancora tremava nelle braccia del Signore Oscuro.
- Oh sì, molto pericolosa.
- Ma anche i libri non scherzano – commentò la ragazza.
Rumpelstiltskin rise e Belle lo guardò come se fosse un alieno.
- Che c’è, dearie? Sembra che tu abbia appena visto un fantasma.
La ragazza sorrise a sua volta, riuscendosi finalmente a calmare.
- Oh no, ho visto qualcosa ben più strabiliante. Un vostro sorriso sincero.
Rumpelstiltskin sentì una punta d’imbarazzo risalirgli per la gola e si sbrigò a mascherarla con un ghigno.
- Voi sognate troppo, dearie.
- Oh no, quella era proprio una risata, ne son sicura! – ribatté convinta la ragazza.
Dentro di sé era soddisfatta: aveva raggiunto il suo scopo, aveva provocato un sorriso vero sul volto di Rumple.
Gli tornò in mente che per riuscire nell’impresa aveva quasi rischiato di morire e arrossì.
- Ma quindi quell’essere… - iniziò balbettando.
- Quell’essere succhiava via le anime delle persone per saziarsi e accrescere il suo potere. Ma non aver paura, dearie, non ti farà più del male.
Rumpelstiltskin pensò al momento in cui le labbra dei due si erano quasi sfiorate e al brivido di freddo che aveva attraversato il suo corpo.
Vedere Belle nelle braccia di un altro aveva spezzato il suo cuore già rotto, e adesso si beava totalmente della sensazione di avercela fra le braccia.
Era vero, aveva riso. Aveva riso come non faceva da secoli. Per un attimo si era sentito bene.
La pace dopo la tempesta, pensò.
Gli tornarono in mente tutti i momenti che avevano caratterizzato quella giornata e si rese conto di essere alquanto esaurito.
- Che ne dici di una bella tazza di thè, dearie? – propose.
La ragazza sorrise, si staccò da lui e si avviò alle cucine.
Più tardi avrebbe sistemato il caos che regnava nella stanza.
Prima di immergersi nella cucina, si girò un’ultima volta a guardare Rumpelstiltskin e lo vide sedersi tranquillo al tavolo centrale.
Se non fosse stato per i mobili bruciacchiati e l’argenteria fuori posto, nessuno avrebbe mai creduto che due minuti prima si fosse tenuta una battaglia fra il Signore Oscuro e un Succhia Anime.
Belle sorrise. Era solo un’altra giornata normale al Castello Oscuro.
 



 
Angolo autrice
Ed eccoci arrivati alla fine di questa storia. Non ne sono totalmente soddisfatta, ma era solo un esperimento!
Quando ho iniziato a scrivere non avevo in mente tutto questo, ma solo un libro nero e inquietante, quindi arrivata qui ho avuto per un attimo il blocco dello scrittore. Ero tipo “oddio, e ora che mi invento?”
Insomma, non è facile trovare un avversario degno di Rumpelstiltskin.
Ho fatto quindi in modo che l’avversario se lo creasse lui stesso, lasciandogli la possibilità di rispondere e contrattaccare… Rumple non desiderava uccidere (all’istante), ma ferire e far soffrire (con il minimo sforzo, ovvio).
Il fatto che Belle riesca a resistere al potere ammaliante del Succhia Anime è solo l’ennesima dimostrazione che Rumple è il suo True Love e che l’amore rompe ogni “sortilegio” (altro che Bacio Del Vero Amore che non funziona -.-)
Spero che la storia vi sia piaciuta, alla prossima!!
 
   
 
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