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Autore: Cristin_94    26/07/2016    2 recensioni
La nona stagione di “Un medico in famiglia 9” è iniziata con il mancato matrimonio tra la sorella di Marco e Giuliano in un tranquillo pomeriggio di settembre. Da quel giorno è iniziata la storia d′amore tra la spensierata e dolce Sara Levi e il serio e integerrimo Lorenzo Martini. Puntata dopo puntata i giorni sono passati; le stagioni sono cambiate. Autunno, inverno, primavera… Ma cosa sarà accaduto a Natale, a Capodanno, a San Valentino⁇ Come avranno festeggiato Sara e Lorenzo i loro rispettivi compleanni: insieme o separati⁇ Scopriamolo insieme…
Nota bene : La storia non è inventata ex novo. Ho lasciato intatte le prime nove puntate! L’inizio della mia Fan-fiction corrisponde a una data speciale: 25 dicembre 2013! Il Natale in casa Martini è, appunto, posizionato tra la nona e la decima puntata, prima cioè che il Destino faccia incontrare Sara e Lorenzo al rifugio, subito dopo la fuga di Tommy, Giada e Daniele e gli splendidi sguardi sotto le stelle dei “Sarenzo”…
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lorenzo Martini, Sara Levi, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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19 aprile, h 20.00, da qualche parte tra Roma e Torino


- “Amore.. senti questa: 17 giorni in Oriente! Non è fantastico: Bali.. Indonesia.. Singapore!” propose Sara tutta eccitata.
- “Beh sì.. se ne potrebbe parlare!” commentò Lorenzo, senza sbottonarsi. “Che altro c′è?”
- “Australia! < 27 giorni per gustarvi le diversità territoriali di Australia e Tasmania e godere di un sano e meritato riposo sulle spiagge paradisiache delle isole Fiji >. Non è allettante?”
- “Allettante quanto scontato! Ormai tutti vanno in Australia per il proprio viaggio di nozze. Che ne dici se proviamo a essere più originali?” le domandò Lorenzo.
- “Proviamo!” rispose Sara, continuando a sfogliare il catalogo, constatando ormai che era quasi terminato. “Mauritius.. Dubai.. Emirati Arabi?” propose Sara, poco convinta.
- “Sei seria? Non ci penso nemmeno!” Lorenzo bocciò senza mezze misure quell′idea.
- “Va bene.. Ci sono: < 21 giorni per un vero viaggio nel tempo che vi porterà nei luoghi più caratteristici dell′antico Giappone imperiale, giungendo poi alla futuristica Tokyo. L′ultima tappa saranno le paradisiache isole Cook, esclusive perle del Pacifico. >”
- “Ti dirò! Giappone! Potrebbe andar bene!” convenne Lorenzo.
- “Finalmente.. rischiavamo di arrivare a Torino senza che decidessimo dove andare in viaggio di nozze a quindici giorni dalle nozze. Va bene che partiamo a fine maggio, però…” commentò Sara.
- “Guarda che non ho detto che andiamo in Giappone.. ho detto che possiamo tener presente l′ipotesi!” commentò Lorenzo, senza riuscire a trattenere un sorriso. Sapeva benissimo dove i due sarebbero andati per il loro viaggio di nozze. Era la sua sorpresa per la sua futura moglie!
- “Questo vuol dire che continuo a leggere le alternative, brontolone mio?” sorrise Sara.
- “Sì, grazie!”
- “Santorini?” fu la prima proposta varata da Sara.
- “Troppo vicino!” la scartò Lorenzo.
- “Turks e Caios? Dai.. vediamo se sai dove si trovano!” lo sfidò Sara.
- “Caraibi cara!” fu la pronta risposta di Lorenzo.
- “E come lo sai?” domandò Lei, stupefatta.
- “Andavo bene in geografia!” rispose Lui, compiaciuto.
- “Beh.. vedo che sei un uomo pieno di risorse! Allora.. Caraibi?”
- “Noo.. troppo banale!” affermò il dottor Martini.
- “Brasile?”
- “Noo.. troppo..” iniziò Lorenzo.
- “Lascia stare! Non lo voglio sapere il motivo!” lo bloccò Sara, quasi spazientita. “Ecco.. questa è l′ultima possibilità: Seychelles! Ti dirò: anche il principe William e Kate Middelton hanno scelto le Seychelles come loro luna di miele. Cosa dirai adesso: troppo mondano?”
- “No…” Lorenzo fece qualche secondo di pausa, poi aggiunse. “Seychelles.. sì! Si può fare!” commentò.
- “Davvero?” domandò Sara sorpresa. “Hai rifiutato di andare a São Tomé e Principe al largo delle coste dell’Africa con un tale disprezzo che non oso riproportelo.. Hai detto no alle Maldive e ai Caraibi… No alla Polinesia Francese.. No a tutto perché una meta era troppo vicina.. una troppo scontata.. e sì alle Seychelles?” domandò Sara.
Lorenzo parcheggiò: erano arrivati a destinazione. – “Pensavo ti piacesse l’idea!”
- “Sì.. a me sì! Sei tu quello strano oggi!” lo squadrò Sara. “Mi vuoi dire cos’hai? E non provare a dirmi nulla che ti conosco!”
Lorenzo la guardò. - “Inizi a conoscermi un po′ troppo bene mi sa!”
- “Che vuol dire?” domandò Lei.
- “Vuol dire che non riesco a farti neanche una sorpresa!” fu la risposta di Lorenzo che estrasse una busta dalla tasca della giacca e gliela passò. “Volevo dartela domani mattina. Era il mio regalo di Pasqua per te! Lo so che sei ebrea ma ciò non toglie che volevo farti un regalo e quindi l'ho fatto! Ecco.. aprila!”
Sara la prese e l’aprì.
- “Non ci posso credere!” commentò la giovane Levi. “Ma.. hai fatto tutto questo per me?”
- “Beh.. sei tu che mi hai detto di volere un viaggio di nozze indimenticabile! E sempre tu sei l’indecisa della situazione! Quindi ho pensato che.. Un giro del mondo in quattro settimane potrebbe essere una buona idea!” uscì allo scoperto Lorenzo.
Sara era senza parole. Più continuava a leggere e più era incredula.
Partiti da Roma, la prima tappa sarebbe stato l’antico Egitto con successiva fermata a São Tomé e Principe. Poi era la volta dell′Asia. Prima la cosmopolita Malesia; poi la moderna Singapore; in ultimo il Giappone e il fascino esotico dei panorami polinesiani. Una breve tappa a Mosca chiudeva le prime due settimane di viaggio. Ecco il turno dell’Oceania: Brisbane, Auckland, Melbourne, Sidney, Bora Bora. Infine il “Sogno Americano”: l’arcipelago delle Hawaii, San Francisco, Las Vegas, Los Angeles.
- “Come vedi l′ultima tappa è New York. D’altronde è lì che tutto è iniziato. Se non ci fossimo incontrati su quell’aereo… Non voglio neanche immaginare come sarebbe stata la mia vita senza di te!” concluse Lorenzo. “Allora.. che te ne pare?”
Sara era davvero senza parole. Senza pensarci un secondo di più, gli gettò le braccia al collo e lo baciò.
- “Lorenzo.. è un′idea magnifica!”
- “Modestamente!” scherzò Lui.
- “C’è solo un problema!” tornò seria Sara.
- “Cosa?”
- “Sei sicuro di poter sostenere il viaggio? Voglio dire.. quattro settimane sballottati per il mondo. Non è che sei troppo vecchio?” lo prese in giro Sara.
- “Puoi sempre non sposarmi se credi che io sia troppo vecchio per te!” la sfidò Lui.
Sara valutò la proposta. - “Va beh.. ormai abbiamo già pronte le bomboniere.. i vestiti.. la location! Il viaggio di nozze. Sarebbe  brutto far saltare tutto in aria!”
- “Ah quindi è solo per questo che mi sposi?” domandò Lorenzo, tirandola a sé.
- “Esatto!” rispose Lei, baciandolo.
- “E io che pensavo che mi amavi!”
- “Ti amo!” gli sussurrò Lei, tra un bacio e un altro. “Ma ora dobbiamo andare! Marco e Maria ci stanno aspettando!”
- “Beh.. gli diremo che c’era molto traffico!” fu la risposta di Lui. Le sorrise e poi la baciò.
 

- “Zia Sara… Zio Lorenzo!” gridarono Jonathan e Palù, aprendo il portoncino.
- “Ehi! Ma come siete cresciuti!” commentò Sara.
- “Io due centimetri!” rispose Palù.
- “Io quattro!” fu la volta di Jonny.
- “Sara.. Lorenzo! Come è andato il viaggio?” accorse Marco, con una stampella. Il maggiore dei fratelli Levi si era fatto male la caviglia cadendo da uno scaletto. Era stato quello il motivo per il quale Maria aveva chiamato casa e aveva detto che non avrebbero raggiunto la famiglia Martini per Pasqua. Lei non se la sentiva di guidare con quella pancia! Ma i Martini non si arrendono mai.. per questo Sara e Lorenzo erano lì!
- “Fratellone.. tutto bene! Guidava Lorenzo!” scherzò Sara, abbracciandolo.
- “Ovviamente!” le rispose il giornalista, abbracciando Lorenzo.
- “Come va la caviglia?” chiese subito il dottor Martini.
- “Meglio.. molto meglio per fortuna!” rispose Marco. “Su.. entrate! Che fate ancora sull’uscio della porta! Volete una mano con le valigie?”
- “No no.. faccio io!” gli rispose Lorenzo, prendendo un solo borsone.
- “Ma.. avete portato solo quella borsa? Io e Maria pensavamo che vi fermaste qualche giorno!” commentò Marco, deluso.
Sara e Lorenzo si guardarono. - “Maria?”
- “Si sta facendo una doccia!” rispose il giornalista.
- “Bene.. Marco ti dobbiamo parlare! Adesso, prima che Maria ci raggiunga.” Disse seria, Sara.


- “Dai mamma.. ti prego!” dissero in coro Jonathan e Palù.
Sara e Lorenzo si guardarono. Avevano fatto un viaggio a vuoto? Era quello il momento di scoprirlo.
- “E va bene! Torniamo a Roma per Pasqua!” sentenziò la bella dottoressa.
- “Sììì!” urlarono le due pesti, facendo ridere i fratelli Levi e Maria e Lorenzo.
- “Ma.. per curiosità… a chi è venuta l′idea di farvi fare 700 km per convincerci a tornare a casa per le feste?” domandò Maria.
Sara e Lorenzo si guardarono. La verità non la potevano certo dire, quindi..
- “A noi!” risposero i due, guardandosi.
- “A voi?” domandò Marco. “Cioè a Lorenzo e te?”
- “Sì Marco, a noi! Abbiamo visto che Ave era molto triste di non poter passare del tempo con voi. E lo stesso valeva per Libero ed Enrica.”
- “Sì, è vero. Vedervi su skype la sera li rende felici. Però ci speravano si passare la Pasqua con voi. Quando hai chiamato e gli hai raccontato del piccolo incidente di Marco hanno passato l′intera cena a cercare un modo per risolvere la situazione. Addirittura hanno pensato di venire a Torino!” continuò Lorenzo.
- “Già! Enrica insisteva che poteva reggere benissimo 700 km alla guida!” esclamò Sara.
Marco e Maria scoppiarono a ridere.
- “Immagino la faccia di Libero!” commentò il giornalista.
- “Nonno Libero ha paura quando guida la nonna!” affermò con la semplicità dei bambini Palú.
I quattro risero nuovamente.
- “Per non parlare di Ave che ha trattenuto Bobò tutta la sera per trovare su internet un biglietto aereo per raggiungervi!” sorrise Sara.
- “A proposito.. corro ad avvisare Tommy che domani all′alba partiamo tutti e sei.. o meglio: tutti e otto!” concluse Lorenzo, accarezzando la pancia di Maria.
- “Bravo amore!” gli disse Sara, facendogli l′occhiolino.
Non era Tommy, infatti, la persona che Lorenzo stava per avvisare. Tommy lo aveva appena avvisato con un messaggio. Ma una bugia era necessaria per la riuscita della sorpresa. E che sorpresa avevano preparato per Marco, Maria e i piccoli quella volta i "Martini"!
“Pronto. Ciao. Come va? A noi bene. Io e Sara siamo arrivati da Marco e Maria. Domani torniamo.. Tutti insieme, sì! No no, non sto scherzando. Di nulla, figurati! A domani!”


- “Fatto! Sono contentissimi!” annunciò Lorenzo.
- “Anche noi siamo contentissimi!” dissero Jonathan e Palù.
- “Ecco piccoli! Capisco che siete contenti di avere gli zii qui. E capisco che siete eccitati di tornare a Roma domani, però adesso a nanna. E’ già tardi e domani all’alba dobbiamo partire. Perché noi non vogliamo arrivare tardi dai nonni, vero?” disse Maria.
- “No.” risposero i due.
- “Ecco.. allora salutate gli zii e andiamo a nanna!” concluse Marco.
Jonathan e Palù corsero ad abbracciare Sara e Lorenzo. – “Buonanotte!” dissero i piccoli.
- “Buonanotte!” li salutarono i due che, risedutisi sul divano, li guardarono dare la mano uno a Marco e l′altra a Maria e andare nella loro cameretta.
- “Che ne dici? Andiamo a nanna anche noi? Domani devi guidare per altri 700 Km!” fece notare Sara.
- “Vuoi proporti come mia sostituta?” le propose Lorenzo.
- “Beh.. allora siamo venuti qui inutilmente! Marco non farebbe mai nemmeno entrare in macchina Maria e i piccoli se sapesse che a guidare sono io!” rise Sara.
- “Hai perfettamente ragione!” si intromise Marco. “Io e Maria sistemiamo le cose che dobbiamo portarci dietro. La vostra stanza è pronta. Se vi serve qualcosa, chiedete pure!”
- “Grazie Marco!” gli disse Lorenzo.
- “Grazie fratellone! Non abbiamo bisogno di nulla! Ora andiamo a riposare un po anche noi!” gli disse Sara, abbracciandolo. “Buonanotte!”
- “Buonanotte a voi! E grazie! Di tutto!” gli disse, facendo un occhiolino. 
 Così Sara e Lorenzo raggiunsero la camera degli ospiti. - “Dio.. sono stanchissimo!” disse Lorenzo, sprofondando sul letto.
- “Anche io! Però dai: ne è valsa la pena farsi questa sfacchinata! Non vedo l’ora di vedere la faccia che fanno Maria, Marco e i bimbi e tutti gli altri quando vedono…”
Ma la giovane Levi si fermò. Lorenzo era crollato. Le spuntò un sorriso sul viso non potendo fare a meno di ricordare di quella volta che, dopo essere stati in piscina, Lorenzo si era addormentato mentre Lei gli parlava! Quante cose erano cambiate da quel pomeriggio!
Solo una era rimasta la stessa: l’amore che Lei provava per Lui. Quello sarebbe durato tutta la vita.
 
 
Erano le cinque della mattina di Pasqua quando le famiglie Levi - Martini e Martini – Levi si avviarono alla volta di Roma. 700 km, quasi sette ore e mezza di viaggio e poi la famiglia Martini, riunita come accade nelle migliori occasioni, avrebbe potuto festeggiare la Pasqua.
Jonathan e Palù si erano addormentati in braccio a Marco e Maria, mentre Sara, munita di un termos di caffè caldo, teneva compagnia al suo uomo.
Il viaggio fu tranquillo. Lorenzo si fermò quasi subito a mettere benzina. Poi tutto filò liscio.
Erano passate le nove e mezza quando i piccoli mostriciattoli si svegliarono. Erano pronti per affrontare la Pasqua!
- “Mamma.. mamma! Quanto manca ad arrivare dai nonni?” fu il primo pensiero di Palù.
- “Amore… ancora un paio d’ore. Forse tre: dipende dal traffico!” le spiegò Maria.
- “Io direi che possiamo essere ottimisti! Viaggiare all’alba ha i suoi vantaggi! Abbiamo già oltrepassato Arezzo! Siamo a Montevarchi!”
- “Quindi zio Lorenzo: quanto manca ad arrivare dai nonni?” domandò questa volta Jonathan.
I grandi scoppiarono a ridere: la domanda era sempre la stessa!
- “250 km più o meno!” rispose Lorenzo. “Due ore e mezza!”
- “Beh due ore e mezza è esagerato. Il navigatore dice 2 ore e 26 minuti!” puntualizzò Sara.
- “Avevo ricompreso nelle due ore e mezza anche la colazione all’autogrill che incontreremo tra due km. Ma se non volete..” disse Lorenzo, che sapeva benissimo come avrebbe reagito la sua futura moglie.
- “No no.. Non vedo l’ora di mangiare un bel cornetto alla crema!” disse Sara, con aria sognante.
- “Zia Sara.. ma a te non piaceva la panna?” domandò Palù.
Sara sorrise. – “Certo amore! E mi piace ancora. Solo.. non pensano facciano cornetti alla panna!”
- “Per fortuna!” borbottarono Lorenzo e Marco.
- “Vi ho sentito!” disse Sara, rivolta ai due. I due scoppiarono a ridere. – “Siete sempre i soliti!”
Lorenzo parcheggiò e Marco e Maria iniziarono a scendere con Jonathan e Palù.
– “Dai.. per farmi perdonare ti offro la colazione!” le propose Lorenzo.
- “Eeee.. direi che possiamo incominciare a parlare di perdono se la metti così!” gli rispose Sara, dandogli un bacio.


- “Amore… lo voglio!” esclamò Sara, catturando l’attenzione di Lorenzo.
Il dottor Martini si voltò e non poté non sorridere. Sara stava abbracciando un enorme peluche.
– “Ho deciso anche il nome. Balù. Dai: non è fantastico?”
- “Ma.. non ho capito: lo vuoi comprare a Jonathan e Palù?” domandò Lorenzo.
- “Amore, ma che domande fai! Assolutamente no!” esclamò Sara. “Questo è mio!”
- “Zio Lorenzo! Corri! Corri! Mamma ha bisogno di te!” lo chiamò Palù. Jonathan gli prese  la mano e lo trascinò verso la toilette.
Lorenzo guardò Sara preoccupato. Lei poso l′enorme orso e seguì i due.
- “Maria!” urlò Lorenzo, entrando alla toilette.
- “Lorenzo! Menomale che sei qui! La ragazza ha le doglie! Aiutami!”
Lorenzo guardò Sara. - “Sì. Sì. Maria: porta i bambini da Marco e chiama un’ambulanza. Io intanto sto con la ragazza e monitoro la situazione.”
- “Sei sola qui?” domandò intanto Sara alla giovane.
- “Sì.” Le rispose lei, respirando come aveva imparato al corso pre-parto.
- “Vuoi che avvisiamo qualcuno?”
- “Il papà.” Rispose Lei, tra una contrazione e un’altra. “Ma il cellulare l’ho lasciato in macchina.”
- “Dimmi il numero. Ci penso io.” Le disse Maria.
Mentre Maria registrava il numero sul suo cellulare, Lorenzo disse a Sara di andare a chiedere al personale asciugamani e acqua calda. L’ambulanza non sarebbe arrivata in tempo.
- “Allora.. io sono il dottor Martini!” si presentò Lorenzo.
- “Elena! Lei mi aiuterà a partorire, vero?”
- “Sì! Stia tranquilla!” disse Lui, togliendosi la giacca.
- “Lo ha già fatto?”
- “A dire il vero no!”
- “Come no? E adesso che facciamo?” domandò Elena, impaurita.
Lorenzo non sapeva cosa risponderle. In quel momento squillò il cellulare.
- “Pronto Tommy. Scusami ma non posso parlare! Non è il momento, proprio!”
- “Papà è successo qualcosa?”
- “Sì. All’autogrill c’è una ragazza che sta partorendo!”
- “Come partorendo? E sai cosa fare?”
- “Più o meno! Devo chiamare una persona!"

 
- “Di qua! Presto!” disse Maria, guidando i paramedici.
Ma quando entrò trovò una bella sorpresa ad aspettarlo. Elena aveva tra le braccia il suo bambino. Era avvolto in un asciugamano bianco e piangeva: quello era un buon segno!
- “Lorenzo!” sussurrò Lei, in preda all′emozione.
- “Maria.. ce l′abbiamo fatta!” disse Lui, alzandosi e abbracciandola.
- “Dottor Martini!” disse Elena. “Io non so come ringraziarla!”
- “Non devi! Sei stata bravissima! Io ho fatto poco!”
- “Grazie! Da parte mia, di mio marito e..” guardando prima il suo bambino e poi di nuovo l′uomo che l’aveva aiutata a partorire, “da parte di Lorenzo!”
Sara non riuscì a trattenere le lacrime. Lo stesso valeva per Maria.
Lorenzo si avvicinò ad Elena. Guardò nuovamente il bambino e gli diede una carezza. Poi disse alla mamma: - “Grazie!” e le diede un bacio sulla fronte. 
Stette lì qualche secondo, fermo, mentre guardava i paramedici portare Elena via, per poi raggiungere Sara e Maria e abbracciarle. Ce l’avevano fatta. Un’altra volta.
- “Che dite?” domandò. “Torniamo a casa?”
- “Sì!” risposero le due.
Così i tre si avviarono alla macchina, ancora scossi per gli ultimi eventi vissuti.
- “Mamma! Come sta la signora?” domandò Palù.
- “Bene, amore! Lei e il suo bambino stanno bene, grazie a Lorenzo!”
- “Zio Lorenzo sei stato tu a far nascere il bambino?” domandò Jonathan.
- “Sì, con l’aiuto di zia Sara!” rispose Lui, salendo in macchina, guardando la sua futura moglie. Era stato fondamentale anche l’intervento di un’altra persona ma quel dettaglio Lorenzo non poteva proprio rivelarlo!
- “Come nonno Lele che ha aiutato la mamma a far nascere Bobò e Elena!” continuò Palù.
Lorenzo e Sara si guardarono ma non dissero nulla.
Maria, invece, sorrise. – “Più o meno! Io e Cettina non avevamo una laurea in medicina! Io non ancora per lo meno!”
- “Mamma.. mamma! Ce la racconti questa storia?”
- “Cosa? Di quando sono nati Elena e Bobò? Ma la sapete a memoria!”
- “Dai mamma!” la pregò Palù.
- “Dai mamma!” fu la volta di Jonathan.
- “E va bene!” e così Maria incominciò a raccontare.
 

- “Guardate un po’ dove siamo!” disse a un tratto Lorenzo, rivolgendosi a Jonathan e Palù.
- “A casa!” urlarono i due.
Lorenzo suonò il clacson per avvisare del loro arrivo; poi parcheggiò di fronte casa Martini.
- “Ma.. dove sono tutti?” domandò Maria, scendendo dalla macchina, non vedendo nessuno uscire ad accoglierli.
- “Saranno tutti ai fornelli!” rispose Sara, anch’essa insospettita. La famiglia Martini non aspettava altro che abbracciare i quattro.
- “Dai.. voi incominciate ad entrare. Prendo io la valigia. E’ poca roba!” propose Lorenzo.
- “Grazie!” dissero in coro Marco e Maria, avviandosi a casa.
- “Dici che sono pronti?” domandò Lorenzo a Sara, aprendo il cofano.
- “Assolutamente! Dieci minuti fa l’ho avvisato e gli detto che in pochi minuti saremmo arrivati!” gli rispose Sara.
- “Sara.. Lorenzo: avete per caso le chiavi? Qui non ci apre nessuno!” gli domandò Maria.
- “Bene! Non ci resta che vedere se la famiglia Martini apprezzerà la sorpresa!” concluse Lui, raggiungendoli con le chiavi in mano. “Certo. Tieni.” E le passò le chiavi.
- “Qui, comunque, c’è qualcosa che non va!” commentò Maria.
- “In che senso?” domandarono Sara e Lorenzo.
- “Nel senso che fate 1400 km per convincerci a passare la Pasqua in famiglia perchè manchiamo a tutti e poi a casa non c’è nessuno?”
Maria aveva appena finito di pronunciare quelle parole quando aprì la porta!
- “Buona Pasqua!” urlò la famiglia Martini. I nonni, Ave, Elena, Bobò e Tommy erano prontissimi ad accoglierli. Altro che fornelli!
- “Ma..” farfugliò Maria. “..così mi commuovo!” disse Lei, correndo ad abbracciare tutti, mentre Marco e bambini facevano lo stesso.
- “No, bella di nonno! Non piangere, su! Di solito sono io quello che piange!” disse Nonno Libero.
Maria scoppiò a ridere. Poi si voltò da Sara e Lorenzo. - “Grazie per la sorpresa!”
- “Ma noi con questo non c’entriamo nulla!” dissero i due.
- “Sì, va beh! Vi eravate messi d’accordo, è ovvio!” continuò Lei, sedendosi. “Perciò avete insistito tanto!”
- “Veramente…” iniziò Lorenzo.
- “Veramente il colpevole sono io!” disse Lele, spuntando dalla porta, lasciata aperta da Lorenzo.
- “Lele!” balbettò Libero.
- “Papà!” urlarono Maria, Elena e Bobò.
- “Si può?” domandò Bianca, comparsa dietro suo marito, con il piccolo Carlo in braccio!
- “Già! C’è spazio o andiamo in albergo?” fece la sua entrata Anna con Emiliano.
- “Oddio!” urlò la famiglia Martini che corse ad abbracciare quelli appena arrivati.
Sara e Lorenzo si sorrisero e si abbracciarono. 
- “Era con Lele che parlavi in questi giorni, allora?” gli domandò Tommy, avvicinandosi.
- “Eh già!” rispose Lorenzo.
- “Sei un grande pa’!” lo abbracciò Tommy. “Ah.. buona Pasqua!” disse abbracciando anche Sara.
 

- “Per quanto ti fermerai Anna?” domandò Maria, mentre la famiglia Martini era seduta intorno alla tavola, gustando tutti i piatti preparati per l’occasione.
- “Io e Emiliano partiamo martedì pomeriggio. Mercoledì ho i corsi e Emiliano deve lavorare! Ha trovato un lavoro a Londra in un negozio di tatuaggi!”
- “Sempre di fretta e furia!” commentò Ave, ancora commossa per le tante sorprese. – “E Lei, dottore?”
- “Abbiamo l’aereo mercoledì mattina!” rispose Lele, mentre Carlo in braccio al papà giocava. “Giusto il tempo di convincere Lorenzo a partecipare a un convegno a Parigi.”
Lorenzo sorrise. – “Non devi convincermi. Ne abbiamo già parlato io e Sara! Non ci sono problemi. Quindi… se la tua proposta è ancora valida, accetto volentieri!”
- “Ma certo! Contavo su di te!” rispose felice Lele.
- “Quando partite? Dopo il matrimonio?” domandò Marco.
Sara e Lorenzo si guardarono. Marco non l’avrebbe presa bene.
La giovane Levi tossì. – “Veramente.. il 28 aprile. E torniamo con il volo delle sei e quaranta il.. 4 maggio!”
A Marco andò l′acqua di traverso. - “Il 4 maggio??? Ma è il giorno del vostro matrimonio! Ma.. ma siete due incoscienti!” sbottò Marco.
Sara e Lorenzo si guardarono. Avrebbero scommesso sulla reazione del giornalista.. e avrebbero vinto!
- “Marco.. calmati! Sara e Lorenzo sono adulti! Se pensano che la cosa sia fattibile..” cercò di mediare Maria.
- “Ma.. Sara ti devo ricordare che cosa è successa l’ultima volta che ti dovevi sposare?” continuò Marco, senza ascoltare la sua dolce metà.
- “In che senso?” domandarono Lele, Bianca, Anna ed Emiliano.
Sara e Lorenzo scoppiarono a ridere. – “Beh.. per farla breve. L’aereo non è atterrato a Roma ma a Pisa. Io avevo la patente ma non guidavo e quindi ho chiesto all’uomo al fianco del quale avevo trascorso il viaggio da New York di accompagnarmi a Roma. Lo scorbutico mi ha detto di sì..” disse guardando Lorenzo, “.. e io, una volta arrivata in chiesa, dopo aver parlato con quell'uomo, ho capito di non amare l′uomo che stavo per sposare!”
- “Cioè: lo hai capito grazie a quello sconosciuto che hai incontrato in aereo?” domandò Lele.
- “Esatto!” rispose Sara, dando la mano a Lorenzo.
- “E lo hai più incontrato quell'uomo?” domandò Bianca, curiosa.
La famiglia Martini scoppiò a ridere.
- “Direi di sì, dato che sto per sposarlo!” spiegò Sara, guardando il suo futuro sposo.
- “Eri tu!” esclamò Bianca, guardando Lorenzo. “Che romantico! Sara ti prego: dimmi esattamente le cose come sono andate!”
- “Ma è una lunga storia!” cercò di dire Lei.
- “Tranquilla Sara, hai tutto il tempo che ti serve! Ciccio e Tracy chiamano su skype questa sera alle nove, quindi…”
- “Quindi.. inizio!” disse Sara, sedendosi in braccio al suo futuro marito.
Perchè, fortunatamente, mancava sempre meno al 4 maggio. Al loro matrimonio.



Nota dell’autrice
Ciao a tutti! Avevo detto che il capitolo non sarebbe tardato ad arrivare e infatti, per i miei tempi, questa volta ho fatto presto! Scherzo! Avevo detto che avrei aggiornato ieri ma mi ero dimenticata che oggi è l’onomastico di mamma quindi ho avuto un po’ da fare in questi giorni!
Comunque.. fatemi sapere che ne pensate di questa Pasqua passata a casa Martini! La nascita di Lorenzo mi è parsa il miglior modo di festeggiare questa festa così importante! E ditemi anche che ne pensate del viaggio di nozze di Sara e Lorenzo, ovviamente! Mi sono documentata: i pacchetti per il giro del mondo esistono! E infatti ho deciso che un giorno lo farò anche io! ;) Un giorno.. dopo aver finito di aggiornare la fan fiction! ;)
Ah.. un’ultima cosa: le recensioni a questa storia sono 100! Sono felicissima! Io all’inizio non volevo pubblicarla questa ff. Ma alla fine l’ho fatto e devo dire che sono contentissima di essermi decisa a farlo! E adesso che mancano due.. tre capitoli massimo sono addirittura un po’ triste di lasciare questo progetto, dopo quasi due anni! Va beh.. poi tornano i Martini l’otto settembre quindi avrò comunque un motivo per il quale essere felice!!
Ecco.. ora la smetto! Alla prossima! 
   
 
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