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Autore: Lady Moon    01/08/2016    2 recensioni
«Avverto urla, risa, avverto... freddo, sangue, lama di un coltello. Cosa mi è capitato? Ma cos'è questo buio? Dove mi trovo?
Aspetta... ritorniamo a quel rumore. Mi sono svegliato perché ho sentito qualcosa, ne sono sicuro, di stridente e molesto.
Ehy, Chica! Bonnie! Svegliatevi! Non avete sentito? C'è qualcosa qui nell'oscurità o qualcuno.»
***
Buona lettura!
Genere: Angst, Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Bonnie... it's me.


Qualcuno mi ha nominato, sono sicuro di questo... credo fosse la voce robotica di Freddy. Sembrava spaventato, spaesato, ma ora che sono sveglio non riesco a vedere nessuno. 
Chica... solo lei, sta dormendo. Credo sia tranquilla, non avverto nessun segno di preoccupazione, anche se captarlo non è mai semplice. 

Bonnie... Bonnie... sono io.

Dov'è andato Freddy? Perché mi ha chiesto di svegliarmi? 
Mi alzo, non percepisco nulla nell'aria ma avverto strani rumori provenire da lontano, l'oscurità mi invade e non mi aiuta a distinguere i suoni. Ho intenzione di allontanarmi, devo capire.

Sono nel corridoio, ho sentito la voce terrorizzata di qualcuno, il quale senza ombra di dubbio non è un animatronic. Ma cosa ci fa qui? Questa pizzeria è chiusa, questa pizzeria non fa per nessuno se non per quelli che sono rimasti, se non per quelli che hanno visto il male con i loro stessi occhi. Ed io ricordo, seppure vagamente, quello che ci è capitato.
Quella sagoma era infinita, tendente al porpora e dannatamente maligna. La vedo dissiparsi nei miei pensieri, ora non ce n'è rimasta alcuna traccia ma sono convinto, non è stato uno dei miei incubi.
Quella sensazione gelida un attimo dopo l'accaduto, contrastante secondo ogni ragione con il calore di un istante prima, un calore disumano, ed inspiegabile. Una fitta, urla... credo di aver sbattuto la testa e che in quello stesso momento, non prima, non dopo, io fossi morto.

Tuttavia si sa, la natura fa brutti scherzi... io non sono morto, io ero morto, perché adesso ho la vita che scorre concitata nei miei circuiti elettrici, e seppure le mie emozioni non siano distinte, flebilmente ogni pensiero mi resuscita alla mente come acqua che sgorga dalla fessura di una roccia. 

Trapelano altre sensazioni strane dentro la mia mente; improvvisamente mi ritrovo con un nuovo corpo, dopo quell'evento. Lo stesso, è talmente ponderoso da non suggerirmi nulla di buono all'inizio. Non riuscivo neanche a muovermi, non ero mai nato robot eppure lo ero diventato. Cercai di tastare il mio corpo ma non avevo le mani, o meglio, non avevo le mie. Capii che qualcosa di particolare nonché inquietante era capitato, non rimembravo di quella sagoma malefica, né di qualsiasi altra cosa successa a causa sua... nemmeno dei miei amici. 
Ci ho messo forse giorni, settimane, per venirne a capo. Al principio i miei pensieri erano troppo cupi ed indefiniti, ma ciò non sarebbe potuto durare per sempre... mano a mano riuscii ad aggiungere sempre più pezzi al puzzle, fino a terminarlo del tutto. 
Ho cercato di parlarne con i miei amici, una volta ricordatomi di loro, ma il più delle volte erano dormienti come me e ho pensato che loro sapessero ogni cosa, che magari fossi io quello a non ricordare, a dover realizzare ogni minuzioso dettaglio della vicenda.
Una rabbia cresceva dentro di me, una rabbia che non avevo mai provato prima verso quella cosa, quella figura maledetta. 

Bonnie... calmati... Bonnie....


Mi avvicino ancora, vedo Freddy, lui si volta, mi guarda, io lo guardo.
Che cosa sta succedendo? 

Tento di avvicinarmi ancora di più, Freddy è immobile, non dice niente, i suoi occhi non pronunciano un'espressione contenta, non so spiegare bene come io riesca a concepirlo ma è così. 

Freddy si rigira e alza il capo, fissa una telecamera, la quale straordinariamente è in funzione.
Ora capisco. Ecco il motivo per il quale voleva che ci svegliassimo, sta succedendo qualcosa in questa pizzeria, qualcosa che non accadeva da quella volta.

Ritorno da Chica. Devo avvertirla... e Foxy? Dov'è Foxy? 
Non ricordo nulla di lui, a parte la sua sagoma minuta che veniva trascinata lontana dalla mia e quella degli altri, a parte il suo pianto, le sue urla, e l'uncino con cui stava giocando pochi minuti prima.
Dobbiamo cercarlo.






 


*Nota dell'autrice:
Buuuon salve a tutti, lettori :)
Eccomi con il secondo capitolo della storia, il quale spero vi sia piaciuto o che vi abbia lontanamente incuriosito. 
Non ho - come lecito - intenzione di svelarvi nulla, ma credo si fosse capito che le vicende stanno girando intorno al primo gioco di FNAF, in cui appunto gli animatronics, per la prima volta, hanno "delle sorprese"... o forse non sono gli unici ad averne? 

Vi saluto e vi mando un bacione immenso ^_^
Aggiornerò non appena posso.
Alla prossima!*
   
 
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