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Autore: Giuls_BluRose    01/08/2016    1 recensioni
Fiabe dei Fratelli Grimm rivisitate in chiave moderna con i nostri amati attori | Principalmente CrissColfer |
Capitolo uno - "Il Principe Ranocchio"
Dal testo:
“Ehi ragazzo, hai bisogno di una mano?”
Come per magia apparse accanto a lui un ragazzo di bassa statura, con i capelli scuri ricci e due occhi enormi di un colore indescrivibile, ma sembrava sciatto e uscito da chissà dove.
“Ah perfetto, adesso ci mancava solo un ranocchietto!”
Il ragazzo, il cui nome era Darren, fece finta di non aver sentito.
“Piacere, Darren.”
“Chris.”
“A me non interessa la tua camicia nuova, ma solo un'uscita con la tua bellissima presenza.”
Chris sospirò pesantemente e pensava in cuor suo:
“Che va mai blaterando questo ragazzo? Bhe, sarà anche simile ad una rana, ma io non ho la minima intenzione di perdere i miei amati occhiali e se può darmi una mano...”
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La pioggia di stelle

 

C'era una volta una scuola superiore dove la divisione sociale a causa del denaro era enorme, dove un ragazzo sotto una certa fascia di reddito non poteva neanche minimamente sperare di parlare, o anche solo avvicinarsi, ad uno dei ragazzi più ricchi.
I soldi dominavano: ci ne aveva di più, automaticamente, era in cima alla classe sociale, chi ne aveva di meno era un reietto, uno scarto sociale; poco importava dell'intelligenza, della bontà o della generosità di una persona: essa veniva giudicata solo ed esclusivamente dal conto del proprio portafogli.
E, in questa scuola, c'erano due ragazzi completamente agli antipodi, che non potevano essere più diversi da come erano.
Da una parte c'era Darren: il ragazzo più ricco della scuola, proveniente da una delle famiglie più benestanti della città: non gli mancava nulla, riusciva sempre ad ottenere quello che voleva. Mai usciva di casa senza qualcosa di firmato addosso, o senza il suo amato Mp3 nelle orecchie; era pieno di amici, anche se la maggior parte di essi gli ronzava attorno per dei benefici personali.
Era un ragazzo popolare Darren, era anche uno dei pochi ricconi che, nonostante tutto, non si erano montati del tutto la testa e continuava ad avere un cuore e una coscienza, capendo di non dover ostentare sempre la propria ricchezza. Non era un ragazzo superficiale come tutti gli altri, aveva dei sentimenti profondi e credeva ancora nel vero amore e nel realizzarsi dei sogni.
Dall'altra parte, ai completi antipodi, c'era Chris, “Il poveraccio” come lo definivano tutti. Era figlio di due umilissimi lavoratori e, sfortunatamente, spesso arrivava a stento a fine mese.
A scuola indossava quasi sempre gli stessi abiti, aveva un solo giubbotto per l'inverno, una sola sciarpa e un solo paio di guanti.
Tutti lo evitavano, come se potesse attaccare loro una strana malattia mortale; così spesso passava da solo tutto il giorno, solo con i suoi pensieri.
Chris, però, aveva quello che moltissimi non potevano neanche immaginare: il suo cuore; era un ragazzo molto generoso, buono e sincero, nonostante tutto non perdeva mai il suo bellissimo sorriso sulle labbra, non si lasciava scoraggiare dalla vita, nulla poteva abbatterlo.
Il castano amava leggere, specialmente le fiabe, era un appassionato perchè per qualche minuto poteva immergersi in un mondo tutto suo, dove i sogni diventavano realtà e lui poteva essere chi voleva. Amava i Fratelli Grimm e Andersen e con sé portava sempre un libro con dentro una raccolta con tutte le migliori fiabe che fossero mai state scritte.
Passava solo la ricreazione, così ne approfittava per sedersi isolato da qualche parte e leggere, immergendosi in un mondo fantastico dove anche lui poteva essere amato e rispettato.
Quel libro era il suo tesoro, nessuno poteva toccarlo, solo lui.
In maniera inspiegabile Darren si era accorto di Chris, aveva notato quel ragazzo solitario e isolato, quel ragazzo che spesso aveva i soliti abiti e che se ne stava solo in un angolo, come se volesse scomparire.
Aveva notato quel sorriso sincero quando, raramente, parlava con qualcuno e non gli era sfuggito il fatto che portasse sempre con sé un libro di fiabe.
Pensava che fosse un ragazzo strano, ma non riusciva a spiegarsi perchè lo attirasse così tanto; Darren non era gay, non ci aveva mai pensato a quella possibilità, ma sentiva una strana attrazione per quel ragazzo così bonario e pacato.
Sapeva che, per una regola non scritta, non gli avrebbero mai permesso di avvicinarsi senza essere deriso pure lui, ma nella pausa tra una lezione e l'altra, in modo molto discreto, seguiva i movimenti di quel ragazzo cercando di captare qualcosa di lui.
Chris sembrava non essersi accorto del moro, troppo impegnato com'era dalla sua lettura, non credeva neanche possibile che uno come lui lo avesse notato, non gli passava neanche per la testa una cosa del genere.
Il più grande però lo scrutava e in cuor suo avrebbe tanto voluto fare qualcosa per lui, continuava a chiedersi cosa, ma non riusciva a trovare un'idea adatta.
Quel giorno, quasi senza neanche riflettere, Darren decise che avrebbe seguito Chris fino a casa sua, per controllare quanto fosse bisognoso quel ragazzo e, magari, avere il modo di scambiarci due parole in pace, senza che nessuno potesse prenderlo di mira, né lui né il povero Chris.
La campanella suonò precisa e tutti i ragazzi, velocemente, iniziarono a lasciare le aule per dirigersi verso casa, Darren salutò i suoi amici con una scusa e in silenzio iniziò ad avvicinarsi all'uscita stando ad una ventina di metri da Chris, sperando di non risultare troppo uno stalker.
Vide che il ragazzo camminava velocemente, senza mai guardasi indietro e con il suo amato libro stretto al petto, come se qualcuno avesse mai potuto portarglielo via; aveva la voglia irrefrenabile di avvicinarsi e parlargli, ma aveva paura che potesse metterlo in imbarazzo in qualche modo.
Durante il tragitto Darren sorrideva, senza neanche avere un motivo apparente, ma la sua attenzione fu attirata dal fatto che Chris si era bloccato in mezzo alla strada, davanti ad una bambina.
La ragazzina sembrava conoscere Chris, perchè appena lo aveva visto era corda ad abbracciarlo: aveva i capelli molto lunghi, ricci e castani e due occhioni verdi da cerbiatta. A vederla doveva essere nelle stesse condizioni di Chris, perchè i suoi abiti sembravano finiti e logori.
Il moro vide il più piccolo carezzare scherzosamente i capelli della bimba, per poi abbracciarla e parlare un po'; non riusciva a capire che cosa stessero dicendo, era troppo lontano.
Vide però che poco prima di lasciare andare la bambina Chris si levò la sciarpa, l'unica che aveva, e la mise al collo della piccola, lasciando così intendere che preferisse prendere freddo lui che non una povera creaturina innocente.
A Darren si strinse il cuore vedendo quella scena: il castano era davvero un ragazzo molto gentile e puro di cuore, tanto da fare un sacrificio così grande, rischiando di ammalarsi, pur di proteggere meglio la ragazzina.
Si, lui doveva fare qualcosa e lo avrebbe fatto il giorno seguente, senza però farsi notare. Un ragazzo così buono non meritava tanto male, non almeno secondo Darren.


La campanella della ricreazione suonò e finalmente Chris era libero di mettersi in un angolo del cortile per leggere in santa pace; prima però decise di recarsi al suo armadietto per prendere la merenda e sistemare le cose di quell'ora, per poi prendere quelle dell'ora successiva.
Aveva donato la sua sciarla alla vicina di casa, quella bimba tanto dolce e carina, che il giorno precedente stava congelando. Sapeva di averne solo una, ma vedere il sorriso riconoscente della morettina gli era bastato per potersi scaldare, almeno dentro.
Odiava vedere le persone che stavano male e, anche se lui non stava nelle migliori condizioni, faceva sempre di tutto per poter aiutare in qualche modo.
Sorrise appena e aprì l'armadietto, per trovarsi di fronte una sorpresa che lo fece rimanere completamente basito.
Davanti ai suoi occhi c'era una sciarpa nuova, enorme e calda, con attaccata una busta.
Il ragazzo si guardò intorno per vedere se ci fosse qualcuno, ma non vide anima viva, così decise di aprire la busta e per poco non gli venne un attacco di cuore: al suo interno c'era un assegno abbastanza sostanzioso e un bigliettino con scritto:
“Ecco la tua pioggia di stelle personale.”
Chris riconobbe subito il riferimento ad una delle sue fiabe preferite e sentì gli occhi riempirsi di lacrime, lacrime di gioia: chi mai avrebbe potuto avere un cuore così grande da fare quello per lui, un giovane solitario e senza amici?
Si voltò ancora e ancora, fino a quando non vide un ragazzo in un angolino del corridoio: Darren era lì, fermo e sorridente, alzò semplicemente una mano per salutare il ragazzo e godersi quel meraviglioso sorriso di riconoscimento che era spuntato sulle labbra di Chris.


Note dell'autrice:
Eccomi qua con il secondo capitolo di questa pazzia.
La storia alla quale mi sono ispirata è "La Pioggia di Stelle", una favola di tipo mezza pagina, molto carina però.
E niente, se avete richieste su qualche fiaba dei Fratelli Grimm sarei felice di accontentarvi, nel mentre spero che questo capitolo vi possa piacere.
Ricordo che sulla mia pagina Facebook è aperto un contest.
Un bacio e alla prossima.
Buona Lettura.

Giulia Pierucci
 

   
 
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