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Autore: Sherry    01/08/2016    3 recensioni
"Astrid osservava preoccupata la grande sala. Sua mamma, qualche tempo prima, le aveva spiegato che a volte capitavano incontri come quello, e che segnavano il fatto che di lì a poco un figlio di un capo si sarebbe sposato e avrebbe preso il comando come successore del padre."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Diciotto Anni

 

Capitolo 1: Arrivi importanti

 

Come ogni primavera, a Berk si tenne l’annuale incontro dei capi dell’Arcipelago.

Solitamente, durante questo incontro, Stoick l’immenso riusciva a gestire il tutto con molta tranquillità e l’unico argomento su cui vertevano i capi delle isole vicine era il mantenimento della pace.

Ma quello era un anno speciale, diverso. Era l’anno in cui il figlio di Stoick l’immenso, Hiccup Horrendous Haddock III, diventava maggiorenne. Diciotto anni erano un traguardo importante per un vichingo, soprattutto se questo era il figlio del Capo in carica e, quindi, erede di Berk.

E la tradizione voleva che il futuro erede trovasse una degna compagna, in modo da potersi preparare al meglio per il suo ruolo di capo. Se poi questa compagna era di un territorio vicino, tanto meglio: si sarebbero unite due tribù.

Ovviamente, Hiccup era completamente all’oscuro di tutto questo.

 

Quando le navi attraccarono, Hiccup intuì che doveva esserci qualche tipo di evento particolare.

Raramente i capi si portavano dietro altre persone al seguito, e gli sembrava che quell’anno ci fosse un po’ troppa presenza di ragazze invitate al consiglio dei capi.

Guardò di sottecchi Astrid, che volava su Tempestosa accanto a lui, per vedere se avesse avuto qualche intuizione geniale - che a quanto pareva a lui mancava.

La vide soltanto stringere più forte la sella, prima di virare e decidere di atterrare.

 

Hiccup andò al porto ad accogliere gli ospiti. Se prima credeva di aver visto molte ragazze, ora non gli sfuggiva anche la presenza di qualche ragazzo della sua età, figlio di capi di altre isole vicine o lontane.

Non riusciva proprio a capire cosa stesse succedendo…

 

“Benvenuti a tutti!” proclamò Stoick, aprendo le braccia verso i suoi ospiti. I capi e i loro figli erano disposti a cerchio vicino a Stoick, mentre le ragazze invitate, saranno state circa una ventina, aspettavano in fondo alla sala.

“Come sapete, questo è un anno speciale per alcuni di noi, che hanno avuto la fortuna di diventare padri ormai diciotto anni fa” continuò il capo “E come vuole la tradizione, siamo ora qui riuniti per organizzare il futuro delle nostre isole. I nostri discendenti dovranno decidere, nelle prossime due settimane, chi vorranno accanto per la vita”.

Un silenzio importante scese sulla sala.

Hiccup quasi si strozzò con la sua stessa saliva. Ma di cosa stava parlando suo padre? Aveva solo diciotto anni…

“Come sempre, ricordiamoci che saranno i nostri figli a decidere, anche se spero seguiranno saggiamente i nostri consigli.”

I padri decisero di mostrare apprezzamento per il discorso di Stoick, iniziando ad applaudire ed emettere strani versi gutturali.

“Il primo consiglio che mi sento di dare a questi ragazzi è che la pace è sempre la cosa a cui teniamo di più. Pertanto, a volte, un capo saggio dovrebbe decidere di scegliere una moglie che lo sappia consigliare al meglio, ma anche che possa essere un vantaggio a livello di unione delle famiglie”

Stoick lanciò uno sguardo eloquente a Hiccup, consapevole che non avrebbe capito l’importanza di quell’aspetto.

Hiccup, in compenso, iniziò a sentirsi stretto in quella stanza. 

Aveva capito perfettamente dove voleva andare a parare suo padre. Avrebbe dovuto scegliere una moglie, e non l’avrebbe potuto fare seguendo i suoi sentimenti. Piuttosto “un capo saggio”, come ribadiva spesso suo padre, avrebbe scelto una moglie di convenienza.

“Se non avete altre domande, direi di passare alle presentazioni”

Stoick mostrò con orgoglio come era cresciuto suo figlio, soffermandosi parecchio sulle sue gesta e sulle sue qualità. Dopodiché altri due capi presentarono i propri figli, anch’essi mostrando le loro doti.

Infine, vennero presentate le ragazze.

I “buoni partiti” come li aveva chiamati suo padre. Erano ragazze molto carine, scelte per il loro aspetto, le loro qualità, la loro intelligenza,… Hiccup ad un certo punto smise di ascoltare, preferendo piuttosto pensare ad un modo per uscire, in primo luogo, da quella stanza e in secondo luogo da quella brutta situazione.

Quando tutti i capi ebbero finito le presentazioni, vennero lasciati alcuni minuti ai ragazzi per presentarsi alle donzelle presenti, e Hiccup pensò che quella fosse la sua occasione.

Senza farsi notare, nella confusione delle chiacchiere presenti nella stanza, Hiccup sgattaiolò via, alla ricerca di un posto tranquillo in cui pensare.


Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti!
E' un periodo in cui son carica con Hiccup e Astrid... questa è una long-fic di quattro/cinque capitoli quasi del tutto già pronta. Quindi potrei aggiornarla con regolarità!
Spero vi piaccia.
Come sempre, lasciatemi un commentino! <3 

  
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