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Autore: stardust94    02/08/2016    1 recensioni
(KHR) Domino Arc II : saga della Caos
( fa parte della serie Katekyo Hitman Reborn Reload)
dopo la battaglia di Abisso. Le cose per i Domino sembrano tornate alla normalità.
ma un viaggio in Italia per Nuvola e Nebbia cambierà ogni cosa!
nuovi nemici spietati, vecchi nemici rancorosi...
due ragazzi pronti a tutto nuovi amici e vecchi ricordi.
è la nascità di qualcosa di nuovo.
una nuova storia tutta Italiana
una nuova battaglia con sullo sfondo la bellissima Firenze!
il Caos sta arrivando...e niente sarà più come prima.
***
(dal testo)
sei un santo, o un peccatore?
Se l'amore è una lotta, allora dovrei morire,
con il mio cuore sul grilletto.
***
combatterò finché la guerra non è vinta,
Non mi importa se il paradiso non mi rivorrà indietro.
Butterò via la mia fede, piccola, solo per tenerti al sicuro.
Non lo sai che sei tutto quello che ho?
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo Personaggio, Xanxus
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Katekyo Hitman Reborn Reload'
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Per uccidere un dio (seconda parte)


Drachen era appena tornato, i suoi occhi azzurri erano limpidi e luminosi.
Mentre respirava a pieni polmoni l'aria della sua amata Italia, era lì che aveva sede l'alleanza delle famiglie unite.
Un misto di triste nostalgia e felicità si dipinse sul suo viso. Mentre si dirigeva verso la sua vecchia casa.
La villa Domino era deserta
Aveva sempre trovato bella la dimora di Luka.

Una di quelle vecchie abitazioni del passato, in stile novecento o forse anche più vecchia.
Entrò dalla porta principale respirando quel odore che gli era mancato per mesi, da quando era partito per la Germania.
Appoggiò sul letto la sacca con i pochi oggetti e vestiti che si era portato dietro durante il suo viaggio.

Si sedette sul letto quando il rumore di una freccia attirò la sua attenzione
Sulla porta di entrata vi era proprio una freccia con un messaggio in carta limata bianca, scritto con una calligrafia molto elegante.

" Abbiamo molto da dirci, per cominciare vieni alla villa degli Zacher. Mi troverai lì. Diana"
Diana? 
Quel nome non gli era famigliare, proprio per niente.
E poi cosa intendeva dire?

Il ragazzo sospirò poi aprì la sacca indossando un altro paio di vestiti.
Aveva saputo che alla villa degli Zecher, nella città vicina si sarebbe tenuto un ballo in maschera.  Quale migliore occasione per scoprire qualcosa senza dare nel occhio.
Per l'occasione il giovane finì col rispolverare i vecchi abiti, indossati alla festa dei Domino.

Erano perfetti, anche se era un impresa nascondere le corna la coda e sopratutto la cicatrice che si estendeva su entrambi gli occhi.
Anche i capelli, erano più lunghi ma sempre di quel bel biondo grano.
Li aveva ingellati al indietro indossando poi, una mascherina nera su gli occhi.

Era pronto e curioso, anche se un po nervoso al idea di conoscere questo fantomatico o fantomatica messaggera.
***
Ed eccolo davanti alla villa austera che per un giorno intero, sarebbe stata piena di persone.
Fece un profondo respiro entrando nella sala.

Gli addobbi erano eleganti e sul soffitto pendeva un grandioso lampadario di cristallo
Il ragazzo osservò la gente al interno della sala da ballo, la maggior parte delle persone erano gente di importanza come politici e stelle dello spettacolo una noia pensò il ragazzo.
Quando qualcuno in particolare attirò la sua attenzione.

Un gruppo di sette persone, subito lo sguardo di azzurro limpido del Tedesco cozzò con quello ambrato di una ragazza.
Vestiva un abito elegante con sulle spalle una leggera e morbida pelliccia verde. Calze bianche che arrivavano appena sopra il ginocchio in stile parigine.
Stivali alti neri aveva lunghi capelli verdi e anche se il volto era semi nascosto dalla elegante maschera bianca, si potevano notare i luminosi occhi dorati.

Ella si avvicino e arrivata di fronte a Drachen si esibì nella sua più elegante riverenza

Il ragazzo incespicò un piccolo inchino senza perderla di vista.
Uno scambio di sguardi interrotto solo dalla voce di lei, vellutata come un guanto di seta al orecchio del drago
- So perchè sei venuto - disse mentre faceva segno al ragazzo di seguirla.
Drachen strinse denti seguendo la giovane, voleva risposte e le avrebbe avute con le buone o con le cattive.
***
Lo studio era molto grande, appena entrato Drach si sentì stranamente a suo agio.
Forse per la tranquillità della ragazza o forse perchè erano soli, lontano da quella accozzaglia di gente più o meno per bene.

La ragazza dagli occhi dorati, che sfumavano in un tenue verde, sorrise appena e fece accomodare Drachen che decise di restare in piedi
- Una tazza di tè? - domandò gentilmente.

Di nuovo Drachen scosse piano la testa, mentre appoggiandosi al muro con le braccia incrociare studiava la sconosciuta.
Era strano ma sentiva un profumo famigliare provenire da quella ragazza

Quando avvicinandosi, ella posò appena le labbra sulle sue, fu come se una lampadina si accendesse nella mente del drago
Arrossendo si sottrasse subito a quel piccolo contatto.

- Tu sei la ragazza che mi ha baciato! - ringhiò imbarazzato
Lei fece scivolare la maschera liberando il bel viso
- Si. Sono Diana - disse appena.
- Diana! quella della lettera - aggiunse mostrando il foglio.

La ragazza fece un segno di assenso
- Ti devo spiegare molte cose - disse  
- Quindi siediti e ascolta - aggiunse poi andando a sedersi, Drachen fece la stessa cosa.

- Tu e io siamo fratelli - disse la ragazza socchiudendo appena gli occhi mentre Drachen la guardava sconvolto
 - Fratellastri - precisò con una punta di freddezza Diana mentre spiegava il resto.

Fu così che Drachen apprese molte cose, prima fra tutte la ragione per la quale era così odiato dal padre.
E il perchè del allontanamento della madre dalla villa.

L'uomo la tradiva da tempo e da quel tradimento era nata Diana
Mentre ne parlava, la ragazza cercava di non far trapelare nulla
Ma la voce incrinata dalla rabbia e forse dal dispiacere, fecero capire a Drach che non era l'unico ad odiare il padre.
Alla fine erano l'uno accanto al altro fu Diana a rompere quel silenzio

- Mi odi? - fu la domanda della ragazza.

Drachen finì per arrossire, in fondo lei sua sorella era il suo primo bacio, in un certo senso non sapeva cosa risponderle sospirò scuotendo la testa
- No non ti odio - disse 
- Odio quel bastardo - aggiunse poi ringhiando
Diana fece un piccolo sorriso, poi senza dare il tempo al ragazzo lo abbracciò di colpo.
Drachen venne inebriato dal profumo dei capelli di lei, mentre sentiva il fiato dolciastro della ragazza sul collo. 
Ricambiò appena l'abbraccio poi rise
- Non tenterai di baciarmi vero? - le domandò serio lei si ritrasse arrossendo
- Se lo facessi? - domandò avvicinando il viso a quello di lui
- Cosa faresti? - 

A quella domanda Drachen non seppe rispondere le appoggiò le mani sulle spalle poi le baciò delicatamente e con dolcezza la fronte

- Posso restare per la notte? - le chiese sorridendo, Diana ancora rossa annuì mostrandogli una camera
- Drachen Zambra... Spero che tu non ti penta della tua scelta. Allora a domani fratellino - disse la ragazza uscendo
.
Drachen si fermò davanti al letto, osservando la  camera.
Un luminoso sorriso gli illuminò il bel viso mentre indossando degli abiti più comodi si addormentava profondamente.
  
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