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Autore: _Sherazade_    03/08/2016    1 recensioni
Raccolta di One-Shot, Flash fiction e Drabble originali legate dal filo conduttore della stagione più calda dell'anno: l'Estate.
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Questa Raccolta partecipa a "The Seasons Challenge" indetta da Jadis_ sul forum di Efp.
"Sinfonia Estiva", partecipa al contest " War of Drabbles " indetto da Alexalovesmal
Genere: Romantico, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Genere: Commedia, Romantico
Capitoli: One shot
Tipo di coppia: Het
Rating: Verde
Categoria: Storie originali - Fantasy
Extra: Prequel de "La corte dei demoni". Una piccola shot dedicata ai due personaggi secondari della mia long.

Storia partecipante a "The Seasons Challenge" indetta da Jadis_ sul forum di Efp.
Stagione: Estate
Prompt: Mare
 

Ti dono il mare

Erano passati già due anni dal nostro primo incontro nella foresta, e ancora non avevo avuto il coraggio di accettare il suo invito. Avevo troppa, troppa paura di volare. E se fossi caduta? Se lui non fosse riuscito a riprendermi in tempo?
Già dovevamo tenere nascosto il nostro amore, quelli della Corte non ci avrebbero mai capiti, se poi ci avessero visti quelli del villaggio, avremmo decretato la nostra fine.
- Dai, non ci scoprirà nessuno. - insistette lui. Mai io ero irremovibile.
- No, Ael, è troppo pericoloso.
Lui, però, era ancora più cocciuto di me, si trasformò in drago e si rifiutò di riprendere sembianze umane fino a che non lo avessi accontentato.
- Ael! Se qualcuno dovesse vederti...
- Se tu non ti sbrighi, accadrà nel giro di venti minuti. Stanno venendo qui dal villaggio. Non ho visto bene chi fosse, ma sappi che sta arrivando qualcuno. - La sua vista speciale gli permetteva di arrivare fino ai margini della foresta. Quasi sicuramente era la vecchia Nilda, veniva ogni sabato a chiedermi delle lozioni e rimedi per il suo terribile raffreddore.
- Allora? Cosa aspetti? - chiese lui sorridendo: aveva vinto. Lo sapeva di avere vinto.
Rassegnata, e spaventata, salii sulla sua schiena, cominciando a pregare gli antichi Dei.
- Ael, se dovessi morire, sappi che ti tormenterò fino alla fine dei tuoi giorni. - il drago rise, e spiccò il volo.
Il vento che mi sfiorava la pelle era caldo; sentii gli uccelli che parlavano fra di loro, probabilmente Ael aveva disturbato la loro tratta. Io continuavo a rifiutarmi di aprire gli occhi, anche se avevo una certa curiosità.
A parte gli uccelli e i demoni che sapevano volare, quante creature potevano vedere il mondo dall'alto.
L'uomo no di certo, e io ero probabilmente la prima a poterlo fare.
- Una volta, - cominciò il drago, - mi dicesti che non vedevi l'ora di spiccare il volo. Lo ricordo bene, è stato durante uno dei nostri primi incontri. - disse lui con una certa nostalgia. - Dicevi che invidiavi me e gli uccelli, che liberi, potevamo librarci in alto, senza dover rendere conto a nessuno.
- Sì, è vero. - Ricordavo con piacere quei giorni. Allora non sapevo nulla dei demoni e della loro società. - Ora però ho paura, mio caro. - dissi stizzita. - Un conto è immaginare, un conto è vivere davvero queste cose. Tu ci sei abituato, mentre io, qui, rischio di essere spazzata via. Stai andando troppo veloce!
- Apri gli occhi, la vista è spettacolare! – m’incitò lui.
- Non ci penso nemmeno. Voglio scendere, Ael! – piagnucolai e mi appiattii sulla sua schiena. Non avevo mai avuto tanta paura in vita mia.
- Amber, aprili! Ti prometto che non te ne pentirai.
- L’avevi detto anche l’ultima volta. - borbottai. - Fidati di me, non te ne pentirai. - lo scimmiottai. - Avevi voluto fare tu il bucato, per provare. Mi ero offerta di darti una mano, ma tu mi dicesti che sapevi quello che stavi per fare. - Ael bofonchiò qualcosa. Lo sapeva che avevo ragione. - E cosa è successo poi?
- Tutta la biancheria è diventata rosa. - concluse lui. - Volevo dare un po' di colore alle lenzuola... era tutta una cosa calcolata. - si difese lui, ma tanto lo sapevamo entrambi che era stata una sua svista. Gli avevo ripetuto più volte che quel vestito non aveva preso bene il colore e che doveva lavarlo a parte.
Il drago azzurro roteò su se stesso, e io ero quasi sul punto di perdere la presa.
- Ael, ma sei impazzito?– gli diedi una forte pacca sul fianco.
- È così che tratti il tuo fidanzato? – chiese fingendosi risentito.
- Ti tratto così solo quando te lo meriti – avevo il cuore in gola. - E se fossi caduta?
- Ti avrei ripresa. Ovvio! - disse lui. - Non permetterei mai che la mia fidanzata si facesse male.
- Comincio ad avere i miei dubbi.
- Suvvia... - ridacchiò lui. - Ora, perché non mi fai il favore di aprire gli occhi? Era da mesi che aspettavo questo giorno per darti il mio regalo. Non puoi deludermi.
- Regalo? Che regalo? - chiesi incuriosita. “Se non ti decidi ad aprire gli occhi, non lo saprai mai.” disse lui. Io adoravo le sorprese. Presi coraggio e aprii gli occhi, rimanendo così senza fiato.
- Oh mio Dio! È stupendo Ael, dissi abbracciandolo. Non avrei mai pensato che potesse essere così! - guardai estasiata gli alberi sotto di noi, e all'orizzonte riuscivo a vedere il mare. Non l'avevo mai visto.
Ero così contenta che cominciai a piangere per l'emozione.
- Ael... potevi anche dirmelo.
- Non sarebbe stata più una sorpresa! Allora, che te ne pare?
- Dire che è bellissimo è riduttivo. - sentii lui ridere. Sapeva che quello era un sogno che si avverava: avevo sempre desiderato volare e vedere il mare. Io ero felicissima, e lui era orgoglioso di sé, per essere riuscito a darmi qualcosa di speciale e per aver fatto avverare un mio sogno.
Per le regole restrittive della sua gente, noi non potevamo stare insieme. Nonostante conoscessimo entrambi i rischi, avevamo deciso comunque di non rinunciare a noi; riuscire a ritagliarci momenti come quello era difficile, ma non impossibile.
Il caldo solo d'Agosto stava già per entrare nella sua fase calante, e il cielo assunse quell'inconfondibile sfumatura dorata che solo i cieli estivi possono regalare.
- Riesci ad avvicinarti di più alla spiaggia? - chiesi ad un certo punto. - Credi che rischiamo di farci vedere? - avevo una gran voglia di sentire l'aria salmastra, di camminare a piedi nudi per sentire la sabbia e di bagnarmi nel mare.
- Ho già controllato: è un'area sicura. - mi rassicurò lui.
Il drago azzurro sfrecciò nel cielo, fino a che non giungemmo in spiaggia.
Dall'alto il mare sembrava ricoperto di tanti diamanti, non avevo mai visto nulla del genere; quando invece toccammo terra, la grande distesa di acqua sembrava essere fatta d'oro.
Ael riassunse forma umana, e, come se fossimo stati dei bambini, ci rincorremmo per tutta la spiaggia.
- Non mi prendi! - gridai io mentre correvo verso la piccola insenatura.
- Tu credi davvero di sfuggirmi? - rise lui. - Io sono il drago più veloce del mondo, non puoi davvero credere di riuscire a seminarmi! - Ael mi corse incontro e mi agguantò, facendomi ruzzolare sulla sabbia con lui.
Lo baciai, ancora e ancora, fino a non aver più fiato.
- Ti amo, Ael. - dissi emozionata. Lui mi scostò una ciocca castana che era sfuggita coprendomi il volto.
- E io amo te, mia dolcissima Amber. - continuammo a baciarci, fino a quando non sentii l'acqua fresca che ci bagnava i piedi.
- È l'alta marea. - mi disse lui. - Si sta alzando. - poi ebbe un'idea.
- Ascoltami, Amber, dato che la giornata non è ancora finita... che ne dici di andare sott'acqua? Ti piacerebbe?
- Ma... ma io non so nuotare. - dissi spalancando gli occhi. - Non posso andare sott'acqua.
- Non preoccuparti: penserò a tutto io. - disse lui. Si alzò in piedi e riassunse le sembianze di drago. - Salta su. - non sapevo cosa volesse fare, ma feci quanto mi chiedeva, del resto mi aveva già sorpresa moltissimo.
- Ael si alzò in volo, e si avventurò parecchi metri lontano dalla riva.
- Ael... adesso cosa devo fare? - chiesi titubante, guardando il mare calmo sotto di noi.
- Prendi un bel respiro, mi raccomando. - non ero ancora pronta, ma Ael era già pronto, e si tuffò. Il drago soffiò, e una bolla d'aria mi coprì la testa.
- Con questa bolla d'ossigeno sarai in grado di resistere anche sott'acqua. - mi spiegò lui. - Non potremo rimanere moltissimo, ma almeno riuscirò a farti vedere qualcosa.
L'acqua era tiepida, anche se, di tanto in tanto, arrivavano alcuni correnti più fresche. Non avevo mai immaginato che le profondità marine potessero nascondere così tanti tesori.
Vidi nuotare a pochi metri da noi un folto gruppo di pesci coloratissimi, non più grandi di un'anguria. Più distanti ancora c'erano dei pesci più grossi e notai anche delle strane piante marine, tutte colorate.
- Ael, cosa sono quelle?
- Si chiama corallo. Nel nostro mare è difficile da trovare, per questo ho dovuto volare per parecchi chilometri.
- Non me ne sono proprio accorta. - dissi stupita. - Come hai fatto ad arrivare qui in così breve tempo.
- Sono il drago più veloce del mondo, ricordi? - disse Ael sorridendo.
Rimanemmo a lungo in contemplazione delle tante meraviglie che offriva l’ambiente marino, fino a che non giunse il tempo di uscire.
Il sole era calato, e mi era venuta una gran fame... ma Ael aveva pensato a tutto.
A riva aveva nascosto l'occorrente per la nostra cena: arrivammo a riva e lui preparò il fuoco su cui arrostire i pesci che avrebbe pescato.
Dopo avermi lasciata in spiaggia per sistemarmi, si rituffò per procurarci la cena. Non rimase a lungo in acqua, e non appena uscì, mi sorrise mostrando il frutto della sua pesca.
Non era una cena ricercata, ma per me era senza dubbio squisita. La luna era alta in cielo, le stelle brillavano più del solito, e la fresca brezza della sera, era una dolce carezza che ci avvolgeva dolcemente.
- Grazie, amore mio.
- Buon compleanno, Amber.
Sotto i raggi della luna, ci scambiammo ancora una volta le nostre promesse d'amore eterno.
Sapevamo che il nostro mondo, presto o tardi, sarebbe stato sconvolto, sapevamo che ci avrebbero scoperti e che non ci avrebbero lasciati in pace... ma fino a quel momento, avremmo goduto di ogni singolo istante.




 
L'angolo di Shera♥

Anche questa revisione giunge a termine, e posso eliminare la vecchia versione, che, per quanto ci fossi affezionata, aveva parecchi difetti (nonostante mi avesse portata al secondo posto sul podio del vecchio concorso per il quale era stata scritta... mamma mia, è passata un'eternità O_O).
Ael ed Amber sono due personaggi già noti, se conoscete le vicende della mia long "La corte dei demoni", come accennavo nello specchietto sopra la storia.
Adoro questa coppia! Già ai tempi della conclusione della prima versione della long, avevo in mente un prequel, una long incentrata sul loro amore impossibile - o quasi.
Mi venne data l'opportunità di scrivere questa shot per un contest del vecchio Writer's zone, forum che ai tempi frequentavo, e... niente, questi due mi son rimasti nel cuore.
Per la nuova challenge, ho pensato bene di riesumare questo lavoro, dargli una svecchiata, aggiungendo riferimenti alla long, e presentarla.

Se da questa lettura voleste avvicinarvi alla corte, sappiate che, purtroppo, la storia dei due non viene ampliata moltissimo, infatti sono le spalle dei veri protagonisti, ma saranno di fondamentale aiuto.

Detto questo, ci sentiamo, grazie per le visite e se volete lasciare un commento, una critica, o dei consigli, sarò ben lieta di accoglierli.
Un abbraccio

Shera♥
  
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