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Autore: RoisXIII    04/08/2016    1 recensioni
All Might, in quanto Simbolo della Pace, ha molti nemici. Ma c'è un nemico del suo passato che ha deciso di vendicarsi, scagliando contro l'eroe e Midoriya i "Quattro cavalieri dell'Apocalisse", ovvero quattro subordinati con delle Unicità temibili e potenti. Un cavaliere di essi, ovvero il più forte, è il legame che unisce All Might al suo nemico. E sarà costui che l'eroe dovrà temere di più.
Genere: Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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L’ansia, la preoccupazione e la paura stanno prendendo possesso di me. Se All Might non è riuscito a combattere contro quell’essere nel sogno, allora io che possibilità ho? E se poi attaccasse la mamma? Cosa potrei fare? Proprio un bel niente.
Mi tiro uno schiaffo.
Cosa sto facendo? Mi sto arrendendo. No, devo avere fiducia in All Might e negli altri professori. Di sicuro loro troveranno presto una soluzione. Dopotutto, sono eroi professionisti.
 
Mi ricongiungo con i miei compagni e sento Satou parlare di All Might: “Lo avete notato anche voi? All Might stava zoppicando e per un attimo ho scorto una benda sotto la manica.”
Mi blocco quando tutti annuiscono.
Che sospettino qualcosa?
Sero prova a dare una soluzione:  “Magari si è fatto male mentre salvava qualcuno.”
Uraraka scuote la testa. “Impossibile! All Might è troppo forte, non si lascerebbe mai ferire!”
Compare dal nulla il professore Aizawa. “Smettetela di fare casino. Sono finite le ore di lezione oggi, quindi perché non andate a casa?”
Tutti noi annuiamo e ognuno si reca a prendere il bus o il treno.
 
Arrivo a casa e la mamma mi accoglie con un sorriso. “Come è andata la scuola, Izuku”
“Come al solito. Adesso che gli esami sono finiti, i professori ci stanno lasciando un po’ respirare.”
La mamma mi si avvicina e mi fissa con attenzione. “Qualcosa ti turba? Mi sembri preoccupato e un po’ pallido.”
Resisto alla tentazione di avvertirla del pericolo e mento: “Ma no, sto bene. Devo ancora riprendermi dall’esame.”
“Oh, certo! Lottare contro All Might, il tuo mito, non deve essere stato facile. Allora ti lascio riposare.”
La ringrazio e vado in camera.
 
Mi butto sul letto e fisso il soffitto.
Devo trovare un modo per aiutare All Might. Forse nei miei quaderni c’è qualche possibile soluzione.
Mi alzo e predo tutti e tredici i quaderni “Per il futuro”.
Li sfoglio velocemente, ma non trovo niente di utile. Così non va! Mi dirigo allora al computer e cerco notizie riguardanti l’Unicità, ma faccio solo un altro buco nell’acqua.
Inconsciamente mi butto di nuovo sul letto e chiudo gli occhi.
 
“Izuku. Svegliati, coraggio.”
Spalanco gli occhi di colpo e mi metto ad urlare, facendo venire un colpo alla mamma.
“Izuku! Ma che ti è preso? Mi hai fatto spaventare.”
“Come? Ah, scusami tanto. Hai bisogno di qualcosa?”
“La cena è pronta. Non fare tardi, altrimenti si raffredda tutto.”
Annuiscono e mi stiracchio, bloccandomi subito. Mi sono addormentato senza accorgermene! E potevo benissimo essere attaccato.
Per fortuna che non è successo, se no… Devo fare più attenzione.
“Izuku? Ti sei addormentato di nuovo?”
“No. Arrivo subito.”
 
“Il bagno è libero, Izuku. Buonanotte.”
Ricambio la buonanotte e mi reco in bagno.
Dopo essermi lavato e asciugato, vado davanti allo specchio per lavarmi i denti, ma sento una presenza alle spalle. Mi volto, ma non vedo nessuno.
Calmati. È solo la preoccupazione dell’andare a dormire.
Prendo un bel respiro e inizio a lavarmi i denti.
“Izuku… Midoriya.”
Lascio cadere lo spazzolino nel lavandino e fisso lo specchio. L’oggetto riflette il mio viso con la bocca sporca di dentifricio e una sagoma fatta di fumo alle mie spalle. Mi volto e non vedo nessuno.
Qualcuno bussa la porta e caccio un urlo.
La mamma apre la porta. “Insomma, Izuku, si può sapere che hai oggi? Ogni volta che ti sorprendo da solo scoppi ad urlare.”
Mi guarda con un’aria sospetta.
“Non è niente. La stanchezza mi tira brutti scherzi.”
Annuisce e se ne va in camera.
Stringo i pugni e trattengo le lacrime. Non poter dire niente alla mamma del pericolo mi fa stare male, tantissimo.
No. Non devo cedere difronte a questo nemico.
Finisco di pulirmi i denti, sciacquo la bocca, sputo e, prima di andarmene, do un’ultima controllata al bagno. Non c’è nessuno. Sospiro e spengo la luce.
Il corridoio buoi mi mette ansia. Mi faccio coraggio e raggiungo la mia camera.
Mi butto sul letto e mi metto sotto le coperte. È arrivato il momento.
Chiudo gli occhi e precipito nel mondo dei sogni.
 
Un botto mi riporta nella realtà.
Accidenti! Stavo facendo un bel sogno.
Sento montarmi dalla felicità. Non sono stato aggredito dall’essere! Ma la felicità non mi dura molto.
Questo significa che All Might lo sta affrontando?
Scuoto la testa. Magari, mi dico, stanotte non colpirà.
La mamma entra all’improvviso in camera e si guarda in giro. “Stai bene? Cos’era quel botto?”
Stropiccio gli occhi e guardo fuori dalla finestra. Un bidone della spazzatura è a terra.
Indico la scena alla mamma e lei si tranquillizza. Mi augura ancora la buonanotte e mi lascia solo.
Sbadigliando, mi rimetto sotto le coperte e spengo la luce, sicuro che non succederà niente.
 
Apro gli occhi, ma non sono nella mia camera.
Può essere che…
Compare la stessa sagoma che c’era prima in bagno. Subito sento il cuore battere a mille e il respiro aumentare.
“Izuku… Midoriya. Non ti farò niente… per ora.”
Lentamente si avvicina e il fumo abbandona una mano. Mi tocca la guancia con essa e io, dalla paura, non indietreggio. La sua mano è calda e non grande come quella di un adulto. Ma certo! L’essere è un ragazzo!
“Sei così… giovane. Quanti anni hai?”
Non so perché, ma rispondo. “H-ho quindici anni.”
L’essere toglie la mano. “Quindici… anni. Sei più piccolo di me. Io ne ho… diciotto.”
Annuisco e mi guardo intorno. È come ha detto All Might: sono in una stanza tutta buia.
“One… for… All.”
Mi giro verso di lui. “Cosa hai detto?”
“One… for… All. Tu lo possiedi. All Might… è debole per questo motivo. Grazie, Izuku… Midoriya.”
Fa per andarsene, ma lo fermo: “Aspetta. Chi sei? Cosa vuoi da All Might?”
“All Might… la deve pagare. Dobbiamo… vendicarlo.”
“Dobbiamo? Quindi non sei solo tu. Chi dovete vendicare?”
“Questi… non sono affari tuoi. Posso solo dirti che siamo i “Quattro cavalieri dell’Apocalisse”, creati per… annientare All Might e faremo del male a tutti quelli legati… a lui.”
Deglutisco. “In quattro… Chi sono gli altri? Hanno tutti la tua stessa Unicità di controllare i sogni?”
Scoppia a ridere. “Non sono io… che controllo i sogni. Io ho un potere… molto più grande. All Might lo ha appena… provato e ha perso. Non è morto… perché l’ho deciso io, ma potrebbe succedere se non riceve… assistenza.”
Il cuore non batte più. Ho smesso di respirare.
“A-All Might sta morendo? No… È impossibile. Tu menti!”
Il ragazzo mi mostra una lama sporca di sangue. “Sto dicendo… la verità. Questo è il suo… sangue.”
Stringo i pugni. “Bastardo. Questa me la paghi!”
Mi scaglio contro di lui, ma mi blocco a mezz’aria. Misteriosamente rifaccio i movimenti al contrario e ritorno nella posizione iniziale.
Sono appena tornato indietro nel tempo. Questo significa che…
“Significa che uno di noi… sa controllare il tempo. Hai fegato, lascia allora che ti riveli le Unicità degli altri tre: uno, come hai appena provato, sa controllare il tempo, un altro lo spazio e l’ultimo comanda i sogni delle persone, purché loro stiano dormendo da un po’.”
“Capisco. E la tua qual è?”
“Vuoi saperlo? Allora… sconfiggimi!”
Mi tira un calcio nello stomaco, facendomi piegare in due dal dolore. È velocissimo.
Il tizio dei sogni lo sta aiutando, forse anche quello dello spazio. Se si mette in mezzo anche quello del tempo come prima, allora non avrò possibilità.
“Non sto barando. Io sto combattendo… lealmente. Gli altri tre non mi stanno aiutando.”
Mi rimetto in piedi. A differenza di All Might, io posso utilizzare solo una piccola parte dell’One for All e se ne uso troppa rischio di rompermi qualcosa.
Come se non bastasse, i danni li riceverò anche nella realtà. I miei compagni e i professori capiranno, ma la mamma no.
“Che ti… prende? Ti arrendi di già?”
Impugna saldamente la lama e si dirige verso di me. Utilizzo il mio potere nelle gambe e scappo via. Non devo assolutamente farmi beccare.
Inciampo su qualcosa e cado a terra. Mi volto e vedo che nel terreno si è formata una specie di montagnetta.
“Avevi detto che gli altri non ti stavano aiutando. Hai mentito!”
Il ragazzo si blocca e lancia la lama lontano. “Stanne fuori! Questa è la mia lotta. Vattene!”
Mi rimetto in piedi e lo colpisco mentre è distratto, anche se so che è sleale. Finisce a terra e mentre si sta alzando lo colpisco ancora.
Solleva una mano e un raggio nero mi colpisce in pieno petto, facendomi fare un volo di venti metri. Atterro malamente di schiena e smetto di respirare per qualche secondo.
“Sei stato… bravo. Complimento, Izuku Midoriya. All Might non è riuscito a farmi così… male.”
È vicino a me e mi porge la mano. “Riesci ad alzarti? Se no, prendi la mia mano, ti aiuto…. Io.”
Non so perché, ma mi fido di lui e gli prendo la mano. Come ha detto, mi aiuta ad alzarmi e poi si allontana un po’.
“Sì, vale la pena… lasciarti vivo e incolume, per adesso.”
“In che senso?”
“Oh, lo vedrai. Questo scontro si conclude con un… pareggio. Non ti dirò ancora chi sono o qual è la mia Unicità, ma ti rivelerò un punto debole di uno degli altri tre. Che ne… dici?”
Annuisco. Non posso rifiutare una cosa del genere.
“La persona che comanda i sogni ha un raggio d’azione di circa sette metri, se supera questa soglia, il potere non ha effetto o smette di funzionare. Deve anche toccare almeno una volta la persona presa di mira, se no non funziona.”
“Quando mi avrebbe tocc… Ma certo! Sul treno è successo. Visto che di mattina è pieno di persone, mi avrà toccato in quel momento. E per All Might avrà inscenato qualcosa per essere salvato. Ho letto che qualche giorno fa c’è stato un incidente e che alcune persone sono rimaste intrappolate nelle auto e nei bus.”
Il ragazzo annuisce. “Hai detto… bene. Complimenti. Ora ti lasciamo. Abbiamo alcune cose… da fare. Alla prossima, Izuku… Midoriya. Diventa ancora… più forte.”
Sparisce nel nulla e io vengo catapultato nella realtà.
 
Sento qualcosa suonare e apro gli occhi. È mattina e la suoneria viene dalla sveglia. Mi stiracchio, ma un dolore alla schiena mi blocca. A fatica scendo dal letto e spengo la sveglia.
“Izuku! La colazione è pronta.”
“Mi lavo e arrivo.”
Vado in bagno, mi tolgo la maglietta del pigiama e cerco di guardare la schiena allo specchio. Vicino alla spalla ho un livido. Più tardi metterò sopra un po’ di ghiaccio.
Mi lavo e vado a fare colazione.
“Buongiorno. Hai dormito bene?”
Mento. “Sì, ma non ricordo cosa ho sognato. Tu?”
“Abbastanza, ma avevo la sensazione che qualcuno ci stesse spiando. Ma sono tranquilla.”
Le sorriso e continuo a fare colazione.
Qualcuno c’era, ma presto non ci sarà più.
 
Mentre sono sul treno osservo tutte le persone che ho intorno o che involontariamente mi sfiorano. Alcune mi guardano diffidenti, altre ridacchiano. Devo essere veramente ridico.
Arrivo alla fermata e scendo, dopodiché mi dirigo a scuola.
Durante il tragitto mi imbatto in Recovery Girl. “Buongiorno.”
“Oh, il giovane Midoriya. Più tardi mi raggiungeresti in infermeria? Ho notato che cerchi di portare meno peso sulla spalla. Va bene?”
Annuisco. “Certo. Allora a più tardi.”
“Perfetto. Buona lezione.”
Non riesco a fare a meno di sorridere. Quella donna è così acuta. Ha capito subito che mi fa male la spalla.
“Deku!”
Uraraka corre verso di me e insieme entriamo a scuola.
 
Entra il professore Aizawa e sembra più pallido del solito. “Ho una notizia per voi. La lezione di oggi con All Might è stata annullata, quindi potete tornare a casa prima. Lui e altri insegnanti stanno cercando di risolvere il problema del tizio dei sogni.”
Non sta dicendo tutta la verità. All Might non è nelle condizioni di presentarsi perché è quasi morto. Devo riuscire a raggiungerlo, così posso dirgli tutto quello che il ragazzo di fumo mi ha detto.
 
Suona la campanella e tutti si dirigono in mensa.
“Midoriya, tu non vieni?”
“Vi raggiungo più tardi, Mineta, se riesco.”
Schivo i miei compagni di classe e altri allievi e mi reco in infermeria.
Busso alla porta e Recovery Girl mi invita ad entrare.
Appena entro, lascio cadere lo zaino a terra.
“A-All Might.”
Il mio eroe preferito è steso sul letto, ricoperto quasi tutto di bende ed è molto pallido. A fatica apre gli occhi e fa cenno di avvicinarsi.
“Non preoccuparti, sto benino. Non è la prima volta che rischio di morire.”
Scoppio a piangere. “Il ragazzo di fumo me lo ha detto che sei quasi morto, ma vederti… vederti così mi fa stare male.”
Spalanca gli occhi di colpo. “Il ragazzo di fumo? L’hai incontrato anche tu? Quando?”
Gli racconto tutto quanto, da quando ero in bagno al mio risveglio.
 
“Qualcuno che vuole vendicarsi ha mandato questi “Quattro cavalieri dell’Apocalisse” contro di me. Cavoli, non so proprio chi sia.”
Recovery Girl intanto arriva con il ghiaccio e dopo essermi tolto la maglietta me lo appoggia vicino alla spalla.
“Adesso sappiamo che il “cavaliere” che controlla i sogni non deve stare a più di sette metri dalla vittima. È un’informazione molto utile.”
“Il ragazzo ha detto che ci rivedremo molto presto. Tu come farai, All Might?”
Scuote la testa e stringe le coperte. “Non lo so, ragazzo mio. Power Loader non ha ancora finito di farmi il casco e non posso smettere di dormire. Forse mi lasceranno qualche giorno di tregua.”
Lo fisso e sospiro. “Cercherò di sconfiggerlo, così mi darà altri indizi. È l’unico modo per raggiungere qualche risultato.”
“Ne sei sicuro?”
Annuisco con grinta e determinazione. “Sono sicuro. Non mi lascerò più intimorire da lui. Lo affronterò a testa alta e ti aiuterò nella battaglia!”
Sorride e mi accarezza i capelli. “Niente può fermarti, ragazzo mio. Finché ci sarà qualcuno da proteggere, tu ci sarai sempre. Ma fai attenzione. Non farà più errori.”
Recovery Girl toglie il ghiaccio e mi invita a uscire. “Adesso è meglio che vai. All Might deve riposarsi.”
Saluto entrambi ed esco.
Sì, arrivato a casa mi allenerò per battermi con il ragazzo.
   
 
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