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Autore: Soul Mancini    05/08/2016    3 recensioni
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi molto diversi tra loro, ma uniti da una grande amicizia.
Insieme, sotto il sole californiano, combineranno follie, si lanceranno sfide, si aiuteranno e si confronteranno. Tra intrecci amorosi impossibili, avventure sempre nuove e appassionanti e accese discussioni, i ragazzi vi terranno compagnia e vi coinvolgeranno in un anno scolastico pieno di colpi di scena ed emozioni.
♥ NOTE:
Ciao! Ho iniziato a scrivere questa storia tempo fa, spero che vi piaccia! Vi avviso già da ora che i primi capitoli sono stati scritti quando avevo undici/dodici anni e non li ho voluti modificare, quindi sono un granché, ma spero che la trama possa piacervi e incuriosirvi lo stesso! ;)
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate, accetterò di buon grado anche le critiche!
Buona lettura! :3
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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ReggaeFamily

Capitolo 19



Allora?”

Allora cosa?”

Come passeremo questo San Valentino?”

Lisa si mise a sedere più comodamente nella poltroncina e deglutì, mentre cercava di scacciare il fastidioso nodo in gola che le si eea formato a quella domanda.

Beh... io direi che potremmo...” farfugliò, torcendosi una ciocca di capelli tra le dita.

Ben, che era abbandonato al suo fianco contro lo schienale, la osservò attentamente in viso. “A te cosa piacerebbe fare?”

Io... potremmo fare una passeggiata romantica sulla spiaggia, che ne dici?” propose.

Certo, mi sembra una bella idea. A che ora ci incontriamo? Verso le otto?”

No, alle otto no!” protestò la ragazza con foga, senza quasi rendersi conto della sua reazione esagerata.

Perché no?” indagò Ben aggrottando le sopracciglia.

Perché preferirei andarci un po' più tardi.”

Ma come? Non possiamo andare troppo tardi, ci sarà freddo di notte! E poi pensavo di fare un picnic in spiaggia solo io e te, che ne pensi?”

Lisa sospirò pesantemente e si passò una mano sulla fronte per aggiustarsi alcune ciocche sfuggite dalla treccia. “Ma no, è più romantico di notte, quando la spiaggia è deserta, te lo assicuro!”

Ben si lasciò convincere, anche se mille campanelli di allarme risuonavano nella sua mente.

Il comportamento sospetto di Lisa ormai durava da settimane e, nonostante lui si impegnasse per ricostruire il loro rapporto, la sua ragazza sembrava non notare gli sforzi che compiva. Infatti Lisa sembrava completamente assorbita dalla sua vita e dedicava sempre meno tempo e impegno alla sua relazione.

Mentre mille dubbi passavano nella mente di Ben, Lisa affogava in un mare di vergogna e sensi di colpa.


Ciao Tiff, come va? Io sto andando in mensa per la cena, mi accompagni?” esordì Alex, raggiungendo la sua compagna e trotterellandole accanto come un fedele cagnolino.

Tiffany sbuffò. “Alex, ma che sorpresa...” lo salutò in tono sarcastico.

Quel ragazzo le correva sempre dietro e riusciva a trovarla in qualsiasi luogo si trovasse. Lei non sopportava Alex e le sue attenzioni erano pesanti per lei; non riusciva a spiegarsi lo strano comportamento di Alex, ma nonostante lei gli ripetesse in tono seccato di lasciarla perdere, lui non demordeva e continuava a seguirla e importunarla.

Dolcezza, anche se tu continui a fingere, io so che ti piace stare con me!” la stuzzicò lui, prendendola sottobraccio.

Sul viso della ragazza si dipinse una smorfia. “Sì, la tua compagnia è piacevole come un calcio nei denti.”

Detto questo, si divincolò dalla presa e gli lanciò un'occhiata truce.

Lui ridacchiò – l'acidità di Tiffany lo divertiva – e continuò a seguirla e cercare imperterrito di conversare con lei.

Ma tu non avevi uno sciame di ragazze che ti adorano e ti corrono dietro?” sbottò la povera ragazza mentre varcavano la soglia della mensa.

Mi annoiano, le conquisto troppo facilmente.”

E se ti trovassi un hobby? Sai, la mia pazienza ha un limite e vorrei evitare di diventare violenta” sibilò Tiffany, mentre individuava sua sorella e si apprestava a raggiungerla.

L'ho già trovato: farti perdere la pazienza!”

A quel punto Tiffany fu presa dalla collera.

Bene, sappi che ci sei riuscito! E adesso sparisci!” gli gridò in faccia, per poi spintonarlo con forza e correre da Cathleen con il volto in fiamme dalla rabbia.

Alex per fortuna era abbastanza robusto e non perse l'equilibrio, ma urtò un ragazzo che passava con il suo vassoio, rischiando di fargli cadere la cena e beccandosi qualche insulto.

Fai come vuoi, ma domani sarai mia, si disse Alex osservando Tiffany e pregustando la sua vittoria.


Era giunto l'attesissimo 14 febbraio e nella stanza di Cathleen e Lisa si scatenavano ansia e agitazione.

Che ne pensi di questo?” domandò Lisa, che indossava un abito blu con lo scollo a V, un paio di leggings e dei graziosi stivaletti con il tacco.

Non pensi che con quelli avrai un po' freddo? Sono molto fini e di notte al mare ci sarà sicuramente fresco” commentò la sua amica, facendo cenno ai leggeri leggings.

Ma figurati! Per quanto riguarda i capelli pensavo di raccoglierli sulla testa con qualche acconciatura carina, magari con un nastro... che ne pensi?”

Cathleen ci pensò su. “No, secondo me ti dona di più una bella treccia, magari con qualche decorazione abbinata al vestito.”

D'accordo! Tu invece? Cos'hai intenzione di indossare?”

Inizialmente pensavo di indossare questo”, e Cathleen mostrò all'amica un bell'abito nero con il corpetto in pizzo, “ma poi mi sono detta che magari avrei avuto freddo e poi non vorrei dare troppo nell'occhio, in fondo stiamo uscendo in amicizia. Quindi penso che opterò per questi”.

La ragazza afferrò una camicia nera, un paio di jeans attillati e i suoi inseparabili scarponcini neri.

È perfetto: non troppo appariscente, ma che mette in evidenza i punti giusti! Sì, mi piace!”

Damigelle, mostratevi!” esclamò Tiffany con entusiasmo, irrompendo nella stanza.

Tiff, per favore, truccami!” implorò Lisa, sventolandole davanti il suo astuccio con tutto il necessario per il make-up.

Hai chiesto alla persona sbagliata: mi trucco due volte l'anno!”

Ragazze, che ore sono? Sono in ritardo, vero?” domandò Cathleen, che correva dal bagno alla camera e assomigliava a una trottola impazzita.

Sono le sei e un quarto. Sei pronta?” domandò sua sorella.

Quasi. I capelli li lasciò così, non ho voglia di legarli... per quanto riguarda il trucco, un filo di matita e via!”

Ma come, niente rossetto?” protestò Lisa, quasi scandalizzata.

Sai che non lo sopporto, e poi durante la cena si rovinerebbe!”

dieci minuti dopo Cathleen si trovava nel luogo dell'appuntamento, fuori dalla pizzeria. Non era particolarmente agitata perché ormai era entrata in confidenza con Kelsey e sapeva che la serata sarebbe andata bene, ma soprattutto non voleva attribuire un significato troppo grosso a quell'incontro: magari Kelsey non lo considerava un appuntamento, ma una semplice serata tra amici.

Lui fu puntuale: era vestito in maniera molto semplice come al solito e mostrava un caldo sorriso sul viso abbronzato e simpatico.

Ehi Kel! Come va?” lo salutò lei calorosamente, stringendogli una mano.

Cat! Benissimo, a parte il freddo e le innumerevoli coppiette in atteggiamenti piuttosto eloquenti che ho incontrato durante il tragitto.”

Kelsey aveva un modo di scherzare che provocava risate assicurate: nonostante stesse per dire qualche battuta, non perdeva mai il suo tono serio e pacato.

Dai, entriamo!” propose la ragazza tra le risate.

La pizzeria non era affatto un luogo romantico, ma era caldo e accogliente e invogliava a scherzare.

I due presero posto in un tavolo di legno in un angolo e presero a chiacchierare come di consueto.

Cathleen si rilassò completamente perché non riusciva proprio a vedere quella serata come un appuntamento romantico; infatti le sembrava di passare un qualsiasi pomeriggio con Kelsey, davanti al tavolo del biliardino o a una cioccolata calda.

Dopo aver divorato la pizza e scherzato vivacemente, il ragazzo propose di uscire a prendere un po' d'aria.

Così i due abbandonarono il locale affollato e claustrofobico e si accomodarono sul bordo di un'aiuola lì accanto.

Grazie mille per la compagnia, Cat. È divertente parlare con te, ma quando ci sono di mezzo Jordan e Lisa non riusciamo mai a chiacchierare in pace” disse Kelsey in tono deciso, ma con lo sguardo rivolto altrove.

Sei un ragazzo a posto, mi fa piacere passare qualche ora insieme.”

Passò qualche istante di silenzio in cui entrambi erano assorti nei propri pensieri, poi Cathleen ruppe il silenzio: “Ti manca la Spagna?”

Tantissimo, mi manca tutto.”

Secondo me è crudele dividere una persona dai suoi amici” mormorò lei, immaginando di non poter vedere più i suoi amici.

È stato necessario, ma ne ho sofferto abbastanza. Ho dovuto lasciare la mia ragazza perché non potevamo reggere una relazione a distanza e con i miei amici non è la stessa cosa, anche se mi stanno vicino e mi sostengono.”

Kelsey non si lasciava quasi mai andare a confidenze e racconti del suo passato, ma davanti a quella ragazzina sapeva di potersi fidare; gli veniva così spontaneo aprirsi e renderla partecipe della sia vita.

Però tu sembri completamente a tuo agio anche in questa scuola e questo vuol dire che sei riuscito a guardare avanti e a farti una nuova vita qui.”

Sì, so adattarmi abbastanza bene... però non vedo l'ora che arrivino le vacanze per tornare in Spagna.”

Wow, dev'essere un pos... ma che ci fa Lisa con quello lì?” saltò su Cathleen allarmata, lasciando la frase a metà.

Kelsey seguì lo sguardo della ragazza e riconobbe poco più avanti Lisa, che passeggiava accanto a un ragazzo.

Prima che lui potesse impedirglielo, Cathleen si era alzata e avanzava a passo di marcia nella direzione dei due.


Lisa si sentiva costantemente osservata e i sensi di colpa la stavano uccidendo, ma nonostante ciò stava passando una bellissima serata.

Aveva cenato con Joel al parco perché sapeva che Ben non vi si sarebbe mai recato, poi avevano cominciato a passeggiare lungo percorsi poco frequentati, sperando di non incontrare nessuno che li conosceva.

Lisa si sentiva sporca: avrebbe passato la serata di San Valentino con due ragazzi diversi, i quali non sapevano niente l'uno dell'altro.

Lisa, mi stai regalando una bellissima serata e non voglio che finisca. Ti prego, resta con me” la supplicò Joel attirandola a sé, consapevole del fatto che la ragazza sarebbe dovuta andar via entro le otto e mezza.

Lei sospirò e continuò a camminare poggiando la testa sulla sua spalla. “Non posso Joey, lo sai... ho troppo da studiare e non posso rimandare. Mi piacerebbe moltissimo, ma ti prometto che ci rivedremo presto.

Lo spero, tesoro! Sono proprio fortunato ad averti conosciuto!” mormorò lui, lasciandole un leggero bacio sulla guancia.

Lei ridacchiò e lo strinse più forte, ma poi si rese conto che sarebbero presto passati davanti alla pizzeria e non potevano permettersi di dare nell'occhio: Cathleen era lì insieme a Kelsey, e se lei non se ne fosse accorta c'era il rischio che qualcun altro li vedesse mentre si scambiavano effusioni.

Così con la scusa di sistemarsi la sciarpa che stava per cadere, si staccò da Joel, ma lui le rimase comunque molto vicino.

Senti Lise, devo chiederti una cosa, giusto per curiosità... tu e quel tuo amico, Ben... siete stati insieme, vero?”

Lisa sobbalzò leggermente a quelle parole, ma si riprese subito ed elaborò in fretta l'ennesima bugia. “Sì... ci siamo lasciati un mese fa perché le cose tra noi andavano male, ma non l'abbiamo fatto sapere a nessuno e per tutta la scuola siamo ancora ufficialmente fidanzati. Non ci va di diventare l'argomento principale di tutti ora che siamo soffrendo per la rottura; sai, siamo stati insieme più di un anno e sarebbe un grande scandalo sapere che ci siamo lasciati.”

Lisa avrebbe voluto prendersi a colpi dopo la marea di idiozie chw aveva blaterato.

Ma ora tu per lui non provi più niente? Non vorrei sembrare geloso, però vi vedo sempre assieme e...”

No, io per lui non provo più nulla. Ci frequentiamo per copertura e perché abbiamo molti amici in comune, ma ti assicuro che sono totalmente interessata a te.”

Mentre pronunciava queste parole, Lisa rabbrividì e non poté fare a meno di provare disgusto verso sé stessa. Non era vero che non provava più niente per Ben, lei lo amava, e dire il contrario la faceva star male.

Lise, sei sp...”

Lisa, io e te dobbiamo farci una bella chiacchierata!”

Joel fu interrotto dal grido di una ragazzina bionda che correva nella loro direzione.

Cat, io... ciao, come sta andando la serata?” improvvisò Lisa con un sorriso tirato, mentre il panico la assaliva.

Cat, ma che combini?” esclamò Kelsey, raggiungendo la sua amica e lanciando un'occhiata interrogativa alla coppia che aveva davanti.

Ah Kel, ci sei anche tu!” disse Lisa totalmente a sproposito.

Scusa John, potresti prestarmi un attimo Lisa? Devo dirle una cosa” sbottò Cathleen inalberata, trascinando via la sua amica per un polso senza attendere la risposta.

Mi chiamo Joel!” protestò il ragazzo.

Una volta rimasto solo con Kelsey, i due si scambiarono un'occhiata interrogativa e fecero spallucce.


Si può sapere cosa diamine ci faceva con quello lì alle otto della sera di San Valentino? Eh?” gridò Cathleen come impazzita, scuotendo Lisa per un braccio.

Cat, calmati! Non abbiamo fatto nulla di male, io e Joel siamo usciti solo... in amicizia” mentì spudoratamente Lisa, e l'altra ragazza se ne accorse.

Smettila di raccontare balle, ti conosco meglio delle mie tasche e ho capito già da tempo che qualcosa non andava!”

Per favore, smettila di gridare! Va bene, ti spiegherò tutto. Il fatto è che... io amo Ben, ma ho incontrato Joel e mi sono infatuata e poi... ma non sto tradendo Ben, è solo per... ti prego, non dirgli niente, ti supplico!” biascicò Lisa, con gli occhi lucidi.

Ma sei impazzita? E mi chiedi anche di non dirgli niente? Quel poveretto del tuo ragazzo ha sofferto abbastanza, non pensi che sia giunto il momento di smetterla con queste pagliacciate da immatura? Questa la pagherai cara!” gridò la bionda completamente fuori di sé.

Cathleen, ascoltami: questa cosa non andrà avanti per molto, ho intenzione di chiudere con uno dei due, non appena avrò scelto con chi continuare. Tu non ti impicciare, rimedierò al mio errore da sola!”

A che serve dirlo ora che hai tradito Ben?” ringhiò Cathleen.

Ma io lo amo!” ripeté Lisa mentre scoppiava a piangere.

Bene, io ora andrò a sbollire la rabbia e poi vedremo che fare. Però, per favore, non fare soffrire ancora il povero Ben. È un ragazzo d'oro e non se lo merita” concluse Cathleen, per poi tornare da Kelsey.

Lisa si sarebbe aspettata almeno un abbraccio dalla sua amica, dato che si trovava in un momento di sconforto. E invece l'aveva lasciata lì, a piangere e disperarsi, da sola.

Ma lei si sarebbe asciugata le lacrime, avrebbe salutato Joel e sarebbe andata all'appuntamento con Ben, a testa alta.

Anche se la serata sarebbe stata rovinata e il suo cuore spezzato.


Tiffany non aveva nessuno con cui passare la serata, ma non le importava; lei non era romantica e non dava particolare importanza al San Valentino. Per lei era una serata come tutte le altre.

Mentre girovagava senza una meta nella sua camera, decise di andare a trovare Lionel, che non aveva niente da fare che lei sapesse. Sicuramente un po' di compagnia gli avrebbe fatto piacere.

Così si preparò e uscì nell'aria fresca della notte. Faceva un po' freddo, ma la temperatura non era rigida come nei giorni precedenti; in quel luogo l'inverno durava pochi mesi e veniva subito spazzato via dall'aria marittima e le belle giornate di sole.

Si erano fatte le nove e un quarto e il campus era quasi deserto. Tiffany decise di fermarsi qualche minuto su una rampa di scale, voleva godersi quella bella atmosfera e stare un po' in pace a riflettere.

Passò qualche minuto di estrema pace. Tiffany decise di riprendere il cammino, ma proprio mentre prendeva la decisione si accorse di qualcuno che scendeva i gradini alle sue spalle.

Ehi bella! Che ci fai qua fuori al freddo?” domandò una voce fin troppo familiare.

Tiffany sospirò e lasciò andare la testa sulle ginocchia in segno di rassegnazione. “Alex, ho capito che non esiste un modo per liberarmi di te, sei ovunque.”

Il ragazzo prese posto sul gradino accanto a lei con un sorriso beffardo. “È che mi piace troppo tormentarti! Sei proprio adorabile quando ti innervosisci!” affermò, allungando una mano nella sua direzione per scostarle una ciocca di capelli dal viso.

Lei gli schiaffeggiò la mano e si voltò dall'altra parte. “Ma nemmeno la notte di San Valentino sei impegnato? Vai ad amoreggiare con qualche ragazzina delle medie e lasciami in pace!”

Detto questo, si alzò e scese i primi gradini senza voltarsi a guardare il suo interlocutore, ma lui subito scattò in piedi e la imprigionò in un abbraccio. Lei si divincolò e cominciò a insultarlo, ma lui non mollò la presa e si posizionò di fronte a lei.

Io non vado ad amoreggiare con nessun'altra perché il San Valentino lo voglio passare con te, bellezza. Tu fai finta di respingermi, ma ho capito che anche tu mi vuoi” mormorò Alex, per poi premere le sue labbra su quelle di Tiffany.

Lei reagì così violentemente che Alex ne fu sorpreso: lo spinse con forza lontano da lei e lui dovette reggersi con entrambe le mani al corrimano per non ruzzolare a terra.

Mi fai schifo” sibilò la ragazza, per poi scendere di corsa gli ultimi scalini e dirigersi velocemente verso i dormitori maschili, che distavano pochi metri.

Ma improvvisamente il silenzio della notte fu interrotto da un grido straziante proveniente da una camera al primo piano.

Nel giro di trenta secondi nei dormitori si propagò il caos: tutti gridavano e chiedevano aiuto, c'era un gran viavai di gente che si spostava da un piano all'altro.

Tiffany e Alex si accorsero che qualcosa di grave stava succedendo e si scambiarono occhiate interrogative e preoccupate.

Poco dopo un ragazzino sui tredici anni con gli occhi granati uscì dalla struttura gridando: “Vado subito a chiamare l'infermiera!”

Ehi, che succede?” lo intercettò Tiffany.

Il ragazzino, palesemente sconvolto, guardò i due con sguardo indecifrabile per un paio di secondi, poi balbettò: “Angel, al primo piano” e corse via.

Alex e Tìffany non persero tempo: salirono una rampa di scale e raggiunsero la stanza del loro compagno.

E vi trovarono facce pallide e piene di terrore.

E sangue. Tanto sangue.



   
 
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