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Autore: Lamy_    06/08/2016    2 recensioni
Astrea Monteverde ha perso tutto: la sua famiglia, la sua casa, il suo onore e un anno fa é scomparso Thomas, il suo parabatai. Un incontro fortunato permetterà alla giovane Nephilim di scavare nel mistero dietro al quale si cela la verità sul rapimento del suo migliore amico. Tradimenti, imboscate, segreti, sangue e amore segneranno per sempre la sua vita. Perché si sa, il confine tra la verità e le bugie é labile quanto un foglio di carta.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Raphael Santiago, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO SESTO: Thomas.
 
 
Astrea era davvero agitata all'idea di rivedere Thomas dopo un anno. Non sapeva in quali condizioni lo avrebbe ritrovato, se l'avrebbe riconosciuta o se sarebbe sembrato un burattino al servizio di Katia. Aveva portato con sé un pugnale, che teneva nello stivale, e due punte di freccia in argento, che aveva nascosto nello scollo del vestito. Quando superarono il portale, si ritrovarono in uno spiazzale enorme e davanti ai loro occhi si ergeva minaccioso un palazzo.
"La festa é qui." disse Sally, la quale sembrava trasparente con indosso quell'abito nero. I Vampiri andarono per primi mentre Astrea rimase immobile sul marciapiede: aveva paura. Era terrorizzata da ciò che avrebbe trovato. Raphael tornò da lei e le alzò il viso con due dita sotto il mento, la scrutò e capì quanto fosse spaventata nonostante il suo sangue fosse coperto da un incantesimo.
"Andrà tutto bene. Ci sono io con te e non ti lascio da sola."
Astrea annuì distrattamente perché era troppo concentrata ad affogare in quegli occhi scuri, abbassò lo sguardo sulle labbra del ragazzo e sentì un desiderio irrefrenabile di baciarlo. Erano vicini, anche troppo. Sarebbero bastati un paio di centimetri e tutto sarebbe cambiato. Raphael si tirò indietro e si maledisse per quello che stava per fare, perché avrebbe voluto baciarla. Al contrario, le strinse una mano ed insieme presero  camminare.
"Hai le mani congelate, lo Stregone sa davvero fare magie!"
Astrea scoppiò a ridere e incastrò le dita a quelle del Vampiro, anche la sua pelle era fredda ma per quella sera lei non lo avrebbe notato.
"Io non piaccio molto a Stan."
"A Stan non piace nessuno. E poi tu gli hai rotto il naso almeno un paio di volte."
"Oh non credevo che fosse così permaloso!"
Questa volta fu Raphael a ridere e le fece l'occhiolino, trascinandola verso il palazzo.
"Che il divertimento abbia inizio."
L'edificio era interamente di pietra grigia, la facciata era illuminata di rosso e blu grazie a dei faretti a lungo raggio, all'ingresso due soggiogati richiedevano gli inviti e lasciavano entrare gli invitati. Non appena la folla si riversò nel salone principale Astrea sentì un forte senso di nausea attanagliarle lo stomaco per via dell'odore di sangue e cadavere. Raphael le lasciò la mano e si riunì ai suoi.
"Ragazzi, non date nell'occhio." disse il Vampiro ai suoi amici.
"Fossi in te terrei a bada la Shadowhunter." rispose Stan con astio. Raphael chiuse gli occhi per calmarsi e quando li riaprì si fece pericolosamente vicino a Stan.
"Sta attento a come parli. Non mi costa nulla cacciarti dal Clan. Ed ora sparisci!"
Sally e Mark si persero nella calca e Stan raggiunse un suo vecchio amico.
"Non devi trattarlo così, capisco bene perché si comporti in quel modo. Mi vede come una minaccia e vuole solo proteggerti." gli disse a bassa voce Astrea tenendo gli occhi fissi nei suoi.
"Nessuno ha il permesso di parlare così di te. Nessuno, Astrea."
La Nephilim rabbrividì a quelle parole. Raphael la stava facendo impazzire, le piaceva come mai nessuno e si sentiva in preda alle emozioni. Si avvicinarono al piano bar e la Nephilim cominciò a sbirciare qua e là nella stanza: penare di essere la sola Shadowhunter in un covo di Nascosti non era proprio allettante. Il ragazzo dietro al bancone, ovviamente un soggiogato, preparava cocktail meccanicamente con gli occhi spenti e privi di espressione. Allungò un bicchiere ad Astrea ma Raphael lo afferrò prima di lei.
"Questo è meglio che lo tenga io."
La ragazza annuì piano e poi tornò a controllare i volti degli invitati. Riconobbe Remus al centro di un gruppo di giovani ragazze, sorrideva e sfoggiava il suo pessimo francese. Astrea ricordava bene le nottate passate a casa di Remus per nascondersi dal Clave, dai Nascosti e forse anche un po' da se stessa. Era stato un ottimo compagno, le preparava la colazione e le faceva trovare sempre i vestiti puliti, le consigliava quali libri leggere e le aveva insegnato il linguaggio dei segni; lasciarlo a Lisbona l'aveva fatta soffrire. Remus alzò lo sguardo verso di lei e spalancò gli occhi, si congedò dalle sue ammiratrici e la raggiunse. Sorrise per simulare una normalissima situazione.
"Oh Raphael Santiago, quale onore!" esclamò il Vampiro facendo un mezzo inchino.
"Remus."
I Vampiri accanto a loro li fissavano e così furono costretti a spostarsi fuori, in terrazza. Quando furono lontani da occhi indiscreti Remus afferrò Astrea per il gomito e la strinse in un angolo poco illuminato, seguito da Raphael.
"Cosa ci fai tu qui? Astrea, sei impazzita? Perchè non sento odore di sangue angelico? E le tue rune? Ti hanno morso? Dove eri finita?"
Astrea ridacchiò e scosse la testa.
"Remus, sto bene. Ricordi il nostro ultimo incontro? Ecco, da allora vivo a Brooklyn. Quella sera ho conosciuto un Cacciatore e, dopo avergli confessato il mio segreto, ha insistito perchè mi aiutasse. Alla fine ho accettato perchè sai quanto sia importante per me Thomas."
A quella frase Raphael abbassò gli occhi e sembrava infastidito. Remus continuò a fissare la ragazza con il viso più pallido del solito.
"E sei qui sotto mentite spoglie per cercare il tuo amichetto, giusto? No, non rispondere. Ti avverto: Katia è pericolosa e vendicativa; ora lavoro per lei e non posso esserti d'aiuto. Va via prima che tu ti faccia male. Dimentica Thomas e torna dai tuoi amici. Dimentica tutta questa storia. Dimentica." sussurrò Remus con voce carica di paura e ansia, poi si allontanò veloce come un fulmine. Astrea si sporse oltre il balcone e si portò le mani tra i capelli: era tutto così difficile. Poco dopo avvertì la presenza rassicurante di Raphael alle sue spalle che le stringeva la mano.
"Se vuoi tornare a casa..."
"Thomas."
"Astrea, hai sentito Remus..."
"Vedo Thomas!" disse la Nephilim guidando lo sguardo del Vampiro su due figure in giardino. Un ragazzo alto, ben vestito, accompagnava una donna ed un uomo verso il palazzo: una era Katia e l'altro era Dimitri, membro del Clan russo assai noto tra i Nascosti per la sua crudeltà nel trattare le vittime.
"Abbiamo poche ore prima che l'incantesimo si esaurisca, dobbiamo andare via." suggerì Raphael spingendola verso la scalinata più vicina. La ragazza si liberò con uno strattone e tornò indietro.
"Astrea!"
"No, Raphael. Se vuoi andare via sei libero di farlo, ma io devo raggiungere Thomas. Devo almeno parlare con lui e sapere che sta bene."
"E' un soggiogato! E' totalmente schiavo di Katia, esegue solo  i suoi ordini e di certo non ti riconoscerà. Rischieresti. E tu devi tornare da Magnus e Alec."
"Tu va, io torno dentro."
In pochi istanti la ragazza raggiunse la sala svanendo tra la folla e fu difficile per Raphael trovarla subito.
"Raphael, Dimitri è qui."
Sally, Mark e Stan erano in terrazza. Avevano visto Dimitri e Katia arrivare alla festa e avevano capito che era meglio darsela a gambe, soprattutto se si è con una Cacciatrice.
"Senza Astrea non ce ne andiamo."
"Oh lascia perdere quella stupida ragazza e andiamo via prima che le cose si mettano male." disse Stan poggiando una mano sulla spalla di Raphael per allontanarlo da lì.
"Ti ripeto che senza Astrea non ce ne andiamo. Perciò, comincia a cercarla."
 
 
 
Non pensava che una villa potesse avere tutte quelle stanze e Astrea era soltanto al secondo piano. Sperava di imbattersi in Thomas per prima cosa, poi al resto avrebbe pensato. Una porta sulla destra si aprì e di traverso riuscì a cogliere il profilo spigoloso di Katia. Si intrufolò nella stanza e si tenne al riparo il più possibile dietro ad un divano di pelle nera. C'erano almeno una decina di Vampiri che ostentavano un atteggiamento autoritario e regale seduti dinanzi ad un palchetto su cui stava Katia. Indossava un abito lungo color verde rame, teneva i capelli neri raccolti in una treccia e i canini splendevano. Era terrificante.
"Cari amici e amiche, questa sera ci troviamo qui per festeggiare due grandi eventi che cambieranno per sempre la storia dei Vampiri. Questa sera verrà resa ufficiale la mia carica di Capo  del clan di Los Angeles e avrò pieno potere."
Dal pubblico si sollevarono applausi e fischi che fecero sorridere la Vampira, ma fece subito loro segno di tacere.
"E questa sera avrà inizio una nuova era: grazie alle scaglie di rubino potremo estendere il nostro controllo sui Mondani, sugli Shadowhunters e sui Nascosti. Amici, il mondo si inchinerà ai nostri piedi stasera. Insieme daremo vita ad un nuovo ciclo del Mondo Invisibile. Sarete al mio fianco?"
Altre ovazioni agitarono i Nascosti e Katia sorrise compiaciuta. Davvero quei discorsi potevano far leva sulle loro menti? Davvero credevano che lei avrebbe condiviso con loro il suo potere?
Katia fece segno a due soggiogati e sul palco fu portato Thomas. Astrea si portò una mano alla bocca, forse per reprimere un urlo o un conato di vomito: era dimagrito tantissimo, aveva i capelli più lunghi e opachi, occhiaie scure contornavano i suoi occhi e sembrava essere stato privato del sonno per anni.
"Questo è un perfetto esemplare di Nephilim soggiogato. E' la mia creazione e ne sono fiera. Sarà questo il risultato del nostro duro lavoro e giuro che sarete entusiasti di avere al vostro servizio soggetti con le capacità di un Cacciatore, o con le arti magiche di uno Stregone e del popolo fatato, e potrete assegnare ai mondani i servizi meno nobili."
La stanza fu percossa da espressioni di stupore, di felicità e di piena ammirazione. Astrea non era più in grado di sopportare altro e sentiva un mix di emozioni montarle dentro. Doveva uscire da lì immediatamente. I Vampiri si alzarono e si riunirono attorno a Katia per congratularsi, altri parlottavano tra di loro e altri ancora si versavano da bere nei calici. Astrea strisciò a terra, tenendosi al coperto, e raggiunse la porta a gattoni. Spinse la porta di poco e, sebbene fosse stretto, sarebbe uscita. Si mise sui talloni e con agilità sgattaiolò fuori da quella stanza. Si pulì le ginocchia e corse giù per le scale, stando attenta a non inciampare per colpa dei tacchi alti. Mentre si accingeva a tornare al piano terra due mani le bloccarono le braccia. Spaventata e col cuore a mille si voltò e si sentì morire: Thomas la teneva incollata al muro e la guardava negli occhi.
"Sapeva che saresti venuta a cercarmi prima o poi." le disse il ragazzo con voce roca e piatta, come se fosse un automa. Astrea ordinò al suo corpo di non tremare ma sembrava che muscoli e cervello si fossero scollegati.
"C-chi lo s-sap-peva? Chi, Thomas? Katia? Cosa sa?"
"Lei sa tutto di tutti. Katia è la nostra guida e ci protegge dai nemici."
Astrea riuscì ad allontanare Thomas e lo spinse contro la parete con rabbia, orma era in lacrime.
"Cosa ti hanno fatto, Tom?"
Thomas le sorrise e poi alzò le spalle con noncuranza. Era simile ad una marionetta che ripete che azioni e le parole che gli vengono impartite. Non era più Thomas.
"Smettila di cercarmi. O saremo costretti ad ucciderti."
Astrea non rispose, scappò via da quella villa e in fretta cercò di raggiungere la terrazza. Mentre correva e piangeva andò a sbattere contro qualcuno e sobbalzò terrorizzata a morte, ma sentì due mani posarsi sulle sue guance.
"Astrea, guardami."
Aveva la vista appannata e non riconobbe subito la figura che aveva di fronte. Fu scrollata e pian piano mise a fuoco: era Raphael che la guardava con una smorfia di preoccupazione sul volto.
"Va tutto bene, piccolina. Ci sono io con te." le sussurrò il Vampiro ma lei non ebbe il tempo di sorridere per il nomignolo con cui l'aveva chiamata. Fu trascinata verso un portale aperto, Raphael le strinse un fianco e insieme lo attraversarono.
 
 
 
"Come è possibile che una Shadowhunter si sia intrufolata ad un party di Vampiri?" tuonò minacciosa la voce di Katia contro il povero Remus.
"Signora, le giuro che non ne ho idea."
"Giuri, Remus? Io non ti ho mica assunto per giurare, io ti assunto per organizzare eventi a cui non sono invitati stupidi Nephilim!"
"Mi perdoni, Signora. Farò tutto quello che posso per rintracciarla." piagnucolò il Vampiro, in ginocchio ai piedi di Katia. Lei rise in modo crudele e gli sollevò il mento.
"Trovala, a tutti i costi. Altrimenti la tua testa sarà esposta nella sala da ballo di questa villa. Sono stata chiara?"
Remus annuì tra le lacrime e fu consapevole in quel momento delle atrocità che avrebbe compiuto quella donna.
"Speriamo che la ragazzina non spifferi tutto alla sua gente, altrimenti avremo un problema."
 
 
 
Quando tornarono al DuMort era notte fonda, l'orologio segnava le due. Sally e Mark furono i primi a ritirarsi, Stan rimase nella hall mentre Raphael portò Astrea nella sua stanza. Per quella notte sarebbe rimasta presso l'Hotel.
"Raphael, posso parlarti un attimo?" gli chiese Stan fermo sulla soglia della camera, lui rivolse un'ultima occhiata alla Nephilim e poi raggiunse il suo amico in corridoio.
"Che vuoi?"
"Senti, fratello, non dobbiamo litigare per motivi futili e cred..."
"Credi che Astrea sia un motivo futile, Stan?" lo interruppe il Capo con le braccia conserte e il capo inclinato, era furioso.
"Credo che quella ragazza ci porterà solo rogne. Ti sei visto? Sbavi ogni volta che la guardi ed eviti di fare cose da Vampiro per non infastidirla. Sei ridicolo!"
Raphael lo spinse con violenza contro il muro e gli puntò un dito contro.
"Prova a dire soltanto un'altra parola su di lei e puoi considerarti fuori dal Clan. E adesso sparisci!"
Stan lo guardò con odio, lo scansò e si allontanò. Raphael prese un respiro e poi tornò in camera. Aperta la porta, vide che Astrea se ne stava seduta sullo scrittoio con lo sguardo perso. Era così bella con la luce della luna che illuminava il suo volto e le faceva risplendere i capelli argentati. La ragazza si sentì osservare e alzò gli occhi su di lui sorridendo.
"Mi piace la tua stanza, riflette la tua personalità."
"Buia e isolata?" disse Raphael togliendosi la giacca per poi tirarsi ai gomiti le maniche della camicia. Astrea rise e scosse la testa.
"No, intendevo elegante, riservata e rigida."
"Credi che io sia un tipo rigido?" la voce del Vampiro era sorpresa e divertita al tempo stesso.
"Credo che tu non faccia mai quello che desideri davvero." rispose seria Astrea reggendo lo sguardo del ragazzo. Raphael si avvicinò a lei con passo lento, mise la mani ai lati del suo corpo e il suo viso era vicino a quello di lei. Si chinò e le sussurrò.
"E se quello che desidero sia pericoloso?"
"Vale la pena rischiare, non credi?"
"Questo è un invito, ragazzina?" le disse Raphael a pochi centimetri dalla sua bocca col suo solito sorriso malizioso. Astrea portò le mani sulle spalle del Vampiro e gli strinse le gambe attorno ai fianchi.
"Accetteresti qualora lo fosse?"
"Forse."
Astrea non ebbe il tempo di rispondere perchè le labbra di Raphael furono sulle sue in un impeto di passione. Lei si abbandonò a quel bacio, alle mani di lui che le accarezzavano le cosce, alle emozioni che come una tempesta si abbattevano sul suo cuore. Mai avrebbe mai pensato che avrebbe dato il suo primo bacio ad un Nascosto, ed invece era proprio in quella stanza in balìa dei sentimenti. In quel bacio si versarono passione, forza, paura, desiderio, novità e una montagna di adrenalina. Sembravano una droga quelle labbra fredde, creano assuefazione e manda il cervello in tilt. Astrea si fece più vicina al ragazzo che le stringeva forte i fianchi mentre continuavano quel contatto alternando sospiri e sorrisi; per la prima volta tutto stava andando per il verso giusto. Quando si allontanarono entrambi erano imbarazzati. Astrea teneva lo sguardo basso per paura di vedere la reazione del Vampiro. Al contrario, Raphael fece scivolare un dito lungo la sua guancia e le sorrise, un sorriso vero e felice.
"Questo non rientrava nel piano della serata." sussurrò la Nephilim ridacchiando nervosamente.
"Non rientrava affatto."
La risposta di Raphael accese paura e vergogna nel cuore della ragazza, la quale aveva gli sopracciglia aggrottate.
"Ti sei pentito, Raphael? Ecco, io credevo che tra di noi ci fos..."
Il torrente di parola che sarebbero uscite dalla bocca di Astrea furono bloccate ancora una volta dalle labbra del Nascosto in un bacio dolce ed estremamente lento. La Cacciatrice portò le mani dietro alla nuca del Vampiro e lo avvicinò di più al proprio corpo sentendo il suo petto aderire perfettamente a quello del ragazzo.
"Posso restare qui con te? Almeno per stanotte."
Raphael non riuscì ad evitare che gli angoli della sua bocca si sollevarono in modo spontaneo e annuì, arrendendosi a quegli occhi dolci che glielo chiedevano.
"Vieni."
Le afferrò una mano e la stendere sul proprio letto, poi accese un lumino e la raggiunse. Astrea poggiò la testa sul petto di Raphael e lui la strinse a sè. Si incastravano perfettamente.
"Perchè non mi chiedi cosa è successo in quella villa quando ci siamo separati?"
"Perchè immagino che tu non ne voglia parlare e non mi va di rovinare questo momento con argomenti tristi. Prendiamoci una pausa ogni tanto!"
La Nephilim scoppiò a ridere e pensò che la loro vita era fatta di continui drammi, pochi attimi di pace e zero momenti di felicità.
"Raphael, questo è stato il mio primo bacio."
"E hai deciso di buttarlo via con me? Con un Nascosto?" le domandò ansioso il ragazzo alzando di poco il busto per guardarla meglio.
"Non volevo dare il mio primo bacio ad un Nascosto, lo volevo dare a te! Tu volevi baciare una Shadowhunter o me, scusa?"
Il Vampiro finse di pensarci su e per questo si beccò un pungo sulla spalla, rise e tirò nuovamente giù la ragazza.
"Posso farti una domanda?"
"Mmh."
"Tu hai mai...sì, insomma hai capito...con una Vampira?"
"Astrea, mi stai chiedendo se sono mai stato a letto con qualcuno? La risposta è sì, ovviamente!" sorrise sornione Raphael e Astrea annuì senza aggiungere parola. Il Nascosto si accorse della gaffe e si sedette con la schiena poggiata alla testata del letto mentre Astrea gli dava la schiena, lui le accarezzò una spalla e si avvicinò.
"Non volevo esprimermi in modo così triviale, scusa." le lasciò un bacio sul collo e lei gli regalò un sorriso.
"Perdona tu la mia stupida domanda. Era ovvio che tu...vabbè, lasciamo perdere."
"Deduco che tu non lo abbia mai fatto." asserì il ragazzo, beandosi delle gote tinte di rosso della Shadowhunter. Astrea scosse la testa, si coprì la faccia con le mani per l'imbarazzo e si rifugiò di nuovo tra le braccia del Vampiro.
"Non ho mai fatto l'amore, Astrea."
La ragazza portò lo sguardo su di lui, per la prima volta era diretto e sincero riguardo alla propria vita e lei ne fu contenta. Gli diede un bacio a fior di labbra, ma Raphael lo approfondì tirandole il labbro inferiore e ancora una volta si persero in quella magia. Astrea si sedette a cavalcioni sul suo bacino e continuò a baciarlo con trasporto, lui portò le mani sulla sua schiena e cercò di attirarla quanto più possibile. Raphael emise un gemito roco sentendo le dita sottili della Nephilim accarezzargli le spalle, il petto, gli addominali. Poi improvvisamente la ragazza si allontanò con un'espressione di dolore e il Vampiro si rese conto che durante il bacio gli erano spuntati i canini. Si scostò da Astrea e si portò una mano alla bocca: era macchiata da alcune macchie di sangue.
"Tranquillo, Raphael, mi hai solo morso le labbra e si è aperto un piccolo taglio. Nulla di che." lo rassicurò Astrea mostrandogli uno spacco sul labbro grande quanto una briciola.
"Mi dispiace..."
La ragazza gli prese la mano e lo riportò sul letto con un sorriso raggiante. Lo fece stendere e poi si accoccolò contro di lui.
"Va tutto bene."
Raphael la cullò fino a quando non si addormentarono. E per la prima volta dopo settanta anni, il Vampiro dormì di notte.
 
 
Salve a tutti! :)
Questa serata per Astrea non si è rivelata del tutto fallimentare ahaha
Pensate che possano essere una bella coppia Astrea e Raphael?
Fatemelo sapere.
Alla prossima.
Un bacio!
 
Ps. Perdonate eventuali errori di battitura.
 

 
  
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