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Autore: I_love_villains    06/08/2016    2 recensioni
Dedico questa fan fiction a Becky313, che ha sempre desiderato una storia in cui i suoi sogni su Jack si avverano. Spero piaccia anche a voi.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eyeless Jack, Jeff the Killer, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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A mezzanotte in punto Eyeless Jack passò a prendere Becky.
“Sono così felice, Jack! Che facciamo? Dove andiamo? Chi vuoi …?” domandò la ragazza appena furono in strada.
“Zitta!” esclamò E. J.
Becky obbedì.
“Tu conosci questa città meglio di me. Dov’è più facile uccidere senza essere notati?”
La fan gli prese la mano e disse: “Seguimi.” Jack si lasciò condurre.
Becky era consapevole di non essere pronta ad un omicidio, anche come causa indiretta, quindi non ci pensava proprio a indicare al cannibale un luogo adatto ai suoi scopi.
“Ti piacciono i negozi, Jack?” gli chiese passando per via Napoli.
“Mh, carini …”
Lei si attardò a osservare le vetrine ancora aperte, lui non le diede fretta.
“E il mare? Ti piace il mare?”
“Sì, ma …”
Attraversarono.
“Lo vedevo anche da lì” protestò E. J.
“Sì, ma più vicino è meglio.”
Becky si appoggiò al parapetto. Lo stesso fece Jack.
“È romantico …” sospirò la ragazza.
“…”
“Jack …”
“Mh?”
“Io … ti piaccio?” domandò Becky super agitata
“Sei ancora viva” fu la sibillina risposta del cannibale.
“Lo prendo come un sì.”
Trascorse qualche minuto di silenzio.
“Non mi stai portando a uccidere qualcuno.”
“Già.”
“Allora fammi da guida.”
“Con piacere.”
La ragazza gli mostrò le bellezze del suo quartiere, concludendo il tour nella Caffetteria Colombo. Lì i due si sedettero tranquilli e ordinarono un caffè. Non ci volle molto per l’attesa, che passò in silenzio.
“Buono” fu il commento di Jack dopo che ebbe bevuto un sorso dalla sua tazza.
“Il migliore” fece Becky.
“Allora … Ben si è accertato di questa diffusione delle nostre storie. Ma perché vi interessiamo tanto?”
“Beh, non tutti, ma per la maggior parte siete fighi.”
“Siamo assassini.”
“Non comuni, però.”
“Ok. E che intedete farci? Cioè …”
“Io ti voglio sposare. Insomma, vi adoriamo. Avreste migliaia di complici.”
“Non ci servono. Sai, forse questa cosa non è poi così importante.”
“Non ti importa di me?” domandò Becky con occhi da cucciolo.
“Perché mescoli le due cose?”
“Allora ti importa!” esclamò poi raggiante.
E. J. riprese a sorseggiare il suo caffè. La fan fece lo stesso.
“Dopodomani parto” buttò lì il cannibale.
“Cosa? M- ma …” balbettò la ragazza, non sapendo come continuare.
“Non ti aspettavi che sarei rimasto per sempre qui.”
“No, ma così presto …”
“Che ore sono?”
“Le due” rispose Becky dopo un rapido consulto al suo orologio. “Perché?”
“Possiamo stare insieme altre quattro ore. E altre sei domani sera” spiegò noncurante Jack finendo il suo caffè.
Becky lo guardò stupita, poi un sorriso illuminò il suo volto. Si alzò e abbraccio Jack, ripetendo: “Grazie, grazie, grazie! Ti amo!”
“Che altro hai da farmi vedere?” domandò il cannibale, impassibile.
“Oh, tante cose.”
La visita riprese. La ragazza camminò instancabile con E. J. e gli raccontò tutto ciò che sapeva sulla sua città. Alla fine tornarono al mare. Jack si stese sull’erba, subito imitato da Becky, in attesa dell’alba.
“È piacevole stare con te, Jack.”
“Sei una buona guida.”
“Grazie” disse la fan arrossendo compiaciuta.
Si avvicinò di più al cannibale e si sollevò su un gomito per osservarlo.
“Jack … se domani passi un’altra notte con me e … la mia compagnia non ti infastidisce … mi porti con te in America?”
“Non hai parenti e amici qui?”
“Se ne faranno una ragione. E comunque posso venirli a trovare, no?”
“Sì … se non ti fanno fuori alla magione.”
“Con te vicino non ho paura” affermò Becky fiduciosa.
Jack rimase in silenzio. Si sedettero non appena spuntò il sole. La ragazza poggiò la testa sulla spalla di E. J., che non disse nulla.
“Ora io devo tornare in albergo e tu a casa” fece il cannibale alzandosi.
Aiutò la fan a rimettersi in piedi.
“A stasera allora” salutò Becky.
Ma nessuno dei due si mosse. La ragazza alzò piano le mani verso la maschera di Eyeless Jack e gliela alzò, lentamente. Lui non protestò. Sembrava paralizzato. Le loro bocche si avvicinarono sempre più finché si incontrarono. Quel momento durò pochi secondi, o un’eternità. Quando si staccarono, E. J. le posò le mani sulle spalle. Sorrideva.
“Ti passo a prendere alla stessa ora.”
Le diede un veloce bacio fra gli occhi, si sistemò la maschera e si diresse verso l’albergo, che trovò per pura fortuna. Del resto anche Becky camminava con il cervello in folle e le ali ai piedi. Si stese al letto pensando al suo Jack e lo sognò.
“Ehi, Jack, hai fatto tardi. Sempre con la mocciosa?” domandò Jeff sprezzante.
“Mh. Tanto domani è il nostro ultimo giorno qui.”
“Oh, e piangerai lacrime nere? Oppure devo dire a Slendy che non hai saputo resistere al fascino di Napoli?”
“Piantala, Jeff!”
“Jack e Becky ai giardinetti! A darsi i bacetti! Prima son baci, poi l’anellino, poi Jack spinge il passeggino!”
“Jeff, giuro che se continui ti faccio fuori.”
“Ok, ok. Calmo. L’argomento sei innamorato non si tocca.”
“Tsk. Innamorato io!”
Eyeless Jack si chiuse in camera, chiedendosi quanto fosse vera la sua ultima affermazione.
   
 
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