Anime & Manga > Digimon > Crossover Digimon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    26/04/2009    4 recensioni
Tre anni dopo la distruzione di Lucemon, i Leggendari Guerrieri saranno costretti a tornare in scena: numerosi Digimon ostili stanno infatti iniziando ad apparire nel Mondo Reale, e Takuya e i suoi compagni saranno costretti a scendere di nuovo in campo... ma che cos'è quella misteriosa organizzazione, la DATS, che sta cercando di tenere i Digimon sotto controllo? Chi è che sta dietro a questa invasione? Forse qualcuno, tra le file di una delle fazioni, sta complottando qualcosa di ancora più terrificante? I Leggendari Guerrieri, assieme a nuovi alleati e ai giovani agenti della DATS Masaru, Touma e Yoshino, dovranno venire a capo del mistero, prima che sia troppo tardi per entrambi i mondi! Riusciranno nella loro impresa? Quali incredibili segreti li attendono?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Record of Digital Wars-26

Digimon Frontier & Savers: Record of Digital Wars

Una fanfiction di Digimon Frontier e Savers scritta da: Justice Gundam

 

Ta-daaan! Sono tornato, amici lettori... e questa volta, credo di essermi sbrigato di più, rispetto alla volta scorsa!

Ebbene sì, il mio lavoro è entrato nella sua fase più intensa... e questo vuol dire che mi devo dare più da fare, e che devo razionare meglio il mio tempo! Ma non abbiate paura, perchè il tempo libero me lo so trovare... anche se devo organizzarmi la giornata in maniera diversa... ancora una volta! Accidenti, questo è il periodo in cui ho cambiato la suddivisione della mia giornata più volte... e che ci posso fare, bisogna pur trovare il tempo per tutto!

Bene, bene... il viaggio dei nostri amici della DATS continua, anche se non senza notevoli difficoltà. Ora che Gotsumon e Tsukaimon hanno "contattato" SaberLeomon e ChaosGallantmon (tramite il suo servitore Argomon), e hanno attirato il povero Ikuto nel loro inganno, il gruppo di Takuya e Masaru si trova sotto la costante minaccia dei Digimon ostili, e ora sono in viaggio verso una zona di DigiWorld considerata molto pericolosa! Se SaberLeomon e i suoi uomini volessero attaccarli, sarebbe quello il momento giusto!

E per quanto riguarda il gruppo dei nuovi Guerrieri Leggendari... beh, loro sembrerebbero aver trovato una città, dopo un bel pò di girovagare nelle terre selvagge. Ma anche qui, il benvenuto non è stato esattamente quello che si aspettavano, visto che adesso hanno a che fare con uno strano Digimon che li minaccia... ma sarà davvero così? O le cose si svilupperanno in maniera diversa, una volta tanto? E ricordiamo che ci sono ancora due Digi-Spirit da recuperare...

Nel frattempo, si è verificata una piccola emergenza nel Mondo Reale, grazie ad un servitore di "Gallantmon" che ha voluto agire di testa sua... e i rimanenti agenti della DATS, tra cui anche la piccola Chika e Dorumon, sono dovuti intervenire per rimettere a posto le cose! Non è stato neanche tanto difficile, e abbiamo anche avuto la possibilità di vedere la forma Champion di Dorumon, Dorugamon, in azione! Però... adesso che il piano suo e di Astamon potrebbe essere in pericolo, chi lo sa come potrebbe reagire ChaosGallantmon?

Beh, una cosa da dire è che ne vedremo ancora molte, prima che la storia abbia la sua conclusione, quindi... abbiate pazienza, perchè i nodi verranno al pettine, col tempo...

E intanto che aspettiamo il prossimo capitolo, nel quale vedremo come se la passano i due gruppi della DATS... vediamo di rispondere alle vostre recensioni! Vedo che come sempre sono state numerose... e puntuali!

 

Let: Sì, il piano di ChaosGallantmon ed Astamon era stato abbastanza ben architettato... peccato che quel J-Mojyamon ha deciso di prendersi la sua vendetta per conto suo! Ne ha pagato le conseguenze, ma il suo gesto sconsiderato potrebbe aver avuto delle conseguenze anche per i suoi superiori... Sì, è vero, ci sono degli alleati che possono fare più danno dei nemici! Per quanto riguarda la scomparsa di Kaede Suzushiro... anche quello avrà la sua importanza, più avanti nella storia, e sono convinto che sarà una bella (o meglio, brutta) sorpresa...

Kari 89: E' stato un buon esordio per quei due, è vero... e da qui in poi, credo che non potranno che migliorare! Solo che... non sarà sempre facile come in questa occasione, soprattutto visto che Chika è partita in svantaggio rispetto agli altri agenti della DATS. Intanto, sono riusciti a fare la loro prima Digievoluzione, ed è già qualcosa. I due gruppi della DATS saranno il punto focale di questo capitolo, e probabilmente anche del prossimo. Vedremo molto presto se riusciranno a superare le nuove prove che li attendono...

KillKenny: E una piccola parte li vedremo già in questo capitolo! Ovviamente, ci sarà anche qualche buona notizia per bilanciare un pò il tutto... ma sarà una bella lotta, soprattutto se pensi che da qui le cose diventeranno sempre più caotiche!

SmartGirl: Che dire, Dorumon è stato fin dall'inizio un "diverso" rispetto agli altri Digimon, e non sarà certo in questo capitolo che le cose diventeranno un pò più chiare. La gemma sulla sua fronte? Mah, vedremo... Intanto, "Gallantmon" avrà il suo bel da fare a portare avanti i suoi piani... e molto presto, credo che inizierà a prendere provvedimenti più drastici! Hai ragione a non invidiare i nostri amici... E, sì, soprattutto per Shinya e Sophie è dura adattarsi a questa nuova situazione! I misteri sono molti, questo è verissimo... e ci vorrà ancora del tempo prima che tutto si sveli, quindi... pazienza, e intanto goditi il capitolo!

DarkRoxas92: Grazie ancora delle tue recensioni! Hmm... va bene, cercherò il nuovo forum, e vedrò di pubblicare anche lì le mie storie, in modo che tutti i forumisti possano leggerle! Mi fa piacere, poi, che questo capitolo ti sia piaciuto, anche se non c'era tutta l'azione che c'era nei precedenti! Ma i prossimi... i prossimi ne avranno sicuramente molta di più! Ti posso subito dire, comunque, che la città nella quale Junpei e i suoi compagni sono arrivati non è nessuna delle due, anche se ho avuto ispirazione da quella di Digimon Adventure 02! Per il resto... sì, ho visto le tue recensioni sulle altre mie storie, e mi ha fatto molto piacere! Spero che anche le altre siano di tuo gradimento... in particolare Invasion, che è quella della quale vado più fiero per adesso... e ti auguro un buon proseguimento di lettura!

 

Bene! Torniamo pure nel Mondo Digitale della Frontiera... e continuiamo il nostro viaggio! Godetevi questo capitolo!

 

----------

 

Capitolo 26 - Momenti pericolosi, Parte 1

 

"Ehm... credo che la siuazione si possa spiegare..." iniziò Junpei, ridacchiando nervosamente davanti all'aspetto strano, ma comunque minaccioso, del Digimon che stava davanti al gruppetto di Digiprescelti: era alto un pò più di un uomo normale... ma il corpo sembrava costituito esclusivamente di una gigantesca pistola, nella cui canna avrebbe potuto passare tranquillamente il braccio di Junpei, e che sporgeva di almeno un metro da quello che avrebbe dovuto essere il petto! Esili braccia e gambe spuntavano dal corpo principale, e in ciascuna mano, il Digimon teneva una pistola più piccola, che maneggiava con grande maestria e nonchalance. Portava un paio di pantaloni lunghi azzurri, con un cinturone di proiettili legato in vita, e due stivali di cuoio marrone, con degli speroni dorati da cavallerizzo sui talloni, oltre che un cappellaccio da cowboy dai bordi consumati, e un fazzoletto rosso sdrucito legato attorno alla bocca... o meglio, attorno all'altezza della bocca, dal momento che tutto ciò che si vedeva della testa erano gli occhi rotondi, bianchi e senza pupille che guardavano con sospetto i sette umani che gli stavano davanti. Non sembrava neanche troppo aggressivo, ma neanche dava l'impressione di uno che correva rischi inutili... se ce ne fosse stato bisogno, non avrebbe esitato a sparare!

"Hey... hey, un momento, amico! Abbassa un pò quei cannoni!" esclamò Katsuharu, cercando di farsi scudo con le mani. "Noi non siamo qui per cercare guai... volevamo stare lontano dalla vostra città, riposarci un pò per la notte, e poi proseguire per la nostra strada! Diciamo sul serio... non avevamo nessuna intenzione nemmeno di farci vedere da voi!"

Il Digimon-pistola non sembrò troppo convinto, e corrugò leggermente la fronte, mentre alzava di qualche centimetro la canna delle pistole contro il gruppo di Kouichi. Sophie, impaurita, non trovò di meglio da fare che nascondersi dietro Kaoru, Shinya alzò i pugni come per far vedere che non aveva paura... mentre gli altri membri del gruppetto tenevano le mani pronte a scattare verso i Digivice nel caso il Digimon pistolero si fosse fatto ostile...

"E... e questo che cos'è?" chiese Kaoru. "Ne ho viste di creature strane, da queste parti... ma come questa, non ricordo proprio..."

Kouichi rispose, ricordando alcuni Digimon di quel tipo dal suo precedente viaggio a DigiWorld. "Quello è un Deputymon... non li conosco molto bene, purtroppo, ma ho sentito dire che hanno un carattere difficile." affermò. "Meglio non fare mosse azzardate."

Le due fazioni continuarono a squadrarsi con espressione di sfida, e gli indici di Deputymon tremolarono nervosamente sui grilletti... finchè una voce stentorea non si fece sentire, interrompendo il momento di tensione! "Basta così, vice sceriffo Deputymon! Lasciali andare, quegli esseri umani non sono ostili!" esclamò il nuovo arrivato. "Li conosco bene, ho avuto modo di collaborare con loro tre anni fa!"

"Cosa? Dice davvero, signor sceriffo?" chiese Deputymon, voltandosi di scatto nella direzione da cui proveniva la voce, con Kouichi, Junpei e gli altri che facevano la stessa cosa. Con loro grande sorpresa, i ragazzi riconobbero subito il Digimon che aveva parlato... aveva anche lui una forma strana, niente più che una grossa stella di metallo dorato dalle punte leggermente a foglia, con grosse braccia e gambe coperte da un'armatura futuristica bianca e rossa, con decorazioni dorate sulla ginocchia, sui gomiti, sulle nocche delle mani e sulle punte degli stivali. Indossava un paio di occhiali da sole dalla forma allungata, talmente luccicanti da riflettere i raggi del sole al tramonto, e portava una piccola gemma azzurra a forma di goccia incastonata sulla fronte... no, non c'era bisogno di sforzare troppo la memoria per riconoscerlo! Si trattava di SuperStarmon, il leader degli Starmon, i Digimon a forma di stella che li avevano aiutati a tornare su DigiWorld quando avevano perso il loro primo scontro con i Cavalieri Reali! E adesso, lo ritrovavano lì, in quella cittadina sperduta nel deserto?

"Tu... tu sei SuperStarmon!" esclamò Tomoki, piacevolmente sorpreso, mentre il Digimon-stella scendeva dal nascondiglio tra le rocce dal quale era apparso, e atterrava vicino a Deputymon con un agile balzo. "Come mai da queste parti? Ti avevamo visto per l'ultima volta su una delle Digi-Moon..."

"Infatti... ma le cose sono molto cambiate, in questi ultimi tempi, nel Mondo Digitale..." affermò SuperStarmon, mentre salutava il gruppo con un cenno della mano. "Come credo abbiate avuto modo di verificare. Comunque sia, vedo che avete portato un pò di compagnia, questa volta..."

"Già... abbiamo sentito che c'era un'emergenza, e che sono stati chiamati altri Digiprescelti per far fronte alla nuova minaccia..." affermò Junpei, mentre SuperStarmon passava in rassegna il gruppo. A parte Sophie, che continuava a stare nascosta dietro a Kaoru, sospettosa ed innervosita, sembravano tutti un pò più tranquilli. Anche se, a guardarli così, i nuovi arrivati non avevano un'aria troppo convincente...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: SuperStarmon

Tipo: Mutante

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Halley's Squall, Super Star Upper

Versione evoluta di Starmon, considerato una leggenda nel suo stesso tempo. Non si sa molto di lui, ma è assodato che spesso guida gruppi di Starmon... e che i suoi pugni colpiscono come una pioggia di meteore! Questo particolare SuperStarmon è una vecchia conoscenza dei Digiprescelti, ex-comandante della base lunare.

 

Nome: Deputymon

Anche chiamato: Revolmon

Tipo: Mutante

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Justice Bullet, Russian Roulette

Digimon mutante a forma di pistola, di origini sconosciute. E' un Digimon con un forte senso del dovere, ma ha il punto debole di essere un incallito giocatore d'azzardo. In particolare, gli piace giocare alla roulette russa con i Digimon di tipo Virus... Il suo attacco speciale Justice Bullet è quasi impossibile da schivare!

 

"Bene, bene... e così, voi dovreste essere i nuovi Digiprescelti." affermò SuperStarmon, dopo aver dato una buona occhiata a tutto il resto del gruppo. "Piacere di conoscervi... anche se avrei preferito che non ci fosse stato bisogno di voi. Il fatto che siate qui significa che la crisi che sta per colpire DigiWorld è davvero molto grave..."

"E a questo proposito..." si fece avanti Katsuharu, con una mano alzata. "Voi, che cosa sapete di questo Gallantmon che è saltato fuori all'improvviso, e che ha cominciato ad aizzare tutti i Digimon contro gli esseri umani? Quando siamo stati per la prima volta a DigiWorld, non ne abbiamo mai neanche sentito parlare..."

SuperStarmon inclinò leggermente la testa da un lato, dubbioso su quanto il neo-Digiprescelto aveva detto. "Per la prima volta? Che vuoi dire?"

"Ehm, è una storia un pò lunga..." rispose Kouichi, ricordando che SuperStarmon non poteva sapere nulla di Katsuharu e dei suoi compagni. "Comunque, a parte questo, qual è il problema, qui a DigiWorld? Abbiamo sentito parlare di un massacro di Digimon, poi di un'invasione da parte degli esseri umani... e anche di un ragazzino che si è perso qui a DigiWorld e non è più stato visto da nessuno. Che... che cosa significa, esattamente?"

"Voi... ne sapete qualcosa, per caso?" chiese Junpei, sperando che almeno quei due potessero dare loro una risposta, o indirizzarli da qualche parte che potesse finalmente svelare l'arcano... ma sfortunatamente, un paio di secondi dopo, sia SuperStarmon che Deputymon scossero la testa per dire di no...

"Sfortunatamente no, ragazzi... io sono stato sulla Digi-Moon fino a pochi mesi fa, e quindi non so molto di cosa è accaduto su DigiWorld..." affermò il Digimon stella. "E il mio vice, Deputymon, è sempre vissuto in questa cittadina isolata, e non ha mai avuto molti contatti con il resto di DigiWorld... quindi, temo che non potremo esservi d'aiuto..."

Kaoru sospirò, e si mise una mano sul fianco, strusciando un piede sul terreno polveroso. "Capisco... peccato, era un interrogativo sul quale ci stavamo arrovellando non poco..." commentò.

Sophie si mise le mani dietro la nuca e tamburellò con le dita. "Mi sembrava troppo bello che questi strani tipi ne sapessero qualcosa..."

"Tuttavia..." affermò Deputymon. "Per quanto riguarda indirizzarvi nella giusta direzione, possiamo fare qualcosa senz'altro! Il sindaco della nostra città vi può dare una mano... lui era presente quando si è verificato quel disastro di cui parlate, lo ha vissuto sulla sua pelle... e quindi potrà darvi delle indicazioni più precise!"

"Il vostro sindaco...?" chiese Shinya. "Beh... quindi, in questa città, non odiate gli esseri umani come succede in tutto DigiWorld, vero? Ditemi di sì, vi prego..."

Un pò confusi dell'espressione implorante del piccolino di casa Kanbara, Deputymon e SuperStarmon si guardarono negli occhi per un pò prima di dare la loro risposta. "Ehm... no, per fortuna... non abbiamo creduto alla propaganda che Gallantmon fa contro voi esseri umani! Questo anche grazie al fatto che io ho ricordato loro quello che i Guerrieri Leggendari hanno fatto per noi..." affermò SuperStarmon. "Però... questa città è un pò un'eccezione alla regola, e in effetti l'odio per gli esseri umani è diffuso un pò dappertutto, nel Mondo Digitale! Ma... credo che discuterne qui sia un pò una perdita di tempo. Venite, vi accompagnamo in città... cercherò di farvi ricevere dal sindaco il prima possibile. Nel frattempo, cercheremo di trovarvi un pò di cibo, e una sistemazione per la notte!"

"Yuhuuu!" esclamò Shinya con un pugno sollevato, facendo fare un piccolo salto per la sorpresa a SuperStarmon e a Deputymon. "Finalmente! Possiamo dormire in un letto, e mangiare cibo vero! Cavolo, non ne vedevo l'ora! Allora, cosa aspettiamo? Andiamo a fare una visita alla vostra bella città!"

Con passo rapido, Shinya iniziò a trotterellare verso la città, beatamente incurante delle espressioni stupite dello sceriffo e del suo vice...

"Hey, Shinya Kanbara! Ti sembra quello il modo di... oh, mon dieu, quel ragazzino è impossibile!" si lamentò Sophie, iniziando ad inseguire Shinya a passo di marcia. "Aspetta un momento, tu! SuperStarmon e Deputymon sono stati così gentili da... ma questo non significa che tu possa... hey, torna qui! Non scappare!"

Deputymon e SuperStarmon sbatterono gli occhi, guardando con stupore i due membri più giovani del gruppo, e poi rivolgendosi ai ragazzi più grandi, che assunsero delle espressioni comicamente desolate e scossero la testa, come per chiedere di scusarli!

"Ehm... scusate tanto, ragazzi..." disse Junpei, sfregandosi la nuca. "E' che, vedete, Shinya-chan e Sophie-chan non sono molto abituati ai viaggi nel Mondo Digitale, e non vedevano l'ora di poter dormire in un letto anzichè sul terreno!"

"Ehm... non c'è bisogno di scusarsi... capiamo che... insomma... non dev'essere facilissimo per voi trovarvi all'improvviso a DigiWorld, e in mezzo a tutta questa confusione!" disse SuperStarmon, con un pizzico di incertezza. "Ehm... comunque, come stavamo dicendo... adesso vi portiamo dal nostro sindaco, e potrete discutere meglio del vostro problema! Vicesceriffo Deputymon, vuoi farmi il favore di accompagnarmi?"

"Senz'altro, sceriffo SuperStarmon!" ripetè il Digimon-rivoltella. "Venite con noi, ragazzi. Vi troveremo una sistemazione, e vi permetteremo di parlare con il sindaco. Forse si può riuscire a combinare qualcosa."

"Grazie mille, SuperStarmon... Deputymon..." ringraziò Kouichi, assieme al resto del gruppo, mentre si dirigevano verso le porte della città. Per una volta, sembrava che la fortuna girasse finalmente anche dalla loro parte...

 

----------

 

I Digiprescelti, compresi Shinya e Sophie che si erano dovuti arrendere davanti al fatto che non conoscevano quella città e non sapevano dove andare, erano riuniti davanti all'abitazione del sindaco pochi minuti dopo, e guardavano con una certa sorpresa il gigantesco portone che li sovrastava: in effetti, la casa del primo cittadino torreggiava su ogni altra costruzione, e già la porta d'entrata raggiungeva gli otto metri d'altezza nel suo punto più alto! Era di fattura superiore rispetto alle abitazioni di legno e di mattoni crudi della cittadina, e il suo tetto spiovente era fatto di tegole di argilla rossa, ognuna delle quali era grande come un vocabolario. A dare ancora di più l'idea di una vera città del Far West erano arrivati, in quel momento, alcuni stormi di Digimon alati che a prima vista sarebbero potuti sembrare avvoltoi... ma che, ad un'osservazione più attenta, si erano rivelati essere dei Digimon meccanici dalla pelle grigio metallo simili a rettili alati, evidentemente pterodattili. Si muovevano in cerchio sopra le case, lanciando di tanto in tanto qualche stridìo acuto. Tuttavia, non sembravano interessati al gruppo, e anzi, gli abitanti della città non avevano mostrato la minima paura nei loro confronti.

Già, gli abitanti... non se n'erano visti molti, probabilmente anche a causa dell'ora tarda, ma Kouichi e Tomoki avevano visto che si trattava perlopiù di Digimon umanoidi e Digimon dinosauri: in un'occasione, i Digiprescelti avevano visto un paio di Tyrannomon che si aggiravano per la città come un paio di sentinelle, mentre in un'altra occasione, avevano scorto, appena fuori dal saloon della città, alcuni Digimon umanoidi che Junpei, Tomoki e Kouichi avevano prontamente riconosciuto come Dinohumon: alti due metri, coperti da una spessa pelle rosata e squamosa, sembravano uomini-lucertola dal muso un pò schiacciato, e portavano delle grosse spade di pietra appese sulla schiena. I Digiprescelti ne avevano incontrato uno durante la loro visita ad un'isola dove la guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali era ancora in corso, a causa delle manipolazioni di un Digimon di nome Murmuxmon. Per non parlare poi dei numerosi Goblimon, Ogremon, Sepikmon, Starmon e Digimon simili che si vedevano di tanto in tanto...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Pteramon

Anche chiamato: Pteranomon

Tipo: Drago Alato

Attributo: Dati

Livello: Armour

Attacchi: Steel Beak, Missile Storm

Digimon volante, Digievoluzione alternativa di Armadillomon che mantiene la considerevole difesa della sua forma precedente. E' in grado di bombardare gli avversari senza neanche essere visto da loro, visto che può raggiungere in volo altezze anche di 4000 metri. Questa sua capacità gli è valsa il soprannome di "Bombardiere Blu".

Nome: Dinohumon

Tipo: Uomo Drago

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Lizard Dance

Digimon draconico che tende a vivere in zone lontane dalla civiltà per allenarsi. La sua catena evolutiva è conosciuta per le sue capacità combattive e per il fatto di avere caratteristiche tipiche dei Digimon Drago. Grazie alla sua notevole forza fisica, riesce a maneggiare le sue enormi spade Akinates con facilità.

 

"Questa... sarebbe l'abitazione del sindaco, immagino..." affermò un ammirato Kouichi Kimura, mentre SuperStarmon si avvicinava ad un campanello dorato posto ai lati dell'immenso ingresso, ad altezza d'uomo.

"Infatti. Lui è il nostro sindaco, ed è anche il responsabile della sicurezza di questa piccola zona di DigiWorld. Anche se, in questi tempi, ci sono molti che non sono per niente d'accordo con la sua politica. Okay, vi faccio avere udienza." disse SuperStarmon, per poi suonare il campanello. Pochi istanti dopo, l'enorme portone si aprì con un pesante scricchiolìo, e le sue due ante si divaricarono verso l'interno, permettendo così ai Digiprescelti di dare un'occhiata all'interno: abbastanza stranamente, era una dimora piuttosto spartana, anche se pulita e tenuta bene, e dava un senso di spaziosità, ma anche di vuoto, con quei raggi di luce che filtravano dai vetri delle finestre, e illuminavano i granelli di polvere fluttuanti. Soltanto qualche pezzo di arredamento sparso qua e là, e una massiccia e muscolosa figura che si stagliava contro una finestra, riempivano un pò di spazio... e, già a guardarlo dall'esterno, alcuni dei Digiprescelti rimasero esterrefatti dalle sue dimensioni e dalla sua imponenza fisica. Si erano aspettati un Digimon di dimensioni umane, neanche tanto impressionante, così come lo sceriffo e il vicesceriffo... e invece, si trovavano di fronte ad un colosso muscoloso alto almeno sei metri, bipede, con un muso allungato, piccoli arti anteriori dagli artigli luccicanti, e una lunga coda, grossa come il tronco di un albero e terminante a frusta, che si muoveva lentamente dietro il suo corpo.

"Wow... incredibile!" affermò Kaoru, la cui solita timidezza aveva lasciato il posto a una meravigliata curiosità. "Lui... è il sindaco di questa città? Non... non me l'aspettavo!"

Il Digimon che si trovava all'interno dell'enorme dimora si voltò lentamente quando SuperStarmon e Deputymon entrarono rispettosamente e chinarono leggermente la testa in segno di saluto. Quando avanzò, scuotendo un pò il pavimento con il suo immane peso, i raggi del sole lo illuminarono meglio, e i Digiprescelti riuscirono a vedere di chi si trattava: assomigliava ai Tyrannomon che avevano visto poco prima, ma le sue squame, serrate come piastre di armatura, erano di colore grigio cenere, ma erano solcate da numerose cicatrici rosse, particolarmente fitte sul muso e sulle braccia, mentre il torace era completamente bianco, con un'altra cicatrice a forma di croce all'altezza dello sterno. Una corta cresta di placche ossee verdine correva lungo la spina dorsale del tirannosauro, il cui muso dall'espressione sorprendentemente acuta era caratterizzato da un paio di grandi occhi azzurri scintillanti e da una bocca piena di denti ricurvi, dalla quale sporgevano i canini inferiori, e dalla quale, di tanto in tanto, fuoriusciva uno sbuffo di fuoco scarlatto. Le zampe avevano tre dita ciascuna, e ogni dito terminava con un artiglio lungo come una lama di falce e altrettanto ricurvo e pericoloso. Certo, non era esattamente il Digimon che dava l'idea di un sindaco, quanto piuttosto di un guerriero... però, nonostante l'aspetto bestiale, il Digimon proiettava un'aria di autorevolezza e saggezza che mise a loro agio i Digiprescelti.

"SuperStarmon. Deputymon. Vedo che avete con voi degli ospiti." ruggì il Digimon dinosauro, la cui voce dava ancora più l'idea del burbero dal cuore d'oro. "Prego, miei giovani ospiti. Accomodatevi. Voi dovete essere... i famosi Digiprescelti, non è così?"

"Ehm... sì, signor sindaco, siamo noi..." rispose Kouichi, assumendosi il ruolo dell'esponente del gruppo. "Molti... molti di noi sono già stati qui a DigiWorld tre anni fa, per risolvere la crisi provocata da Lucemon. E... ora che siamo tornati, vediamo che sono cambiate molte cose dall'ultima volta."

"Sì, purtroppo... anch'io non posso nascondere che la situazione sia molto peggiorata in questi ultimi tempi." rispose il Digimon dinosauro, mentre si sfregava una spalla e posava lo sguardo sulle numerose cicatrici rosse che adornavano il suo corpo squamoso. "Ci sono molte cose che dovreste sapere, e che spiegano come mai i Digimon di questo mondo si stiano rivoltando contro di voi... però, prima di tutto credo che sia il caso di trovarvi una sistemazione e qualcosa di decente da mangiare! Dopotutto, avete fatto un lungo viaggio per arrivare fin qui..."

"Ehm... grazie mille, signore... signor... Escuse moi, monsieur, potrei sapere il suo nome, s'il vous plait?" chiese Sophie con educazione, ma senza nascondere il fatto di essere estasiata di aver trovato finalmente un posto dove dormire decentemente. Il fatto che il suo interlocutore fosse un gigantesco Tyrannosaurus Rex passava in secondo piano rispetto a quella deliziosa prospettiva... e non aveva fatto dimenticare alla bambina bruna le buone maniere!

"Huh? Ah, giusto... non mi sono neanche presentato! Perdonate le mie maniere! Hehehee..." ridacchiò il dinosauro carnivoro, con una breve risata gutturale. I Digiprescelti gli fecero cenno che la cosa non importava, e il dinosauro si schiarì la gola e rispose alla domanda di Sophie. "Comunque, il mio nome è MasterTyrannomon! Per me è un onore conoscervi, Guerrieri Leggendari!"

"Ehm... L'onore è tutto nostro, signor MasterTyrannomon!" disse Kaoru, un pò intimorita dalle dimensioni del Digimon ma al tempo stesso rassicurata dal suo comportamento tranquillo e gentile. "E'... la prima volta che vedo un vero Tyrannosaurus Rex... in carne ed ossa... quindi, mi scusi se sono un pò emozionata!"

"Anche per noi è un piacere, signor MasterTyrannomon!" affermò Tomoki, mentre lui e gli altri Digiprescelti facevano un inchino al sindaco di quella cittadina.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: MasterTyrannomon

Tipo: Dinosauro

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Master Fire, Zen Recovery

Un Digimon dinosauro evoluto da un Tyrannomon che ha combattuto e vinto molte battaglie, di cui porta i segni sul corpo. Con il suo soprannome di "Tyranno Master" e la sua saggezza, è oggetto del rispetto e dell'ammirazione di tutti gli altri Digimon dinosauro. La sua arma principale è il fuoco che sputa dalla bocca, un proiettile rapido e letale!

 

"Bene dunque... intanto, credo che sia il caso di trovarvi una sistemazione!" affermò MasterTyrannomon, per poi voltarsi verso SuperStarmon e Deputymon. "I miei più fidati collaboratori, SuperStarmon e Deputymon, vi possono indicare dove potrete trovare un pasto caldo e un letto in cui dormire. Domani, non appena si alzerà il sole, vi riceverò per discutere del vostro problema... un problema, tra l'altro, che riguarda tutti noi!"

Mentre SuperStarmon e Deputymon facevano una sorta di saluto militare, Kouichi ringraziò per tutti con un cenno della testa, e si permise di sperare che, da quel momento in poi, le cose andassero un pò meglio di quanto fossero andate fino ad allora.

"La ringraziamo molto, MasterTyrannomon... e in cambio, faremo quanto è in nostro potere per risolvere la crisi di DigiWorld!" rispose, prima che lui e il resto dei ragazzi iniziassero a seguire SuperStarmon fuori dall'abitazione del sindaco...

 

----------

 

"Hmm... cavolo, questa sì che una nottata fredda! E pensare che oggi ha fatto un caldo... il clima nel Mondo Digitale, è davvero strano..." mormorò Izumi Orimoto, sfregandosi le spalle con le mani e guardando con un pò di fastidio la pelle d'oca che le stava venendo. Provò ad avvicinarsi un altro pò al falò che lei e i suoi compagni avevano acceso in precedenza, nel tentativo di scaldarsi, e li ravvivò muovendo le braci con un ramoscello... poi diede un'occhiata al suo orologio da polso, notando che era quasi mezzanotte. Era il momento del cambio della guardia, e dopo di lei sarebbe toccato a Yoshino...

Soffiandosi sulle mani infreddolite, Izumi controllò che il suo Digivice fosse ancora attaccato alla cintura, e poi si diresse verso il giaciglio dove la sua amica dai capelli rossi si era addormentata accanto a Raramon. Si inginocchiò vicino ad esso, e scosse gentilmente la spalla a Yoshino... che, in risposta, emise un mugolìo assonnato e tossì un paio di volte, per poi voltarsi verso Izumi.

"Ehm... sorellina Yoshino...?" disse la ragazzina bionda, un pò incerta davanti all'espressione vagamente abbattuta dell'agente dai capelli rossi. Yoshino non aveva una bella cera, e alla tenue luce del falò, ad Izumi embrò che avesse il viso un pò arrossato, oltre al fatto che i suoi occhi erano leggermente lucidi...

"Hmmm... sì, Izumi..." mormorò Yoshino, dopo aver svegliato Raramon ed essersi messa seduta sul suo giaciglio. "Ho capito, adesso tocca a me e a Raramon. Siamo pronte..."

"Va... va bene, sorellina..." mormorò Izumi, dubbiosa. "Però... se posso dire la mia, non mi sembra che tu abbia una bella cera. Sei... sei sicura di poter fare il turno di guardia? Se non te la senti, chiedo a Takuya-kun, o a Tohma-kun..."

Yoshino tranquillizzò la sua amica con un sorriso (che, a dire la verità, parve un pò forzato alla biondina), e un cenno della mano. "Tranquilla, Izumi... tranquilla! Sono fresca e riposata, e posso farmi un paio d'orette alzata! Anhe se, effettivamente, fa un pò freddo... brrr..." rispose con un brivido, per poi prendere con sè la coperta nella quale si era avvolta per dormire, e mettersela sulle spalle per maggiore protezione. "Comunque, voi state tranquilli! Io e Raramon faremo buona guardia!"

"Va bene, se lo dici tu..." concluse Izumi, non vedendo motivo per insistere. "La mia era solo... una domanda! Comunque, non ti sforzare troppo! Già oggi siamo stati sotto attacco tutto il giorno, e ho paura che domani sarà ancora peggio!"

"Lo sappiamo, lo sappiamo..." rispose Raramon, desolata. Lei stessa aveva dovuto sostenere un bel pò di scontri, in quella intensa giornata. "Beh, allora... buona notte, Izumi! Riposati bene!"

"Buona notte, sorellina Yoshino... buona notte, Raramon..." disse Izumi, per poi lasciare Yoshino e Raramon sedute accanto al falò, e dirigersi verso il suo giaciglio. Per caso, o forse no, Izumi se l'era preparato accanto a quello di Takuya... e in quel momento, mentre si accingeva a distendersi di nuovo sulle foglie, la biondina si prese qualche istante per osservare il volto del Digiprescelto possessore degli Spirits del Fuoco. Takuya sembrava dormire saporitamente, ignaro degli occhioni smeraldini della sua amica che lo osservavano con un certo interesse...

Izumi ricordava ancora tutto come fosse stato il giorno prima... il primo incontro con Takuya non era stato all'insegna dell'amicizia e della collaborazione, anche se la ragazzina bionda lo aveva molto ammirato quando si era trasformato in Agunimon per la prima volta per combattere contro Cerberusmon. Le loro prime giornate a DigiWorld erano fatte di litigate e battibecchi, che adesso sembravano di poco conto, ma che all'epoca li avevano fatti stare costantemente alla gola l'uno dell'altra...

Eppure, in seguito, Izumi aveva visto qualcosa di più dietro l'apparenza irresponsabile e leggera di Takuya Kanbara. Era un leader capace, che si preoccupava davvero per i suoi amici, ed era molto più sensibile di quanto non sembrasse ad una prima occhiata. Izumi non era ben sicura di quando i suoi sentimenti per lui avessero cominciato ad evolvere al di là della pura e semplice amicizia, ma sicuramente, per quando si erano trovati a fare la loro ricerca nella libreria di Nefertimon, prima della battaglia decisiva con Dynasmon e Crusadermon. E ora che sia lei che lui avevano toccato la soglia dei quattordici anni, era sicura che i suoi sentimenti fossero diventati qualcosa di più profondo. Il problema era... valeva la stessa cosa per Takuya? Nonostante fosse abbastanza sicura di quello che provava per Takuya, dopo tre anni di costante vicinanza e amicizia, non poteva certo sapere se valeva lo stesso per Takuya, e non le andava di rischiare la sua amicizia...

Con un sospiro, Izumi incurvò le sue labbra in un leggero sorriso. Beh, per queste cose ci sarebbe stato tempo più avanti. Adesso, era più importante pensare ad uscire tutti vivi da quell'assurda situazione. La sua mente andò ai suoi genitori, che sicuramente a quell'ora erano a casa a preoccuparsi per lei... e non potevano sapere cosa stesse facendo e perchè. La sua seconda vita come Digiprescelta aveva i suoi svantaggi... e Izumi non credeva che l'avrebbe potuta tenere nascosta a lungo...

"Hmmm? Ehilà, Izumi-san, sei ancora sveglia?"

Takuya aprì un occhio all'improvviso, e Izumi trattenne il respiro in un singulto, cercando di nascondere il lieve rossore del suo viso mentre si girava a guardare verso il cielo stellato, la coperta rimboccata fino alle ascelle. Sperando di non aver tradito troppo i propri pensieri, Izumi fece un paio di colpi di tosse per mandare via l'imbarazzo, e rispose ad un Takuya piuttosto confuso. "Ehm... scusa, Takuya-kun, ho appena finito il turno di guardia, e mi devo ancora addormentare..." sussurrò, nel tentativo di non disturbare Kouji, Masaru, Tohma, Agumon e Gaomon. "Adesso... Yoshino e Raramon hanno preso il mio posto. Spero solo che Yoshino-neesan non voglia strafare, non l'ho vista molto bene, appena adesso..."

"Davvero? Se devo dire la verità... anch'io non l'ho vista benissimo prima, mentre eravamo ancora in viaggio..." disse Takuya, alzando leggermente la testa e guardando verso il falò, accanto al quale l'agente dai capelli rossi era seduta con la coperta sulle spalle, e la fedele Raramon che le fluttuava vicino. "Però... lei ha detto che si sente bene, e non abbiamo voluto insistere oltre. Bah, in fondo è lei la più grande di noi, giusto? Saprà cosa deve fare..."

Izumi annuì lentamente, e poi guardò verso i letti improvvisati dove dormivano Masaru, Tohma, i loro Digimon e Kouji. Ognuno di loro sembrava tranquillo, deciso a rilassarsi il più possibile prima di affrontare i pericoli del giorno dopo... e sembrava quasi che avessero dimenticato le loro preoccupazioni. "Già... forse è vero, ma temo comunque che Yoshino-neesan si stia in qualche modo sforzando. Come se volesse dimostrare qualcosa a noi e a sè stessa. Sbaglierò, ma questa è l'impressione che mi ha dato." affermò la biondina, segretamente invidiando il fatto che gli altri suoi compagni sembrassero così bravi a mettere da parte i loro problemi. E sì che Kouji per primo era il tipo da sottolineare quanto DigiWorld fosse pericoloso... ma, razionale com'era, sapeva anche come gestire i suoi timori, e usarli per imporsi la massima attenzione e fare le scelte più logiche. E in quel momento, probabilmente, si era reso conto che c'era poco che potesse fare se non cercare di riposarsi il più possibile, e tenersi in forma per il giorno dopo.

Takuya si mise una mano davanti alla bocca e sbadigliò in maniera abbastanza sguaiata, sintomo inequivocabile della stanchezza che ormai lo aveva preso. "Yaaawn! Mah... che ti posso dire, Izumi... io spero davvero che non sia così, perchè ora che ci stiamo avvicinando ad una zona pericolosa, per Yoshino-san e Raramon sarebbe un problema non essere al pieno delle forze. Comunque, stai tranquilla... cercheremo di raggiungere questa Infinite Ice Ridge il prima possibile, e ritornare a casa. Sperabilmente, prima che qualche Digimon decida di fare qualcosa di irreparabile. Comunque, cerca di stare tranquilla, e vedrai che si sistemerà tutto! Faremo in modo di riuscire nella nostra missione, riporteremo Ikuto nel Mondo Reale... e magari scopriremo anche chi si cela dietro la maschera di questo Gallantmon di cui si sente tanto parlare! Perchè... è lui che ci ha messo contro praticamente tutto il Mondo Digitale, no?"

Izumi sorrise nonostante tutto, mentre appoggiava la testa sul cuscino improvvisato che si era fatta. Proprio tipico di Takuya, bastava parlargli un attimo per avere la sensazione che le cose sarebbero andate meglio...

"Anche tu hai ragione, Takuya-kun... beh, allora... buona notte, e cerca di riposarti anche tu! Non andrebbe molto bene se il nostro grande capo fosse morto di sonno al momento di combattere, giusto? Heheheheee..." ridacchiò, mentre si infilava sotto le coperte. Takuya fece una smorfia scherzosa, e mormorò uno "Spiritosa" tra i denti, prima di distendersi a sua volta e chiudere gli occhi, rannicchiandosi nelle coperte in modo da mantenere quanto più calore corporeo possibile. Izumi guardò divertita il suo imbarazzo mentre il Guerriero Leggendario del Fuoco ripiombava nel sonno, poi mormorò un "buona notte" a lui, e un augurio alla sua amica Yoshino, prima di chiudere gli occhi a sua volta, e finalmente rilassare il suo corpo stanco...

Nel frattempo, seduta accanto al fuoco, Yoshino si era rimessa a ravvivare il fuoco, senza dimenticarsi di guardare qua e là di tanto in tanto, alla ricerca di qualche potenziale pericolo. Raramon fluttuava accanto a lei, in modo da controllare bene tutti i dintorni... ma di tanto in tanto, anche il fiorellino rosa dava un'occhiata alla sua partner umana, non del tutto sicura che stesse bene. Izumi aveva visto giusto, Yoshino non aveva una bellissima cera, e sembrava affaticata... di tanto in tanto, notava Raramon, si stringeva nella coperta e si soffiava sulle mani per riscadarle, percorsa da un brivido di freddo. E poi, accanto al fuoco da poco riattizzato, si poteva vedere che il viso della sua amica umana aveva uno strano colorito rosso, che Raramon avrebbe scambiato per un sintomo del calore eccessivo, se non fosse stato per il fatto che Yoshino tremava leggermente.

Un paio di colpi di tosse da parte della rossa agente fecero preoccupare ulteriormente Raramon, che fluttuò accanto a lei e le sistemò la coperta sulle spalle.

"Cough... grazie... Raramon..." la ringraziò Yoshino con voce leggermente rauca, per poi schiarirsi la gola e afferrare i lembi della coperta, in modo da stringerseli ancora di più attorno al corpo. "Non... non so perchè, ma all'improvviso mi è venuto un colpo di freddo che non ti immagini neanche... e sì che sono vicina al fuoco..."

"Yoshino, sei sicura di poterlo fare, il turno di guardia?" chiese Raramon, corrugando la fronte. Nonostante il suo volto fosse fissato in un'espressione apparentemente vacua, con la bocca perennamente ad O e gli occhi neri che non mostravano nulla... riusciva comunque a far vedere che le condizioni di Yoshino erano per lei motivo di ansia. "Izumi aveva ragione, non mi sembra proprio che tu stia bene... sicura che non sarebbe meglio chiedere a Kouji, Masaru e Tohma di prendere il tuo posto, e intanto tu ti riposi, per questa notte?"

Ma la risposta di Yoshino fu decisa e senza possibilità di fraintendimenti. La ragazza dai capelli rossi scosse la testa, con una testardaggine che non era esattamente da lei, e guardò la sua Digimon con un'espressione che faceva capire subito che non avrebbe accettato compromessi. "Raramon... tu sai già cosa ti risponderò. No, per nessun motivo. Adesso forse non sarò al massimo perchè mi sono svegliata da poco, ma vedrai che adesso mi riprendo. E poi, si è detto che il mio turno doveva essere dopo quello di Izumi-san, e le regole vanno rispettate, no?"

Raramon sbattè gli occhi. Certo, Yoshino era una ragazza ligia alle regole, e che faceva sempre le cose con ordine - tranne quando si trattava delle faccende domestiche, pensò la Digimon floreale con un pizzico di ironia - ma... che adesso tirasse fuori quella come giustificazione per restare alzata e non passare il suo turno a qualcun altro... beh, sembrava un pò strano. Dopotutto, non sarebbe successo nulla se per quella notte Yoshino si fosse presa un pò di riposo in più, date le circostanze. Sicuramente, gli altri ragazzi avrebbero capito, se la ragazza avesse detto di essere un pò indisposta...

"Anch'io... devo fare la mia parte, Raramon..." rispose Yoshino, quasi avesse letto nel pensiero della sua amica. Raramon notò che, ancora una volta, la sua partner umana aveva tremato per il freddo, ma si era rifiutata di lamentarsene, e si era limitata a stringersi ancora di più nella coperta. "Io e te... siamo agenti della DATS, non è così? Allora... dobbiamo fare anche noi la nostra parte affinchè il gruppo riesca nella sua missione, non ti sembra? Io... ho dei doveri come agente, e non lascerò che sia una piccola indisposizione ad impedirmi di fare il mio lavoro..."

"Allora, Yoshino... ammetti che non ti senti troppo bene..." mormorò Raramon, mentre si avvicinava un altro pò alla sua partner e la osservava con attenzione. Stava per aggiungere qualcos'alto, quando si rese conto, con sorpresa, che gli occhi di Yoshino erano fissi sui tizzoni ardenti davanti a lei, brillanti di una vaga malinconia... e di una indefinibile angoscia, quasi la ragazza stesse pensando a qualcosa di brutto che era avvenuto nel suo passato...

A quel punto, non ci fu più nulla che Raramon si sentisse di fare, per dissuadere Yoshino da quanto si era proposta di fare. La ragazza sarebbe rimasta alzata anche tutta la notte, se necessario, pur di non sentirsi un fardello per il resto del gruppo... Raramon potè solo augurarsi che quella di Yoshino fosse una scelta ponderata. Sarebbe stato un problema, se Yoshino si fosse strapazzata troppo... sarebbe rimasta lei la più vulnerabile, in mezzo a quel mondo ostile!

Con un sospiro, Raramon si appoggiò sulla spalla della sua partner umana in modo da farle sentire la sua vicinanza... e Yoshino sorrise, sentendosi già un pò meglio, e le fece una carezza sulla testa.

"Stai tranquilla, Raramon... adesso magari sono un pò frastornata, ma vedrai che domani starò già meglio!" la rassicurò. "Non sarà certo un pò di malessere a farmi restare indietro... rispetto agli altri..."

E mentre parlava così, Yoshino rievocò un'immagine che non se ne era mai andata dalla sua memoria... l'immagine di un pianoforte che, agli occhi della Yoshino bambina di quell'epoca, era sembrato improvvisamente una sorta di gigantesco, insormontabile ostacolo...

 

----------

 

La serata, per il gruppo di Kouichi, era andata decisamente meglio del solito - il saloon di quella strana cittadina non sarà stato il posto più tranquillo o più pulito del mondo, con tutti quei Digimon che facevano baldoria o giocavano a poker, ma senz'altro era meglio della prospettiva di mangiare e dormire sotto le stelle, e costantemente sotto tiro dei Digimon al servizio di "Gallantmon", e anche la più schizzinosa Sophie non aveva fatto obiezioni, quando era stato loro servito come cena uno stufato caldo preparato sul momento. Anche lei aveva fatto in modo di non lasciare nemmeno una cucchiaiata, sorprendendo persino Katsuharu e Junpei...

E ora che la cena si era conclusa, e la serata era passata tra canzoni in stile country (genere musicale con il quale i Digiprescelti non avevano la minima familiarità, e che li aveva lasciati perplessi per un istante...) e festeggiamenti ai nuovi arrivati, i ragazzi si accingevano ad andare a dormire. Il Digimon proprietario del saloon, un Digitamamon con addosso un cappello da cowboy, aveva preparato per loro tre stanze al piano superiore del suo locale, una per le ragazze e due per i ragazzi... e dopo essersi fatti gli auguri di buona notte ed essersi messi d'accordo per la mattina dopo, i Digiprescelti si erano ritirati...

Nessuno di loro poteva essere sicuro di quanto tempo fosse passato da quando si erano addormentati... in quanto, grazie alla relativa comodità dei loro giacigli, i ragazzi erano finiti quasi subito nel mondo dei sogni. Per Shinya e Katsuharu, poi, c'era qualcosa di emozionante nel passare la notte in una vera città del vecchio west, dopo aver passato una serata nello stile dei pionieri americani! Per un attimo, Sophie aveva pensato che il letto non era soffice come il suo, e le coperte non erano proprio il massimo della pulizia, e non c'erano camicie da notte, il che la constringeva a dormire con i vestiti addosso... ma che diamine, ad un certo punto, anche lei poteva accontentarsi di quello che passava al convento. E vedere Kaoru, la sua compagna di stanza, addormentarsi come un sasso subito dopo averle dato la buonanotte era stato più che sufficiente a farla desistere da ogni lamentela...

E così, con almeno la sicurezza di un tetto sopra la testa, i Digiprescelti del gruppo di Kouichi passarono una nottata più tranquilla delle altre...

...

"Allarme! Allarme! Stanno arrivando!"

O meglio, l'avrebbero passata, se dopo qualche ora (Due? Tre? Quattro? Chi poteva dirlo...) DigiTamamon, il padrone del saloon, non avesse provveduto a svegliarli di soprassalto con un grido di paura, talmente forte da far cadere qualcuno giù dal letto, e da gettare nella paura tutti loro, che si erano convinti che fosse successo un incidente come un incendio o un crollo!

Kouichi, il primo a segliarsi, raccolse il suo Digivice, controllò che i suoi compagni di stanza (Junpei e Tomoki) stessero bene... e una volta fatto questo, i tre si precipitarono nel corridoio, dove ad attenderli c'erano già i nuovi arrivati nel gruppo dei Leggendari Guerrieri. L'espressione ansiosa e nervosa di Kaoru non era certo stata fugata da quell'allarme improvviso, mentre i più grintosi Katsuharu e Shinya sembravano scattanti e pronti ad affrontare qualsiasi imprevisto... e la povera Sophie, svegliata da un sogno bellissimo, se ne stava là senza sembrare molto attiva, con una faccia che non sarebbe stata fuori posto in un film come "La Notte dei Morti Viventi"...

"Uuuuuh..." mormorò la bambina mezza-francese, trattenendo uno sbadiglio e cercando in qualche modo di riavviarsi i capelli con una mano. "Che... che cosa succede adesso...? Qu'est que c'est? Stavo dormendo così bene..."

"Temo che dovrai rimandare, Sophie-chan..." le rispose Junpei, infilandosi gli occhiali e indicando verso il piano terra mentre iniziava a scendere le scale. Dall'esterno, proveniva un confuso marasma di voci infuriate e del clangore di metallo contro metallo... una selva di rumori che non lasciava dubbio sul fatto che stava accadendo qualcosa di serio. Nel caso non fosse bastato, per quello, il continuo gridare di DigiTamamon, che si aggirava disperatamente vicino al lungo tavolo del bar. "Sta succedendo qualcosa... e temo che dovremo intervenire, o saranno guai!"

"Sigh... io però non ho chiesto di fare tutto questo..." provò a lamentarsi la ragazzina. Kaoru sospirò, accarezzandole una spalla con un sorriso malinconico come per dire 'nemmeno io', prima che il gruppo scendesse rapidamente le scale... e si rendesse conto del disastro che stava accadendo! Le porte a bandiera del locale andavano avanti e indietro come impazzite, spintonate dalla folla di Digimon che premeva dall'esterno... un bellicoso gruppo composto da Goblimon, Ogremon e da un paio di DarkTyrannomon neri come la pece, alla cui guida stava un enorme Digimon cibernetico dalle sembianze umanoidi, con addosso una pesante armatura metallica grigia, piena di contatti elettrici, cinghie e giunture snodabili, sul cui pettorale era scritto 'D-1' in caratteri cubitali. Non lo si vedeva bene da dietro le porte del saloon, ma Junpei ebbe come l'impressione di aver già visto quel tipo di Digimon. Pantaloni verdi, schinieri, pesanti stivali da combattimento, la testa protetta da una sorta di casco nero da giocatore di rugby, con una V incisa sulla fronte, gli occhi gialli, luccicanti e senza pupille... e, forse la caratteristica più distintiva in assoluto, un vulcano in miniatura posto sulla schiena, dal quale si levava di tanto in tanto uno sbuffo di fumo grigio. Picchiava con violenza sulle doppie porte, facendole andare su e giù come un paio di banderuole impazzite... e la sua voce aveva un timbro metallico e crudele, anche questo non del tutto sconosciuto al più grande dei ragazzi prescelti...

"Ma... che sta succedendo, signor DigiTamamon? Chi sono questi tipi?" esclamò Kaoru allarmata. Sperava di non dover usare ancora il suo Digivice, e di non doversi trasformare ancora una volta, ma la cosa sembrava inevitabile, a questo punto...

Il Digimon simile ad un uovo con le zampe si girò verso il gruppo di Digiprescelti. "Ragazzi! Meno male che ci siete voi!" esclamò. "Questi... sono una banda di Digimon fuorilegge che ha la sua base nel canyon qui vicino, e di tanto in tanto vengono a disturbarci e a derubarci! Finora, lo sceriffo SuperStarmon e il suo vice Deputymon sono sempre riusciti a mandarli via... ma non ci hanno mai attaccato in così tanti! Adesso... adesso chiedono di voi! Vogliono che i Guerrieri Leggendari... vengano fuori e si facciano catturare!"

"Di noi?" chiese Katsuharu con stupore. "Ma... ma come facevano a sapere che siamo qui? Chi li ha informati?"

DigiTamamon sembrò deglutire a vuoto. "Questo... è quello che vorrei sapere anch'io!"

"Allora, ce li consegni, DigiTamamon?" tuonò la voce del Digimon corazzato che stava dietro le doppie porte del saloon. Un altro colpo, ancora più violento degli altri, per poco non scardinò le porte, che ondeggiarono di nuovo, permettendo ai Digiprescelti di vedere il Digimon che guidava la folla inferocita. "Siamo qui per quei mocciosi! Consegnaceli, e non faremo nulla a nessuno! Rifiuta, e le conseguenze saranno terribili!"

"Ragazzi, quel Digimon... è un Volcamon!" esclamò Junpei, dopo essere finalmente riuscito a vedere bene di chi si trattava. Quando qualcuno lo guardò per chiedergli di cosa si trattava, Junpei si schiarì la gola con un colpo di tosse, e spiegò. "Ehm... è un Digimon che ho incontrato quando eravamo intrappolati all'interno di Sephirotmon! Mi ha dato del filo da torcere... quindi consiglio di stare attenti!"

"Accidenti... e non è certo il caso di mettersi a combattere qui in città! Guarda quanti sono..." affermò Tomoki. "Se lo facessimo, provocheremmo un sacco di danni..."

"E... E allora, cosa dobbiamo fare? Farci catturare?" chiese Katsuharu... evocando una prospettiva che fece venire i sudori freddi a Shinya e a Sophie!

Con un ultimo colpo, le porte a bandierina del saloon cedettero e vennero scagliate all'interno del locale come dei trucioli di legno... e il Digimon dalla corazza di metallo si stagliò minacciosamente contro la soglia del locale, il pugno ancora stretto come una morsa!

"Heh. E questi sarebbero i famosi Digiprescelti? Gli esseri umani che dovevano salvare il nostro mondo, e che invece per poco non lo facevano distruggere?" chiese Volcamon, con un grugnito arrogante. "Bah. Non sono certo un granchè... ma del resto, cosa ci si può aspettare da degli esseri umani?"

Quell'insulto fu quasi sufficiente a spingere Shinya a rispondere male... ma, saggiamente, il fratellino di Takuya tenne chiusa la bocca. Non era il caso di provocare ulteriormente quell'ammasso di muscoli corazzato...

"Volcamon... tu..." mormorò DigiTamamon, mentre cercava in qualche modo di mantenere la calma... malgrado i numerosi Digimon malvagi in procinto di occupare il suo locale! Il Digimon chiamato Volcamon avanzò ancora, e questa volta entrò nella sala principale, scuotendo le tavole di legno del pavimento con i suoi passi pesanti!

"Ti avevamo avvertito, mi sembra. Consegnarci i Leggendari Guerrieri senza fare storie, o pagarne le conseguenze!" tuonò. Il suo indice scattò verso i ragazzi. "Ora... vi diamo un'ultima possibilità, ragazzini! Venite da soli, o dobbiamo costringervi con la forza?"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Volcamon

Tipo: Cyborg

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Magma Base, Big Bang Tackle

Digimon cibernetico particolarmente orgoglioso del suo corpo robusto e resistente. Quando la sua rabbia raggiunge l'apice, il vulcano che porta sulla schiena inizia ad eruttare, e diventa capace di utilizzare le sue mosse più potenti. Quando è veramente arrabbiato, il suo Big Bang Tackle diventa inarrestabile!

 

"Un... un momento! Aspettate un momento! E... e voi come fate a sapere che noi siamo... e soprattutto, come facevate a sapere che noi eravamo qui?" chiese Tomoki. "Siamo arrivati... soltanto qualche ora fa!"

Volcamon girò la testa verso il bambino castano, che si sentì improvvisamente ancora più piccolo di fronte a quella massa di muscoli. "Sentite un pò... qui abbiamo un piccoletto che vorrebe fare la voce grossa!" esclamò divertito, e a lui fecero eco le risate sguaiate dell'intero gruppo di Goblimon e Ogremon. "Beh, mocciosetto, abbiamo i nostri metodi per scoprire dove vi nascondete, e a noi non sfugge nulla! Ora... volete seguirci, o dobbiamo iniziare a distruggere questa graziosa città? Sarebbe un peccato rovinare queste belle casettine, non trovate?"

"No, aspettate! Non potete farlo..." cercò di pregarli DigiTamamon. Volcamon si girò di scatto verso di lui, e il Digimon-uovo provò un brivido di paura...

"Justice Bullet!"

Uno sparo riecheggiò per le strade della città, e un Ogremon grugnì di dolore prima di essere gettato a terra da un enorme proiettile partito a velocità quasi supersonica... dalla canna frontale di Deputymon, intervenuto provvidenzialmente a dare una mano ai ragazzi! Gli altri Digimon banditi, in uno scatto di sorpresa, rabbia ed incredulità, si volsero immediatamente nella direzione da cui lo sparo era provenuto... e come avevano immaginato, davanti a loro si trovarono Deputymon, SuperStarmon... e MasterTyrannomon in persona, tutti in guardia e pronti alla lotta!

"Voi! Che cosa state pensando di fare?" ruggì MasterTyrannomon. "Non vi basta darci fastidio e renderci la vita impossibile ogni giorno? Adesso volete anche venire qui ad importunare i nostri ospiti? Andatevene subito, altrimenti..."

"Hehehehee... altrimenti cosa?" sghignazzò Volcamon. "Ti vorrei ricordare, caro il mio 'sindaco', che non sei esattamente nella posizione giusta per minacciarci! Vedi... se adesso tu e i tuoi amichetti decideste di affrontarci, numerosi come siamo... non credo proprio che riuscireste a sconfiggerci senza causare dei grossi danni alla vostra bella città! Avete considerato questo particolare? Certo, non si può dire che a noi interessi molto se qualcuna di queste catapecchie verrà rasa al suolo, ma non credo si possa dire lo stesso di voi!"

Katsuharu, che stava già per afferrare il suo Digivice, si fermò di colpo e spalancò gli occhi. Maledizione, era verissimo! Nella sua fretta di trasformarsi e combattere contro quella banda, si era completamente scordato di dov'era... non era più nel bel mezzo della giungla, o lungo una strada solitaria in cui avrebbero potuto combattere senza dare fastidio a nessuno... ma nel centro dell'unica comunità di Digimon che, fino a quel momento, era stata disposta a dare loro una mano! Se avessero provocato danni, però, le cose sarebbero anche potute cambiare... e questo non avrebbe certo reso la vita più facile a MasterTyrannomon, SuperStarmon e ai loro concittadini!

Per enfatizzare il punto di Volcamon, i Digimon che erano con lui iniziarono a formare un muro di muscoli e ferocia davanti a MasterTyrannomon e ai suoi due assistenti. I Goblimon e gli Ogremon giocherellarono con le loro armi, e i due DarkTyrannomon sollevarono gli artigli anteriori e ghignarono, mettendo in mostra file di denti ricurvi e luccicanti! La situazione era tesa... MasterTyrannomon e i due difensori della legge sapevano che non potevano combattere al massimo delle loro forze, e sarebbe bastata una scintilla per provocare i banditi, e fare sì che loro dessero inizio alla devastazione...

"Huhuhuhuuu.. e allora? Adesso che vi abbiamo sbattuto in faccia le cose come stanno... ci consegnate i Digiprescelti o no?" Volcamon ripetè la richiesta. "Vi avvertiamo... finora abbiamo avuto molta pazienza, ma potrebbe non durare a lungo!"

"Tsk... razza di carogne... siete tutti così, voi leccapiedi di Gallantmon..." gli sibilò dietro SuperStarmon, con disprezzo. "Dite di avere a cuore gli interessi di DigiWorld, e nello stesso tempo non vi interessa nulla dei Digimon a cui fate del male..."

"Di nuovo questo Gallantmon..." mormorò Kouichi. "Se davvero di Gallantmon si può parlare...". Il Digiprescelto dell'Oscurità non aveva certo dimenticato l'incontro con WarDevidramon, e quello che il drago cibernetico aveva detto...

Volcamon accolse queste accuse con un'alzata di spalle. "Per ottenere un fine nobile, alcuni sacrifici sono necessari. Anzi, credo che dovreste esserci grati... per aver ospitato degli esseri umani nel vostro villaggio, dovreste sapere qual è la pena che Gallantmon-sama ha decretato! E' una fortuna, per voi che abbiamo deciso di chiudere un occhio. Tuttavia, se quei mocciosi non si consegnano subito, potremmo anche cambiare idea... e se la cosa non dovesse farvi ancora abbastanza paura, vorrei informarvi che il resto dei miei uomini hanno ricevuto ordini... e se dovessero vedere un vostro tentativo di opporvi a noi, non esiteranno ad attaccare in massa! Allora, che ne dite?"

DigiTamamon sembrò stringersi ancora di più nel guscio vuoto che celava il suo corpo, e i suoi occhi tondi e luminosi scintillarono per il terrore... mentre, dall'esterno, si sentivano le voci dei cittadini che parlavano tra loro in toni nervosi. Allo stesso tempo, Tomoki provò uno scatto di indignazione, e fu solo grazie a Junpei, che gli mise una mano sulla spalla, che riuscì ad impedirsi di attivare il suo Digivice lì, sul posto...

"Fermo, Tomoki-chan..." sussurrò il ragazzone con gli occhiali. "Ci sono... troppi Digimon da queste parti! Non possiamo rischiare di coinvolgerli!"

"Hm... Sì, hai ragione, Junpei-san, ma... allora, cosa dobbiamo fare? Non credo che questa gentaglia se ne andrà senza aver avuto quello che vuole..." affermò il piccolo Digiprescelto del Ghiaccio. "E... se non possiamo combattere contro di loro, allora cosa ci resta?"

Kouichi tirò un sospiro. Questa decisione non sarebbe piaciuta molto ad alcuni degli altri ragazzi, ma in quel momento c'erano cose più importanti... e un buon guerriero sa anche quando non è il caso di sfoderare le armi! "Non credo ci sia molto altro da fare, ragazzi... ci arrendiamo, e ci facciamo portare con loro." affermò.

Come aveva immaginato, Shinya, Sophie e Katsuharu non presero molto bene la proposta. La bambina mezza-francese sgranò gli occhi, nei quali brillò un misto di paura e oltraggio... mentre Katsuharu si spinse quasi a chiedere al ragazzo dai capelli bluetti se non gli fosse partita qualche rotella. Shinya, dal canto suo, non fece alcun mistero della sua avversione per questa idea a suo dire assurda...

"Cosa? Hey, aspetta un momento, Kouichi-san!" esclamò. "Non puoi metterti a decidere per tutti! Perchè non possiamo affrontare questi buffoni? Abbiamo i Digi-Spirit, siamo più forti di loro... quindi, perchè non li combattiamo?"

"A dire la verità, Shinya-chan... questo non mi sembra il momento giusto per farlo..." disse Kaoru, con un dito sulle labbra. Nemmeno lei era molto sicura di cosa stava dicendo, ma in quel momento di paura, qualunque soluzione le sarebbe sembrata meglio che combattere... "Ci sono troppi Digimon innocenti qui attorno, e quei banditi non si faranno scrupoli a coinvolgerli! Quindi... cred che per questa volta facciamo meglio a darla loro vinta... Solo per questa volta, okay? Dopo... vedrete che avremo la nostra occasione di sistemarli!"

"E poi, se posso evitare di trasformarmi... sinceramente, io preferisco così!" aggiunse tra sè. "Quando sono diventata Ranamon, ho avuto come la sensazione di non essere più me stessa..."

"Ma... aspettate un momento, e... e poi, quando siamo nelle loro mani, che cosa facciamo?" esclamò Sophie, quasi in panico. "Cosa... cosa credete che potremo fare? Io... credo che sia una pazzia! Non... non dovremmo tentare di fare qualcosa adesso, e..."

"No, meglio di no, Sophie-chan. Abbi pazienza, vedrai che troveremo un modo di uscirne interi!" la calmò Junpei... per poi guardare verso Volcamon e guardarlo con freddezza. "E va bene, furfanti... purchè lasciate in pace questi Digimon, siamo disposti a venire con voi!"

All'esterno del locale, MasterTyrannomon, SuperStarmon e Deputymon si ritirarono, pur non sembrando per niente convinti... e Volcamon sghignazzò sinistramente mentre i Digiprescelti, con Kouichi e Junpei in testa uscivano dal saloon, tra lo stupore degli abitanti accorsi. Tutti loro erano decisamente sgomenti... e se qualcuno avesse fatto attenzione, si sarebbe reso conto che persino due o tre degli scagnozzi di Volcamon erano meravigliati del fatto che gli esseri umani avessero deciso di consegnarsi spontaneamente...

"Bene, bene... vedo che avete preso la decisione più saggia! Non volete coinvolgere i vostri amichetti traditori, molto commovente!" affermò il gigantesco cyborg. "Okay, ragazzi... ora prendetegli i Digivice, senza di quelli non potranno trasformarsi, e non saranno più una minaccia per noi! Li porteremo al nostro nascondiglio, e poi lasceremo che sia Gallantmon-sama a decidere il da farsi! Sono sicuro che far vedere a tutto il Mondo Digitale che fine fanno i disgustosi esseri umani darà una scossa a tutti i Digimon che ancora esitano ad unirsi al nostro signore!"

"Ugh... hey, non spingermi, sgorbio verde! So camminare da sola!" esclamò Sophie quando uno dei Goblimon la spintonò brutalmente, facendola quasi cadere per terra. Impaurita, Kaoru si avvicinò a Junpei, che riuscì a calmarla mettendole una mano sulla spalla... e in quel momento, SuperStarmon si avvicinò a Kouichi, dando voce ai suoi dubbi riguardo la loro decisione...

"Ragazzi, ma che vi è saltato in mente?" sussurrò il Digimon-stella nell'orecchio del Digiprescelto delle Tenebre. "Volete... consegnarvi a loro, e lasciare che loro si tengano i vostri Digivice? E' assurdo!"

"Lo so, ma... se non lo facciamo, voi tutti ne pagherete le conseguenze! Ci sono altri Digimon della loro banda, appostati qui attorno... e non saremmo in gradi di tenerli tutti a bada. La vostra città ne uscirebbe demolita." rispose Kouichi. "E poi, non è che abbiamo preso questa decisione senza... Ascolta..."

Il Digiprescelto bisbigliò rapidamente qualcosa nell'orecchio di SuperStarmon, e poi si separò rapidamente da esso, stando bene attento a non farsi notare troppo da Volcamon e dai suoi uomini. Un DarkTyrannomon particolarmente robusto e minaccioso lo spintonò via con una delle sue zampe artigliate, costringendolo a seguire il resto del gruppo mentre si allontanavano dalla città... e i cittadini, troppo stupiti e spaventati per opporsi ai banditi, non poterono fare altro che permettere loro di andarsene, recando con sè i Digiprescelti già privati dei loro preziosi Digivice. Gli unici a protestare apertamente erano Sophie e Shinya... ma anche nel loro caso, i Goblimon che erano stati affiancati a loro erano più che sufficienti a tenere a bada i due ragazzini ribelli.

"Kouichi-kun... spero davvero che tu sappia quello che stai facendo. Altrimenti... non credo proprio andrà a finire bene!" mormorò Katsuharu nell'orecchio del Guerriero Leggendario dell'Oscurità. Il quale, a sua volta, guardò verso gli altri suoi compagni, e annuì con decisione.

"Fidati, Katsuharu-kun... credo di avere già una mezza idea di come fare..." rispose, continuando a guardarsi attorno mentre la processione di banditi e Digiprescelti catturati usciva dai conini del villaggio...

 

----------

 

"Okay, Yoshino-san. Ti do il cambio, ora tocca a me." disse Kouji con distacco, appoggiando una mano sulla spalla della rossa che, ancora avvolta nella sua coperta, era rimasta seduta accanto alle braci per tutto quel tempo. Yoshino alzò lo sguardo stanco verso di lui, e disse di sì con un cenno della testa, contenta di poter finalmente lasciare il suo posto e riposarsi come si deve. Stava cominciando ad avere sempre più sonno, e non si sentiva neanche troppo ben ferma sulle gambe... probabilmente, come già prima aveva detto Raramon, qualche ora di sonno non sarebbe stata male...

"Grazie, Minamoto-kun. Finora non ho visto nulla di strano, ma stai comunque all'erta." disse Yoshino, dopo essersi alzata dal suo posto. Quando Kouji fece loro cenno con la testa, la ragazza e la sua Digimon gli augurarono la buonanotte, subito ricambiate con educazione, e si diressero verso il loro giaciglio, mentre il Guerriero Leggendario della Luce prendeva posto accanto al fuoco. Kouji si stropicciò gli occhi, come se cercasse di svegliarsi del tutto... e iniziò a guardarsi attorno con estrema attenzione. Era sempre stato un tipo prudente, e ora che sapeva, come tutti, che parecchi Digimon avevano voglia di fare loro la pelle, questa prudenza stava quasi sfociando nella paranoia...

Non c'era che dire, pensò tra sè il ragazzo dai capelli scuri, questo Gallantmon, o chiunque fosse il Digimon che ne stava sfruttando le sembianze, li aveva messi in una brutta situazione... e sapeva bene come farli stare in tensione! Ma perdere la testa, si ricordò, sarebbe servito unicamente a fare il suo gioco. Doveva cercare di restare il più calmo possibile... e fare in modo che anche gli altri, soprattutto Takuya e Masaru, facessero la stessa cosa...

Un fruscìo lontano attirò la sua attenzione, e i suoi sensi acuti si misero immediatamente in allerta. Kouji alzò appena un pò la testa, squadrando freddamente il punto da cui era provenuto quel suono a malapena udibile... ma non vide nessuno, e avanzò l'ipotesi che potesse essersi trattato semplicemente di un alito di vento. Tuttavia, per diversi minuti mantenne lo sguardo fisso sui rami che si erano spostati, aspettando una qualsiasi reazione...

E, ben nascosti tra le fronde, Ikuto, Falcomon, Gotsumon e Tsukaimon restituirono lo sguardo astioso, in un silenzio scambio di sfide. In particolare, il bambino vestito da pellerossa strinse rabbiosamente il manico del suo boomerang, e una goccia di freddo sudore gli scese lungo una tempia, per esprimere tutto il suo astio...

"Esseri umani... lì..." mormorò a bassa voce. "Loro... ucciso nostri amici! Io... non perdonare umani!"

"Lo sappiamo, Ikuto, lo sappiamo..." mormorò Gotsumon, forzando un sorriso quando in realtà aveva soltanto voglia di stendere una mano e strozzare quel marmocchio. Se solo avesse potuto farlo... ma il suo piano gli imponeva di essere paziente. "Ma... attaccarli adesso non servirebbe a molto! Intanto, è sufficiente averli spinti verso la zona che ci interessava! L'Abisso Orizzontale è uno dei posti più infidi di tutto il Mondo Digitale, e una volta che saranno entrati lì... state pur certi che non avranno scampo!"

"E giusto perchè sappiamo quanto è importante per te... lasceremo a te e a Falcomon l'onore di guidare i Digimon che SaberLeomon-sama ci ha concesso! Vedrai, sarà un successo! Quei mocciosi non si accorgeranno nemmeno di cosa li colpirà!" aggiunse Tsukaimon con tono lusinghiero, sbattendo lentamente le sue ali-orecchie giusto per dare un pò di enfasi al suo discorso. Lo sguardo di Ikuto e Falcomon si ammorbidì un pò, ma rimanevano ancora delle tracce di dubbio...

"Però... siamo sicuri che sia stata una buona idea allearci a SaberLeomon? Lui e Mercurimon-sama non sono certo in buoni rapporti..." sussurrò il falchetto ninja. "Siamo sicuri... che possiamo fidarci di lui e dei suoi Digimon?"

"Heheheee... state tranquilli! Visto che abbiamo praticamente lo stesso obiettivo, non sarebbe nel suo interesse tradirci! Dopotutto, quando si tratta di difendere il Mondo Digitale dagli esseri umani... le differenze di opinione passano in secondo piano, lo dico sempre!"

Falcomon storse il naso, ancora poco convinto. Gotsumon era bravo a parlare, e non era certo facile capire quando diceva sul serio, e quando invece cercava di abbindolare... perciò, il falchetto non riusciva ancora ad essere del tutto tranquillo. "Hmmm... e va bene, per adesso ci fidiamo di voi e del vostro giudizio!" disse infine. "Ma... state attenti a quello che fate, perchè se doveste fare del male ad Ikuto... vi giuro che ve la farò pagare salata!"

Gotsumon alzò una mano e ridacchiò, per dire che non c'era nulla di cui preoccuparsi... ma dentro di sè provò di nuovo l'impulso bruciante di prendere quei due per il collo e strozzarli lì, sul posto...

"Tsk... non credo proprio dovrai preoccuparti per questo, stupido pennuto!" pensò tra sè. "Perchè se il nostro piano riuscirà, non dovremo preoccuparci più nè di te, nè di quel dannato marmocchio che ti tiene al guinzaglio! Se voi doveste malauguratamente... essere uccisi dagli umani... non ci sarebbe più nulla a trattenere Mercurimon-sama dal fare quello che è giusto!"

 

----------

 

"Allora, Watchmon, tu dici che Volcamon, l'agente che ho assegnato a quella zona, è già riuscito a catturare i Digiprescelti?" chiese ChaosGallantmon, rivolto al disgustoso Digimon dai molti occhi che stava prostrato ai piedi del suo trono. Watchmon rispose con un cenno della testa, confermando la supposizione del suo signore.

"Sì, ChaosGallantmon-sama... i miei DemiWatchmon mi hanno già confermato la loro cattura, e Volcamon si è già assicurato di sottrarre loro i Digivice." rispose Watchmon. "Ora che non possono più trasformarsi, non sono niente più che dei normali ragazzini umani... e non abbiamo più nulla da temere da loro!"

Il cavsliere nero si sfregò il mento con le dita guantate di ferro... poi annuì, soddisfatto ma non ancora del tutto tranquillo. "Hm. Questa è una buona notizia, non c'è dubbio... ma non dobbiamo esaltarci troppo. Abbiamo già collezionato dei fallimenti inaspettati, e non è il caso di rischiare troppo. Quindi, Watchmon... dai ordine ai tuoi DemiWatchmon di continuare a tenere d'occhio la situazione, e fa in modo che Volcamon sia all'erta in ogni momento. Anche senza i Digi-Spirit, quei mocciosi non sono stupidi."

"Lo sappiamo, ChaosGallantmon-sama... e faremo in modo di provvedere." rispose Watchmon. "Sto... tenendo d'occhio costantemente la situazione, e saprò che istruzioni dare a Volcamon."

ChaosGallantmon emise un verso di assenso, poi si rivolse ad Astamon, che era sull'attenti qualche metro più in là. "Ottimo. Per quanto riguarda l'altro gruppo, Astamon, hai delle novità da riferirmi?" chiese.

Il misterioso Digimon demoniaco si inchinò. "Certamente, ChaosGallantmon-sama. Argomon mi ha confermato che SaberLeomon, Gotsumon e Tsukaimon stanno collaborando di loro spontanea volontà." rispose. "Al momento sono vicini all'Abisso Orizzontale, e domani hanno intenzione di portare a termine il loro piano. Se tutto andrà come previsto, Mercurimon finirà per fare il nostro gioco. E anche se non abboccasse all'amo, sicuramente quello che accadrà al suo... prezioso Ikuto... provocherà una reazione indignata da parte di tutti i Digimon a lui fedeli!"

Il falso Gallantmon ghignò dietro il cimiero del suo elmo. "Quindi, sembra che adesso la fortuna cominci a girare dalla nostra parte. Molto bene. Astamon, tieni continuamente d'occhio il secondo gruppo, e informami di come va."

"Sarà un piacere, mio signore." rispose Astamon. A giudicare dal sorriso appena accennato sul suo volto, non era una menzogna...

Kuzuhamon, come sempre in attesa a fianco del suo signore, diede ai due sottoposti il permesso di andarsene. "Questo è tutto, dunque. Potete andare. ChaosGallantmon-sama, se mi è concesso, suggerirei di velocizzare la realizzazione dei Digital Gate più a sud. WarDevidramon, soltanto mezz'ora fa, ci ha informato dell'avvicinamento di un oggetto sconosciuto a quella zona, e non sappiamo se sia ostile. Meglio completare il lavoro finchè non siamo ancora in contatto."

"Darò un'occhiata ai rilevamenti, e valuterò questo tuo suggerimento." affermò ChaosGallantmon con tono neutrale. "Ma per il momento, è più importante sconfiggere la DATS. Il nostro progetto di dominare entrambi i mondi non potrà essere realizzato finchè avremo questo ostacolo da superare..."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Bene, sembra che entrambi i gruppi abbiano i loro problemi... e che ChaosGallantmon e i suoi uomini si stiano facendo sempre più attenti e pericolosi! E ora, che possibilità ci sono che Shinya e Sophie ottengano i loro Digi-Spirits? Succederà qualcosa che li toglierà dai guai... o magari, saranno proprio i ragazzi ad avere l'idea vincente? Per saperlo, non vi resta che aspettare il prossimo aggiornamento!

E a proposito di aggiornamenti... temo che in questo periodo ci sia il rischio che rallentino, visto che comincia ad avvicinarsi il mio periodo di esami! Dopo la festa del lavoro, saranno pubblicate le date degli esami, e allora... credo che il mio tempo per scrivere si ridurrà! Ovviamente, cercherò di ritagliarmi ogni spazio possibile, ma non posso fare garanzie!

Beh, questo è tutto, per adesso! Buon proseguimento!

 

Justice Gundam

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Crossover Digimon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam